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Autore: Alex Ally    30/12/2023    0 recensioni
Questa storia partecipa alla “Three Things Challenge” indetta dal forum Siate Curiosi Sempre.
Dopo la sconfitta di Xan ci sono sentimenti dolorosi che ancora Aelita non riesce a far uscire.
Riuscirà Jeremi ad aiutarla?
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Jeremy
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non era passato molto tempo dalla sconfitta di Xana, solo un mese eppure per Aelita sembrava passato molto di più.
Di solito quando era con i suoi amici si sentiva bene, ma poi da sola in compagnia solo con i suoi pensieri non poteva fare a meno di sentirsi triste rivivendo di continuo nella sua mente il momento in cui suo padre si era sacrificato per lei.
Quando aveva perso per sempre l'unica famiglia che le era rimasta.
Cercando di distrarsi da quei pensieri che nemmeno quella sera volevano lasciarla in pace tento di concentrarsi su altro come il suono della pioggia che quella notte sembrava particolarmente violenta. Per un po' ci riusci, quel suono cosi forte le riempiva la testa distraendola e allo stesso tempo le ricordava la musica che tanto amava... una passione che condivideva con suo padre.
Aelita si porto le mani alle orecchie persino ascoltare la pioggia non l'aveva fatta sentire meglio anzi le aveva portato altri ricordi dolorosi.
Non voleva più pensare, solo per un po' voleva sentirsi meglio, dopo tutto ciò che Xana le aveva fatto passare non n'è aveva forse il diritto?
«Aelita, ci sei? Va tutto bene?» chiese Jeremi bussando alla porta.
Aelita si asciuggo in fretta le lacrime e andò ad aprire al ragazzo, non era da lui venirla a trovare in camera a quest'ora perciò immagino che ci fosse un motivo importante per il qualle fosse venuto.
Jeremi entro e subito Aelita senti il cuore batterle per il nervosso, ancora adesso non riusciva a scrollarsi di dosso la senzasione che da un momento all'altro Xana sarebbe tornato, che tutti i loro sforzi si sarebbero rivelatti vani e inutili... che il sacrificio di suo padre si rivellase vano e inutile.
«A cena mi sei sembrata un po' strana cosi sono venuto a vedere come stavi.» disse Jeremi porgendole una tazza di tè. «Ti ho portato questo per aiutarti a calmarti.»
«Grazie.» disse Aelita accetando la tazza.
Lascio che il liquido caldo le scendesse in gola in una senzasione che l'aiuto effetivamente a clamarsi, ma infondo non doveva esserne sorpressa. Anche se a volte lei e Jeremi non vedevano le cose allo stesso modo sapeva quanto il ragazzo ci teneva a lei e allo stesso tempo Aelita non si dimenticava mai che senza Jeremi non sarebbe dov'era ora.
Era stato lui a riuscire a tirarla fuori dal Supercomputer permettendole di vivvere la sua nuova vita e di recuperare i ricordi di quella vecchia.
Per lei Jeremi era la persona più importante del mondo e sapeva che il sentimento era reciproco.
«Aelita non è stato solo stasera, è da un po' di giorni che ti comporti in maniera strana e siamo tutti preoccupati per te.» continuo Jeremi. «Puoi per favore dirmi che ti sta succedendo?»
Aelita mise giù la tazza e si morse il labbro indecisa se confessare a Jeremi i suoi problemmi, non voleva dargli anche quel peso. La ragazza pensava che gli amici fossero tornati alle vite di tutti i giorni senza problemmi perciò secondo lei non era giusto rovinare quella tranquillità cosi duramente conquistata con i suoi soliti problemmi.
«Sto bene.» disse Aelita.
«Sappiamo entrambi che stai mentendo.» disse Jeremi. «Aelita per favore voglio solo aiutarti, ma se non mi dici cos'hai allora non posso farlo.»
«Non lo voglio il tuo aiuto!» grido la ragazza.
Jeremi la guardo e senza dire niente usci dalla stanza lasciando Aelita di nuovo da sola.

Si era appena addormentato quando senti bussare alla porta. Si alzo dal letto, da quando Xana non c'era più aveva molti meno motivi per rimanere alzato fino a tardi al computer.
Apri la porta e subito si ritrovo le braccia di Aelita al collo.
«Mi spiace, non volevo urlarti contro.» disse la ragazza tra i singhiozzi. «È... è solo... mi manca cosi tanto!»
Jeremi non disse niente, strinse Aelita a sé in un abbraccio e lascio che la ragazza si sfogasse.
Sapevano tutti che Aelita aveva imbotigliatto le sue emozioni sopratutto quelle che riguardavano la perdita del padre proprio per questo Jeremi fu felice che finalmente le stesse facendo uscire.
Alla fine Aelita si addormento sfinita per il pianto tra le braccia di Jeremi.
«Non preoccuparti.» sussuro il ragazzo dandole un bacio sulla fronte. «Ci sono io con te, non ti lascierà a soffrire da sola.»
Nel sonno Aelita sorisse sentendo il peso che si portava dietro da tempo iniziare lentamente a farsi più leggero.
  
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