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Autore: Marlena_Libby    06/03/2024    1 recensioni
Una ragazza maltrattata dalla matrigna e dalla sorellastra finisce nel regno di Fata Piumetta
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una vedova che aveva una figlia brutta e pigra di nome Tilde, a cui voleva un gran bene, e una figliastra bella e lavoratrice di nome Fiorenza, che detestava e faceva lavorare fino allo sfinimento.
Di domenica Fiorenza, come unico svago, sedeva vicino alla fonte a lavorare col fuso.
Ma un giorno lo fece cadere per sbaglio in acqua.
Quando tornò a casa, la matrigna la sgridò e disse: - Torna alla fonte e riprendi il fuso!
- Ma come faccio? L'acqua è profonda!
Ma la matrigna non volle sentire ragioni, così Fiorenza si tuffò nella fonte e perse i sensi.
Si risvegliò in un magnifico prato fiorito e si incamminò per un sentiero.
Passò accanto a un forno e il pane all'interno disse: - Per favore Fiorenza, tirami fuori, altrimenti brucerò!
- Ma certo, caro pane! - disse Fiorenza tirandolo fuori.
Poi passò accanto a un albero che disse: - Per favore Fiorenza, dammi una scrollatina per far cadere le mele mature!
- Ma certo, caro albero! - disse Fiorenza scuotendolo.
Dopo un po' la fanciulla arrivò alla casa di una vecchina, Fata Piumetta, che la invitò a restare da lei in cambio di aiuto con le faccende domestiche.
Soprattutto doveva rifarle il letto e sprimacciare i cuscini fuori dalla finestra, in modo che le piume cadessero sul mondo trasformandosi in fiocchi di neve.
Così Fiorenza rimase con Fata Piumetta per un un po' di tempo.
Lavorava sodo e la vecchina era sempre molto gentile con lei.
Ma un giorno la fanciulla disse: - Fata Piumetta, anche se la mia matrigna non è mai stata buona con me, ho nostalgia di casa e vorrei tornarci.
- Come vuoi, Fiorenza - disse Fata Piumetta.
Le restituì il fuso e l'accompagnò all'uscita del suo regno.
Fiorenza attraversò la porta e una pioggia d'oro le ricoprì il vestito.
Era la ricompensa della fata per aver svolto bene le faccende.
Quando il gallo della fonte la vide, disse: - Bentornata Fiorenza! Oh, come sei bella tutta d'oro!
La matrigna e la sorellastra si infuriarono nel vedere Fiorenza così elegante.
- Scommetto che quel vestito l'hai rubato! - insinuò la matrigna.
- Come l'hai avuto?! Avanti, racconta! - disse Tilde.
E Fiorenza raccontò loro cosa le era successo.
Anche Tilde voleva un vestito d'oro, così prese il fuso, lo gettò nella fonte, si tuffò e si risvegliò nel regno di Fata Piumetta.
Si mise in cammino, passò davanti al forno e il pane disse: - Per favore Tilde, tirami fuori, altrimenti brucerò!
- Fossi matta! Potrei scottarmi le mani! - rispose Tilde.
Poi passò accanto all'albero che disse: - Per favore Tilde, dammi una scrollatina per far cadere le mele mature!
- Fossi matta! Potrebbe arrivarmene qualcuna in testa! - rispose Tilde.
Arrivò a casa di Fata Piumetta e si fece ospitare da lei.
Ma, qualsiasi cosa la vecchina le chiedeva, si lamentava sempre e, invece di rifarle bene il letto, tirava su le lenzuola alla bell'e meglio e non sprimacciava mai i cuscini, così sul mondo non nevicava più.
Allora un giorno Fata Piumetta disse: - Tilde, ho deciso di rimandarti a casa.
- Era ora! Non vedo l'ora di farmi vedere in paese con un vestito tutto d'oro!
Ma quando Tilde attraversò la porta, venne ricoperta da una pioggia di pece.
Corse a casa disperata e il gallo della fonte, quando la vide, disse: - I cattivi sono stati puniti! Tilde è tutta ricoperta di pece!
La pece rimase addosso a Tilde per tutta la vita.
   
 
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