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Autore: crazy lion    14/03/2024    0 recensioni
Da anni ho paura di formare nuovi legami, amicizie o relazioni che potrebbero spezzarsi, ma soprattutto ce l'ho dall'anno scorso, da quando sono stata separata forzatamente da un'amica per me importantissima. In questa poesia racconto tutto ciò, il perché delle mie paure e non solo.
Stilata con JustBigin45.
Genere: Introspettivo, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IL MIO TERRORE


Costruire nuove relazioni
e stringere nuovi legami,
mi sovraccarica di emozioni,
perché è possibile perdere chi ami.
 
Fatico a parlare con sconosciuti
per conoscerli meglio e fare amicizia
perché in una cooperativa è accaduto
che mi legassi a una persona, nel nulla poi sparita.
 
Per ora non ci sono novità su questo fronte,
non mi sono state proposte attività da fare,
questo un po' mi dà sollievo,
ma il pensiero del futuro continua a farmi paura.
 
Da quando la mia migliore amica
si è tolta la vita nove anni fa,
ho avuto sempre più paura di costruire nuove relazioni
per il timore di perderle, per paura di altri abbandoni.
 
Ho avuto amicizie all'università,
ma quando la gente si accorgeva della mia sofferenza
mi abbandonava,
mi lasciava senza
 
una spalla, un orecchio,
una mano da afferrare.
Però, non biasimo nessuno.
mi rendo conto che stare
 
di fianco a persone
con la depressione
non è facile
né scontato.
 
A volte ho giorni buoni,
altri una via di mezzo,
in altri vorrei stare
tutto il giorno a letto
 
e scomparire dalla faccia della terra,
nascondermi in un angolo,
mai più uscire,
a volte sto così male che vorrei morire.
 
Dal 2015 su EFP
ho conosciuto persone fantastiche
a cui mi sono affezionata,
anche se alcune sola mi hanno lasciata.
 
Il motivo dell'allontanamento
non l'ho capito fino a questo momento.
Dopo l'esperienza universitaria
la mia paura di formare legami è aumentata.
 
A febbraio 2023 l'assistente sociale
mi ha proposto una cooperativa in cui andare,
avrei dovuto interagire con altre persone
e, forse, sarebbero nate amicizie meravigliose.
 
A una ragazza infatti mi sono assai legata,
per me è stata una persona eccezionale.
Tuttavia, per motivi in parte validi ma soprattutto assurdi,
contro la nostra volontà ci hanno fatto separare.
 
E questo ha bloccato
ogni ambito della mia vita:
la mia salute mentale è peggiorata,
per mesi nessuna storia in prosa è stata pubblicata.
 
Trascorro tanto tempo a letto,
vomito la colazione,
mi isolo dai miei familiari,
vivo in uno stato di ansia e confusione.
 
La psicoterapeuta mi parla di futuro,
di progettualità, di relazioni sociali,
ma io di fronte a queste proposte alzo un muro
perché mi spaventa da morire l'idea di formare altri legami.
 
E se per gli altri i miei problemi rappresentassero una difficoltà troppo grande?
Se perdessi forzatamente qualcun altro?
 
È questo che mi chiedo in continuazione
e penso che, se dovesse capitare,
purtroppo tutti i professionisti
che mi seguono dovrei lasciare.
 
Ma a quel punto
non saprei come fare,
sarei sola, senza la possibilità
di farmi aiutare.
 
Quindi per ora resisto,
anche se la mia paura resta,
paralizzante ma imperterrita,
che io affronterò insieme al dolore
 
per la mancanza di questa mia amica
da cui mi sono dovuta separare,
al fatto che non riesco a reagire,
all'ansia, alla depressione e a tutto ciò che non mi fa dormire.
 
La sola idea che in futuro
qualche attività necessariamente dovrò fare,
mi manda in tilt, in crisi,
non so nemmeno spiegare
 
quanto tutto ciò mi renda
ancora più vulnerabile,
quasi fossi in una trappola
da cui uscire è impossibile.
 
Nel mio cuore aleggia ancora
una scintilla di speranza,
ma per il momento non vedo nessun’aurora,
solo un crepuscolo che avanza.
 
Vorrei tornare a scrivere storie originali,
ma nel frattempo aspetto un altro domani
e scrivo sfoghi sotto forma di poesie,
a cui affido tutte le mie agonie.
 
Ho ripreso da mesi con le fanfiction
che, però, non ho ancora pubblicato.
Forse lo farò in futuro.
Non lo so, vedrò.
 
Come dice Madame nella sua canzone
dal titolo Vergogna:


Sputo a terra ovunque sono,
devo liberarmi.
Ho qualche cosa nello stomaco,
non so spiegarmi.
 
Mi sento al sicuro solo con le poche amicizie che ho,
anche se le mie amiche vivono distanti da me
e le posso sentire tramite email, WhatsApp e al telefono,
ma mi sento protetta anche con i miei gatti,
con l’educatrice e la psicologa.
 
Mi sento compresa da alcune canzoni
di Madame, come in quella dal titolo Amiconi,
in cui dice:

Meglio stare nella giacca con chi non ti ha mai deluso,
sembro apatica, ma in fondo ho un’anima senza lo scudo.
Sarò al buio, sarò nuda, ma sarò sempre al sicuro.
 
In queste parole
mi ritrovo completamente.
Secondo me è meglio rimanere
con quelle amicizie che ti dimostrano che ti vogliono bene veramente,
 
piuttosto che formare nuovi legami,
che potrebbero spezzarsi,
come il cuore si spezza quando
se ne va chi ami.
 
In futuro lo farò,
è giusto provarci, lo ammetto,
ma adesso no,
non è proprio il momento.
   
 
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