Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
Segui la storia  |       
Autore: AndyFloyd94    08/12/2023    0 recensioni
[Sommario]
Quando viene messa di fronte a un sistema indifferente e crudele che sfrutta la sofferenza dell’innocente, Homura sa esattamente cosa fare… Iniziare un podcast? Un suggerimento estemporaneo del padre di Madoka conduce Homura a uno sbocco creativo che forse potrebbe salvare tutte quante. Armata della conoscenza di fin troppe linee temporali, si propone di creare qualcosa per mettere in guardia chi è nel bisogno. E forse di parlare un po’ troppo dei suoi problemi personali, ma ci sta lavorando.
Benvenuti… a "L’ora delle streghe".
=================================================================================
[Note]
P.s. il lavoro originale non include questo tag, ma ovviamente sono presenti spoiler per l'anime originale. Non leggetela prima di aver visto questa famosissima serie risalente - ehm - al 2011.
Genere: Dark, Fantasy, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Homura Akemi, Kyoko Sakura, Madoka Kaname, Mami Tomoe, Sayaka Miki | Coppie: Homura/Madoka
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

♫ Kawashita yakusoku wasurenai yo

Me o toji tashikameru

Oshiyoseta yami   furiharatte susumu yo ♫

 

Una melodia cadenzata apre l’episodio. Note di pianoforte risuonano prima che si aggiunga una voce. La cantante è sicura di sé, come se avesse già cantato questa canzone un centinaio di volte. L’intensità del piano aumenta sempre più finché non si uniscono altri strumenti. La melodia prosegue librandosi verso il suo crescendo. E poi… silenzio.

Dopo qualche momento di calma piatta, entrano i dolci suoni dei legni e delle corde pizzicate con delicatezza. E ad accompagnarli, arriva una voce.

 

“Benvenute a L’ora delle streghe, dove i mostri si aggirano nell’oscurità labirintica. Il mondo delle Mahou Shoujo è un mondo crudele, ma se seguirete i miei consigli… Allora, forse, sarete in grado di sopravvivere. È una mano che porgo in aiuto alle mie compagne Maghe. Lasciate guidarvi da me attraverso il nostro mondo terrificante. Puoi essere una veterana o una nuova arrivata fresca di contratto: la mia offerta vale per tutte. E mi rivolgo a chiunque là fuori, che potrebbe scoprirlo restando libera dalla maledizione crudele della magia: non preoccuparti. Puoi restare nella tua vita di beatitudine e di gioia. Ma ti invito a prestare attenzione alle mie parole. Questa sarà una raccolta di tutte le mie conoscenze, perché chiunque possa sfuggire anche dalla situazione più difficile. Puoi affrontare un aiutante bramoso della sua prima vittima, una ragazza rivale che invade il tuo territorio, o la Notte di Walpurgis in persona. Non temere. Perché L’ora delle streghe è qui per te. Un’ora del tuo tempo è tutto ciò che chiedo. E alla fine? Beh, magari ritornerai alla tua vita di tutti i giorni. Ogni cosa sarà al sicuro… finché non lo sarà più. Quindi armatevi di consapevolezza, e siate pronte quando finalmente il momento arriverà.

In questo episodio, il primo, mi occuperò delle basi di questo nuovo, spaventoso mondo che avete scoperto. Per le compagne veterane là fuori forse non sarà altrettanto utile, tuttavia l’Incubator è un nemico scaltro. E se posso aiutare a smascherare anche l’indizio più piccolo delle sue mezze verità usate per ingannare, allora il mio è un lavoro meritevole. I prossimi episodi si occuperanno più nel dettaglio di diversi argomenti: come usare il fascino per confondere i tuoi nemici, come far evolvere e non limitare più le tue capacità, e come lavorare al fianco delle tue compagne. Anche se… quell’ultimo episodio potrebbe essere un episodio difficile; siamo una specie testarda, dopotutto. Ma prima di iniziare dovrei presentarmi. Sono colei che cammina nel tempo. Sono la signora del mistero… sono la vostra conduttrice, Homura.

<-<-<-

Era iniziata, come gran parte delle cose nella sua vita, con Madoka. In realtà, a essere più precisi, era iniziata con suo padre. Una linea temporale dove i Kaname avevano deciso di fare una vacanza di famiglia. Era stata Homura ad avanzare il suggerimento, un tentativo di portare Madoka fuori dalla città prima che arrivasse la Notte di Walpurgis. Tentativo fallito. Anche così, aveva finito per stipulare il contratto e correre a salvare Mitakihara, e come ricompensa per i suoi sforzi era stata scagliata contro le macerie. Ma non era questo il punto. La cosa davvero importante di quella linea temporale era che quando i Kaname avevano deciso di fare il loro viaggio, intendevano tutta la famiglia Kaname. E a quanto pare la famiglia includeva Homura.

Non si aspettava che le avrebbero chiesto di unirsi a loro, mentre Madoka parlava con impazienza di quanto avrebbero potuto divertirsi. Stava già pianificando di seguirli, ovviamente, con nascondigli in punti strategici e stanze di motel già prenotate, per sorvegliare il gruppo e tenerli al sicuro. Ma essere inclusa nella famiglia e restare veramente a fianco di Madoka per tutta la vacanza era… carino. Era la miglior linea temporale che Homura avesse sperimentato da tanto, tantissimo tempo. Il dolore provato nel doverla abbandonare alle sabbie del tempo era quasi insopportabile, ma l’aveva represso ed era andata avanti come sempre.

Il momento del viaggio più rilevante di tutti era stato una sorpresa per Homura. Non era stato l’escursione a una cascata mozzafiato. Non era stato alzare lo sguardo alle stelle con la mano di Madoka nella sua. Non era stato nemmeno quando aveva vinto la caccia al tesoro, con Tatsuya che le saltava in braccio felice e proclamava la vittoria della loro squadra. Tutti quei momenti erano incredibilmente preziosi per lei, senza dubbio, ma quello impresso nella sua mente era il viaggio in auto.

 

Tomohisa si era girato per sorridere alle ragazze, loro due sedute insieme mentre Tatsuya era allacciato nel suo seggiolino di fianco a Madoka.

“Signorina Akemi, ti va se metto un podcast?”

Homura, che stava provando ad appoggiarsi sulla spalla di Madoka il più lentamente e delicatamente possibile, si raddrizzò di scatto, sentendosi chiamare. “Non ho… mai sentito questa parola, signor Kaname.”

Madoka aveva battuto le mani euforica mentre iniziava a spiegare. “Oh! È tipo come una versione moderna di quelle vecchie storie alla radio! La gente registra delle cose e fa uscire gli episodi. C’è questa qui che reinterpreta le fiabe e sono tutti amici e–”

Dal sedile del guidatore, Junko aveva riso, senza distogliere lo sguardo dalla strada. “Madoka, così le rovini la sorpresa.”

Madoka era arrossita e aveva affondato la testa sulla spalla di Homura mentre Tomohisa rideva. “Vedi, è una specie di tradizione di famiglia. Durante i nostri viaggi ascoltiamo questi podcast che raccontano una storia. All’inizio ascoltavamo soltanto audiolibri o musica… ma di recente ne abbiamo finito uno e a certe persone non si può affidare l’incarico di cantare.”

Junko tolse una mano dal volante per dare a suo marito uno schiaffo ironico sulla spalla. “Ehi! Sei stato tu a esibirti in una versione integrale di Mamma Mia, ricordatelo. Io ti davo solo l’accompagnamento.”

“Mi ricordo che facevi molto più di questo, cara. Ma ci stiamo allontanando dall’argomento del discorso. Signorina Akemi, ti va?”

 

Ovviamente, Homura aveva detto che non c’era alcun problema. Poteva vedere quanto Madoka fosse euforica al riguardo, e lei personalmente non aveva mai provato per davvero molte tradizioni di famiglia in senso stretto. Quindi aveva deciso di apprezzare passivamente il tempo trascorso con la ragazza dai capelli rosa che adorava così tanto. E poi la storia era incominciata. E poi lei si era fatta catturare. A tratti la direzione delle voci era piuttosto amatoriale, e la storia non era credibile. Rompeva non poche volte le regole stabilite dal suo universo narrativo. Ma Homura si era trovata ad apprezzare veramente il racconto e a volerlo ascoltare ancora. Sentì un sorriso attraversarle il viso e, per una volta, non fece nulla per fermarlo.

-------

–nuotando attraverso la disperazione collettiva dell’umanità, troverete loro. Le nostre più vecchie e più grandi nemiche. Le streghe. Capovolgere le sorti in questa guerra segreta è la solenne missione di tutte le Maghe. Sono attirate dai luoghi di tristezza e di dolore, e spesso influenzeranno quelle povere anime cadute nelle loro grinfie. Queste bestie si nascondono nei labirinti, delle tasche dimensionali, e aspettano pazientemente. Noi dobbiamo portare la guerra da loro, utilizzando le nostre doti magiche per sradicarle una volta per tutte… O così potrebbe sembrare. Perché quando una strega viene sconfitta, lascia al suo posto un uovo.

Sono quelli che abbiamo imparato a conoscere come Grief Seed, e sono immensamente utili per noi. Perché le loro maledizioni sono in grado di rimuovere la nostra stanchezza e il nostro dolore. Usando un Grief Seed, una Maga può rinnovare la propria magia, rimarginare le proprie ferite, e rivitalizzare il proprio spirito. Bada bene di non dimenticarlo mai, cara ascoltatrice. La battaglia può portare alla morte, certamente, ma oltre a salvare le vite degli innocenti potresti salvare anche la tua. Se ricorderai una cosa sola di quest’episodio, meglio sia questa. Tienitene sempre uno di scorta a portata di mano, perché non saprai mai quando le tue spalle finiranno contro un muro, di fronte a un nemico che non puoi affrontare senza qualcosa per capovolgere le probabilità a tuo favore. Ma spero ricorderai molto più di un singolo consiglio. Quindi, eccone un altro: quando sei a caccia di una strega, segui la scia di un aiutante–

<-<-<-

Il ciclo successivo era iniziato nel lutto. Si era concentrata sui soliti compiti ma la cappa del lutto non si sarebbe attenuata occupandosi delle varie faccende, come faceva sempre. Allora aveva pensato seriamente a qualunque cosa potesse fare per rimettersi in sesto. E poi si era ricordata del viaggio in auto. Si era comprata un telefono, uno degli ultimi modelli anziché i telefonini usa e getta acquistati di solito per una linea temporale. Dopo averne sistemato le impostazioni aveva navigato sino a trovare il podcast che durante il viaggio avevano ascoltato grossomodo per metà. Era come… beh, ‘magia’ non era la parola giusta. In realtà, la magia non la stava aiutando. Ma farsi assorbire da questo mondo fantastico aveva sortito l’effetto che i Grief Seed non riuscivano a ottenere. Il podcast, un podcast bizzarro intitolato Discendenti dei Grimm, continuava a tessere la sua storia di personaggi fiabeschi e di intrighi moderni. Lo ascoltava mentre stava sveglia di notte a lavorare per creare piani e strumenti per la battaglia imminente. E lentamente, ma in modo sicuro, la nebbia del lutto si era ritirata quel tanto che bastava a Homura per afferrare una volta di più il destino con le proprie mani.

Quando alla fine aveva recuperato il tempo perso, il podcast era giunto alla fine del suo ‘secondo arco’ e presto avrebbe iniziato il terzo. Homura era stata tentata di ascoltare il primo episodio, ma si era troppo vicini alla Notte di Walpurgis. E comunque, la conclusione non era stata esattamente la più esilarante di tutte, ma le era sembrata abbastanza naturale da poterlo mettere da parte per il momento. Si era ripromessa di tornare ad ascoltarlo quando avesse compiuto il suo dovere in quel frangente. Magari avrebbe potuto fare un altro viaggio con i Kaname, e l’avrebbero apprezzato tutti, come una famiglia.

 

La mattina seguente, aiutò a rimuovere delle macerie da Tomohisa. Consolò Junko, mentre piangeva sul cadavere di suo marito. E alla fine, lasciò fare mentre la loro figlia si sacrificava per il mondo, ancora una volta. Girò le spalle alla devastazione, mentre afferrava il suo scudo, ancora una volta.

 

Da quella linea temporale, Homura si era allontanata dalla famiglia Kaname, anche se mai da Madoka. Fare quello sarebbe stato fin troppo doloroso. Ma il suo interesse per le storie non era mai svanito. C’era voluto più del previsto perché il pensiero le venisse in mente. Mentre ascoltava un podcast che simulava una guida didattica al mondo magico, ebbe un’idea. Perché non ne faceva uno lei? Poteva essere… divertente? Lei meritava di divertirsi? Ma poteva aiutare Madoka. Poteva giustificare qualsiasi cosa, se era per il bene di Madoka. Anche qualcosa di così autoindulgente. E così Homura iniziò a pianificare.

-------

‘Come si diventa Maghe?’, potreste chiedere. Come si entra in questo mondo di morte nascosto sotto la superficie della nostra realtà? Beh, sfortunatamente non è qualcosa che devi cercare da sola, cara ascoltatrice. È questo qualcosa a trovare te, piuttosto.

Non importa cosa tu possa tentare, l’Incubator è caparbio. Nel momento del tuo più grande conflitto, del massimo tormento interiore, in quel momento lui apparirà. E il contratto sarà posto ai tuoi piedi. Vuoi cedere la tua anima a questo diavolo? Vuoi appoggiare Faust e i suoi crimini? Dunque… nella mia esperienza è una decisione tragica e inevitabile.

Ma perché una vorrebbe fare questa scelta? Quanto ho spiegato finora potrebbe farlo sembrare un fardello immenso. E non fraintendere le mie parole, lo è. Ma c’è un lato positivo. In cambio della presa in carico di questo fardello, per qualcuna, c’è una grande ricompensa. Un singolo Desiderio, per qualsiasi cosa possano sognare il tuo cuore e la tua anima. Grande ricchezza? Potere personale? Fama e gloria? Possono essere tutte tue. Cosa vorresti desiderare, cara ascoltatrice, cosa vorresti far pesare direttamente sulla tua anima? La famiglia? La sopravvivenza? L’amore? O una devozione disinteressata a quel mondo che devi proteggere… Quella scelta spetterà a te. Ma se ricorderai una sola cosa in proposito, dev’essere questa–

->->->

E così era iniziata ancora una volta, come gran parte delle cose nella sua vita, con Madoka. E una volta di più, era iniziata con suo padre. Loro due erano fuori in giardino; lavoravano insieme per occuparsi di alcune erbacce spuntate intorno ai pomodori. Tomohisa indossava delle cuffie e ogni tanto interrompeva il lavoro di giardinaggio per guardare fisso in lontananza. Dopo la quarta volta, Madoka era intervenuta.

“Papà! Dobbiamo finire con le erbacce prima che la mamma torni a casa con la maestra Kazuko. Gliel’abbiamo promesso, ricordi?”

Tomohisa era rimasto sorpreso, togliendosi le cuffie e accarezzando la spalla di sua figlia per scusarsi.

“Scusa Madoka, mi sono appena fatto prendere da questo nuovo podcast che ho scoperto. Sai com’è.”

Togliendosi lo sporco dalla spalla, Madoka sorrise a suo padre. “Comunque, dobbiamo sistemare tutto alla perfezione per mamma!”

Lui sorrise di rimando a Madoka e fece di sì con la testa, riprendendo ad accudire il terreno con entusiasmo. Tuttavia, dopo pochi minuti, lei non riuscì a impedire alla sua curiosità di avere la meglio.

“Di cosa parla, papà?”

“Oh! Parla di questa città misteriosa nel deserto. È strutturato come una stazione radio, dove il conduttore parla di tutti gli eventi strani che succedono in città. Ma siccome tutte le cose strane sono normali per loro, la roba reale si mischia con tutte quelle misteriose.”

Sembrava interessante. Di solito Madoka non ascoltava un genere di podcast così spaventoso, si concentrava su amici e storie felici. Ma forse avrebbe potuto dargli una possibilità. Anche se il pensiero le uscì di mente quando sentirono la voce di Junko e si affrettarono a darsi una ripulita veloce.

 

Più tardi quella sera, quando sua madre e suo padre erano usciti a cena con la maestra, Madoka ricordò. Cercò le sue cuffie e aprì l’applicazione. Si era dimenticata di chiedere il nome di quello che piaceva a suo padre, ma forse era in grado di trovarlo da sola. Navigando nella sezione “soprannaturale e mistero”, fece scorrere le varie opzioni. Ma una voce in particolare la bloccò all’istante. La sua illustrazione era semplice, eppure suggestiva, e aveva un’aria davvero familiare. Era quasi nello stesso stile dei suoi disegni! Intrigata, guardò la descrizione della serie.

L’ora delle streghe è un’esplorazione informativa del mondo delle Maghe rivolta sia all’ascoltatrice magica che a quella profana. Proteggiti contro i pericoli nascosti nell’oscurità con i consigli di una veterana. Il tempo passa per tutte noi, ma per un breve momento ascoltate L’ora delle streghe.”

Uao! Una storia di Maghe! Adorava guardare di continuo quel genere di serie con Sayaka e Hitomi. Ma sfortunatamente negli ultimi tempi era stata molto impegnata con l’ultimo compito del Club di Bricolage: decorare la nuova casa di riposo. Quindi, finché non poteva uscire con loro due e proporre un’altra serata al cinema, l’avrebbe ascoltata.

 

E così fece. Madoka Kaname ascoltava, e ascoltava, e ascoltava. Rapita dalla musica meravigliosa e dalla voce rilassante della conduttrice. Se fosse stata una persona diversa, avrebbe avuto paura degli avvertimenti su pericoli e mostri che Homura stava dispensando. Ma nel momento in cui sentì la voce si trovò a proprio agio, mentre un senso di fiducia la pervadeva. Non appena l’episodio si concluse, si iscrisse immediatamente al podcast, desiderosa di ascoltarlo ancora. Era così presa, in realtà, da non sentire la voce calma nella sua testa. E nemmeno sentì la voce zittirsi di colpo, mentre una ragazza torceva il collo alla creatura sul davanzale della sua finestra e fuggiva nella notte.

-------

Ormai ho vissuto questa vita così a lungo. Mi sento invecchiata oltre i miei anni, nonostante me stessa. Ho passato così tanto tempo cercando di proteggere le persone a cui tengo di più…  Vedete, a volte i capricci dell’universo non si cambiano così facilmente. Ma non fermerò la mia lotta. Non cederò mai, non mi arrenderò mai alla disperazione. Forse il destino è ineluttabile, ma il tempo? Il tempo è solo questione di prospettiva.

E ora l’orologio rintocca di nuovo. Il tredicesimo colpo risuona, forte e chiaro. Fino al nostro prossimo incontro, pondera con attenzione le tue scelte, ascoltatrice. L’ora delle streghe è ormai trascorsa. Buona notte.

La voce riecheggia mentre la musica cresce ancora una volta, e l’episodio per il momento si conclude. Con la promessa, come sempre, che ne arriveranno altri.

 

♫ Dakara kowakunai

 Mou nani ga atte mo kujikenai ♫

===========================================================================================
[Note]

Benarrivati a questa fanfic! Come anticipato, dopo i primi esperimenti con il mio anime preferito, era ora di affrontare una sfida più impegnativa. Ringrazio Umbreix per il permesso e l'opportunità di omaggiare il franchise di Puella Magi Madoka Magica traducendo una delle mie fanfic preferite in assoluto, "The Witching Hour" (che trovate su AO3). Forse non sono la persona più adatta per capire sino in fondo il valore di PMMM e l'importanza che ha avuto per chi si è ritrovato e continua a ritrovarsi nella storia di Madoka, Homura, Kyouko (la mia preferita), Sayaka e Mami, ma come fan dei maho shoujo "adulti" non posso negare l'impatto e il valore universale della storia, accompagnata da personaggi fantastici e un'animazione che ha contribuito a farmi riavvicinare ai "cartoni giapponesi". Symphogear è uscito l'anno dopo quel fatidico 2011, e forse Hibiki e le altre devono qualcosa a Madoka, se non altro per aver scelto un approccio completamente diverso, nonostante anche in Symphogear fare le maghette sia una questione seria.

Gli altri motivi della scelta sono il concept alla base del racconto, il fatto che siano presenti anche personaggi degli spin-off (diamo una chance anche alle ragazze di "Magia Record", l'anime non è stato tutto così terribile!) e soprattutto, come dicono i tag, qui si arriva a una conclusione della storia. La stessa che stiamo aspettando in modo "ufficiale" da 11 anni, e che speriamo arrivi per davvero con il nuovo film. Nell'attesa, spero che vi piaccia, come è piaciuta a me!

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica / Vai alla pagina dell'autore: AndyFloyd94