A volte ti penso ancora.
Tra un caffè e una sigaretta.
Ma non ti amo più. 
Mi capita di fare pulizia tra le foto nella galleria del telefono. 
Troppo spazio accumulato, scatti di cibo bruciato, dei vestiti che ho provato e che ho lasciato in camerino, delle bottiglie vuote di alcolici sottomarca.
In questa merda ho trovato anche una foto, una delle poche, in cui io e te siamo abbracciati. 
Ci vediamo poco, il tramonto ha fatto la sua parte. Mi ci portavi spesso a vedere il tramonto. 
Quella foto l'ho lasciata lì. Come il top paillettato che ho comprato perché "magari ci sarà un'occasione per metterlo" e invece è ancora nell'armadio con l'etichetta attaccata. 
Ma non ti amo più. 
Certe volte passo per il centro della tua città che in qualche modo è diventata anche la mia. Io i vicoli in cui ci nascondevamo per baciarci me li ricordo tutti. 
Pure il punto preciso, mi ricordo.
Il numero civico del bar con una cornice di fiori all'esterno. 
"Sta gelateria è la più buona di Bologna". 
"Stai ferma, non prenderlo. Altrimenti gli altri non lo riconoscono come membro del nido".
Chissà se il passerotto poi ha raggiunto gli altri. 
Ma no, non ti amo più. 
Stasera sono un po' triste. Mi sono ricordata del mio compleanno passato con te. Tu che hai aspettato la mezzanotte e mentre il cameriere arrivava con il mio tiramisù, hai stonato in piazza una canzone un po' troppo spinta per quel locale da fighetti. E io sono scoppiata a ridere. 
In questo momento sto piangendo, invece.
Ma non perché ti amo. 
Perché vorrei che il tempo tornasse indietro, alla notte che ti ho conosciuto. 
Eravamo entrambi sbronzi, ve? 
In quel momento non ti amavo. Nemmeno adesso ti amo. 
Però forse mi manchi. 
Cioè, mi manca scriverti per raccontarti che mi è caduto il bicchiere e l'ho rotto in mille pezzi.
O che non vedo l'ora che sia domani per stare con te qualche giorno. 
Però non ti amo. 
Ne sono sicura. 
Ma vorresti passare un'altra notte qui a parlare come se non fosse successo nulla? Non ti amo, te lo giuro. 

Solo un'ultima sigaretta prima di addormentarci stretti.