La partita si era appena conclusa. Un'altra vittoria schiacciante per il Karasuno in un'amichevole in preparazione per il torneo primaverile. 
La squadra sembrava avesse ormai trovato il giusto ritmo. Le alzate sempre cosi meticolose e precise di Kageyama, la difesa solida di Nishinoya, i salvataggi spettacolari del capitano Daichi, le schiacciate delle bande e poi beh, c'era l'imprevedibile talento di Hinata. Insomma, il mix di ingredienti perfetto per poter tornare il colosso di un tempo e cavolo se ci stavano riuscendo. 

I ragazzi ormai stanchi e affaticati si apprestavano a farsi la doccia. "Gran bella partita ragazzi! Se continuiamo cosi i nazionali saranno nostri!!" Esclamò Daichi rivolgendosi ai propri compagni. 

"SIIII!!" risposero all'unisono con un urlo. 

"Ora facciamoci una bella doccia e poi tutti a casa." aggiunse. "Si capitano." e cosi fecero. 

"Hey Kageyama che c'è? Troppo stanco? Forse dovrei chiamarti Stancoyama". esclamò Hinata prendendosi gioco del compagno di squadra. "Ormai non riesci più a reggere certi ritmi." aggiunse ridacchiando mentre si passava lo shampoo trai capelli arancioni. 

"Zitto, idiota!" rispose lui dandogli un ceffone sulla nuca. 

"Ahiii! Ma perchè devi essere sempre cosi violento?" sbraitò Hinata poggiandosi una mano sul punto d'impatto. 

"Perchè parli sempre troppo!!"controbattè il corvino. 

"Hey, voi due! Ma possibile che siete sempre i soliti?" li sgridò Daichi. "Noi siamo già tutti pronti per andare e voi ancora siete cn lo shampoo in testa. Basta perdere tempo, sbrigatevi, noi vi aspettiamo fuori." e si lasciarono lo spogliatoio alle spalle. 

"Ecco vedi, per colpa tua mi caro Lentoyama siamo rimasti per ultimi. Forse dovrebbero chiamarti il re delle perdite di tempo...altro che delle alzate." rise Hinata mentre l'acqua ancora scorreva sulle loro teste. 

"Ora mi hai proprio stancato." esclamò Kageyama prendendolo per le spalle e sbattendolo contro il muro. 

Hinata rimase esterrefatto per un secondo. Stava solo scherzando, perchè doveva sempre prendersela cosi tanto? Le dita di Kageyama continuavano a premere contro le sue spalle. L'espressione furiosa e lo sguardo fisso su di lui. Erano cosi vicini che Hinata poteva sentirne il respiro affannato. Gli sembrava come se tutto si fosse fermato per un secondo, come se potesse vedere quella stessa scena al rallentatore, proprio comme gli succedeva durante una partita. 
Le gocce d'acqua scendevano lente lungo il viso di Kageyama, i capelli neri bagnati con ancora un po' di sapone, il petto che si muoveva cosi frettolosamente, il vapore che usciva dalla sua bocca ad ogni respiro. 
Tutto era rallentato, già proprio come durante le partite.. già ma allora perchè si sentiva cosi spaventato? Il cuore sembrava gli volesse uscire dal petto, farsi strada tra le sue costole e lo sterno ed andare dritto verso Kageyama. 
Aveva provato tante volte cosa volesse dire sentirsi eccitati durante una partita, quando l'adrenalina è a mille e il cuore batte forte e lo stomaco fa male.. ma questa volta era diverso. A Hinata parve di non sentirsi più padrone del proprio corpo, come se un'entità soprannaturale si fosse impossessata di lui. 
Quella stessa entità gli diede la forza di liberarsi dalla presa di Kageyama, far un balzo in avanti e baciarlo sulle labbra. 
Le labbra di Kageyama erano morbide, calde e accoglienti, tutto il contrario di ciò che gli era sempre sembrato all'apparenza. Tuttavia, anzichè passargli, quella strana sensazione peggiorò, il cuore batteva ancora più forte, il petto gli stava per esplodere, poi una forte spinta lo riportò alla realtà. 

"Ma che fai, razza di idiota?" gli urlò contro Kageyama allontanandolo con forza mentre il corpo di Hinata colpiva nuovamente il muro. 

Il suo sguardo lo fulminò. 
Ma cosa aveva fatto? Ma che cavolo gli era preso? Aveva rovinato tutto, tutto. Ora il loro rapporto, già fin troppo complicato, lo sarebbe diventato ancora di più e la squadra ne avrebbe di sicuro risentito. 
Kageyama era immobile di fronte a lui, con lo sguardo rivolto verso il basso, l'acqua che scorreva ancora indisturbata dal soffione della doccia e bagnava i loro corpi. 

"Scusa Kageya..." esordì con voce flebile, non aveva il coraggio di guardarlo, si vergognava terribilmente. 


I suoi pensieri vennero interrotti improvvisamente dalla presa di Kageyama di nuovo sul suo corpo, le mani dure che gli afferrarono le guance arrossate e lo baciò. 

 

Hinata non riusciva a formulare alcun pensiero concreto, se non quello che avrebbe voluto che quel momento non finisse mai. 
Eppure dopo qualche secondo Kageyama lasciò la presa, allontanò le sue labbra, chiuse il rubinetto e si diresse verso la panchina dove aveva le sue cose. 
Hinata rimase immobile ancora per qualche secondo sotto la doccia Kageyama lo aveva baciato, di sua spontanea volontà. Lo aveva afferrato e lo aveva baciato. Ma allora forse anche lui aveva provato la sessa stretta allo stomaco che aveva percepito Hinata. Allora anche il suo cuore aveva iniziato a battere forte...
Forse.. forse.. forse.. 
Con ancora mille dubbi nella testa anche Hinata andò a cambiarsi. 
Nello spogliatoio regnava il silenzio, nessuno dei due aveva più detto nulla dopo quel bacio. 

 
"Kageyama.." esordì dopo essersi fatto coraggio, sicuro di ciò che avrebbe detto. 

Ma non fece in tempo a finire di pronunciare il suo nome che le parole di Kageyama lo colpirono come la più forte delle schiacciate che avesse mai subito in campo. 

"Questo non è mai successo, mi hai capito bene?" esclamò duramente.

Hinata aveva capito benissimo, per quanto quelle parole lo lasciarono totalmente incredulo. Non rispose nulla, si limitò a guardarlo mentre si lasciava la porta dello spogliatoio alle spalle, consapevole del fatto che da quel giorno le cose non sarebbero più state le stesse.