I contatti di Ryo gli avevano detto che un uomo di nome Hideyuki Makimura voleva incontrarlo in un bar per parlargli.
Così Ryo andò lì e, dopo aver individuato Hideyuki, si sedette accanto a lui e gli disse: - Prima di parlare, voglio chiederti una cosa: perché hai deciso di incontrarmi? Ci sono molti sweeper a Shinjuku e alcuni potrebbero essere migliori di me.
- Lo so, ma io non cerco chiunque - rispose Hideyuki.
- Scommetto che hai già sentito parlare di me dato che sei un poliziotto - disse Ryo. - Ho fatto delle ricerche su di te prima di venire qui.
- Allora ho preso la decisione giusta scegliendo di parlare con te - disse Hideyuki. - E, per essere precisi, ero un poliziotto.
- Forse al momento non ricevi uno stipendio dal dipartimento, ma non significa che hai smesso del tutto - disse Ryo.
- Hai ragione, non ho proprio rinunciato a fare il poliziotto, ma non nel modo che pensi tu. Il mio impegno nei confronti della legge è il motivo per cui ho lasciato la polizia - disse Hideyuki. - Quando ero un detective, ho visto molte ingiustizie. Ovviamente mi aspettavo una certa dose di corruzione. Non sono così ingenuo da pensare che non esistano poliziotti corrotti, o che tutti i crimini vengano risolti. Ma il problema è anche il pensiero che alcune vittime meritino più giustizia di altre, o che non bisogna considerare il benessere delle vittime più importante delle prove. Non credo che tutto il sistema giudiziario sia marcio, ma ha troppe crepe in cui passano i criminali. Volevo incontrarti perché hai la reputazione di seguire il tuo codice nella scelta dei tuoi obiettivi e vorrei suggerirti un modo per lavorare insieme fuori dal sistema giudiziario e preservarlo.
Ryo sorrise.
Non era d'accordo con tutto ciò che diceva Hideyuki, ma con la maggior parte sì.
- Va bene - disse Ryo. - Parliamone.