- PROLOGO -
WINTER SOLSTICE
Siberia - 1999
Non ci fu molto tempo per scappare. Urla di dolore, lamenti e terrore si diffusero rapidamente, quando uomini incapucciati senza scrupoli fecero violentemente irruzione nelle case del villaggio. Arrivavano ogni anno per prendersi gli oggetti più preziosi, per ricordare alla popolazione che si erano loro a comandare e che se qualcuno osava ribellarsi sarebbero morti.
La piccola corse rapida tra le braccia della mamma, la quale, seppur terrorizzata, la strinse a sé con fare protettivo, ma i suoi occhi erano lontani anni luce, pensava agli altri figli da nutrire, del lavoro precario del marito e dei soldi che davano quei trafficanti per qualsiasi cosa di valore che possedessero.
«Arisha adesso ascoltami, ti dobbiamo affidare ad una persona, non ti farà male! Ti porterà in un posto migliore dove potrai andare a scuola, avere dei bei giochi e non condividerli con i tuoi fratelli, avrai dei bei vestiti» le disse sua madre.
«Ma… » Arisha, tuttavia, non comprendeva. Perché i suoi genitori la stavano portando verso quell’uomo incapucciato, perchè solo lei? Che cosa stava succedendo? Prima che potesse aggiungere altro, però, fu suo padre a prendere parola.
«Niente ma, bambina mia. Non c’è più molto tempo, fa come ti dice tua madre, lo stiamo facendo per il tuo bene» aggiunse staccandola dalla moglie.
«Mamma non lasciarmi io non ho fatto nulla, sarò più brava lo prometto, farò tutto quello che dirai, ti prego non lasciarmi da sola con loro» e prese a battere i pugni sulle spalle del padre che nel frattempo l’aveva presa in braccio per consegnarla all’uomo che aspettava pazientemente appoggiato ad un furgoncino. Si mise a urlare, a divincolarsi per sfuggire, ma la presa dell’uomo era salda che senza tanti complimenti la scaraventò dentro al van bianco. Dentro c’erano altri ragazzini e ragazzine, alcuni suoi amici del villaggio e altri invece sconosciuti che la guardavano spaventati e rassegnati. Sconvolta dalla loro presenza, non riuscì ulteriormente a obiettare, ma prima che lo sportello del furgone si fosse chiuso davanti di sè, scrutò per l’ultima volta i volti amati dei suoi genitori, incapace di comprendere cosa fosse appena successo.
E fu il buio totale.
La fanfiction coprirà dagli anni 2000 fino ad oggi e anche se parlerà di molti personaggi, quelli principali saranno Ian (che non morirà), Alex e la nuova babysitter, un OC di mia invenzione (per quanto mi piaccia Jack, non si adattava alla storia che avevo in mente).
A presto