Mentre la nave attraversava l’oceano Alexis non poteva fare a meno di ricordare l’ultima volta che era stata all’Accademia dei Duellanti. Era stato il giorno del suo diploma, l’ultimo giorno in un posto che aveva imparato a chiamare casa.
Dopo il diploma era andata all’estero per continuare gli studi, aveva faticato ed era stata ripagata quando finalmente riuscì a laurearsi come insegnante. Di certo non si aspettava di ricevere una lettera da Sheppard qualche mese dopo e invece non solo l’aveva ricevuta, ma in essa Sheppard le aveva comunicato non solo il fato che voleva andare in pensione, ma anche che voleva che lei prendesse il suo posto all’accademia. All’inizio non era sicura di accettare l’offerta, ma Alexis non era mai stata una ragazza che si arrendeva facilmente perciò aveva preso la prima nave per l’isola ed era partita.
Una parte di lei aveva ancora paura di non poter essere all’altezza del suo predecessore però era allo stesso tempo si sentiva pronta per quella nuova avventura. Pronta a dare guida e aiuto ai giovani duellanti ed essere per loro qualcuno su cui potevano contare.

Quando arrivo all’accademia fu accolta da Crowler che al contrario di Sheppard lavorava ancora lì, l’accolse felice di rivederla e come tutti gli altri si congratulo con lei per la sua nuova posizione… o almeno quasi tutti.
Infatti non aveva avuto notizie da parte di Jaden, dubitava anche che sapesse ciò che Alexis stava facendo visto che erano anni che i due non avevano contati. Un po' le dispiaceva, Jaden era sempre stato uno dei suoi amici più cari e avrebbe voluto condividere questo momento di gioia anche con lui. Ad un certo punto durante gli anni di scuola aveva pensato di esserne innamorata, ma dopo il diploma quei sentimenti erano diminuiti e aveva capito che Jaden era solo un amico forse quasi un fratello infondo durante il primo anno quando Atticus era ancora scomparso la ragazza non aveva potuto fare a meno di vedere un po' del fratello maggiore in Jaden.
Ma forse era vero che alcune amicizie non sopravvivevano allo scorrere del tempo. Alexis a questo cercava di pensarci il meno possibile, ma faceva ancora male.
Quando entro nel suo ufficio si sentiva emozionata, ma notò subito una cosa strana.
Sulla scrivania c’era un vaso con dentro dei fiori, chiese a Crowler, ma quest’ultimo disse che non ne sapeva niente e che forse era lo scherzo di qualche matricola.
Alexis prese il vaso in mano vedendo che assieme ai fiori c’era anche un biglietto con su scritta una sola frase: “So che sarai fantastica come al solito, amica mia.”
«Comunque mandarti quei fiori è uno scherzo proprio strano.» commento Crowler.
«Perché?» chiese Alexis anche se dopo aver letto il biglietto era certa che non fosse uno scherzo.
«Quel fiore è un glicine, un fiore simbolo d’amicizia.» spiego Crowler.
Sentendo questo Alexis sorrise capendo chi gliel’avesse mandato, e ora più che mai Alexis voleva essere degna della fiducia che le veniva riposta da uno dei suoi più cari amici.
D’altra parte un gesto del genere era proprio nello stile di Jaden.