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Autore: Spensieratezza    13/03/2024    3 recensioni
Il primo giorno di scuola, Merlin conosce un ragazzo prepotente di nome Arthur e questo incontro gli sconvolgerà la vita.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Nel futuro
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Colin si sentiva come se stesse camminando sott'acqua. Non pensava che gli sarebbe mai capitata una cosa del genere. Capitare in una scuola, incontrare un ragazzo sconosciuto e sentirsi fulminato da esso fin dal primo momento.
Arthur aveva "qualcosa." Fin dal primo istante che lo aveva visto, gli aveva scatenato delle emozioni. Quando lo aveva visto fare il "bulletto" con quei ragazzini, gli aveva scatenato una profonda sensazione di fastidio. Non antipatia vera e propria. Quello no. Quando aveva "soccorso" il suo nuovo amico, Cedric, si era sentito come se gli mancasse un tassello. Una ridda di domande a esplodergli nella mente. Quando gli aveva tirato quella torta in faccia, si era sentito arrabbiato, ma anche VIVO in un certo senso.
 
Quando Arthur lo aveva guardato a lezione di magia e prestigio, aveva sentito una sensazione di SFIDA. Una sensazione che lo aveva spaventato ma lo aveva fatto anche sentire incredibilmente VIVO fino a fargli perdere il controllo del suo stesso corpo.
 
Quella discussione sulla magia...era stato di più di una discussione. L'aveva vissuto come un risuonare di melodie lontane, come ascoltare una favola che non ricordava di aver mai sentito ma che in qualche modo gli risuonava familiare.
 
Quello che aveva detto Arthur a tal proposito lo aveva FERITO. Non ne comprendeva la ragione, ma non era la prima volta che si sentiva ferito da cose che non era in grado di comprendere. Soprattutto se si trattava del mondo in cui abitava.
 
Poi era accaduto il SOGNO ed era stato troppo occupato a essere spaventato per quello che era accaduto a Arthur, per riuscire a capire fino in fondo che riguardava forse anche sé stesso.
 
Non ci aveva dato peso, non ricordava che c'erano stati altri sogni che lo avevano sconvolto e che non ricordava. Piccoli frammenti di immagini di un verde stupefacente, un paesaggio di una terra lontana di chissà quale paese. Camminare, camminare in quelle radure sperdute come se le conoscesse.
Il sogno con Arthur lo aveva devastato a tal punto che si era dimenticato di soffrire di sogni e incubi fin dal primo giorno che aveva messo piede in quella scuola.
 
Aveva dato così tanto peso a quel sogno che aveva inseguito Arthur fino in bagno e aveva addirittura pensato che stesse mentendo. Forse dentro di sé CREDEVA nella magia. Ci credeva a tal punto da aver davvero pensato che Arthur avesse sognato la stessa cosa, che quando aveva gridato in quel modo era perché avesse captato qualcosa.
Si era ILLUSO davvero per un momento che erano CONNESSI.
Perché? Cosa giustificava cotanta arroganza? Non era niente per Arthur e viceversa.
 
Ora però quello che era successo aveva gettato nuove ombre su sé stesso. Sì, ora poteva dirlo. Lui CREDEVA nella magia. Forse ci aveva sempre creduto. Non ci credeva nel senso più lato del termine. Sapeva benissimo che non esisteva. Ci credeva allo stesso modo in cui ci credeva un bambino. Sapendo che era scomparsa del mondo o che era preclusa al genere umano.
Gli sembrava di averla perfino sentita negli strati della pelle. O forse era il suo desiderio a fargli sentire cose che non esistevano.
Forse non era come nelle favole.
 
Quella sensazione bruciante, quel fuoco che ti attraversa le viscere e che ti fa sentire bruciore..non era esattamente piacevole. Era come avere un vulcano sotto la pelle che faceva quello che voleva e ti attraversava il sangue anche contro il tuo volere. Poteva capire l'astio di Arthur. Una simile forza che ti governa poteva annichilirti se non riuscivi a gestirla.
Tuttavia non credeva di essere diventato un mago all'improvviso. Quello no.
Era certo di essere stato suggestionato. Quel giorno a lezione di magia...tutti quei discorsi su di essa, l'hanno come ipnotizzato e si era convinto che fosse REALE. Al punto da sentire addirittura davvero qualcosa.
 
Era possibile che l'auto ipnosi che aveva subito, fosse riuscita in qualche modo a passare attraverso anche la mente di Arthur e fargli rivivere l'orrore di quel sogno?
Cos'altro era questo se non MAGIA?
 
Legge della risonanza...
 
Una forma di magia...un individuo sprigiona un pensiero e questo pensiero è così potente che può attraversare anche un individuo e forse addirittura..
"Colin!!"
La voce di Cedric lo colse di sorpresa a tavola. Si accorse di aver rotto UNA FORCHETTA.
Colin guardó con orrore la forchette spezzata.
"No...come ho fatto...non posso essere stato io..non posso..."
 
"Wow!! E pensare che sei così mingherlino e invece hai la forza di Hulk!" disse Anya.
"No...non posso essere stato io.."
 
"Amico, stai tranquillo..non sei stato tu. Evidentemente la forchetta era già difettosa." intervenne prontamente Cedric.
Colin lo guardò male. Il fatto che pensasse che ci fosse per forza un'altra spiegazione più razionale, lo infastidiva. Era stato lui. Era stato il suo pensiero a rompere la forchetta! Perché cercava altre spiegazioni?
 
"Sì. Di sicuro è così."
La forchetta che agitava a mezz'aria, venne fermata da Arthur che lo prese per un polso.
"Sei una miniera di sorprese, tu."
"Ma che fai, lasciami!"
"Volentieri." Disse, prendendogli la forchetta.
 
"Ehi, ridammela."
"No, credo che la terrò. Voglio fare una collezione di tutti gli oggetti che riesci a rompere prima della fine dell'anno. Mi servirà per farmi tornare il buonumore in una giornata storta."
"Se ti diverti così stupidamente.."
 
"L'importante è farlo. Stupido non è chi si diverte ma chi non lo fa." disse Arthur portando via la forchetta rotta.
Anya e Cedric lo guardavano sgranando gli occhi.
"Lo so. È stupido, vero??"
"Non è questo..hai notato come ti guarda?" chiese Anya raggiante.
"Come un asino che prende costantemente in giro. È il suo mood."
 
"No, amico...come qualcuno che ha una cotta." disse lei.
"Stai scherzando vero??"
"Per niente. Ha addirittura preso la tua forchetta."
"Era solo uno stupido scherzo. Non crederai che lui.."
 
"Amico, più avanti passerà a rubarti la camicia." disse Cedric.
"Anya, stai dicendo che tuo fratello è gay??"
 
Anya sembrò presa in contropiede.
"No..ma nella vita si è anche versatili."
Colin la guardò scettico.
"Io non sono gay e neanche lui"
"Ma se vi fate gli occhi dolci tutto il tempo.." disse ancora Cedric.
 
Colin sputò fuori l'aranciata che stava bevendo e Arthur si girò a fissarlo.
"Dico che a voi servono un paio di occhiali. E comunque se mai dovessi decidere di passare dall'altro cancello, non sceglierei Arthur come prova."
"Se vuoi farlo ingelosire posso accettare di darti spago, se mi paghi." disse Cedric.
"Oh sì, fatelo. Sarebbe uno spettacolo vedere mio fratello geloso." disse Anya.
"Che stupidi." disse Colin ridacchiando, buttando loro molliche di pane sui capelli.
















Note dell'autrice: l'episodio della forchetta è un fatto realmente accaduto e io ne sono la protagonista! Xd Sì lo so magari qualcuno di voi non ci crederà però assicuro che è vero xd ovviamente non credo proprio per nulla che fosse magia però su internet di recente ho letto che i pensieri e le nostre energie si caricano di emozioni negative o positive per cui queste energie possono essere anche trasportate negli oggetti ed è questo il motivo per cui spesso gli oggetti si perdono si rompono o cadono. In pratica la nostra energia in quel momento fa succedere qualcosa e in effetti in quel giorno lì in particolare ero piuttosto arrabbiata e triste e le cose sono andate proprio in quel modo lì! Mi si è rotta la forchetta tra le mani xd non vi so dire quanto ero mortificata della cosa ovviamente i miei familiari hanno pensato che la forchetta fosse già difettosa.. in realtà era solidissima prima che si rompesse xd ovviamente non ho trovato alcuna spiegazione per quello che è successo fino a quando di recente su internet ho letto per caso che le energie possono fare anche questo e io credo che l'energia che abbiamo nel nostro corpo è a suo modo una forma di magia e questo è meraviglioso perché vorrebbe dire che siamo potenzialmente tutti maghi xd <3

Bene, tornando alla fanfiction, mi è piaciuta molto l'idea che Arthur tenesse la forchetta rotta di Colin, se questo lo fa solo perché si è preso una cotta o perché sospetta qualcosa..beh questo non lo rivelo di certo :pp per il resto il capitolo non sarebbe neanche finito ma ho deciso di dividerlo perché il prossimo segna una svolta e volevo dividerlo dal resto!
   
 
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