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Autore: fraanythings    10/01/2024    0 recensioni
[Un professore ]
"Forse due anni fa il suo sogno era quello di essere amato da Manuel, avrebbe fatto qualsiasi cosa per essere notato da lui e invece "amarlo" si è rivelata una grande fatica, oltre a non sentirsi desiderato per davvero. Al contrario di come lo faceva sentire Mimmo suo, coccolato, amato, adorato, e chissà quanti altri atteggettivi avrebbe potuto elencare.
Ricordare il loro amore era doloroso ma non poteva farne a meno, era quello che teneva in vita il suo cuore. E nonostante fosse passato un anno Simone non aveva mai smesso di pensarlo, di rifugiarsi in quel unico amore che lo aveva fatto sentire facile da amare"
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Eccomi con una nuova storia, l'idea me l'ha data una ragazza del gruppo telegram mimmone che ringrazio molto 🫶
Non è una storia di tradimento perché non volevo assolutamente dipingere Simone come un traditore quindi lui e Mimmo si sono canonicamente lasciati. Simone prova ad andare avanti con colui che è stato la sua prima crush ma non ci riesce perché ama Mimmo
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai passato un anno da quando Mimmo era entrato nel programma di protezione testimoni, era passato un anno da quel saluto così sofferto e non c'era giorno in cui Simone non ci pensasse. 
La cosa che si domandava tipo sempre "chissà come sta Mimmo" perché separarsi da lui era stato molto doloroso ma saperlo solo, chissà dove, senza nessun contatto era un pensiero che lo faceva morire dentro ancora di più. 
Lui stava cercando di andare avanti nella sua vita ma Mimmo? Mimmo cosa stava facendo? Non sapere più nulla di lui, della sua vita da un anno era un inferno, non sapeva neanche se mai nei prossimi anni avrebbe ricevuto qualche sua notizia. Il pensiero lo tormentava, nei primi mesi si era chiuso a riccio ma poi Dante aveva iniziato a spronarlo verso la terapia così da qualche mese si era deciso di andare da una psicologa, era sempre molto difficile aprirsi però il padre aveva ragione, quel percorso gli stava facendo bene, per quanto bene possa stare lui, che un anno fa ha perso la persona più importante della sua vita e non può neanche sapere se è vivo o morto. 
 
Nella sua vita c'era comunque la costante presenza di Manuel. Anche lui pochi mesi fa si è lasciato con Nina ed entrambi, quando si ritrovavano da soli, parlavano delle loro relazioni finite male. La rottura con Nina fece aprire gli occhi a Manuel, che non con pochi sforzi, iniziò a farsi delle domande sulla sua sessualità. Chiese ovviamente l'aiuto di Simone per schiarirsi le idee, ci mise almeno due mesi prima di accettare il fatto che fosse bisessuale. Simone lo aveva ascoltato, compreso e aiutato ad accettarsi anche se forse non se lo meritava visto come è stato trattato lui quando ha fatto coming out con l'amico. "Il bene che fai ti tornerà indietro" si disse Simone tra sé e sé, anche se ormai ci credeva poco a questa cosa.
 
Lui ha sempre cercato di essere una bella persona, gentile, disponibile e la vita come lo aveva ripagato? Facendolo soffrire per ogni cosa, dalla famiglia, alla scuola, all'amore soprattutto. 
 
Manuel, dopo aver fatto chiarezza dentro di sé, stava sempre di più a villa Balestra soprattutto per parlare con Simone di questo. Voleva capire qualcosa in più sul mondo lgbt+ che ormai gli apparteneva e Simone molto pazientemente ogni volta gli spiegava tutto quello che voleva sapere. 
 
Un giorno qualcosa tra i due cambiò, Manuel ci provò con Simone. Esattamente come quasi due anni fa quando ci provò Simone e fu scansato in malo modo. Simone rimase perplesso, si chiese se quello fosse un esperimento per capire se realmente gli piacciono i maschi, insomma pensava che lo stesse usando. 
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"E questo che cos'era?"
"Un bacio"
"Me ne rendo conto ma perché lo hai fatto?"
"Perché avevi ragione Simo, io credo di essermi innamorato di te già da molto tempo, anche se lo nascondevo anche a me stesso"
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Simone rimase un attimo esterrefatto, non si aspettava minimamente questa cosa. Ormai era convinto che lui e Manuel sarebbero stati solo amici e invece questo bacio lo riportò indietro a due anni fa. Quando la sua prima cotta per un ragazzo se l'era presa proprio per Manuel, quando propri lui lo aveva rifiutato e illuso che potesse esserci altro tra loro. 
Era confuso, stordito e aveva assolutamente bisogno di una seduta dalla sua psicologa, che sapeva benissimo l'influenza di Manuel su di lui.
 
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"Guarda che non c'era bisogno di dirmi questo se volevi fare delle prove per capire se sei realmente interessato ai ragazzi"
"Ma io non sto scherzando" 
"Scusami ma io non so cosa pensare"
"E quando mai Simò"
"Lasciami il tempo di riflettere, capisci bene che per me è strano"
"Strano, in che senso?"
"Si, tu mi piacevi ma due anni fa e poi...
È arrivato Mimmo"
"Ancora a lui pensi?"
"Beh, che c'è di male?"
"È passato un anno Simo, vai avanti" 
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Ed è proprio così che fece Simone, nonostante la psicologa gli avesse sconsigliato di dare a Manuel di nuovo questo potere. Però lui era totalmente in balia di sé stesso, d'altronde fino a due anni fa avrebbe fatto carte false per sentirsi dire che Manuel era innamorato di lui quindi perché non provarci? 
Manuel sembrava sincero, per davvero, e anche felice di stare con Simone ed essere il suo ragazzo. 
Simone, anche se sembrava tranquillo, era sempre tormentato. E figurati se il signorino Balestra non era tormentato. Decise comunque di spegnere le voci nella sua testa e di godersi questa relazione. Fa uno strano effetto accostare la parola relazione con Manuel ma ormai erano due mesi che andava avanti. 
 
Due mesi anche se Manuel non amava il contatto fisico ed era spesso rozzo, o comunque volgare nel parlare. A Simone tutto questo iniziava un po' ad irritargli e non capiva neanche il motivo. Cioè lo ha sempre saputo che Manuel usava un certo linguaggio quindi perché questa punta di fastidio? Forse perché adesso era più presente nella sua vita? Non lo sapeva neanche lui. 
Ma quella era la cosa che meno gli dava fastidio perché lui ama il contatto fisico mentre Manuel no, si scansa sempre molto in fretta durante gli abbracci o prese per mano e quando fanno sesso è troppo prorompente e a Simone questa cosa iniziava a non piacere, per niente. 
 
Il suo pensiero in quei momenti balenò ai giorni e all'amore che ha vissuto con Mimmo, anche se hanno sempre avuto le ore contate il loro sentimento è cresciuto di giorno in giorno e Mimmo era sempre così delicato con Simone. I suoi abbracci, le sue carezze, i suoi baci, era tutto così estremamente dolce e, nonostante tutto, Simone ricorda questi dettagli con il sorriso. 
Nessuno prima di Mimmo lo aveva trattato con questo tatto ed empatia, lo aveva proprio maneggiato con cura come si fa con un bicchiere sottile di vetro. 
Inevitabilmente ci pensava eccome alla differenza tra Mimmo e Manuel e iniziava a sentirsi a disagio, in difetto, nervoso durante le ore che passava con quest'ultimo. 
Il suo pensiero, ogni volta che Manuel si scansava da un abbraccio o un contatto fisico più duraturo, andava sempre a quelle piccole mani che lo accarezzavano con tanta cura. A Mimmo, alle farfalle nello stomaco che gli provocava quel sorriso e quella fossetta sulla sua guancia destra. Ai momenti passati insieme durante il pranzo, che ormai era un momento solo loro. A Mimmo che lo consolava e lo faceva ridere di gusto nei suoi momenti no.
Pensa e ripensava alle dichiarazioni che si erano fatti, a come nonostante abbiano avuto poco tempo si erano amati in maniera viscerale. Pensava continuamente a come lo faceva sentire Mimmo, Simone insieme a lui si sentiva leggero, su una nuvola. 
Si domandava spesso come facesse quel ragazzo, dalla vita così difficile, ad amare in questo modo, con questa naturalezza. Si sentì fortunato per un istante quando pensò per un periodo ha avuto la fortuna di essere amato da Mimmo Bruni. 
Ed era così che doveva farti sentire l'amore, leggero, fortunato, appagato, felice, spensierato e non era di certo questo il caso. 
 
Passarono i giorni, così come passarono altre sedute dalla psicologa, e Simone iniziò a constatare che aveva fatto un enorme cazzata ad intraprendere questa relazione con Manuel. La psicologa glielo aveva detto e chissà quante altre sedute di terapia gli costerà questa cosa... 
Si fece comunque coraggio e proprio uno di quei pomeriggi chiamò Manuel per parlare di questo. 
 
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"Ciao Manuel"
"Ciao Simò, mi fai preoccupare. Che mi devi dire?"
"Io ci ho pensato e tanto anche e non me la sento più di continuare questa relazione"
"Così, di punto in bianco?"
"No... in realtà lo pensavo da qualche settimana e solo adesso ho trovato il coraggio"
"E me lo dici mo?"
"E quando dovevo dirtelo se ti ho appena detto di aver trovato il coraggio adesso?"
"E dammi almeno una spiegazione"
"È vero, due anni fa tu mi piacevi e io giuro che ci sto provando ma non sono felice"
"E te ne sei accorto solo adesso? Bella merda"
"Io sto bene con te ma come amico"
"E allora perché cazzo mi ci hai fatto credere?"
"Perché...
Perché non lo so neanche io, pensavo che sarebbe stato uguale a due anni fa visto che tu adesso ti eri accorto di me ma non funziona"
"Pensi ancora a quel carcerato?"
"Che c'entra adesso?"
"C'entra, c'entra. Ti avrà fatto qualche magagna perché sei completamente rincoglionito"
"Stai iniziando a rompere il cazzo Manuel con queste parole. Se proprio lo vuoi sapere si, è colpa sua. Contento adesso?"
"Vorrei sapere che ti ha fatto, davvero. Ci stai appresso da un anno, piangi per lui e non sai neanche più niente della sua vita"
"Non mi ha fatto niente, a differenza tua mi ha fatto sentire amato, desiderato...
Non come te che ogni volta che ti abbraccio ti scansi o non vuoi avere troppo contatto fisico con me" 
"E tu mi stai lasciando per questo?"
"Si, perché mi dà fastidio. Va bene? Mi dà fastidio limitarmi perché a te urta"
"E a Mimmo tuo non urtava, no eh?"
"No, lui adorava il contatto fisico"
"Eh vedi, eravate proprio anime gemelle. Peccato che ora non lo siate più" 
"Basta Manuel, mi hai rotto il cazzo"
"Ah, io te l'ho rotto? Sei tu che mi stai lasciando"
"E da come mi rispondi ho fatto più che bene, io non ti amo e tu non mi hai mai meritato infondo"
"Addirittura?"
"Ti devo ricordare cosa mi hai detto due anni fa?"
"Mi sono scusato"
"Non bastano le scuse, io sono rimasto traumatizzato e cretino io che ora sono tornato da te"
"Sei sempre così esagerato Simò"
"Sarà. Comunque meglio chiudere qui questa conversazione altrimenti ci urleremo addosso chissà quante altre cose" 
"Veramente sei solo tu che mi stai offendendo Simò"
"Solo io? Anche tu ci stai andando giù pesante"
"E certo, guai a chi te tocca Mimmo tuo anche se ormai pare più un fantasma"
"Senti, mi dispiace che sta conversazione abbia preso questa piaga. Ti ho spiegato le ragioni per cui voglio chiudere sta cosa, se ti sta bene amen sennò lasciami stare"
"Come vuoi Simò ma poi non tornare da me"
"E chi torna, io ora voglio solo stare un po' solo. Magari torneremo ad avere un rapporto civile"
"E bravo, solo eri prima e solo rimani adesso. Contento tu"
"Ciao Manuel" 
 
Lo salutò infastidito Simone, dopo la loro lunga ed estenuante conversazione. 
Era riuscito persino a farlo incazzare in questa circostanza, quando in realtà non lo voleva ferire in questo modo urlandogli cose. Nonostante tutto Simone era contento della sua scelta, non amava Manuel. Forse due anni fa il suo sogno era quello di essere amato da Manuel, avrebbe fatto qualsiasi cosa per essere notato da lui e invece "amarlo" si è rivelata una grande fatica, oltre a non sentirsi desiderato per davvero. Al contrario di come lo faceva sentire Mimmo suo, coccolato, amato, adorato, e chissà quanti altri atteggettivi avrebbe potuto elencare. 
Ricordare il loro amore era doloroso ma non poteva farne a meno, era quello che teneva in vita il suo cuore. E nonostante fosse passato un anno Simone non aveva mai smesso di pensarlo, di rifugiarsi in quel unico amore che lo aveva fatto sentire facile da amare. 
 
"Per me amare te è facile"
"Quello anche per me"
 
Pensò che forse al momento non esisteva una dichiarazione più bella di così e che lui era stato davvero un privilegiato ad averla ricevuta, se la voleva tenere stretta. 
 
 
 
 
   
 
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