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Autore: acciugas    06/01/2024    0 recensioni
[The Summer I Turned Pretty]
Conrad ritrova Belly dopo 10 anni dall'ultima estate insieme.
Cousins sarà - come sempre del resto - il teatro del ricongiungimento, inaspettato, assurdo, memorabile.
Una storia che ci proietterà un decennio più in là e che risponderà alla domanda "Conrad, dove ti vedi tra 10 anni?".
Qui a Cousins.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Poco dopo il tramonto decido di stapparmi una bottiglia di rosé ed accoccolarmi vicino al divano. Uno step ormai quotidiano ma oggi quanto mai necessario: la brezza di questo pomeriggio invece di scaldami mi ha infreddolito come se non fossimo ad inizio estate. 

Stavo pure pensando di accendere il camino.

Mi avvolgo nel cardigan di lana e lascio che la mia pelle nuda e già un pochino abbronzata trovi riparo e conforto serale. 

 

Questi primi due mesi a Cousins sanno di quotidianità, quella che a New York forse non ho mai davvero sentito. La casa profuma come le estati con Susanna e se non avessi quei 10 anni in più sulla carta d'identità mi sentirei come se non fosse passato un secondo.

Due mesi necessari, fatti di solitudine - in fondo ero sola anche quando stavo con Chris -, mare, vento e pensieri. Un vero toccasana che mi piacerebbe diventasse vita.

 

La casa mi era mancata, sembra sempre così famigliare e accogliente nonostante non respiri le sue mura da oltre... Una vita fa.

Ho ritrovato tutto uguale, le lenzuola sempre nell'armadio della sala, la dispensa quasi piena, Junior sul letto della mia camera. Nonostante questo la casa sembra essere sola - come me - da mesi. Provo a pensare alle abitudini del sig. Fisher negli anni trascorsi qui ma scuoto la testa. Mi sento ormai un'estranea.

L'ultima estate passata insieme è stata la prima estate senza Susanna, l'estate della conquista della casa. Il 4 luglio e poi il ritorno a Philadelphia con Jer. Davvero una vita fa, mille drammi fa, ma anche tanta felicità fa.

 

Non voglio riaprire certe ferite ormai sedimentate quindi raduno i pensieri e mi bevo un altro goccio di vino.

 

Accendo una candela profumata proprio sopra al camino e metto una playlist rilassante. Apro l'iPad e rileggo gli ultimi 3 capitoli che ho scritto di getto questa mattina. Iniziano a funzionare e ne sono entusiasta. 

 

I miei respiri si confondono con le onde del mare che questa sera si sentono fino a qua, guardo la fiamma della candela illuminare il camino e decido di sdraiarmi sul tappeto a terra. Che stupidata! Questo punto della casa è sempre stato un tabù per me, il centro nevralgico di tutti i ricordi più belli ma anche dolorosi. Succede tutto sempre quando sono ferma qui. Se chiudo gli occhi potrei sentire ancora la voce di Susanna che mi convince a riguardare Accadde una notte, i rimproveri di Lauren ogni volta che rientravo dal bagno di notte zuppa fradicia, potrei persino risentire il respiro di Conrad quella prima volta d'inverno...

 

Eh no! Mi alzo, mi verso un nuovo bicchiere di vino e cambio subito playlist. Spengo anche la candela e abbandono la zona camino a favore dell'intera casa.

 

I feel the rain on your skin - canticchiò nel mio completino di seta color salvia trascinandomi il lungo cardigan come fosse un mantello fino a quando sento delle risate, scattare la serratura e in men che non si dica ci ritroviamo in 6 anime sotto lo stesso tetto.

 

***

 

- Ehm Con, non siamo soli

- Non che mi dispiaccia

Succede tutto in qualche frazione di secondo e non penso di realizzare in tempo reale.

Un ragazzo alto e biondo sorride con in mano il mazzo di chiavi della casa, dietro di lui un altro ragazzo più bassetto si trascina con in mano una bottiglia di tequila quasi vuota. Le risate iniziano a riempire la casa e la porta spalancata porta con sé un vento freddo che mi accarezza la pelle.

Appoggio il bicchiere di vino sulla mensola del camino e aspetto che tutto il gruppo arrivi in casa. Non ho tempo di essere confusa, ne di essere agitata. Mi sistemo i capelli e cerco di incasellare i volti degli uomini all'ingresso.

 

- Connie abbiamo visite

- Mi sembra più che sia il contrario, non pensi?

Il biondo fa spallucce, mi sorride e trascina il bassetto e altri due ragazzi verso la porta finestra che da sulla piscina. Noto che indossano tutti la stessa t-shirt come fossero reduci da una partita di football.

- L'ultimo che si tuffa paga un giro di shot!

 

Il diradarsi degli invasori lascia quindi lo spazio a Conrad Fisher.

 

Li, davanti a me dopo 10 anni. Pam Pam Pam. 

 

Così senza frasi di senso compiuto, più che altro versi, sospiri e urla nella mia mente ovviamente.

 

Li con una camicia bianca tutta stropicciata dentro e fuori dai pantaloni eleganti dell'abito che indossa sicuramente da questa mattina, la giacca appoggiata su una sola spalla. Un mezzo sorriso abbozzato, la mano sulla nuca imbarazzato.

 

- Belly?

- Conrad

In mezzo istante i nostri sguardi si incrociano come un rewind, siamo davanti al camino e scoppiamo a ridere.

Avete presente quei video recap super veloci con i suoni storpiati dalla velocità delle immagini? Più o meno così, senza un senso logico, senza nessuna fitta allo stomaco solo calma, pace e casa.

- Avrei dovuto avvisarti 

- Avrei dovuto farlo io, è casa tua!

- È anche tua lo sai. Solo, non immaginavo neanche lontanamente di incontrarti... di ri-incontrarti proprio qui... oggi.

Istintivamente chiudo il cardigan, raccolgo il mio telefono, la coperta, i cuscini, il vino e sistemo come se qualcuno mi avesse redarguito.

Come se non volessi sentire i suoi occhi su di me per più di 5 secondi consecutivi.

 

- Belly, ma cosa fai? Rimani!

- Ma figurati, sistemo e domani me ne vado

- Non scherzare, noi rimarremo qui solo qualche giorno

Si avvicina e mi abbraccia

- Ciao Belly

Il suo profumo misto tequila è inconfondibile.

- Connie dai che palle vieni! Dobbiamo finire le bottiglie

- Scusa il dovere chiama

 

 

E si allontana buttando a terra la giacca e iniziando a sbottonarsi la camicia. Scuoto la testa, chiudo gli occhi e deglutisco. 

La situazione non mi sconvolge. Belly, ragiona.

Sistemo il mio vino e il bicchiere, recupero il telefono e scrivo a Taylor. Guardo l'ora e sospiro. Dalla vetrata guardo i ragazzi divertirsi in piscina.

 

- Quindi tu sei la famosa Belly 

- Ero famosa - rispondo al giovane con gli occhiali

- Sono Tim, testimone di Conrad

- Porca troia

- Cosa?

- Niente! Che festeggiate?

- Gli ultimi giorni da uomo libero di Connie bello!

- A Cousins?

- Sì a Cousins, lui nemmeno voleva venire ma siamo una tribù e domani c'è il festival quindi 

- Giusto, il festival

  
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