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Autore: Mixxo    07/04/2024    2 recensioni
In un mondo con mostri che attaccano un giorno sì e l'altro pure, non c'è un momento di calma. O sufficiente spazio per parlare di tutti gli eroi che la abitano. Ecco alcune di queste storie.
(Missing moments della serie "Kindles". Consigliato leggere prima la storia principale per avere contesto.)
Genere: Azione, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[Myra]

Le porte automatiche dell’ospedale si aprono, gli odori della città inondano le mie narici, dal profumo di fiori freschi alla puzza dei fumi di scarico delle automobili. Il parcheggio è pieno di macchine. Costeggio le aiuole colorate che delimitano i singoli posti auto.

La strada che porta verso il centro è piena di vita, un autobus si ferma accanto al marciapiede, un fiume di persone si riversa fuori dalle porte appena si aprono. Mi riporta a qualche anno fa, quando ancora gli emersi non erano che leggende metropolitane cercate dai curiosi.

Ora non hanno bisogno di infilarsi in vecchie gallerie per trovare l’assurdo, spesso gli appare sotto il tappeto del salotto. È anche divertente, finché non esce fuori qualcosa di pericoloso. In questi casi svolgo il compito che la Guardiana mi ha dato: preservare l’equilibrio di questo mondo e proteggere le persone che lo abitano. E recuperare gli einheri degli emersi quando si corrompono, così che la Guardiana possa ripararli.

Guardo verso la stanza di Karin. La finestra è chiusa, nessuna ragazza cocciuta tenta di scavalcarla: la lettura di Boral la terrà distratta e ci potrà aiutare a capire qualcosa di più sull’autore.

Spicco un salto, l’aria mi carezza il volto. Mentre raggiungo la cima dell’edificio, piego le gambe per l’atterraggio e sfrutto lo slancio per farne un altro, la Liebe è ancora lontana e io sono in ritardo per l’incontro. Gli ammiratori che mi hanno fermata più volte per i corridoi non hanno giovato alla mia puntualità, ma è sempre un piacere poter stare a contatto con loro, anche se mi amano solo perché li proteggo.

Atterro dentro un vicolo ad un isolato dalla libreria. Uh-uh! Le nostre allieve sono appena scese dall’autobus, potrei raggiungerle di spalle e coccolarmele un pochino prima che Kaho inizi a cercare di convincerle di lasciarle gli oggetti di trasformazione. Come se io mi lasciassi togliere le mie protette!

Riconosco la cascata di capelli biondi e mossi di Lurue e la coda laterale blu di Lapis, Inui le segue con il suo aspetto umano, le orecchie da cane che spuntano tra i capelli bianchi sembrano così soffici. La quarta ragazza dai capelli rosa mi è familiare, sono abbastanza certa di averla salvata almeno una volta. Sono proprio un bel gruppetto, chissà se hanno già legato.

Inui si gira di scatto verso una stradina, scambia un paio di parole col gruppo e si allontana. Situazione d’emergenza?

La Guardiana ha deciso di far partecipare all’azione le ragazze solo quando si tratta di esterni, forse c’è qualche emerso pericoloso non ancora degenerato nei paraggi. Sarà meglio seguirla.

Inui vaga a passi leggeri nella viottola prima di infilarsi in una casa. Nessun elemento nella facciata o alle finestre fa pensare che sia realmente abitata. Mi avvicino alla porta, poggio la mano sulla maniglia quando scorgo una scia di colore violaceo con la coda dell’occhio.

Mi volto, una nebbiolina violacea sparisce all’interno di un vicolo. Non mi piace, così vicina alle mie allieve poi... Chiederò a Inui cosa stesse facendo più avanti, per ora preferisco investigare su quella traccia magica. Mi fermo prima di svoltare l’angolo, tendo l’orecchio. Le due voci sono abbastanza giovani. Emersioni appena arrivate? Mi sporgo appena: i due sono un ragazzo sui vent’anni, capelli arruffati, occhi viola e un’aria misteriosa; l’altra una giovane dai capelli lilla sui sedici anni dall’aria fragile in netto contrasto con gli abiti da teppista che indossa.

“Ok idol furry, Inui è lì, ora?” Il ragazzo si appoggia al muro.

La ragazza assottiglia le labbra, si piega appena in avanti. “Quel soprannome mai più, ti prego, fa schifo. Per quanto puoi tenerla lì?”

“In teoria poco, il tempo della consegna. Se invece le illustro il piano magari si fa pure da parte.”

Non ho mai visto al Gamble nessuno dei due. Lo iuxx si diffonde per tutto il vicolo, non riesco a capire a chi appartiene. Nel caso peggiore, entrambi hanno un potenziale magico molto forte. Mi chiedo perché cerchino Inui. Posso gestire un due contro una?

Il ragazzo annuisce un paio di volte. “Con la stalker che facciamo?”

La ragazza si volta di colpo verso di me, a questo punto non serve nascondersi, mi affaccio. “Crudele, è troppo presto per darmi dell’ossessionata.” Mi passo una ciocca dietro l’orecchio mentre mi avvicino ai due. Il ragazzo si è staccato dal muro e si è posizionato tra me e la sua amica. D’accordo, quello che inonda il vicolo con lo iuxx è lui. “Anche se siete entrambi carini.”

Il ragazzo mi guarda, alza un sopracciglio. “Sei cresciuta, loli?” Scuote la testa, sembra essersi innervosito. “Che vuoi?”

Mi ha dato della bambina? Oww, sembravi figo, ora mi stai sulle scatole. La ragazza ha fatto qualche passo indietro, sembra temermi. Forse è emersa da più tempo di quanto che sembra, sarà stata braccata più di una volta.

Tendo una mano verso i due. “Dovete essere confusi, se mi seguirete vi troveremo un posto dove stare. Questo mondo, Howe, è la vostra nuova casa.”

Le due emersioni si guardano, poi mi fissano. Il ragazzo prende la parola. “Fammi indovinare, Gamble Nights?”

Devono essere qui da un po’ se conoscono il Gamble, o hanno avuto il primo contatto con la Kaiser. Annuisco. “Vedo che sapete già dove and-”

“Passiamo, riusciamo a cavarcela da soli, grazie.”

Mandami a quel paese già che ci sei. Incrocio le braccia sotto il seno. “Carina Inui ad aiutarvi, lei sa che deve farlo?”

Il ragazzo alza le spalle. “Considerando con chi lavora, è abituata a improvvisare.”

Si riferisce alla Guardiana? Questo ragazzo la conosce? Se fosse uno dei vecchi collaboratori? Forse dovrei portarlo da lei, potrebbe farle piacere vedere una vecchia conoscenza. Metto le mani dietro la schiena e mi sporgo leggermente in avanti. “Quindi non è un problema se vi accompagno da lei, vero?”

Il ragazzo mi guarda seccato, sospira. “Ok…” Schiocca le dita in avanti, dalle sue dita si stacca una piccola sfera di fuoco violacea. Mi scanso di lato ed evoco il Seme di Shinka, il globo di cristallo con delle luci dentro mi appare accanto, queste formano due occhi arrabbiati in direzione del ragazzo. Huh, non riesco a nascondere che mi sta antipatico.

Il giovane scompare in una vampata di fiamme. Una fitta al fianco mi piega all’indietro, un gomito si è piantato tra le mie costole, le fiamme bruciano di nuovo di fronte a me, il ragazzo emerge da esse e mi sferra un pugno allo stomaco. I suoi attacchi passano attraverso la barriera di iuxx o peggio, la distruggono tanto sono potenti.

Strizzo gli occhi e scaccio le lacrime, una mano mi afferra il collo e mi sbatte contro la parete, mi solleva. Istintivamente stringo le dita sul suo braccio, alzo la gamba e gli sferro un calcio al volto, lui para con il braccio libero e stringe la presa sul collo. Boccheggio in disperata ricerca di ossigeno. Abbasso la mano, il Seme di Shinka si abbatte sul braccio del ragazzo che si piega, sfuggo alla sua presa. La vista mi si annebbia, prendo un respiro e mi spingo via dalla parete. Guardiana, aiuto. Stringo una mano sulla pancia, mi tremano le gambe, sto per vomitare. Karin, Chaser… come fate voi due a reggere colpi simili?

Lancio uno sguardo alla ragazzina, tiene gli occhi bassi. Non credo approvi quello che il suo compagno sta facendo. Arranco verso l’uscita, una fiammella mi sorvola la testa, il fuoco violaceo esplode e rivela la figura del mio aggressore.

“Direi che Yrff può fare a meno della sua eroina per un paio d’ore.” Si avvicina con le mani in tasca. Stringo i denti, stendo la mano in avanti, il globo schizza in sua direzione, lui alza il braccio lo sbatte contro l’arma in arrivo. La sfera s’infrange in pezzi. Oh no.

Il ragazzo alza il piede. “Fatti un sonnellino, loli.”

“Fermo!” Passi rapidi mi superano, la ragazzina si mette tra noi, spinge la sua mano contro il suo petto. “Potrei avere un idea migliore.” La ragazzina tira fuori un amuleto con una gemma rosa brillante. La sua luce ha qualcosa di sinistro…

 

Scuoto la testa, una giovinetta sui quattordici anni mi sta abbracciando, lunghi capelli rosa, un vestito carino di una tonalità più chiara. Cosa è successo? Istintivamente poggio una mano sulla sua testa e una sulla sua schiena, le accarezzo i capelli. Lei alza gli occhi rosa, un sorriso le si allarga sul volto. “Bentornata.”

Rosa-su-Rosa. Tesoro, sei un confetto.

Abbozzo un sorriso incerto. “Son felice di essere tornata… da dove però?”

Inui afferra una delle braccia di Confetto, forse è quella con i capelli rosa che ho visto scendere dall’autobus. Mi ha salvata, non ricordo bene da cosa, ma lo ha fatto. Prima che possa aggiungere altro viene trascinata via.

Lapis si affianca a me. “Brutta storia quegli amuleti, huh?”

Amuleti. L’ultima cosa che ricordo è un gingillo con una pietra rosa davanti al viso.

“Sai cosa sono?”

“Una brutta faccenda dal passato. Se non sbaglio qualcuno al Gamble ci sta già facendo ricerche su.”

M’impongo di sorridere, non devo farmi vedere turbata. “Se non sapessi che sei dalla nostra parte penserei che lavori per Meg.”

Lapis mette le mani dietro la testa, fa un sorrisetto compiaciuto. “Chi ti dice che non sia io Meg?”

“Son convinta che Meg sia nascosta in una galleria abbandonata e riceva le informazioni dai suoi collaboratori. E nessuno la tocca perché la situazione conviene a tutti.”

“This.” Annuisce. “Se stanno spuntando così tante maghette forse la Guardiana si sta preparando a qualcosa. Meno spotlight certo, però è bello avere qualcuno con cui condividere il peso del mondo, no?”

Si allontana verso le altre, prima che possa chiederle cosa intende.

Mi abbraccio le spalle, il dolore del colpo allo stomaco è ancora fresco. Come batto qualcuno del genere? Non voglio che le altre possano subire qualcosa di simile.

 

Esco dalla stanza dell’ospedale, saluto Hisako e Lurue un’ultima volta prima di chiudere la porta dietro la mia schiena. Sospiro.

Una mano si appoggia sulla mia spalla. La Guardiana sembra preoccupata. “Ottimo lavoro con quell’emersa.”

Deglutisco. Lo sarebbe stato se fossi riuscita a parlarle, e non farmi mettere fuori combattimento dal suo compagno. “Hai detto che sarebbe stata al sicuro con lui. Lo conosci?”

“Abbiamo storia.” Distoglie totalmente lo sguardo da me, non mi risponderà, meglio che chieda a qualcun altro.

Metto una mano sulla cuffietta all’orecchio. Selene ci sentirà. “Report numero?”

La Guardiana mi scuote le spalle, la voce stridula che usa sempre quando perde la calma. “Non fartelo raccontare da lei, mi dipinge sempre peggio di quello che sono!”

“7777,” è la risposta lapidaria di Selene.

Spalanco appena gli occhi. È il report di questa timeline. Il ragazzo è natio di Howe. “Posso… saperne di più?”

La Guardiana curva le spalle, esita. “L’ho deluso e una persona a cui teneva è morta. C’è l’ha con me da allora.”

Ora capisco perché era così ostile. La Guardiana è bassa e ci somigliamo parecchio, che ci abbia scambiate? “Lui si trasformerà in un nemico? Sembra che ti stai preparando a una guerra con tutte le collaboratrici che stai reclutando.”

“Mi sto preparando… al peggio.”

Questa non è una risposta Guardiana, non ti fidi abbastanza di me per dirmelo? Faccio un passo avanti. “Qualche particolare in più?”

“Non preoccuparti. Ora… ho delle anomalie da correggere. Tu riposa.”

“Ma, il tizio-“

“Riposa. Lo hai detto alle bambine, ora fallo anche tu.” La Guardiana gira i tacchi e se ne va.

Temo di averla delusa. Ma voglio aiutarla, devo aiutarla. Se non proteggo il mondo e i suoi abitanti, chi sono io?

  
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