In un villaggio dell'Africa viveva una donna con tre figlie.
La minore si chiamava Natiki e la madre e le sorelle la trattavano sempre male perché erano invidiose della sua bellezza.
Una sera la madre e le figlie maggiori si spalmarono del grasso sul corpo per andare al ballo della luna piena.
- Posso andarci anch'io? - chiese Natiki.
- No. Piuttosto, riporta qui le capre prima che faccia buio e accendi il fuoco per tenere lontane le bestie selvatiche - rispose la madre.
- Guai a te se vieni! Non vogliamo che ci rubi la scena al ballo! - dissero le sorelle maggiori.
Natiki andò nella prateria e, quando tornò a casa con le capre, la madre e le sorelle se n'erano già andate.
Dopo aver acceso il fuoco, la ragazza decise di andare anche lei al ballo nonostante il divieto.
Si spalmò del grasso sul corpo e la sua pelle sembrò rame lucidato, si spazzolò i capelli con un ramoscello spinoso e si spalmò sul viso una mistura gialla di grasso e pezzi di corteccia.
Mise una collana fatta di gusci d'uovo di struzzo e si intrecciò dei fili di perline tra i capelli.
Legò intorno alle gambe delle orecchie disseccate di antilope piene di semi e riempì il suo marsupio di pelle di aghi di porcospino.
Quando arrivò sulla collina dove si teneva il ballo, la madre e le sorelle non la riconobbero.
Natiki si unì alle donne che cantavano e battevano le mani.
Un giovane cacciatore le sorrise e ballò con lei.
Si fece tardi e la madre e le sorelle andarono via, invece Natiki restò lì ancora un po'.
Poi lei e il cacciatore, stanchi, si fermarono e lei gli raccontò di come la trattavano la madre e le sorelle.
- Tranquilla, parlerò con tua madre e ti porterò via da qui - disse il cacciatore. - Farò in modo che le tue ciotole non siano mai vuote.
Così Natiki andò a vivere lontano con il cacciatore.
Tutti i pomeriggi, quando la madre e le sorelle tornano a casa stanche con la legna sulle spalle, brontolano: - Natiki, un giorno ti riporteremo a casa!
Ma Natiki è felice, bada al marito e ai figli e le sue ciotole non sono mai vuote.