Stasera scappiamo dai nostri fantasmi, confondiamoci con le nostre ombre, dolcemente, una dopo l'altra, lasciamo che il vento urli a pieni polmoni tutto quel che da tanti mesi vuole dirci e guardiamo l'orizzonte come un pittore ammira la sua tela: non mi va più di nascondermi dietro ai miei ricordi, di affogare in attimi intrisi di eterna malinconia e pensare alle sere più nostalgiche mi ha davvero stufato; non nego che un po' mi manchi l'Autunno di qualche anno fa, quello in cui stupidamente ti cercavo nel posto sbagliato, con l'anima in gola e la voce erosa dai tuoi respiri, però chi se ne importa se in fin dei conti non tutto va come vorremmo che andasse, se alcuni sguardi non si inchiostrano a ridosso della nostra pelle - non mi va più di perdere tempo a confidare nell'impossibile, non mi va più di sprecare per te parole di carta, di buttare attimi, sospiri, silenzi, luci, sillabe e suoni. Oggi nel cielo esplode una Primavera satura di brio, oggi l'universo mi sussurra che attorno a me tutto sa di speranza.