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Autore: Giulix20    27/12/2023    0 recensioni
I'M BACK!
Ecco un regalino di Natale...un pochino in ritardo.
PERCY JACKSON LEO X PIPER
Dalla storia:
Silenzio, stupido e inutile silenzio.
"Io mi sento bene con te, Leo. Non c'è nulla di male. Non so cosa il futuro mi riserverà, mi godo ogni attimo e non ci penso."
Lui alzo le spalle. "Io so solo una cosa, Pipes. Un giorno, molto presto, pagheremo per il male che abbiamo fatto e faremo a Jason...... e probabilmente anche a noi stessi."
La coppia è un pò strana, la mia OTP rimane sempre Jason X Piper, ma mi è venuta in mente questa ff quindi....ho provato.
Che ne pensate? Mi lasciate un commentino *-* ?
Baci
Giulix20
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Leo Valdez, Piper McLean
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Guilt Sense


Luglio. Una domenica d'estate come tante. Un ragazzo entra in una grande stanza circolare, piena di manichini da combattimento e armi, dove trova una ragazza, intenta ad allenarsi con un pugnale, in pantaloncini di jeans e maglietta arancione tipica del campo. 
La ragazza non si accorge subito dell'intruso, presa com'è dal combattimento e il ragazzo approfittando della sua distrazione la prende per la vita e avvicina la bocca alla sua con un urgenza, per unirle in un bacio.
Piper McLean, 16 anni, capelli castani, occhi cangianti, figlia di Afrodite lo spinge subito indietro con fatica, e lo osserva con un'ombra di disappunto negli occhi. 
"Avrei potuto tagliarti tutta la faccia, se non stavi attento!" dice indicando il suo pugnale, Katoptris. 
"Non riesci proprio a controllarti, mh? Chiunque ci avrebbe potuto vedere.."
La sua voce è ironica, ma a tradirla è il luccichio dei suoi occhi, luccichio che si accende solo quando è cosi vicino a lui, quella scarica di fuoco, degna del suo portatore, che arde in tutto il suo corpo.
"Nessuno si allena la domenica nell'arena, nessuno tranne te, ovviamente."
Leo Valdez, 16 anni, figlio d'Efesto, moro, con occhi fiammeggianti, sorrride beffardo.
"Non cambierai mai, Leo" sospira la semidea, rassegnata.
"Beh, io ti piaccio così come sono, perchè dovrei cambiare ?" chiede il ragazzo, prendendola per la vita.
"Lasciamo perdere."
"Ben detto Pipes, facciamo qualcosa di più produttivo" mormora riprendendo da dove avevano lasciato.
Ignorando il senso di colpa, quell' emozione che ti mozzava il fiato, che ti rodeva lo stomaco; lasciando via tutti pensieri, adesso erano solo Piper e Leo, almeno finchè non sarebbero ritornati alla realtà.
 
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Agosto. Nella spiaggia vicino al campo
"Leo, che cosa pensi?" domandò Piper, appoggiata alla sua spalla.
Seguirono attimi di silenzio.
"Leo, ci sei?" ripetè la ragazza.
Dopo un attimo di esitazione il ragazzo, rispose:
"Non ti senti sporca, Piper? Non ti senti un verme quando  vai da Jason, gli parli, gli sorridi come se nulla fosse? Io non riesco più a guardarlo in faccia.."
Solo a sentir quel nome - il nome di colui che dovrebbe essere il suo ragazzo, che in quel momento si trovava al Campo Giove- il senso di colpa, l'ansia e un miscuglio di emozione le attanagliarono lo stomaco. 
"Leo, per favore, adesso che siamo insieme, non pensiamoci, rilassiamoci e godiamoci questo pomeriggio."
"Non riesco a fare a meno di pensare a cosa accadrà, Pip"  risponde, triste. Lui, il Re degli scherzi, delle battutine sarcastiche e maliziose, della meccanica....triste...no, non ci voleva pensare, anche lei stava cercando di scappare dalla realtà e quando sentiva che stava per riuscirci ecco che lui incominciava con le solite paranoie, no, non andava bene, non andava per niente bene.
"Leo Valdez, credi che io non ci pensi, che non mi senta uno schifo quando gli sto accanto?" .
Silenzio, stupido e inutile silenzio.
"Io mi sento bene con te, Leo. Non c'è nulla di male. Non so cosa il futuro mi riserverà, mi godo ogni attimo e non ci penso."
Lui alzo le spalle. "Io so solo una cosa, Pipes. Un giorno, molto presto, pagheremo per il male che abbiamo fatto e faremo a Jason...... e probabilmente anche a noi stessi."
 
 
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Ultimo giorno di vacanze al campo. Tutti i semidei euforici, i fratelli Stoll che fanno scherzi, chi parte per un impresa, chi ritorna nel mondo mortale, pieno di pericoli e mostri. Ma nel mentre una  delle coppie più belle di tutto il Campo Mezzosangue, mano nella mano percorrono i campi di fragole, aspirandone l'odore, sono Jason Grace, figlio di Giove, semideo Romano e Piper McLean, figlia di Afrodite, semidea Greca, che sorridenti passeggiano salutando gli amici. 
Leo li osservava da lontano, con gli occhi che riflettono tutti i sentimenti che prova.
Gioia, tristezza, invidia, gelosia, malinconia, nostalgia. E' consapevole del fatto che la sua storia clandestina con Piper  sia terminata... è consapevole del fatto che non potrà più accarezzare quei capelli asimmetrici pieni di treccioline che tanto la caratterizzano e tanto adora, è consapevole del fatto che non potrà più assaggiare le sue labbra dal gusto di ciliegia, sa che non si potranno più nascondere nell'Arena e nelle cabine vuote per stare insieme, non potrà più accarezzare la sua pelle, non potrà più sentire la sua voce suadente che gli sussurra all'orecchio anche solo per rassicurarlo con parole a cui non crede più neanche lei.
Non tradiranno più nessuno, lei non tradirà più il suo ragazzo e lui il suo migliore amico, quel tempo è finito.
Non può non pensare che probabilmente si sposeranno, per quanto la vita di un semidio lo permetta, saranno una famiglia felice, non scoprendo niente.
Nessuno avrebbe scoperto delle bugie, dei tradimenti, dei loro incontri clandestini, che lui avrebbe dovuto tenersi dentro, lottando ogni singolo giorno per non urlare e trattenendo quel moto di gelosia che gli stava rodendo lo stomaco per liberarsi di quell'enorme peso, che non lo avrebbe mai lasciato.
 
L'avrebbe guardata, da lontano, con la consapevolezza di aver perso una delle poche cose che la vita gli aveva dato e cercando di andare avanti, aspettando una punizione per lui e Piper, che sicuramente sarebbe arrivata, forse anche più dura di quanto si sarebbero immaginati.
 
Forse così, quel senso di colpa sarebbe sparito e non ci avrebbe più pensato.
O forse no.






Angolo Autrice:
Vi è piaciuto il regalino? No! NdTutti *si rintana in un angolino*

Anyway, io e le storia Angst andiamo prorio d'accordo vero? 
Sembro depressa......AHHAAHAHHAH  
Vabbè lascaimo perdere. Tra un po' pubblico una Solangelo *sono troppo cuttini* chiamata "Demons".
Il loro primo incontro *occhi a cuoricino* AWEGGIO UwU
Dopo aver sclerato vi lascio.
Bacini.
Ps: me lo lasciate un commentino, anche solo fa schifo?

 
   
 
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