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Autore: AncientDust    31/03/2024    0 recensioni
L'incubo appartiene a noi e noi apparteniamo a lui, in questa notte di caccia.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il Cacciatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Consiglio l'ascolto di questa musica durante la letttura.

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NOTTE DI CACCIA

 

 

È un tremito di solitudine quello che mi pervade, in questa notte di caccia. In questa notte folle e putrida di morte, che urla le sue preghiere all’aria ferma. In questa notte e sotto la sua rossa luna, tinta dello stesso sangue che mi lorda le vesti, che cola dalla mia lama, che pulsa infetto nelle mie vene; cura e veleno degli stolti. Benedizione e condanna della Chiesa.

Non è terrore, no. Non lo è più. La paura ha lasciato la mia mente. Ora posso vedere. Vedo ogni cosa. Il Cosmo è svelato ai miei occhi, tra la nebbia e il fumo di questa città in rovina. In questo incubo senza fine che mi è casa e prigione. In questo vortice di brama e insania, di sete inestinguibile, di rabbia e dolore.

Vedo e dispero.

Comprendere non è per questo corpo umano, per questa mente fragile. La testa non contiene, trema e forse si squarcerà, come già ho visto accadere. Ma per ora non resta che solitudine, mentre vago su strade vuote. Mentre affondo la lama in membra corrotte, in corpi esplosi di pazzia, nella pelle tirata su ossa lucide, fra peli irti di belva e zanne gocciolanti, fra rantoli gutturali intrappolati nelle costole.

Sento bruciare dentro di me l’eco delle loro essenze, del loro sangue, dei resti della vita che ho strappato loro per divenire più forte, per continuare ad avanzare. Senza sapere per dove. Perché non c’è altro luogo in cui andare. Questo incubo ci appartiene e noi apparteniamo a lui.

È qui l’inferno, costruito sui nostri teschi, con le mura lucide della nostra carne e l’aria colma dei nostri tormenti. Trappola eterna per le nostre piccole anime disgraziate; ma anche per le loro, per quelle che, immense, si stagliano nel Cosmo e per cui le nostre sono solo frugale alimento.

Le vedo, stese contro cielo, le loro ombre.

Vedo la collera degli dei che ci hanno maledetto, e i loro sguardi pallidi aperti nel buio. Le loro strutture incombere, scheletriche e gonfie, aliene, mostruose, fradicie di umori. Grandi Esseri in attesa della rovina. Li vedo e loro mi osservano. Mi temono e forse ne hanno ragione, perché io non temo loro. Perché siamo uguali adesso, nella nostra solitudine e nel nostro potere, ormai devoto solo alla distruzione.

In questa notte di caccia, nessuno troverà la salvezza. Nessun uomo verrà risparmiato. Nessuna bestia placherà la sua gola riarsa. Nessun dio vedrà appagato il proprio desiderio.

Questa notte non avrà un vincitore, ma neanche uno sconfitto. Sotto questa luna rossa di pianto che beve avida dalle mie vene, in questo sogno maledetto e perso nel tempo in cui sono incatenato,  lotterò e mi lascerò consumare.

Perché io sono nato nel sangue.

Sono il Buon Cacciatore.

 

   
 
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