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Autore: sara2000    11/04/2024    5 recensioni
La Regina Maria Antonietta sta per salire sul patibolo. La morte l'attende. Ma i suoi ultimi pensieri vanno a colei che le è sempre stata devota tutta la vita.
Non come un soldato. Non come un'amica.
Ma come una sorella.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una rosa rossa e una rosa bianca – come una sorella
 
Sono stata definita una “rosa rossa”. Rossa come l’amore, rossa come la passione.
Come l’amore che non ho mai veramente potuto vivere a pieno, e come la passione sfrenata con cui ho invece vissuto tutta la mia vita.
Amore e passione che ho provato per il solo e unico uomo che non ho mai potuto avere.
Perché? Semplice. Perché ero la Regina di Francia.
Perché la Regina di Francia invece di amare il suo Re, amava un altro uomo.
Amava il Conte di Fersen.
Ero la Regina… già… un tempo lo sono stata.
Ma poi, i troppi errori fatti verso il mio popolo, gli sprechi, i miei vizi, il gioco d’azzardo, il circondarmi da persone sbagliate e false che si approfittavano di me solamente per il mio status e per ottenere favori, hanno portato a questo.
Alla rivoluzione. Al terrore.
E quella che un tempo era la Regina di Francia, ora è solamente la cagna austriaca. Una condannata a morte.
E in questi miei ultimi giorni rinchiusa in quella maleodorante cella la mia unica consolazione è stata quella di confezionare con della stoffa che ho trovato, una rosa bianca.
Bianca come la purezza. Bianca come gli ideali che la rappresentavano, quella rosa mi ricordava madamigella Oscar.
La mia Oscar… già… la mia vera e unica amica. L’unica persona che mi è sempre stata fedele e devota…
L’unica persona che ha fatto di tutto, fino all’ultimo, per cercare di convincermi che le mie scelte erano sbagliate.
Che l’aver riempito la città di soldati era una scelta sbagliata.
Che far puntare i fucili sul mio popolo avrebbe causato una frattura completa tra la famiglia reale e i cittadini.
Che ci avrebbero odiati. E stavolta non si sarebbe potuto tornare indietro.
Ma non ho voluto ascoltarla. Neanche davanti alle sue lacrime. Quelle lacrime che volavano nel vento in quel tramonto d’estate.
Quelle lacrime che mi fecero capire quale sarebbe stata la sua scelta per il prossimo futuro. Che sarebbe stato il nostro ultimo incontro. Il nostro addio definitivo…
Capii che il giorno dopo mi avrebbe voltato le spalle.
Ma solo poi compresi che quelle erano anche lacrime di dolore per non essere riuscita a farmi ragionare.
Ora, con il senno di poi penso che se l’avessi ascoltata… ora forse saremmo ancora tutti qui.
Invece voi mia cara Oscar siete morta sotto i colpi della Bastiglia quel maledetto 14 luglio, per portare avanti i vostri ideali di libertà, eguaglianza e fraternità.
Un po’ anche per colpa mia.
Ed io, ora, mentre sto salendo i gradini che mi stanno accompagnando al patibolo dedico a voi i miei ultimi pensieri. Come in questi ultimi giorni.
Grazie di tutto Oscar.
Grazie per la vostra amicizia ventennale, incondizionata, vera e sincera, senza doppi fini.
Per la vostra dedizione alla mia persona, ai miei figli.
Alla mia storia d’amore. A discapito di voi stessa.
Perché lo so. Me ne sono resa conta che per un determinato periodo abbiamo amato lo stesso uomo. Ma non avete mai fatto nulla per farmi soffrire. Non più di quello che già soffrivo.
E avete preferito essere voi a soffrire.
Chi altro avrebbe fatto questo? Nessuno. Solo voi… solo voi mia cara madamigella ne siete stata in grado.
No. Non siete stata solo un semplice soldato o una cara amica.
Siete stata come una sorella. Una sorella di cuore. Unite dal destino che ci ha permesso di passare un periodo di vita insieme. La mia consolazione in una terra che mi ha sempre fatto sentire una straniera. Tutti tranne voi.
La mia rosa bianca.
Grazie Oscar.
Uno spintone e mi fanno sistemare su questo palco alla mercè della folla. Davanti a me un secchio sporco di sangue… forse lo stesso sangue di mio marito…
Lacrime scendono lungo il mio viso. Morirò da Regina.
Avendo voi nel cuore Oscar. Mia cara sorella.
Rosalie mi ha detto che siete morta ricambiando l’amore di André. Che vi eravate amati la notte prima. Sono felice per voi. Ve lo meritavate un po’ d’amore Oscar
Chiudo gli occhi. La lama sta per scendere.
Vi prego mia cara sorella. Venite a prendermi. Non voglio morire da sola. Ho bisogno di voi. Un’ultima volta.
 
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La lama è scesa. La testa dell’austriaca è saltata. La folla acclama.
Anche la vedova Capeto è stata ghigliottinata.
 
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“Maestà… vi aspettavo”
“Oscar… sapevo che ci sareste stata voi ad attendermi”
“Sempre ai vostri ordini, Maestà”
“No Oscar. Non sono più la vostra Regina. Sono solo Maria Antonietta.
Una rosa rossa, e una rosa bianca.
Come sorelle.
Grazie Oscar. Grazie di tutto”
 
 
Ciao a tuti.
Torno con questa piccola One Shot che dedico all’amicizia.
All’amicizia tra Oscar e la Regina.
Me li sono sempre immaginati così gli ultimi momenti della Regina prima di salire al patibolo per essere ghigliottinata.
Gli ultimi pensieri rivolti all’unica persona che le è veramente stata vicina tutta la vita. Ad Oscar.
Pubblico questo storia in questo che è per me è un giorno che porto nel cuore da qualche anno.
È il giorno in cui ho conosciuto una persona molto importate e che è diventata una parte importante della mia vita. Un po’ come Oscar per Maria Antonietta.
Spero vi sia piaciuta.
Vostra Sara2000
  
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