Quando i ragazzi tornarono da un incarico e Janine vide Ray prendere la borsa del ghiaccio, si preoccupò.
Lo seguì in laboratorio e vide che Egon era tutto bagnato, gli colava il sangue dal naso e aveva un occhio nero.
- Ma cos'è successo?!
- Niente - disse Egon mettendosi la borsa del ghiaccio sull'occhio.
- Questo ti sembra niente?! - disse Janine.
- Un fantasma ha lanciato una moto contro Egon - disse Ray. - Per fortuna Peter l'ha tirato via in tempo, ma è stato comunque colpito dal tubo di scappamento della moto.
- Sono cose che succedono - disse Egon.
- Vado a chiamare un medico. Sei stato colpito alla testa Egon, è meglio non rischiare - disse Ray lasciando la stanza.
- Non è necessario, sto bene - provò a dire Egon.
- Come puoi dire una cosa simile?! - disse Janine furiosa. - Egon, ti è quasi finita una moto addosso! Devi stare più attento! Se ti succedesse qualcosa, io...
Janine scoppiò a piangere, Egon si sentì in colpa e l'abbracciò.
- Mi dispiace, Janine. Non volevo spaventarti. Prometto che mi preoccuperò di più per la mia incolumità.
Rimasero abbracciati per qualche minuto finché Janine non si calmò.
- Vieni, ti accompagno in camera - disse lei dandogli un bacio sulla guancia. - Questo è per far sparire il dolore.
Egon arrossì e disse: - Non è un metodo scientifico, ma funziona.