A volte cerco un alibi alla mia stupidità
riflessa nel riflesso di una stanca cecità.
Talvolta mi nascondo nel mio male profondo,
talvolta mi trasformo in un demone iracondo,
del nulla moltitudine,
del tutto un’unità.
Stasera voglio uscire, raggiungere lo sballo,
ballare poi svenire, svegliarmi da sciacallo.
Non voglio più tornare, opaco pappagallo.
Non voglio più dormire, sentir cantare il gallo.
A volte vorrei solo dormire ubriaco
Sdraiato su un lato
Sdraiato con te.
Stasera voglio uscire, provare un altro sballo.
Esplodere in silenzio, pozzanghera di assenzio.
Brillare e non svanire, sottomarino giallo,
su braci di banchine, spiagge di corallo.