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Autore: leila91    17/12/2023    5 recensioni
Riderebbe, Lois – non lo fa per non svegliare il compagno – quando si rende conto che tutte le volte in cui si è sentita lasciata indietro l’hanno solo spronata a slanciarsi infinitamente in avanti.
(Innumerevoli volte in cui Lois si è sentita abbandonata e una in cui non lo è più.)
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clark Kent, Lois Lane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mai più sola
 
Ad Amigdala, con affetto ♥


La prima volta che Lois si è sentita davvero abbandonata è quando è ancora una bambina – l’ospedale è come un mostro che succhia la vita alle persone invece di salvarle, mastica carne viva restituendo solo le ossa, e il cancro di Ella Lane è come il peggior cattivo dei cartoni che Lois e Lucy guardano insieme dopo la scuola. Solo che in questa storia nessun eroe arriverà a sconfiggerlo per salvare la damigella in pericolo.
L’abbandono sa di terra umida, di gocce di pioggia che cadono spietate dal cielo, mentre le parole del pastore, vuote e senza alcun conforto, accompagnano la discesa della bara nel terreno.

La seconda volta che Lois si è sentita davvero abbandonata non ha veramente una data, un numero, un indirizzo spazio-temporale preciso, ma brucia, punge, stritola e morde ad ogni nuovo compleanno a cui Sam non ha potuto partecipare. Lois a volte è convinta di essere figlia dell’esercito prima ancora che figlia sua: sa che suo padre le vuole bene, tanto quanto lei stessa è convinta di amare sua sorella, ma spesso si ritrova a pensare che sia semplicemente il vincolo di sangue ad imporlo. Ripugna quell’idea nel momento stesso in cui nasce – Papà mi ama, mi ama, lo so che mi ama – ma quella si ripropone ad ogni occasione in cui Sam si trova costretto a mettere l’America prima di lei.
Prima di loro.
 
La terza volta che Lois si è sentita davvero abbandonata è talmente dolorosa che è lei stessa a decidere di darle un taglio. Ha sempre creduto fosse solo un cliché il fatto che le ragazze finiscano per innamorarsi di uomini che assomigliano ai loro padri, e in effetti, almeno caratterialmente, Oliver e Sam sono lontani come il giorno e la notte. Purtroppo, invece, Frecciaverde e il Generale Lane di cose in comune ne hanno fin troppe.
Avvolta in un abbraccio rosso e blu quell’addio sembra, per un attimo, farle meno male. Il sollievo è un mero battito di ciglia, un intervallo infinitesimale, prima che il cuore torni a sanguinare.
“Non so se riesci a capire che cosa voglio dire. Guardare negli occhi qualcuno e sapere che il suo destino è talmente più importante del tuo che non potrai mai competere. Io davvero non sopporterei altro dolore. Non posso”.

 
(+1)
Stretta fra le braccia di Clark, Lois, abbandonata, non lo si sente più.
Sono passati sette anni da quando La Macchia ha cominciato ad avere un nome, un nome che mai Lois avrebbe pensato di associare a lui.
Sospira, Lois – il fiato caldo dell’amore della sua vita le solletica dolcemente il collo – godendosi quei momenti tanto preziosi, quell’interludio magico e irreale appena prima che il mondo si desti, in cui Superman è solo Clark Kent, è solo Smallville, è solo di Lois.
Riderebbe, Lois – non lo fa per non svegliare il compagno – quando si rende conto che tutte le volte in cui si è sentita lasciata indietro l’hanno solo spronata a slanciarsi infinitamente in avanti.
Clark ha reso grande la vita di entrambi ma è stata lei – lui non manca di ricordarglielo ogni giorno – a insegnargli a volare.
Stretta fra le braccia di Clark, alla vigilia del loro ennesimo tentativo di matrimonio, Lois, abbandonata, non lo si sente più.
Lo ha capito anni prima – ne ha la conferma ogni giorno –  fra lacrime, gioie, battibecchi, porte sbattute e perdoni: quando credi veramente in qualcuno non è mai per un momento, o in quell’istante.
È per sempre.





 

Note tecniche:
Il nome della madre di Lois non viene mai fatto, nemmeno nell’unico episodio in cui la vediamo comparire, ma mi fido di quanto dice Wikipedia :P
Sappiamo che è morta di cancro e Lois non si è mai perdonata il non essere andata a trovarla in ospedale, anche se si scoprirà che è stata sua madre in primis a chiedere che le figlie non vedessero come si era ridotta.
Ci sono due espliciti rimandi agli episodi 11/7 (quando Lois scopre l’identità di Oliver e decide di lasciarlo perché non si sente in grado di dividerlo con il resto del mondo) e 22/10 (quando Lois legge in anteprima la bellissima promessa di matrimonio di Clark.)
L’ultimo momento è ambientata alla vigilia della scena finalissima della decima stagione.§

Ringrazio di cuore chiunque abbia letto fin qui e chi vorrà lasciare un parere ♥
Buon Natale ♥
Bennina vostra
   
 
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