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Autore: Kyulia03    02/02/2024    0 recensioni
Raccolta di One Shot a tema natalizio!
Ship presenti:
Kuroken
Maitake
Kiribaku
Tsukiyama
Ushiten
Kokonui
Bokuaka
Daisuga
Bajifuyu
Asanoya
Draken & Inui (amicizia)
Kagehina
Hakkaitsuya
Iwaoi
Questa storia è originaria del mio profilo Wattpad: Kyulia03
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kenma era finalmente riuscito a prendere sonno; dopo un'estenuante pranzo con la sua famiglia e quella di Kuuro, che era durato fino a cena, si era potuto finalmente lanciare a letto e dedicarsi alle sue meritate dodici ore di sonno.

Peccato che si fosse dimenticato che il suo ragazzo, così tanto serio quando si trattava di lui e di altri argomenti seri, era un bambinone quasi quanto Bokuto.

Insieme alle campane di Natale, risuonò anche la voce squillante di Kuuro.

- Buon Natale gattino!-.

Kenma si trovò stretto tra le braccia del fidanzato, ma non accennò ad aprire gli occhi.

- Tetsu, ho sonno- si lamentó.

- Andiamo, è Natale!-.

Kenma sospiró ed aprì appena gli occhi, trovandosi di fronte il sorriso a trentadue denti del suo fantastico ragazzo.

Improvvisamente, si sentì un pochino meno stanco.

Fece un piccolo sorriso.

- Buon Natale, Tetsu- disse.

Kuuro sorrise e si chinò a baciarlo.

- Buon ventesimo Natale che passiamo insieme- sussurró.

- Cavolo, ti sopporto da vent'anni? Mi merito una medaglia- commentó Kenma.

- Ti faccio notare che ti faccio sempre da mangiare, le pulizie le faccio io e ti porto ovunque vuoi. Cos'è che vorresti di più?- chiese Tetsuro, ed entrambi sapevano che non era una domanda fatta tanto per scherzare.

Kuuro avrebbe fatto letteralmente di tutto per il suo gattino, per renderlo felice, e Kenma lo sapeva bene.

- Darmi un bacio- rispose Kenma.

Kuuro sorrise e non se lo fece ripetere due volte: si chinò ed uní dolcemente le labbra con quelle del biondo.

- Così va meglio?- sussurró.

- Decisamente. Ora lasciami dormire- ordinó Kenma, facendo ridere il moro.

- Va bene- Tetsuro lo strinse a sé e Kenma si riaddormentò subito tra le sue braccia.

Anche Kuuro non ebbe problemi a prendere sonno, era stanco anche lui.

La mattina dopo, si sveglió come sempre prima del biondo, sentendosi più che emozionato; lui e Kenma avevano iniziato a lavorare da poco, e per quanto sia il suo impiego da chimico che quello di Kenma come collaudatore di videogiochi non pagassero poco, i due comunque lavoravano il più possibile per evitare qualsiasi tipo di problema.

Era raro che riuscissero a passare un giorno intero a casa da soli, per cui intendeva approfittarne.

A malavoglia si staccò dall'abbraccio con il biondo, che continuó beatamente a dormire, e si alzò.

Si vestí ed andò a preparare la colazione, che portò poco dopo in camera; poggiò il vassoio sul comodino e si sedette sul letto.

- Gattino, è il momento di svegliarsi- fece passare una mano tra i capelli del biondo, cercando di svegliarlo.

Si chinò a dargli un bacio sulla fronte e Kenma si agitò leggermente.

- Ti ho fatto le frittelle- sussurró.

A quella frase, Kenma aprì leggermente un occhio.

- Con le mele?- chiese.

- Certo, solo per te- affermò Tetsuro.

Kenma fece un piccolo sorriso e per Kuuro fu come se la giornata fosse iniziata davvero solo in quel momento, con il sorriso del ragazzo che amava.

Il biondo si tirò su e Kuuro gli passò il vassoio con la colazione, che Kenma iniziò a mangiare di gusto.

- Tu hai già fatto colazione?- chiese.

- Mentre cucinavo- confermó Tetsuro.

Kenma staccò un pezzo di frittella e glielo porse.

- Non puoi perdertela- affermò, e Kuuro sorrise, per poi mangiare il pezzo di frittella che gli era stato offerto.

Per tutta la durata della colazione, Kenma cercó di ignorare lo sguardo insistente e felice di Kuuro su di sé, ma una volta che non ebbe più il cibo su cui concentrarsi non potè più rimandare l'inevitabile.

- E va bene, andiamo a scartare i regali- sospiró Kenma.

Il sorriso di Kuuro si allargò.

- Evviva!- esclamò, correndo fuori dalla stanza.

Anche Kenma fece un lieve sorriso; era felice che Kuuro si prendesse sempre cura di lui e che fosse così responsabile, ma non avrebbe mai ammesso a voce alta di amare anche la sua parte infantile.

Scese dal letto e raggiunse in soggiorno il moro, che era già seduto al centro di tutti i suoi regali con un enorme sorriso in volto.

- Mi fai un video mentre apro quello di Bo?- chiese il moro, passandogli il telefono.

- Non avete ancora smesso eh?- borbottò Kenma, ma prese comunque il cellulare.

Fino a qualche anno prima Kuuro e Bokuto avevano un appuntamento fisso in videochiamata, dove scartavano i regali e li commentavano insieme.

Con il passare degli anni avevano deciso di dedicare quei giorni ai loro ragazzi, ma non rinunciavano comunque ad un video per mostrare all'altro la prima reazione al regalo.

E come sempre, erano regali idioti: Bokuto gli aveva regalato una maglietta con sopra la sua faccia, con scritto "Hey Hey Hey, I'm awesome!".

Dopo aver passato due minuti interi a ridere, Kuuro aveva insultato Bokuto, prima di chiudere il video per concentrarsi su Kenma.

Avevano scartato prima i regali dei loro amici, lasciando per ultimi quelli che si erano fatti loro.

- Prima tu- asserì Kenma.

- Gattino, dovresti smetterla di essere così insicuro sui tuoi regali- rise Tetsuro.

- Lo sai che faccio schifo a farli- borbottò Kenma.

- A me sono sempre piaciuti-.

- A te piace qualsiasi cosa io faccia- lo corresse Kenma.

- Esatto! Quindi, nessuna ansia- dichiaró Tetsuro.

Ormai si conoscevano da vent'anni, ma certe cose rimanevano sempre uguali.

- Prima tu, davvero. Il mio è... Un po' lungo- mormorò Kenma.

- E va bene- Tetsuro prese un pacchetto e lo porse al biondo.

Kenma se lo rigiró per un attimo tra le mani, cercando di capire cosa fosse.

Ne riuscí a capire solo una parte, per cui alla fine decise di aprirlo.

La prima parte del regalo era quello che si aspettava: dei videogiochi che aveva chiesto, glieli regalava ogni anno.

Sotto di essi però, c'era una busta che era completamente nuova per il biondo.

La prese e lanciò uno sguardo a Kuuro, che gli fece un sorriso per incoraggiarlo ad aprirla.

Kenma tornò a guardare la busta e decise che comunque non avrebbe capito cosa contenesse, per cui la aprì subito.

Sbarró gli occhi quando vide cosa conteneva: due biglietti per la più grande fiera per gamer del Giappone.

- Kuuro! Ti saranno costati...-.

- Nulla, in confronto al tuo sorriso- affermò Tetsuro.

Anche Kenma fece un piccolo sorriso.

- Grazie- sussurró, andando verso di lui ed abbracciandolo.

Kuuro sorrise e ricambió l'abbraccio.

- Con chi ci andrai?- gli chiese il moro.

Kenma lo guardò male.

- Secondo te vado in mezzo alla gente senza di te? E non fare quel sorriso da "sapevo che avresti scelto me", ti ho scelto tanto tempo fa- borbottó Kenma.

Kuuro scoppió a ridere e gli diede un leggero bacio sul naso, facendolo arrossire.

Dopotutto, Kenma l'aveva sempre ammirato, anche quando erano solo amici; ammirava come riuscisse ad essere sempre solare, come non si lasciasse abbattere da niente, neanche dai suoi continui rifiuti di socializzare, e come non l'avesse mai abbandonato, nonostante lui non fosse proprio la persona più semplice da avere al proprio fianco.

Per questo era grato di ogni volta in cui Kuuro aveva mostrato di tenerci a lui, e sperava, nel suo modo contorto di relazionarsi con gli altri, di essere riuscito a fare lo stesso.

- Adesso però voglio il mio regalo, gattino- affermò Tetsuro, sorridendo.

- Sicuro?- mormorò Kenma.

- Sono certo che sarà fantastico- dichiaró il moro.

Ogni volta che Kenma si sottovalutava, lui si chiedeva come facesse, perché lo trovava un ragazzo fantastico, amava le sue espressioni dolci, il modo in cui non riusciva a nascondere le sue emozioni per quanto ci provasse, l'infantilitá che mostrava a volte e che lui trovava adorabile.

Sapeva di poter trovare un sostegno in lui, in ogni momento, e più ci stava insieme più cresceva in lui la voglia di prendersi cura di quel ragazzo e farlo sempre sorridere.

- E va bene... Mettiti sul divano e chiudi gli occhi- ordinó Kenma.

Kuuro sorrise, gli diede un altro bacio ed andò a sedersi sul divano.

Kenma, invece, si avvicinó alla televisione; vi armeggiò per un attimo, prima di accomodarsi di fianco a Kuuro.

Sistemó tutto il necessario sulla televisione, dopodiché passò il joystick a Kuuro.

- Puoi aprire gli occhi- affermò.

Kuuro lo fece, e si ritrovó davanti un suo piccolo avatar sullo schermo, fatto talmente bene che per un attimo pensó di avere davanti uno specchio.

Kenma schiacciò un piccolo tasto e l'immagine sorrise.

- Benvenuto nella vita di Kuuro Tetsuro!- esclamò.

- Gattino, questo è...- mormorò Tetsuro, iniziando a capire.

- Non sono molto bravo con i regali... Ma con i videogiochi si. Ne ho creato uno sulla tua vita, ci sono alcuni piccoli spezzoni di quando sei piccolo ma la storia aumenta man mano che cresci. È come un gioco di ruolo, quindi puoi compiere le scelte che vuoi, anche se i personaggi fondamentali li incontrerai comunque- spiegó Kenma.

Kurro sorrise.

- Quindi ti incontrerò di sicuro?- chiese.

Kenma arrossí leggermente e distolse lo sguardo.

- Ero il tuo vicino di casa, anche se non mi avessi visto uscire quel giorno, la prima volta che sei venuto a parlarmi, ci saremmo incontrati comunque, prima o poi- mormorò.

- Sono felice di averti incontrato quel giorno, almeno ho potuto passare del tempo in più con te- affermò Tetsuro.

- Idiota... E comunque, hai la possibilità anche di avere altre relazioni nel gioco. Con ogni personaggio che incontri, anche se ovviamente sta a te decidere; puoi anche fare più partite, così sperimenti le varie opzioni- mormorò Kenma.

- Gattino, è un regalo bellissimo, e stai certo che passerò le notti a fare esplodere il laboratorio di chimica e rivivere tutte le nostre partite. Ma di sicuro, c'è una cosa che non cambierei assolutamente nella mia vita- affermò Tetsuro, guardandolo.

- La tua amicizia con Bokuto?- azzardò Kenma, sperando di togliersi di dosso quella situazione imbarazzante.

- Bè, diciamo che ci tengo ad avere il gufastro nella mia vita. Ma tu sei di gran lungo la persona più importante per me- dichiaró Tetsuro.

Come sempre, non si era lasciato scoraggiare dai tentativi di cambiare discorso di Kenma ed aveva proseguito con una delle sue attività preferite: riempire Kenma di dolcezza e vederlo imbarazzato.

- Anche per me...- mormorò Kenma.

- Anche per te sei la persona più importante?-.

- L'amor proprio è essenziale- ribattè Kenma, e Kuuro scoppió a ridere.

- Hai ragione- confermò.

- Però... Non potrei amarmi se non avessi il nostro amore- ammise Kenma, tornando a guardare verso il corvino e sorridendo.

Anche Kuuro non potè fare a meno di sorridere; posó il joystick e circondò con le braccia la vita di Kenma, per poi sollevarlo leggermente e portarlo a sedersi su di lui.

- Allora gattino- Tetsuro prese nuovamente in mano il joystick - mi aiuti a scegliere la mia vita?- chiese.

Kenma sorrise.

- Si, anche perché fai un po' pena ai videogiochi- affermò.

- Andiamo, non può essere così difficile!- esclamó Tetsuro.

- Quale pulsante usi per andare avanti?-.

Silenzio.

- Uno?-.

Kenma rise leggermente, scuotendo la testa.

- Ti insegno io, così dopo potrai ricostruire la nostra vita- affermò, poggiando le mani sulle sue per insegnargli ad utilizzare il joystick.

- Sono tutto orecchie, gattino- affermò Tetsuro.

Kenma iniziò a spiegare, e inutile dire che passarono tutto il giorno di Natale a giocare a quel videogioco.

Kuuro decise di cambiare molte cose nella storia: si fece i capelli rossi, giusto per provare, saltó quasi tutte le lezioni, anche se ovviamente andava benissimo ad ogni test, si divertí a fare ogni genere di dispetto ai suoi amici e si divertí il più possibile.

Ma la pallavolo, i suoi amici e, soprattutto, la sua storia con Kenma, rimasero invariati.

Dopotutto, poteva cambiare ciò che voleva, ma i suoi sentimenti sarebbero rimasti invariati, qualsiasi vita vivesse.

In qualsiasi storia, si sarebbe trovato lì, al Natale dei suoi ventisei anni, con Kenma seduto in braccio a lui, a giocare ad un videogioco insieme a lui.

Non avrebbe cambiato quel Natale per nulla al mondo.

   
 
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