100 Ricette al cioccolato – Volume 2
Chocolat – francese
Taro camminava su e giù per quello che doveva essere il salotto del loro nuovo appartamento a Montmartre, tra scatoloni mezzi aperti. Erano d’accordo di trovarsi lì per cominciare a mettere un po’ d’ordine.
Sakura sarebbe dovuta arrivare già da un’ora, ma il suo cellulare era sempre staccato. Temeva di averla messa troppo sotto pressione con il trasloco e di averla fatta scappare.
Non poteva finire così.
Un timido rumore di passi lo fece sobbalzare:
“Vengo con i profiteroles.” Sakura esibiva un vassoio proveniente dalla loro pasticceria preferita.
“Perché ci hai messo tanto?”
“Sono incinta.”
I profiteroles volarono in aria.
Schokolade – tedesco
Genzo era nervoso, si sentiva una sorta di baccalà fuori dall’Università di Monaco ad attendere la fine delle lezioni con quella scatola per gli avanzi in mano. Ciò che all’inizio gli era sembrata una cosa carina, all’improvviso gli sembrò stupida. Non aveva mai avuto problemi con le sue precedenti conquiste. Ma quando, dopo anni, ti rendevi conto di essere innamorato della sorellina del tuo capitano tutto era più complicato.
Marie uscì dall’ateneo con tre libri sotto braccio.
“Ti ho portato una cosa!” Aprì il coperchio mostrando le due fette di Schwarzwälder Kirschtorte.
La donna arrossì completamente.
“Te ne sei ricordato!”
Chocolate – portoghese
Hayate e Daibu si passavano il pallone ridendo dei loro tiri imprecisi: non erano abituati a giocare a piedi nudi sulla sabbia. Il sole stava tramontando alle loro spalle.
Tsubasa si gettò sul telo a quadri.
“Hai finito di giocare con loro?” Gli domandò Sanae.
“Possono andare avanti da soli, non hanno bisogno che gli stia sempre appresso.”
“Non sarà che stai invecchiando?”
“Spiritosa!” Incrociò le braccia.
Sanae si lasciò sfuggire una risata cristallina, poi passò un piatto di dolci al marito.
“Brigadeiro?”
Tsubasa afferrò uno dei dolci.
“Alle tradizioni!”
Regalò alla signora Ozora un bacio al sapore di cioccolato.
Seaclàid - irlandese
Jun aprì il forno ed estrasse la Guinnes Cake al cioccolato che aveva appena cotto, o meglio, la sua versione analcolica, aveva rinunciato alla bagna nella birra. Di solito la preparava Yayoi, ma era confinata a letto quindi si era cimentato con gioia nella ricetta.
Dispose la torta sul vassoio, accanto ai piattini ed andò in camera.
Non appena sentì il profumo, Yayoi chiuse il libro. Improvvisamente trattenne il respiro.
Jun la raggiunse preoccupato.
“Qualcosa non va?”
Con un sorriso Yayoi gli prese la mano e l’appoggiò sul ventre.
“Tua figlia scalcia: non vede l’ora di assaggiare la tua torta.”
Cioccolato - italiano
Maki aprì la porta di casa, sperando che Kojiro non fosse ancora partito per la trasferta, anche se aveva poche possibilità e si erano già salutati al mattino. Infatti trovò l’abitazione vuota.
Lasciò la giacca sull’attaccapanni e decise che si sarebbe preparata un bagno caldo. Le scappò l’occhio sul tavolo del salotto, dove troneggiava una torre di tavolette di cioccolato alle nocciole, con tanto di biglietto “Buon San Valentino!”
Le si scaldò il cuore ed afferrò il cellulare. Hyuga rispose dopo solo due squilli:
“L’hai trovata?”
“Certo che sì! Ti amo!”
“Il gol che segnerò stasera sarà tutto per te!”
Chocolate - inglese
Yoshiko staccò la mattonella del ghiaccio dalla caviglia, guardandola gonfiarsi e sbuffò sonoramente.
“Possibile che ogni volta che siamo in vacanza a New York debba capitarci qualcosa?” Sembrava una sorta di maledizione. Dopo la tormenta di neve di qualche anno prima, quella volta aveva inciampato in una radice a Central Park.
Hikaru l’accarezzò sulla testa prima di aprire al servizio in camera.
“Grazie, faccio io.” Disse al cameriere.
Armeggiò per qualche minuto con il vassoio, poi si inginocchiò davanti alla ragazza: sulla guarnizione di panna montata di una delle tazze di cioccolata calda era appoggiato un anello.
“Yoshiko, vuoi sposarmi?”
チョコレート Chokorēto - giapponese
Ryo chiuse la porta sbattendola rumorosamente.
Yukari si affacciò dalla cucina, pulendo le mani nel grembiule.
“È andata male?” Domandò.
“Il dottore dice che il recupero sta procedendo più lentamente del previsto. Ci vorranno ancora 15 giorni prima che possa tornare in campo.”
“Mi dispiace. Ho fatto i Dorayaki al cacao, spero ti possano tirare su di morale.”
Non aveva nessuna voglia di mangiare dolci e stava per ribattere. Lo salvò il cerchio rosso sul calendario:
“Sono un cretino! Dovrei portarti in qualche posto romantico invece di stare qui a lamentarmi!”
Yukari lo abbracciò forte:
“Ti amo così come sei!”
Bonus Track: Chokoleti - swahili
La Jeep si muoveva agilmente nella savana, pilotata da un’esperta guida locale.
“Yuzo, guarda, un leone! – Mamoru si sporgeva dal sedile come un bambino in un negozio di caramelle – Non è puccioso?”
Morisaki sollevò un sopracciglio:
“Puccioso? Il safari ti sta facendo regredire all’adolescenza?”
Izawa si girò verso di lui:
“Rilassati un po’, pensavo piacessero anche a te gli animali!”
Yuzo lo guardò scuotendo la testa, non si poteva certo dire che le loro vacanze fossero noiose.
“Avrei solo preferito sapere la nostra meta prima di partire.”
“So io come addolcirti.” Dallo zaino Mamoru fece spuntare un vasetto di Nutella.
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Ewan è tornato con la sua passione per le ricorrenze e ci regala (?) questo sequel con le stesse coppie e gli stessi dolci di qualche anno fa.
Ora lo rimando a lavorare su lui sa cosa.
Il personaggio di Sakura appartiene a La Sakura che io ringrazio sempre infinitamente ogni volta che mi permette di utilizzarlo. Naturalmente quello che scrivo io non è detto coincida con il suo sviluppo del personaggio, prendetelo come una fanfiction della fanfiction.