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Autore: TheAngelica93    25/04/2024    0 recensioni
Una strana bocciatura costringe Pamela Monaldeschi e i suoi amici a ripetere l'ultimo anno nel collegio che frequentano. I quattro non hanno mai avuto un anno davvero tranquillo, ma nemmeno uno fuori dal comune come quello che stanno per affrontare. Siamo a Cruentapugna, città molto superstiziosa, dove vi sono due antiche famiglie in guerra; ragazzi instabili al limite del ridicolo; segreti che fanno fatica a restare tali; persone vendicative che hanno soldi, tempo e salute mentale da buttare; presidi e professori dalla dubbia moralità; alunni avvenenti e irriverenti; edifici inquietanti. Situazioni inverosimili a profusione, amori discussi e abitanti grotteschi... sono la regola qui in zona!
Genere: Comico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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È la fine? O passerà anche questa?

L'ossigeno stava cominciando a scarseggiare, la batteria del cellulare stava morendo, tre lampadine si erano fulminate privandomi così della loro confortevole luce... Un piccolo incauto pensiero, che da quel corridoio segreto non ne sarei più uscita, incominciò ad affacciarsi nella mia mente incavolata, come un ospite inatteso e particolarmente fastidioso.
Se continuo a finire in queste situazioni assurde, non mi diplomerò mai! Mi avvilii un attimino, pestando i piedi a terra come la ragazza viziata che ero, ma non mi abbattei del tutto; non potevo abbandonarmi alla follia.
Cercai di guardarmi intorno, ancora e ancora, costretta in quell'ambiente semibuio e polveroso, intenta a trovare una soluzione alla quale, forse, non avevo ancora pensato; ma niente, il mio cervello non aveva più la volontà di venirmi incontro.
Prima o poi, ti doveva pur capitare! Una vocina sarcastica, nella mia testa, prese a deridermi. Questa volta, non hai vinto. Eh, pazienza. Ti conviene sperare in un aiuto esterno; altrimenti, sei fregata, bella mia.
Mi portai le mani ai capelli, passandoci in mezzo le dita; la loro morbidezza, al tatto, mi rilassò all'istante.
Mi venne in mente, però, una frase che avevo sentito dire su quando la fine si avvicinava, ovvero che ti passa davanti agli occhi tutta la tua vita; in quel momento, il mio cervello si attivò per mandarmi il nefasto messaggio della mia potenziale fine imminente: rividi, a una velocità assurda, i miei ventuno anni vissuti; i ricordi, di tanto in tanto, si soffermarono su eventi importanti, incentrando la mia attenzione sulle persone a me care.
Rividi il mio primo incontro con Gordon Gilberti, quando avevamo entrambi otto anni ed eravamo stati spediti al campeggio estivo per cervelloni; mi ero subito innamorata di lui, di un amore innocente e puro come erano soliti provarlo i bambini.
I flashback indugiarono anche su Johnny Gregoriadis e su Mario Masini, gli altri miei due migliori amici, da diversi anni oramai; non potevo dimenticare che era stato uno psicopatico, armato di clessidra, a farci avvicinare.
Vidi le mie migliori amiche, ragazze che all'occorrenza mi facevano anche da tirapiedi, ripensai alle nostre uscite spassose e ai negozi in cui rubacchiavano; la mia mente mi mise dinanzi l'immagine dell'uomo che ritenevo di amare, facendomi sentire male all'idea di non potergli stare più accanto; in quei ricordi, c'erano anche i miei veri parenti, con cui non avevo molti contatti perché mio fratello Lautaro si divertiva a rubare e finire in prigione e mio padre Enrique era impegnato con la sua bisca clandestina.
 «Che palle!» brontolai, scalciando contro il muro che mi impediva la fuga. «Ahi!» mi feci male al piede. Scrutai con odio le pareti grige che mi circondavano, e mi regalavano un indesiderato senso di claustrofobia, le maledissi tra me e me per il loro volermi tenere prigioniera a tutti i costi. «Con la scoperta, a dodici anni, di essere stata adottata e di essere quindi l'erede di una tizia ritenuta una strega, vissuta nel sedicesimo secolo, che ha maledetto un po' tutti; dopo il mio essermi trasformata in una sorta di vampira felina, lo scorso anno... Davvero è questo il finale del mio film? Pamela Monaldeschi uscirà dalle scene in una maniera così banale? Inghiottita tra le mura di un collegio guardone... Che tristezza! No, non ci sto! Ne ho superate di peggiori, io! Credi di potermi fregare così facilmente?» mi lamentai, irritata con quel lui che, anche se non ne ero del tutto certa, non poteva spiarmi in quel luogo ignoto al resto della scolaresca. «Vedrai che uscirò da qui! Oh, sì. E ti farò pentire a vita di avermi fatto questo... Nessuno può trattarmi così, nessuno
La mia grinta era però fuori luogo: non avevo proprio modo di uscire e le avevo provate già tutte, inventandomene anche di belle. L'unica speranza per me era che qualcuno si decidesse a raggiungermi, tra quelle mura schifose, per salvarmi.
Sì, verranno! Pensai, spinta dalla fiducia che riponevo nelle persone a me più care. Sui miei amici posso contare, sempre. I miei ragazzi non mi deluderanno neanche questa volta!
 «E pensare che sono intrappolata, qui, per colpa di un insolito spione... Povera me!» 

 
***

NOTA: Questa storia contiene, oltre assurdità divertenti, tematiche delicate che, dato il grottesco, non dovrebbero però risultare pesanti. Il mio intento, oltre quello di far divertire chi legge, è di far riflettere le persone su cosa sia giusto o meno e anche su altri argomenti che verranno trattati. Non vi è alcun incoraggiamento ad adottare atteggiamenti sbagliati, piuttosto il contrario. In questo romanzo, inoltre, troverete situazioni inverosimili e personaggi a dir poco assurdi. Già da adesso, ringrazio di cuore chi mi leggerà. Ci ho messo davvero molto impegno e ce ne metterò ancora, penso. Le critiche costruttive sono gradite.
Vi invito a farmi notare errori, qualora vi fossero, con educazione e rispetto.

Un'ultima cosa: il plagio di questa storia è perseguibile a norma di legge. Ehi, sarà pure una trashata, ma è la mia trashata. La voglio proteggere.

Un bacio, da Angelica. :)

   
 
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