Serie TV > Smallville
Ricorda la storia  |      
Autore: Amigdala88    19/12/2023    1 recensioni
«Lois, sono io.»
Un istante di incertezza che dura un’eternità.
Per favore, Lo.
«Sono io. Diglielo che sono io.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clark Kent, Lois Lane | Coppie: Clark Kent/Lois Lane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
You don't know what it's been like
Meeting someone like you
You don't know what it's been like
Meeting someone like you

Superman on a aeroplane
Sitting next to Lois Lane
 

A Leila91 ♥ perchè mi ha ispirato
You're a cupcake.
 

* IT'S YOU *
 

«Non posso vivere in un mondo dove tu non mi ami.»

Clark non è mai stato più sicuro di niente, prima: non può davvero vivere in un mondo dove Lois non lo ama. Però lo fa a suo discapito, mentre stringe la scatola specchio e attiva il congegno. In quei pochi istanti in cui il suo corpo viaggia tra i due universi, riportandolo al suo, un frammento fugace di dubbio si insinua nel suo pensiero.

Cosa succederebbe se, tornando, scoprisse che Lois era più felice con Clark Luthor di quanto lo sia mai stata con lui?

Si odia per questa domanda. Per un attimo è come se fosse ancora l’altro Clark. Quello del passato. Quello che non si è allenato con Jor-El. Quello che ancora non aveva accettato il suo destino.

Si odia perché mette in dubbio Lois. Anche se crede in lei (e quando credi in qualcuno è per sempre). Ma forse sta mettendo in dubbio se stesso; forse il problema non è Lois, ma lo spettro di Lana e di Bizzarro e di quel mese in cui i due hanno vissuto insieme e lei non era riuscita a capire la differenza.

Anche se, magari, l’aveva capita. Magari il problema era quello. Il fatto che Clark non fosse Bizzarro. Non fosse il Fantasma. Non fosse lui quello che lei amava.

Lois è diversa. Lois lo fa sentire uomo e super allo stesso tempo. Lois non potrebbe mai scambiarlo per un altro. Lois lo riconoscerebbe. 

Anche di questo è sicuro.

Ma il tormento c’è. È come un piccolo buco in una maglietta in cui non puoi fare a meno di infilarci il dito: a lungo andare, si ingrandisce.

La sua paura più grande è sempre stata quella di rimanere solo. Di non essere accettato, di non essere normale. Lui, che in fondo normale non lo sarà mai. Lui, che vive tra due mondi e a volte non si sente intero in nessuno di essi. Lui, che si sente intero solo quando Lois lo guarda e il loro futuro si spalanca negli occhi castani di lei. Come una porta intergalattica affacciata nello spazio.

Lo vede. La vede. Li vede. Lois e Clark. Clark e Lois.

Luminosi. Immensi. Straordinari.

Come se fossero seduti su un aeroplano e potessero sbirciare tra i filamenti del tempo per scoprire che tra dieci, venti, cinquant’anni saranno ancora insieme.

Eppure… Eppure… Un solo secondo basta a incrinare le sicurezze, riaffiora prepotente e incasina i ricordi, aggroviglia i sentimenti, affievolisce le certezze.

Clark sbatte le ciglia in un riflesso involontario; la luce è accecante, ma non gli dà fastidio. Forse serve a scacciare l’ipotesi di una lacrima solitaria, sciocca e futile. 

Non può vivere in un mondo dove Lois non lo ama, ma non può neanche vivere in un mondo dove lei non lo ha mai amato.

Quindi, se anche fosse, se anche questa sua paura dovesse realizzarsi – che lei sia più felice con Clark Luthor – preferisce lo stesso tornare a casa e affrontarne le conseguenze. È questo che fanno gli eroi, a prescindere da quale abilità particolare essi abbiano. A prescindere dalla super velocità e dall’invulnerabilità, dalla vista a raggi X e dal super udito.

Anche senza poteri, Clark è un eroe.

E Clark ha bisogno di Lois.

Pertanto aspetta, mentre un istante dopo si ritrova in ginocchio al quartier generale della Watchtower. Tess, Oliver e Lois sono al suo cospetto ad armi spianate; tutt’attorno un caos di macerie, il ronzio dei cavi dell’elettricità divelti che penzolano dal soffitto.

Un raggio di sole gli illumina la faccia, Clark solleva le mani in segno di resa e fissa Lois.

«Lois, sono io.»

Un istante di incertezza che dura un’eternità.

Per favore, Lo.

«Sono io. Diglielo che sono io.»

Lei ricambia lo sguardo, il braccio congelato a mezz’aria, il dito sul grilletto. Le sue ciglia hanno un fremito; il suo cuore si contrae e perde un battito.

Poi la realizzazione. La luce che torna nei suoi occhi.

«Fermi» dice lei, gettando l’arma e buttandosi in ginocchio di fronte a Clark. «Fermi, fermi, è lui.»

Lo Spettro di Bizzarro svanisce alla stessa velocità. Le sue paure scompaiono cancellate dalla lavagna del suo inconscio. Per sempre.

Lei lo ama. Lo ha riconosciuto. Non è mai stata più felice come adesso che l’ha fatta entrare nella sua vita. Come adesso che è tornato.

Nessun dubbio.

Come gli è venuto anche solo di pensarlo?

Lois appoggia la mano sulla sua guancia, un sorriso abbagliante sulle labbra, seguito da un abbraccio che profuma di casa.

«Sei tu.»
 


Note: la storia si colloca nella stagione 10, episodio 10. Qui scopriamo l'esistenza di una scatola specchio che spedisce Clark in un mondo al contrario, dove al posto dei Kent è stato trovato e allevato da Lionel Luthor. Questo è forse uno dei miei episodi preferiti, perchè il nostro Clark dice a Lois 2.0 che non può vivere in un mondo dove lei non lo ama. Nella shot ci sono dei richiami a quando Bizarro Clark aveva preso il posto del vero Clark e Lana non si era accorta della differenza nella settima stagione, vivendo con lui per quasi un mese (a Lois sono bastati due secondi per capire la differenza tra Clark Kent - il suo Clark - e Clark Luthor). Non so se sono riuscita a rendere giustizia al personaggio di Clark, non ho mai scritto di lui prima d'ora. Però oggi mi sono vista quell'episodio specifico della settima stagione e mi ha fatto tantissimo pena. Come ha potuto Lana non riconoscerlo? Quindi ho immaginato un microscopico istante in cui Clark nella stagione 10, tornando al suo mondo, ha quest'attimo di debolezza. Spero di non aver sminuito la sua complessità o la sua relazione con Lois.
Alice

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Smallville / Vai alla pagina dell'autore: Amigdala88