Capitolo 1
Una Giornata Particolare
L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.
(Albert Einstein)
Ormai erano passati già 3 anni da quando Azraphel e Crowley avevano impedito l' Armagheddon e salvato milioni di esseri umani dall' estinzione ma questa "bravata" se è così che si può chiamare, aveva fatto arrabbiare sia i loro capi che entrambe le fazioni: ossia il Paradiso e l'Inferno ribellandosi a loro ed essere entrambi accusati di Tradimento; infatti sia Azraphel che Crowley, avevano avuto un regolare processo che li aveva condannati a morte e con le più peggiori delle pene: il primo era destinato a bruciare nella Fiamma Infernale mentre il secondo invece; era destinato all' estinzione attraverso il bagno nell' Acqua Santa ma per loro fortuna erano sopravvissuti e molto presto , le cose sarebbero cambiate in un modo che mai nessuno si sarebbe aspettato.
Azraphel era un angelo umile e molto devoto a Dio che ai suoi tempi era il Guardiano della porta orientale del Giardino dell' Eden.
Aveva i capelli ricci e dorati, dal corpo panciuto e gli occhi azzurri. Il suo carattere era di natura molto pignolo, nervoso, meticoloso e buono, amante dei libri ed apprezzava molto il cibo degli esseri umani; mentre Crowley era invece un demone dall' aspetto di un giovane uomo provocante, dalle guance spigolose e spesso mostrava delle profonde insicurezze, dai capelli rossi e cambiava acconciatura ogni pochi decenni; sul lato destro del viso vicino all'orecchio, aveva il segno di un serpente nero. Gli occhi a fessura gialli come quelli dei serpenti( che celava spesso e in maniera costante dietro a degli occhiali scuri da sole) con una tendenza a sibilare quando stava nervoso oppure agitato. Il suo colore preferito è il nero, amante dei Queen e della vita di lusso senza regole.
Il suo bene più prezioso era un'incantata Bentley nera d'epoca che amava guidare in maniera spericolata che tendeva spesso cambiare la musica e le sue canzoni a secondo della situazione o del momento che lui viveva. Come di sua sana abitudine, Crowley passava la maggior parte del suo tempo a stuzzicare gli umani ed indurli in tentazione, in fondo era il suo mestiere mentre Azraphel passava le sue intere giornate a fare buone azioni e vendere libri. Era da poco passato l'orario di chiusura e Azraphel come al solito, si era concesso qualche minuto in più per dedicarsi a se stesso e prepararsi per un invito a cena che Crowley; gli aveva fatto nel pomeriggio in un elegante ristorante italiano che cucinava divinamente: la Locanda Locatelli che si trovava al numero 8 di Seymour street di Marylebone; l'appuntamento era previsto per le ore 20:00.
“Bene; mancano 5 minuti alle 20:00. Spero che Crowley sia puntuale.” disse Azraphel mentre fissava il suo orologio da taschino; lui non amava i ritardi anzi, lo facevano innervosire. Mancava soltanto un secondo all’orario prestabilito dell’atteso appuntamento quando... il prepotente clacson della Bentley nera di Crowley aveva disturbato la quiete pubblica della città di Londra mentre parcheggiava con precisione davanti alla libreria del suo amico angelo ed una volta uscito dalla sua auto, si avvicinò con la sua camminata spiccata vicino ad Azraphel per salutarlo che amava tanto stuzzicare e provocare come suo solito.
“Ehi angelo, lo sai che sei davvero carino con quel abito celestiale ed elegante; sembri proprio un vero damerino.” disse il demone dai capelli rossi mentre tentava di sedurlo con il suo grande charme ed il suo carattere affascinante.
“Ti ringrazio Crowley. Sai, anche tu non sei male vestito elegante... dovresti farlo più spesso...” rispose Azraphel mentre l’osservava in tutta la sua bellezza disarmante e carismatica: “Allora Crowley; dove andiamo a cenare stasera?” chiese l’angelo incuriosito.
“Stasera mio caro e dolce angioletto; ti porto nel ristorante italiano più esclusivo di Londra: La Locanda Locatelli che si trova al numero 8 di Seymour street di Marylebone; vedrai ti piacerà.” concluse Crowley entusiasta.
“Se lo dici tu Crowley.” rispose Azraphel titubante mentre entrava all’interno della Bentley nera del demone pronto a sfrecciare per le strade di Londra illuminate con il massimo della velocità.
“Vedrai Azraphel, ci divertiremo un casino e passeremo una magnifica serata.” disse Crowley mentre premeva con forza il piede sull’acceleratore; Azraphel invece si era messo la cintura di sicurezza e si era aggrappato sulla maniglia interna della portiera della Bentley che correva veloce iniziando a lamentarsi con il suo amico demone dicendo: “Per favore Crowley; rallenta!!”
“Oh, mio caro angelo... sei troppo pignolo. Aha per favore, perché invece di lamentarti non ti rilassi e ti godi la serata!” rispose Crowley sbuffando.
Dopo diversi minuti di viaggio; Azraphel e Crowley raggiunsero la loro destinazione: La Locanda Locatelli era ed è il ristorante più esclusivo che Londra avesse mai visto; pluristellato Michelin per la sua convivialità quanto la qualità del cibo. Quando entrambi entrarono al suo interno; ne rimasero davvero stupiti e meravigliati dal suo stile moderno e raffinato. Avevano tutti tavoli ben apparecchiati e rivestiti di bianco con le poltrone chiare che s’incastonavano alla perfezione e senza stonare con l’intero contesto dell’imponente struttura.
“Lo sai Crowley, che hai proprio ragione. Questo ristorante è davvero magnifico.” commentò Azraphel stupito.
“Te l’ho detto, io sono bravo a scegliere e questo ristorante è davvero il più esclusivo di Londra e poi la sua cucina è davvero spettacolare; te lo assicuro.” disse Crowley sorridendo.
All’ ingresso delle sale del ristorante c’era un receptionist molto giovane con dei capelli neri, di media statura e vestito in maniera elegante che attendeva con ansia ricevere il nome dell'avvenuta prenotazione.
"Buonasera Signori e benvenuti alla Locanda Locatelli; posso aiutarvi ?" chiese il receptionist attento e scrupoloso in attesa di una risposta.
"Buonasera John; io sono il signor Crowley ed ho prenotato un tavolo per due per le 20:30. Può controllare per favore?" disse Crowley con educazione.
"Subito signore! Allora : Crowley...Crowley...Crowley... " disse il giovane receptionist mentre controllava molto scrupolosamente la lista delle prenotazioni fino a trovarla: "Benvenuto signor Crowley; signor Fell... prego accomodatevi che il vostro tavolo vi attende. Buona serata." concluse John mentre li accompagnava vicino a loro tavolo che si trovava in fondo sulla destra facendoli poi accomodare e mandare qualcuno a prendere la loro ordinazione.
“Hai visto il menù Azraphel ? Io l’ho letto e devo dire che davvero molto invitante.” disse Crowley mentre lo leggeva con molta attenzione.
“I prezzi sono discreti mentre i piatti sono davvero invitanti; hai visto la carta dei vini?” rispose a tono Azraphel rivolgendosi al suo amico Crowley mentre si ordinava la cena.
“Si, certo che l’ho vista e devo dire che c’è l’imbarazzo della scelta; quale mi consigli Azraphel?” disse il demone mentre si calava gli occhiali scuri da sole e guardava discreto il suo amico angelo con ammirazione. Sapete il demone Crowley nutriva un’ affetto particolare per Azraphel: provava dei veri sentimenti ma a causa delle sue profonde insicurezze, non era mai riuscito a dichiararsi per paura di essere rifiutato.
“Tutto dipende dal tipo di menù che viene scelto Crowley; ad esempio se ordiniamo un menù a base di pesce è sempre consigliabile il vino bianco mentre se invece scegliamo un menù a base di carne; bisogna sempre abbinare il vino rosso.” Mentre il demone e l’angelo stavano facendo conversazione, un cameriere di passaggio si avvicinò a loro per prendere la comanda.
“Buonasera signor Crowley e signor Fell; io sono Jim e questa sera... sarò il vostro cameriere personale. Allora mi dica signor Crowley, che cosa volete ordinare?” chiese Jim educato mentre attendeva con il tablet fra le mani l’ordinazione. Il primo a rompere il silenzio, fu proprio Azraphel dicendo: “Allora, Jim... io vorrei una coda di rospo con salsa di noci e capperi con la salicornia.”
“Lei invece signor Crowley; che cosa prende?” continuò Jim rivolgendosi al demone con garbo ed educazione.
“Lo stesso del signor Fell; grazie.” rispose Crowley con rispetto.
“Allora sono due code di rospo con salsa di noci e capperi con la salicornia; gradite del vino bianco oppure del vino rosso?” domandò il cameriere mentre segnava sul tablet le ordinazioni.
“Rosso! Bianco!” risposero sia Azraphel che Crowley all’unisono; poi Crowley si schiarì la voce e disse:
“Vorremmo ordinare dell’ottimo vino bianco; quale ci consiglia Jim?”
“Un Müller-Thurgau del 1978, un vino altoatesino derivato da un incrocio tra Riesling renano e Madeleine Royale dal colore giallo e verdolino, profumo delicato e fruttato ed ha un sapore asciutto e vivace che si sposa alla perfezione con la coda di rospo e la salsa di noci.” rispose Jim fiducioso.
“Lo sai Jim che mi hai proprio convinto; prendiamo quello.”
“Molto bene, vado subito a prenderlo. Voi nel frattempo, rilassatevi e godetevi la serata.” concluse il cameriere, poco prima di congedarsi ed andare via.
“Allora dimmi Crowley; come mai mi hai portato nel ristorante italiano più esclusivo di Londra? Di solito quando lo fai, non mi porti mai buone notizie.” disse Azraphel sospettoso.
“Questa volta mio caro angelo ti sbagli; se ti ho portato qui è soltanto perché voglio passare una serata con il mio migliore amico e nient’altro.” rispose Crowley mentre tamburellava le dita sul tavolo sibilando.
“Crowley, stai bene?” chiese Azraphel preoccupato.
“Si, si Azraphel non preoccuparti.” rispose il demone dai capelli rossi mentre continuava ininterrottamente a sibilare.
“Smettila di sibilare Crowley; che stiamo cenando.” lo rimproverò il suo amico angelo e con il tono di voce lievemente alterato mentre Crowley iniziò ad agitarsi ed a trattenere il respiro anche se non lo faceva mai fino a quando non esplose dicendo:
“Hai ragione; Scusa. Azraphel ho bisogno di parlarti di una questione al quanto delicata che volevo dirti da molto tempo; ma promettimi che non ti arrabbierai e che non ti allontanerai mai da me.”
“Va bene; lo prometto. Avanti parla e dimmi che cosa ti turba.” disse Azraphel dandogli una pacca sulla spalla ed incoraggiarlo.
“Azraphel ecco... non so come dirtelo...” iniziò balbettando Crowley mentre si tormentava le mani e respirava ansimando come se avesse avuto un attacco di panico.
“Tu provaci e vedrai che le parole usciranno da sole.” insistette Azraphel per supportarlo e dargli conforto; fu allora che Crowley prese coraggio e disse:
“Azraphel io e te ci conosciamo da tanto tempo e la nostra amicizia dura da più di 6000 anni e mi sono reso conto che quello che provo per te, non è soltanto un semplice affetto ne dei sentimenti qualsiasi. Quando sto con te, il mio cuore di demone si rasserena ed il mio umore migliora ogni volta che stiamo insieme. Azraphel io...” il tempo si fermò ed il demone Crowley smise di parlare perché aveva deciso di agire ancor prima che Azraphel potesse reagire. Così prese fra le sue mani, il volto candido del suo angelo proibito per baciarlo rischiando di essere rifiutato ma ciò non avvenne perché quel bacio rubato fu ricambiato e i sentimenti che provavano l’uno per l’altro erano reciproci che Azraphel disse :
“Oh, Crowley... perché non me lo hai detto 6000 anni fa?!”
“Non te l’ ho detto perché ... avevo paura di essere rifiutato da te e temevo che mi avresti spezzato il cuore. ”
Quando Crowley disse quelle parole dolci, delle lacrime involontarie gli uscirono dai suoi occhi gialli a fessura; si commosse che Azraphel non poté fare altro che consolarlo come solo un angelo poteva fare.
“Su, andiamo via Crowley è l’ora di tornare a casa.” disse Azraphel a Crowley mentre si dirigevano verso l’esterno del ristorante e raggiungere il posto dove la Bentley era parcheggiata per metterla in moto e andare via.
“Piaciuta la serata angelo?” chiese Crowley con un sorriso stampato in pieno sul suo volto; mentre guardava il suo angelo con lo sguardo languido e con gli occhi dell’amore per la prima volta dopo 6000 anni. Azraphel ricambiò lo sguardo dicendo:
“É stata davvero una magnifica serata e sono stato bene. Ti ringrazio Crowley.”
“Per te questo e altro mio caro angelo.” intervenne il demone lusingandolo.
“E a te invece; ti è piaciuta la nostra serata?” chiese l’angelo incuriosito al suo demone combina guai che rispose dicendo:
“Beh... tutto dipende da come si concluderà la serata.”
“Che cosa vuoi dire Crowley, non capisco...” disse Azraphel attonito.
“Stasera, resti a dormire da me.” rispose Crowley mentre Azraphel controbatté stupito dicendo : “Mah?!”
“Aha, aha, non sono concessi rifiuti stasera.” concluse il demone spiccato. Dopo quella sera; la relazione fra Azraphel e Crowley sarebbe cambiata per sempre.
Azraphel era un angelo umile e molto devoto a Dio che ai suoi tempi era il Guardiano della porta orientale del Giardino dell' Eden.
Aveva i capelli ricci e dorati, dal corpo panciuto e gli occhi azzurri. Il suo carattere era di natura molto pignolo, nervoso, meticoloso e buono, amante dei libri ed apprezzava molto il cibo degli esseri umani; mentre Crowley era invece un demone dall' aspetto di un giovane uomo provocante, dalle guance spigolose e spesso mostrava delle profonde insicurezze, dai capelli rossi e cambiava acconciatura ogni pochi decenni; sul lato destro del viso vicino all'orecchio, aveva il segno di un serpente nero. Gli occhi a fessura gialli come quelli dei serpenti( che celava spesso e in maniera costante dietro a degli occhiali scuri da sole) con una tendenza a sibilare quando stava nervoso oppure agitato. Il suo colore preferito è il nero, amante dei Queen e della vita di lusso senza regole.
Il suo bene più prezioso era un'incantata Bentley nera d'epoca che amava guidare in maniera spericolata che tendeva spesso cambiare la musica e le sue canzoni a secondo della situazione o del momento che lui viveva. Come di sua sana abitudine, Crowley passava la maggior parte del suo tempo a stuzzicare gli umani ed indurli in tentazione, in fondo era il suo mestiere mentre Azraphel passava le sue intere giornate a fare buone azioni e vendere libri. Era da poco passato l'orario di chiusura e Azraphel come al solito, si era concesso qualche minuto in più per dedicarsi a se stesso e prepararsi per un invito a cena che Crowley; gli aveva fatto nel pomeriggio in un elegante ristorante italiano che cucinava divinamente: la Locanda Locatelli che si trovava al numero 8 di Seymour street di Marylebone; l'appuntamento era previsto per le ore 20:00.
“Bene; mancano 5 minuti alle 20:00. Spero che Crowley sia puntuale.” disse Azraphel mentre fissava il suo orologio da taschino; lui non amava i ritardi anzi, lo facevano innervosire. Mancava soltanto un secondo all’orario prestabilito dell’atteso appuntamento quando... il prepotente clacson della Bentley nera di Crowley aveva disturbato la quiete pubblica della città di Londra mentre parcheggiava con precisione davanti alla libreria del suo amico angelo ed una volta uscito dalla sua auto, si avvicinò con la sua camminata spiccata vicino ad Azraphel per salutarlo che amava tanto stuzzicare e provocare come suo solito.
“Ehi angelo, lo sai che sei davvero carino con quel abito celestiale ed elegante; sembri proprio un vero damerino.” disse il demone dai capelli rossi mentre tentava di sedurlo con il suo grande charme ed il suo carattere affascinante.
“Ti ringrazio Crowley. Sai, anche tu non sei male vestito elegante... dovresti farlo più spesso...” rispose Azraphel mentre l’osservava in tutta la sua bellezza disarmante e carismatica: “Allora Crowley; dove andiamo a cenare stasera?” chiese l’angelo incuriosito.
“Stasera mio caro e dolce angioletto; ti porto nel ristorante italiano più esclusivo di Londra: La Locanda Locatelli che si trova al numero 8 di Seymour street di Marylebone; vedrai ti piacerà.” concluse Crowley entusiasta.
“Se lo dici tu Crowley.” rispose Azraphel titubante mentre entrava all’interno della Bentley nera del demone pronto a sfrecciare per le strade di Londra illuminate con il massimo della velocità.
“Vedrai Azraphel, ci divertiremo un casino e passeremo una magnifica serata.” disse Crowley mentre premeva con forza il piede sull’acceleratore; Azraphel invece si era messo la cintura di sicurezza e si era aggrappato sulla maniglia interna della portiera della Bentley che correva veloce iniziando a lamentarsi con il suo amico demone dicendo: “Per favore Crowley; rallenta!!”
“Oh, mio caro angelo... sei troppo pignolo. Aha per favore, perché invece di lamentarti non ti rilassi e ti godi la serata!” rispose Crowley sbuffando.
Dopo diversi minuti di viaggio; Azraphel e Crowley raggiunsero la loro destinazione: La Locanda Locatelli era ed è il ristorante più esclusivo che Londra avesse mai visto; pluristellato Michelin per la sua convivialità quanto la qualità del cibo. Quando entrambi entrarono al suo interno; ne rimasero davvero stupiti e meravigliati dal suo stile moderno e raffinato. Avevano tutti tavoli ben apparecchiati e rivestiti di bianco con le poltrone chiare che s’incastonavano alla perfezione e senza stonare con l’intero contesto dell’imponente struttura.
“Lo sai Crowley, che hai proprio ragione. Questo ristorante è davvero magnifico.” commentò Azraphel stupito.
“Te l’ho detto, io sono bravo a scegliere e questo ristorante è davvero il più esclusivo di Londra e poi la sua cucina è davvero spettacolare; te lo assicuro.” disse Crowley sorridendo.
All’ ingresso delle sale del ristorante c’era un receptionist molto giovane con dei capelli neri, di media statura e vestito in maniera elegante che attendeva con ansia ricevere il nome dell'avvenuta prenotazione.
"Buonasera Signori e benvenuti alla Locanda Locatelli; posso aiutarvi ?" chiese il receptionist attento e scrupoloso in attesa di una risposta.
"Buonasera John; io sono il signor Crowley ed ho prenotato un tavolo per due per le 20:30. Può controllare per favore?" disse Crowley con educazione.
"Subito signore! Allora : Crowley...Crowley...Crowley... " disse il giovane receptionist mentre controllava molto scrupolosamente la lista delle prenotazioni fino a trovarla: "Benvenuto signor Crowley; signor Fell... prego accomodatevi che il vostro tavolo vi attende. Buona serata." concluse John mentre li accompagnava vicino a loro tavolo che si trovava in fondo sulla destra facendoli poi accomodare e mandare qualcuno a prendere la loro ordinazione.
“Hai visto il menù Azraphel ? Io l’ho letto e devo dire che davvero molto invitante.” disse Crowley mentre lo leggeva con molta attenzione.
“I prezzi sono discreti mentre i piatti sono davvero invitanti; hai visto la carta dei vini?” rispose a tono Azraphel rivolgendosi al suo amico Crowley mentre si ordinava la cena.
“Si, certo che l’ho vista e devo dire che c’è l’imbarazzo della scelta; quale mi consigli Azraphel?” disse il demone mentre si calava gli occhiali scuri da sole e guardava discreto il suo amico angelo con ammirazione. Sapete il demone Crowley nutriva un’ affetto particolare per Azraphel: provava dei veri sentimenti ma a causa delle sue profonde insicurezze, non era mai riuscito a dichiararsi per paura di essere rifiutato.
“Tutto dipende dal tipo di menù che viene scelto Crowley; ad esempio se ordiniamo un menù a base di pesce è sempre consigliabile il vino bianco mentre se invece scegliamo un menù a base di carne; bisogna sempre abbinare il vino rosso.” Mentre il demone e l’angelo stavano facendo conversazione, un cameriere di passaggio si avvicinò a loro per prendere la comanda.
“Buonasera signor Crowley e signor Fell; io sono Jim e questa sera... sarò il vostro cameriere personale. Allora mi dica signor Crowley, che cosa volete ordinare?” chiese Jim educato mentre attendeva con il tablet fra le mani l’ordinazione. Il primo a rompere il silenzio, fu proprio Azraphel dicendo: “Allora, Jim... io vorrei una coda di rospo con salsa di noci e capperi con la salicornia.”
“Lei invece signor Crowley; che cosa prende?” continuò Jim rivolgendosi al demone con garbo ed educazione.
“Lo stesso del signor Fell; grazie.” rispose Crowley con rispetto.
“Allora sono due code di rospo con salsa di noci e capperi con la salicornia; gradite del vino bianco oppure del vino rosso?” domandò il cameriere mentre segnava sul tablet le ordinazioni.
“Rosso! Bianco!” risposero sia Azraphel che Crowley all’unisono; poi Crowley si schiarì la voce e disse:
“Vorremmo ordinare dell’ottimo vino bianco; quale ci consiglia Jim?”
“Un Müller-Thurgau del 1978, un vino altoatesino derivato da un incrocio tra Riesling renano e Madeleine Royale dal colore giallo e verdolino, profumo delicato e fruttato ed ha un sapore asciutto e vivace che si sposa alla perfezione con la coda di rospo e la salsa di noci.” rispose Jim fiducioso.
“Lo sai Jim che mi hai proprio convinto; prendiamo quello.”
“Molto bene, vado subito a prenderlo. Voi nel frattempo, rilassatevi e godetevi la serata.” concluse il cameriere, poco prima di congedarsi ed andare via.
“Allora dimmi Crowley; come mai mi hai portato nel ristorante italiano più esclusivo di Londra? Di solito quando lo fai, non mi porti mai buone notizie.” disse Azraphel sospettoso.
“Questa volta mio caro angelo ti sbagli; se ti ho portato qui è soltanto perché voglio passare una serata con il mio migliore amico e nient’altro.” rispose Crowley mentre tamburellava le dita sul tavolo sibilando.
“Crowley, stai bene?” chiese Azraphel preoccupato.
“Si, si Azraphel non preoccuparti.” rispose il demone dai capelli rossi mentre continuava ininterrottamente a sibilare.
“Smettila di sibilare Crowley; che stiamo cenando.” lo rimproverò il suo amico angelo e con il tono di voce lievemente alterato mentre Crowley iniziò ad agitarsi ed a trattenere il respiro anche se non lo faceva mai fino a quando non esplose dicendo:
“Hai ragione; Scusa. Azraphel ho bisogno di parlarti di una questione al quanto delicata che volevo dirti da molto tempo; ma promettimi che non ti arrabbierai e che non ti allontanerai mai da me.”
“Va bene; lo prometto. Avanti parla e dimmi che cosa ti turba.” disse Azraphel dandogli una pacca sulla spalla ed incoraggiarlo.
“Azraphel ecco... non so come dirtelo...” iniziò balbettando Crowley mentre si tormentava le mani e respirava ansimando come se avesse avuto un attacco di panico.
“Tu provaci e vedrai che le parole usciranno da sole.” insistette Azraphel per supportarlo e dargli conforto; fu allora che Crowley prese coraggio e disse:
“Azraphel io e te ci conosciamo da tanto tempo e la nostra amicizia dura da più di 6000 anni e mi sono reso conto che quello che provo per te, non è soltanto un semplice affetto ne dei sentimenti qualsiasi. Quando sto con te, il mio cuore di demone si rasserena ed il mio umore migliora ogni volta che stiamo insieme. Azraphel io...” il tempo si fermò ed il demone Crowley smise di parlare perché aveva deciso di agire ancor prima che Azraphel potesse reagire. Così prese fra le sue mani, il volto candido del suo angelo proibito per baciarlo rischiando di essere rifiutato ma ciò non avvenne perché quel bacio rubato fu ricambiato e i sentimenti che provavano l’uno per l’altro erano reciproci che Azraphel disse :
“Oh, Crowley... perché non me lo hai detto 6000 anni fa?!”
“Non te l’ ho detto perché ... avevo paura di essere rifiutato da te e temevo che mi avresti spezzato il cuore. ”
Quando Crowley disse quelle parole dolci, delle lacrime involontarie gli uscirono dai suoi occhi gialli a fessura; si commosse che Azraphel non poté fare altro che consolarlo come solo un angelo poteva fare.
“Su, andiamo via Crowley è l’ora di tornare a casa.” disse Azraphel a Crowley mentre si dirigevano verso l’esterno del ristorante e raggiungere il posto dove la Bentley era parcheggiata per metterla in moto e andare via.
“Piaciuta la serata angelo?” chiese Crowley con un sorriso stampato in pieno sul suo volto; mentre guardava il suo angelo con lo sguardo languido e con gli occhi dell’amore per la prima volta dopo 6000 anni. Azraphel ricambiò lo sguardo dicendo:
“É stata davvero una magnifica serata e sono stato bene. Ti ringrazio Crowley.”
“Per te questo e altro mio caro angelo.” intervenne il demone lusingandolo.
“E a te invece; ti è piaciuta la nostra serata?” chiese l’angelo incuriosito al suo demone combina guai che rispose dicendo:
“Beh... tutto dipende da come si concluderà la serata.”
“Che cosa vuoi dire Crowley, non capisco...” disse Azraphel attonito.
“Stasera, resti a dormire da me.” rispose Crowley mentre Azraphel controbatté stupito dicendo : “Mah?!”
“Aha, aha, non sono concessi rifiuti stasera.” concluse il demone spiccato. Dopo quella sera; la relazione fra Azraphel e Crowley sarebbe cambiata per sempre.