Monsieur Neuvillette era sempre riservato, quasi inespressivo e anaffettivo. Solo quando parlava di Wriothesley, la sua personale guardia del corpo, si lasciava andare a dei sorrisi che non erano di semplice circostanza. Da quando lo aveva accolto in casa propria, raccattato anni prima dalla strada proprio come un cane abbandonato solo a sé stesso, lo Iudex aveva sin da subito provato una certa simpatia per quel ragazzo scapestrato e pieno di cicatrici che gli si era lanciato contro con l’intento di derubarlo. E anche se la sua famiglia possedeva un discreto numero di guardie del corpo ben addestrate per ricoprire quel ruolo, lui aveva chiesto espressamente che Wriothesley diventasse la sua ombra, e nessuno era riuscito a dirgli di no.