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Autore: Lily710    26/12/2023    0 recensioni
[SonAmy] Una semplice ff ambientata durante la Vigilia di Natale, dove i nostri eroi trascorreranno insieme questo dolce giorno di pace. Dal testo:《 ... soprattutto, ci tenevo a darti questa. Non riuscivo a trovarla da nessuna parte, 》una rosa bianca sbucò poi da dietro la sua schiena; 《 n-non crescono facilmente in Inverno, sai. 》mormorò infine a bassissima voce, tutto d'un fiato.
Chaos. Tutto quello era troppo per lui. [...]
Fu solo in quel momento, come fosse stato colpito da un fulmine a ciel sereno, che Sonic si rese finalmente conto di come in realtà non era mai stato capace di vivere, come aveva vissuto sino a quel momento, senza che quell'essenza pungente, delicata e tanto raffinata, femminile, fosse parte delle sue giornate. Senza che lei facesse parte della sua vita.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Christmas at Amy's House.'
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Finalmente, anche quell'anno era arrivato il fatidico e tanto atteso Ventiquattro Dicembre, giorno in cui tutta Mobius era in festa e in allegria. Tra coriandoli al sapore di neve, note di canzoni cantate con spensieratezza, regali, sogni e desideri, ai suoi abitanti non mancava proprio niente.
Come da tradizione, di fatti, Sonic&CO si riunirono tutti insieme al fine di festeggiarlo in compagnia, e l'abitazione sorteggiata per la serata fu quella della tenera Amy Rose – la cui villetta ospitava da qualche settimana Crystal the Hedgehog¹, la cugina della proprietaria di casa.
Proprio la rosa, più di tutto il gruppo, era alquanto entusiasta per l'arrivo della festività – essendo, chiaramente, un'occasione in più per stare vicina ad un certo riccio; egli infatti sarebbe venuto di sicuro, poiché quella era una rimpatriata cui non mancare mai... anche se il fatto che fosse stato tutto organizzato proprio in casa della riccia, ad essere onesti, lo lasciava un po' a desiderare.
Il blu era per l'appunto convinto che ci sarebbero stati rami di vischio ovunque, giusto perché la “povera ed ingenua” ragazzina che tanto bene conosceva da sempre architettava, con ogni mezzo possibile, la qualsiasi pur di riuscire a rubare un bacio al famigerato eroe.
Già, peccato che, per via della velocità a cui egli sapeva correre, puntualmente ogni suo piano andava a rotoli. Almeno, di solito così accadeva.


Nel momento in cui l'orologio appeso alla parete della cucina di Amy segnò circa le otto di sera, gli invitati cominciarono ad arrivare: Tails, Dash¹, Knuckles, Rouge, Cream... persino Shadow – sebbene ciò era potuto avvenire solo grazie alle gentilissime sollecitazioni della sorella Darkly¹, motivo per cui il riccio ebano non aveva potuto opporre resistenza più di tanto.
Non appena si riunirono in salotto, chi seduto sul divano vicino al camino, chi sulle sedie attorno al tavolo, cominciarono a ridere e scherzare fra loro, contagiati dalla bella atmosfera natalizia.

《 Dai, smettila! È successo solo quella volta! 》proferì imbarazzata la riccia striata di fucsia al suo migliore amico, che per risposta rise a crepapelle – facendola arrossire ancor di più.
《 E tu, Crystal? Hai mai combinato disastri in cucina? 》chiese poi scherzoso Dash alla riccia in questione, la quale per risposta accennò un sorriso dall'aria colpevole.
《 Oh, direi di sì! Una volta mi è successa la stessa cosa di Darkly, solo che la mia torta, beh... era proprio carbone! 》esclamò, provocando una risata generale tra i presenti.

Tra racconti e dispetti vari trascorsero circa venticinque minuti: ogni secondo che passava, tuttavia, Amy si distaccava sempre più dal gruppo, barricandosi tra i suoi complicati pensieri. Un invitato in particolare, infatti, non si era ancora aggiunto alla festa.
Che strano... di solito è sempre puntuale.

《 Scusa, Tails, ma Sonic dov'è? 》domandò quindi al volpino, un po' preoccupata un po' nervosa, frattanto giocherellava con un aculeo.
Egli per risposta arrossì, non sapendo bene che risponderle – cosa che confuse ancor di più le idee della riccia, la quale per via di quella strana reazione iniziò a dar vita a diversi film mentali nella sua testa.

《 E-ecco, lui... 》Cominciò l'altro, balbettante e con gli occhi rivolti verso il basso; 《 ... ha avuto un imprevisto! Già, proprio così 》affermò infine sorridendo nervosamente, non troppo sicuro di sé come voleva sembrare. Subito dopo guardò in viso l'amica: non appena notò il suo sguardo omicida puntato contro i propri spilli azzurri, di colpo rizzò le orecchie, cominciando a gesticolare in modo insensato – ancora più in ansia di prima.
《 M-ma verrà presto, non preoccuparti! Ti assicuro che non ritarderà di molto. 》 Accidenti, perché proprio non riusciva ad essere poi tanto convincente?!

Arresasi all'idea, poco dopo lei sbuffò, credendo per un attimo a quella affermazione: ciò tranquillizzò il povero volpino, il quale tirò un sospiro di sollievo – parecchio intimorito da quello sguardo che, ahimè, conosceva fin troppo bene.
Magari non era nulla di ché, pensava la riccia: forse aveva davvero avuto un imprevisto. Allora perché Tails era arrossito in quel modo?! No. Lei non si faceva ingannare tanto facilmente. Sapeva – o meglio, ne era convinta – che ci fosse qualcosa di più losco sotto.


Passati ormai altri quindici minuti a rimurginarci sopra, alla fine perse la pazienza e si diresse arrabbiata verso la porta, facendo un chiasso assurdo mentre sbatteva i piedi ed attirando lo sguardo di tutti i presenti – che, d'altro canto, la guardarono di sbieco.
《 Meglio lasciarla da sola per un po'... che ne pensi, Tails? 》bisbigliò nel frattempo all'orecchio di questi Cream, sedutagli accanto, frattanto con la coda dell'occhio osservava l'amica – la quale, furiosa, correva in direzione della stanza di ingresso. In risposta, il volpino annuì e rise quasi istericamente.
Quasi.

《 MA DOVE DIAMINE È FINITO?! 》ringhiò, gli occhi infuocati ed il martello piko-piko pronto per essere evocato; 《 Appena lo vedo, ovunque sia, lo prendo e gli strappo ogni singolo a- 》nel momento esatto in cui, sfogandosi, ella aprì di colpo la porta tirandola verso di sé, ritrovò davanti alle sue pupille una vista che, ad essere sincera, in quel momento non si sarebbe mai aspettata – il che si riuscì a intravedere benissimo dalla sua espressione facciale, un misto tra rabbia e stupore.

Il cuore per un attimo cessò di batterle, le sue mani misero in scena uno strano tremolio ed il suo respiro si velocizzò parecchio; il suo occhio destro, d'altra parte, sembrava avesse preso vita propria, ormai del tutto assolto in un tic nervoso abbastanza evidente.
Cercò subito di ritornare in sé – senza prenderlo a martellate, magari – mentre, allo stipite della porta, vi era un riccio blu così teso che somigliava ad un palo della luce. Incapace di proferire parola se ne stava lì, con gli occhi strabuzzati e le sopracciglia all'insù, mentre il pon-pon del berretto rosso che gli copriva le orecchie tentennava per via del vento gelido, che faceva venire loro la pelle d'oca.
La respirazione gli era rimasta bloccata così come la mano destra, sospesa in aria e chiusa in un pugno – giacché, se non fosse arrivata Amy ad aprire la porta senza alcun preavviso né delicatezza, lui avrebbe tranquillamente bussato alla porta come se nulla fosse.
E se la porta, dall'interno, si fosse aperta spingendo? Beh... di sicuro gli sarebbe arrivata dritta dritta in faccia.

Per un solo ed impercettibile secondo, però, a quella vista ella si addolcì comunque come una caramella – sebbene non lo diede a vedere. Gli occhi dell'altro, verdi come i prati che rivestivano le colline di Green Hill, erano anche essi per un secondo tornati alla normalità, colpiti dal temporaneo luccichio che aveva avvolto lo sguardo dell'amica.
Di fatti, per quanto potesse essere bassa la temperatura al di fuori di quella porta, quelle iridi, dal colore della chioma di un pino... erano calde.
Un po' come delle rare giornate di sole durante il freddo e cupo inverno.


《 Sono forse in ritardo? 》le chiese Sonic d'improvviso, un sorriso imbarazzato ed innocente dipinto sul suo volto, nella speranza di rompere quel silenzio un po' troppo carico di tensione. In realtà, se lo si osservava bene, quell'espressione sembrava benissimo trasparire poche e semplici parole, ripetute velocemente e all'infinito dalla sua mente: "tipregoChaosfachenonsiarrabbi ".

Tuttavia il ragazzo approfittò forse un po' troppo di quella quiete prima della tempesta, motivo per cui l'epica sgridata di lei, che non arrivò di certo a tardare, lo colpì talmente alla sprovvista che sobbalzò in aria dallo spavento.
《 DOVEVI ESSERE QUI BEN 40 MINUTI FA! TI ASPETTAVAMO TUTTI! CHE FINE AVEVI FATTO?! 》 strillò straripante di rabbia, tanto così da evocare il suo martello.
Di colpo assopita da una velata tristezza, abbassò poi lo sguardo attorcigliando, nervosa, le proprie dita fra loro. Nel frattempo si morse il labbro inferiore.
Sentiva quasi il bisogno di dirglielo, eppure dalla sua bocca, in quel momento, non volle uscire niente, neanche un singolo fiato. Fu come se, dopo quello sfogo, la rabbia gliela avesse cucita con ago e filo.

《 Oh... scusami, Amy, vedi io...- 》La vista affranta della ragazza, per quanto ella cercò di nasconderlo, per un attimo affogò il riccio nei sensi di colpa, accartocciandolo fra le sue stesse parole similmente ad un foglio di carta dentro un cestino della spazzatura – nonostante lui sapesse cosa dire ad ogni occasione.
Incrociando gli occhi piuttosto lucidi di lei – forse dovuti al freddo, pensò stupidamente – decise, comunque, di lasciarle la parola.
Fece così un passo indietro, e con un gesto furtivo sistemò ciò che teneva nella mano sinistra, nascosta dietro la schiena.

Accorgendosi però di essere forse andata troppo oltre, d'altra parte lei sbatté più volte le palpebre e gli sorrise appena, concentrando lo sguardo al di là di quelle perle verde acceso. Si sentiva sotto esame persino se le incrociava un solo istante.
《 No, no... scusami tu, piuttosto. Ecco, io credevo solo... 》Un lieve sospiro interruppe la sua frase. 《 ... che non saresti più venuto. Mi dispiace, perdonami. 》Mormorò piuttosto imbarazzata, la voce appena incrinata dalle numerose emozioni che sovraffolavano la sua mente – un po' annebbiata da quel turbine di sensazioni che provò tutte insieme.
Tra le guance di Sonic al contempo si dipinse un'espressione sorpresa. Come mai immaginava una cosa del genere?

《 Oh, no, certo che no... non... sarei mai... potuto mancare. 》Gli occhi profondissimi di lei, i quali colori si mescolavano alle salate lacrime dando vita ad un oceano color smeraldo, riuscirono a spezzettargli le parole di quella frase come se avessero dei poteri speciali su di lui. 《 Perché mai lo pensavi? 》Le chiese allora, quasi deluso da quella affermazione.
La luce fioca della stanza d'ingresso, insieme a quella del lampione fuori casa, fece sembrare le loro iridi delle goccioline cristalline di neve sciolta. Ella arrossì intensamente come poche volte nella sua vita.

《 E-ehm... ecco, la reazione di Tails non appena gli ho chiesto di te mi ha fatta insospettire, e quindi ho immaginato che... 》Un minuscolo sospiro interruppe la sua tremula frase; 《 che fossi altrove, o ti fossi dimenticato della cena. È capitato delle volte, sai. 》affermò infine, con una freddezza glaciale.
Incredibile come da un nervosismo piuttosto pericoloso era passata ad una velata tristezza... ed infine a una rabbia tagliente, gelida. Solo lei poteva esserne capace, penso l'altro.

Imporporandosi appena, il blu spostò quindi lo sguardo sulla neve, in particolare su quella poggiatasi con delicatezza sulle foglie sempreverdi dei cespugli che si trovavano dietro la panchina² al suo fianco – divenuti, d'improvviso, davvero interessanti.
D'istinto strinse la presa contro ciò che teneva, ormai quasi sotto catene, dietro la propria schiena, affondandovi le dita affusolate come ad accartocciare l'oggetto. Qualcosa di pungente attraversò infine il tessuto bianco dei suoi guanti senza pietà, arrivando sino a penetrare la sua pelle; una goccia scarlatta macchiò così la purezza di quel tessuto perlaceo, portando il ragazzo a mordersi la guancia dal dolore.

In quell'immenso momento di silenzio, che parve durare un intero giro d'orologio, l'unico rumore udibile era il crudele soffio del vento accompagnato dal battito del cuore di entrambi – che pulsava sino alle loro orecchie con tutta la forza che avesse in sé. Era forse la presenza dell'altro, ad innescare tutte quelle emozioni dentro di loro?
Se Amy in realtà sapesse fin troppo bene la risposta a tale domanda, Sonic semplicemente non volle neanche pensarci: preferì per l'appunto alzare nuovamente lo sguardo verso di lei e porgerle finalmente quanto le aveva tenuto nascosto per quegli interminabili minuti.

《 Sì, è vero, forse è successo, qualche volta... ma in realtà oggi sono arrivato in ritardo solo perché avevo perso questo tra le mie cose... 》Enunciò così, colorandosi di un rosso intenso mentre le porgeva un piccolo pacchetto, dalla forma appena rettangolare, preso dalla tasca interna del suo giubotto;《 e soprattutto ci tenevo a darti questa. Non riuscivo a trovarla da nessuna parte, 》una rosa bianca sbucò poi da dietro la sua schiena; 《 n-non crescono facilmente in Inverno, sai. 》mormorò infine a bassissima voce, tutto d'un fiato.
Chaos. Tutto quello era troppo per lui.
Amy prese quindi il dono tra le mani, con evidente stupore, notando come questi contenesse qualcosa di morbido. Non appena mise in una mano il primo oggetto, prese così la rosa con l'altra mano e la portò al naso con dolce nostalgia.

 
Aveva lo stesso odore di allora.


Una lacrima scese giù dalla sua guancia come il petalo di un fiore, accompagnata da un sorriso smagliante che rivolse solo e soltanto a colui che aveva di fronte. Una folata di vento diretta verso il suo viso le gelò la guancia umida, frattanto i suoi capelli ondeggiavano appena. Aveva un aspetto quasi... angelico.
《 Grazie... Sonic. Non me lo aspettavo. 》Sussurrò appena, travolta da millemila emozioni tutte insieme, mentre inconsapevolmente si avvicinava al suo interlocutore. Egli riuscì ad udire tuttavia ogni nota della sua voce... anche perché, chissà come, erano finiti l'uno ad un palmo di naso dall'altra.
Il petto di Amy faceva su e giù senza che lei riuscisse a porvi il minimo controllo; nel frattempo il candido profumo della ragazza arrivò di improvviso alle narici di lui, inebriandolo senza pietà alcuna. Sapeva di fragola.
Fu solo in quel momento, come fosse stato colpito da un fulmine a ciel sereno, che Sonic si rese finalmente conto di come in realtà non era mai stato capace di vivere, come aveva vissuto sino a quel momento, senza che quell'essenza pungente, delicata e tanto raffinata, femminile, fosse parte delle sue giornate.
Senza che lei facesse parte della sua vita.


Qualcuno bussò d'improvviso alla porta, aperta, dall'altra parte della stanza.
《 Amy... va tutto bene? 》domandò Tails preoccupato, rimanendo comunque in disparte. Al solo sentire quella voce l'interpellata sussultò, ritraendosi di colpo da quella pericolosa vicinanza.
《 Sì, sto bene, Tails, ti ringrazio... è appena arrivato Sonic, stavo giusto per farlo accomodare 》 Cercò di spiegare con tono piatto e neutrale, invitando per l'appunto il riccio ad entrare in casa – sebbene una leggerissima esitazione nascosta nel suo timbro la tradì da ciò che stava cercando di mascherare.
Frattanto Amy era girata di spalle, intenta a richiudere la porta, Sonic arrossì di colpo e Tails subito dopo di lui – in quanto, guardando come gli occhi dell'amico si fossero ridotti a due fessure, afferrò al volo il fatto di aver interrotto un momento piuttosto delicato.

《 Ummh... i-io vado di là, allora 》Proferì balbettante, sebbene inaspettatamente il riccio blu lo seguì a ruota con un sorriso smagliante sul volto.
《 Vengo con te, così saluto gli altri 》Gli rispose incerto appena, guardando di sbieco Amy negli occhi – che, stranamente, fece un cenno di assenso e lo lasciò andare.
Ella si poggiò infine contro il muro della stanza di ingresso, avvicinando la rosa, ancora stretta alla sua mano sinistra, al proprio petto. Chiuse gli occhi, sorridendo sognante, e leggera come una piuma sospirò.
Era stato davvero carino, in fondo.


 
*  *  *


Dopo la cena di Natale, ciascuno degli invitati si sbizzarrì sul da farsi per passare la serata in modo alternativo. Se Tails si stava divertendo a mostrare a Sonic e Cream l'invenzione di cui, poco prima di cena, aveva parlato – la quale avrebbe potenziato ancor di più il Tornado X, così da prepararlo al meglio per le prossime avventure – e Dash e Darkly erano andati in cortile a giocare a battaglia di neve, Crystal stava invece uscendo di casa per raggiungere il riccio ebano, giacché poco prima lo aveva visto distaccarsi da tutti con aria seccata, quasi fosse sovrappensiero.²

《 Insomma, la volete smettere?! 》urlò Tails poco dopo contro Knuckles e Rouge, che d'altra parte, da ormai infiniti minuti, come sempre se ne stavano lì a discutere – prima a causa del Master Emerald, poi per delle battutine lanciatesi a vicenda.
《 HA INIZIATO LUI! 》gli urlò la pipistrella per risposta, costringendo Tails ad arrendersi ed ignorare beatamente il successivo lamento di Knuckles;《 NON È VERO, non ascoltarla! Oltre che una ladra di gioielli, SEI ANCHE UNA BUGIARDA BELLA E BUONA! 》e la conseguente risposta dell'altra, seguita da altre battutine ancora:《 COME TI PERMETTI, TU, BRUTTA TESTA CALDA! 》.

Poco dopo però questi si accorse che neanche il suo migliore amico gli stava prestando attenzione: sembrava avesse la testa da un'altra parte.
《 Mi stai ascoltando, vero Sonic?! 》dopo tale affermazione egli fece lui un pollice in su, con un sorriso imbarazzo sul suo volto, ma non ebbe nemmeno il tempo di parlare che Tails lo interruppe, sospirando ed alzando gli occhi al cielo.
《 Suvvia, non importa. Cream, ti va se raggiungiamo Dash e Darkly in cortile? 》La coniglietta annuì, e seguita a ruota dal suo Chao che svolazzava allegro di fianco a lei si diresse in giardino accompagnata dal volpino, che sul viso aveva ormai un'aria più che rassegnata.

In realtà, Sonic si era distratto perché, da qualche minuto, non riusciva a smettere di guardare Amy – giacché aveva notato, più che altro, come secondo lui avesse qualcosa che non andava. Di fatti erano alcuni minuti che la riccia se ne stava sul divano, con indosso il maglioncino che Cream le aveva regalato, l'orsacchiotto di Peluche che invece lui le aveva donato al suo fianco e la rosa bianca tra le mani. Era così concentrata: non riusciva a smettere di scrutarla in tutte le sue perfezioni ed imperfezioni.
Come può una rosa bianca, si chiedeva lei nel frattempo, fiorire d'inverno, con tutta questa neve? E come può lui ricordarsene ancora, dopo tutto questo tempo?

Nonostante il suo stelo fosse ricoperto da numerose, piccole spine, il fiore non la pungeva. Era come se i suoi petali, così morbidi al tatto, alleggerissero ogni forma di dolore in lei... il quale però non risiedeva soltanto in quel profumo nascosto nel polline, ma in tutti i suoi minimi dettagli.
Si trattava infatti di una sofferenza che la riccia ricordava ancora molto bene, e tutte le volte che anche solo vedeva tale candido fiore, riaffiorava; era inevitabile, del resto. Non poteva fare a meno di sorprendersi di come inoltre, molto spesso, di quel dolore e quella distanza se ne ricordasse bene anche Sonic.
Tuttavia, pensandoci, capì non c'era poi molto da sorprendersi. Del resto, era andato da lei quella mattina.³
Doveva essere stato molto difficile anche per il blu. Il pensiero che non sarebbe mai più riuscito a tornare a casa, su Mobius, per uno sciocco dispetto (seppur in parte comprensibile, vista l'infanzia difficile di Chris), chissà quanto male doveva avergli causato.
Perché la verità era che quel giorno era indelebile nei ricordi di lei quanto nei ricordi di lui.

《 Tutto bene? 》le chiese d'improvviso Sonic, facendola sussultare sul posto.
Così, dopo essersi strofinata gli occhi con l'avambraccio, la riccia si girò verso di lui, le palpitazioni fin troppo elevate. Nel frattempo si occupò di poggiare la rosa sul tavolino basso accanto al divano. Il camino, dentro al quale il legno scoppiettante ardeva sempre più durante lo scorrere del tempo, illuminava i loro occhi tanto da farli sembrare delle sfere infuocate ed allo stesso tempo delle perle in fondo al mare.
《 Sì, sì, scusami... ero solo... 》Chissà quale magia la portava, ogni volta che incrociava il suo guardo, a perdersi nelle sue iridi verde smeraldo ed affogarvi dentro, senza più riuscirne a risalire.《 ... immersa nei miei pensieri. E tu? Non eri con Tails? 》
Non si era neanche accorta che il volpino e la coniglietta erano andati via.

《 No, non più... lui ha raggiunto Cream, Darkly e mio fratello. Durante la sua spiegazione mi sono distratto un po'... e così ha deciso di fare qualcosa di più divertente 》Le rispose un po' a disagio, grattandosi il capo. 《 Spero non mi faccia la ramanzina poi, quando saremo soli 》Rise infine, solare.
Sapeva bene però che, spiegando in poche semplici parole a Tails cosa gli frullava per la testa, avrebbe semplicemente capito e si sarebbe limitato a rimanere in silenzio.
Chissà cosa lo aveva distratto in quel modo, si chiedeva la riccia intanto con impazienza.

Sonic la guardò poi con un sorriso disegnato tra le guance, uno di quelli così teneri che Amy difficilmente lo avrebbe dimenticato.
《 Sono contento che ti sia piaciuto il mio regalo, comunque 》proferì imbarazzato dopo aver fatto cenno all'orsacchiotto, strofinandosi nel frattempo la punta del proprio naso con l'indice.
La rosa ricambiò altrettanto dolcemente quel sorriso. In seguito a quel gesto, il blu si morse l'interno della guancia.

《 A proposito, non credo di averti ringraziato abbastanza... ecco. N-non per la rosa, comunque. 》Proferì, con le gote appena arrossate ed il cuore che, impazzito, le palpitava velocissimo.
Anche lei gli aveva fatto il suo regalo di Natale: una sciarpa rossa e verde realizzata a mano da lei stessa – la quale, come aveva da tempo notato, si trovava avvolta con delicatezza attorno al collo dell'altro. Tuttavia, la ricca aveva bisogno di sdebitarsi nei suoi confronti con qualcosina di più.
《 Che intendi dire? 》le chiese l'altro con sguardo confuso, non capendo bene dove volesse andare a parare. O meglio, in realtà lo sospettava... ma aveva fiducia sul fatto che no, non lo avrebbe fatto proprio in quel momento.

Ingenua e sognante come lo era sempre stata, si avvicinò allora all'altro a capofitto, chiuse gli occhi e gli diede un leggero bacio sull'angolo della bocca. Giusto per lasciargli quell'effetto dolceamaro di un bacio che sapeva di non essere stato dato sulle labbra, ma nemmeno sulla guancia.
Lui, d'altra parte, non si era opposto. In quel momento immobile e senza fiato, Sonic non emise infatti nemmeno un suono, paonazzo in volto. L'unica cosa che riuscì a metabolizzare fu Amy che, rossa in viso, gli aveva sorriso ancora una volta.
Solo dopo si accorse tuttavia, quasi per caso, che del vischio stava proprio lì, a pochi centimetri da loro – praticamente appeso al lampadario.

Capì quindi ogni cosa. Ci era riuscita, lo aveva ingannato. E lui ci era cascato con tutte le scarpe.
Non gli era dispiaciuto però, doveva ammetterlo. Soprattutto per il fatto che fosse stata rispettosa nei suoi confronti – permettendosi tuttavia, seppur con infinita delicatezza, di osare e spingersi un pochino oltre.《 Ti ringrazio, Sonic. Buon Natale. 》Disse a bassa voce, dentro di sé contenta come una bambina; non appena fece per alzarsi, però, notò Knuckles e Rouge che li stavano fissando mentre sogghignavano divertiti.
La ragazzina sbiancò di colpo, Sonic a sua volta. Da quanto tempo erano lì a fissarli?!

《 Per poco non vi scambiate un bacio e noi, nel frattempo, la smettiamo di discutere e instauriamo una tregua temporanea... direi che la magia del Natale si sta facendo sentire! 》 li prese in giro Knuckles, la cui risata venne accompagnata da quella della pipistrella, che si godeva la scena al suo fianco. Era così divertente vedere i due, Sonic in particolare, con quell'espressione stampata in viso: per i due, non poteva essere più imbarazzante di così. 《 Effettivamente c'era fin troppo silenzio, negli ultimi minuti... 》Mormorò tra sé e sé il riccio, con una voglia indescrivibile di voler nascondere la propria testa sotto un cuscino.

Se dapprima era tutta allegra, subito dopo Amy si trasformò d'altra parte in una furia: qualcuno aveva osato rovinare quel tenero momento che aveva preparato con tanta cura. Si alzò così dal divano, minacciosa, e si avvicinò loro, senza mai guardarli in faccia; Sonic continuava invece a rimanere seduto, l'aria un po' seccata, lo sguardo fisso sul camino e la testa poggiata sul palmo della mano.
《 Non solo avete passato una serata a litigare in casa mia, adesso avete pure il coraggio di ridere di me...?! 》disse, gli occhi infuocati. Per un attimo Knuckles, che deglutì rumorosamente, parve pentirsi di quanto appena detto.
《 ADESSO VI PRENDO! 》la sentiva urlare in sottofondo, le cui urla furono seguite da quelle di Knuckles e di Rouge – la quale decise tuttavia di volare via dalla finestra con furbizia, lasciando il rosso alle grinfie del martello da cui mai la rosa si separava.

Sonic chiuse gli occhi per un attimo, decidendo appositamente di non guardarla bensì di immaginarla – con gli occhi di bragia ed un'espressione tutt'altro che angelica, al contrario di quella che aveva avuto prima.
Scosse la testa, con un lieve sorriso nato tra le sue guance – ancora appena arrossate.
Per quanto fosse cresciuta e maturata, il suo caratterino dispettoso non sarebbe mai cambiato per davvero. Forse, adesso, chi era cambiato era lui... sebbene glielo avrebbe dimostrato un po' più in là, magari raccogliendo il coraggio per rubarle un bacio sulle labbra.
Per quello, tuttavia, ci sarebbe stato ancora tempo.
《 Buon Natale a te... Ames. 》




 
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So please just fall in love with me, this Christmas,
There's nothing else that I would need, this Christmas!
Won't be wrapped under the tree,
I want something that lasts forever
So kiss me on this cold December night...”⁴


 
– Cold December Night,
Michael Bublé



 
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¹ = Crystal è una mia OC, una riccia verde acqua, che è comparsa in altre due ff oltre questa; Dash e Darkly the Hedgehog invece, rispettivamente il fratello di Sonic (un riccetto blu scuro) e la sorella di Shadow (riccia striata di fucsia), sono anche essi miei OC, a cui tuttavia ho dedicato un ruolo importante nella mia storia a capitoli (nonostante chi mi conosce li abbia già incontrati in molte altre ff).

² = piccoli riferimenti all'altra, vecchiotta, one-shot della serie, "Merry Christmas! Or maybe...".

³ = riferimento a quando Sonic, nell'episodio 52 della seconda stagione di Sonic X, non appena torna dalla sua missione va proprio a casa di Amy – cosa che nella versione italiana non si intuisce bene, a causa della censura. Insieme a questo riferimento, anche la rosa bianca rimanda allo stesso episodio.

⁴ = Traduzione: "Allora, per favore, innamorati di me questo Natale; non c'è nien'altro di cui avrei bisogno, questo Natale!
Non sarà avvolto sotto l'albero,
Voglio qualcosa che duri per sempre,
Quindi baciami, in questa fredda notte di Dicembre..."









Note dell'autrice: Ciao a tutti, amici..!
Non sembra vero neanche a me, dopo quasi tre anni, di essere ritornata.
Purtroppo anche questa one-shot, un po' come una delle mie ultime, "Light and Wishes", ho iniziato a scriverla diversi anni fa, per cui forse all'inizio potrebbe presentare uno stile appena più lontano dal mio – anche se comunque ho cercato di avvicinarlo il più possibile a quello attuale, dato che ho cambiato radicalmente moltissime parti.
Per quanto riguarda il carattere di Amy, l'ho reso un mix tra Sonic X e Sonic Boom (anche se credo prevalga molto il primo dei due), mentre quello di Sonic si ispira più che altro a Sonic Boom – almeno per quanto riguarda il rapporto con Amy. Spero di non averli resi troppo OOC, comunque.
Altra cosa: a questa one-shot avrebbe dovuto seguire almeno un'altra fic, per completare la serie di cui fa parte; per chi ha letto l'altra one-shot, infatti, noterete che le due sono collegate da diversi dettagli.
Tuttavia non credo di continuare più questa serie, poiché da un paio di anni mi sto ormai concentrando (almeno nel mondo di Sonic) solo sulla mia storia a capitoli, o comunque su tutt'altro in generale.

Per qualsiasi consiglio costruttivo, o segnalazione, non esitate ovviamente ad informarmi, e spero che, nonostante tutto, la ff possa esservi piaciuta!
Buone Feste, amici di EFP!
Un bacio,
Lily ❤
   
 
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