Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: eli the_dreamer    22/09/2009    3 recensioni
Ciao! Questa è la prima fan fiction che ho scritto(l'altra che ho postato qui l'ho scritta ieri di getto...e si vede ahahaha)la posterò piano piano.
Nella storia sono presenti i personaggi principali di Supernatural, uno inventato e una vecchia conoscenza della serie.
Spero vi piaccia...sono graditi tutti i commenti, quelli negativi compresi! Ciaooooo
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il vento le accarezzava i lunghi capelli rossi e le fece socchiudere i due grandi occhi azzurri. Affacciata al balcone della sua bella casa a Los Angeles, Hope stava aspettando...Sentì un fruscio alle sue spalle...

“È ora di andare!”

Sentendo la voce Hope sobbalzò, nonostante lo stesse aspettando.

“Dannazione Cas! Prima o poi ti metterò un campanellino al collo...come ai gatti!” disse Hope girandosi verso l'angelo.

Cas toccò la fronte della ragazza con le dita e in meno di un secondo lei si trovò in un convento.

La terra tremava e il pavimento cominciava a spaccarsi...vide due ragazzi, uno molto alto con i capelli scuri, l'altro un po' più basso con degli incredibili occhi verdi. Nonostante la gravità e la pericolosità della situazione Hope non poté fare a meno di notare il ragazzo con gli occhi verdi.

Entrambi i ragazzi avevano lo sguardo pieno di terrore. “Sta arrivando!” disse quello più alto.

“Lo so!”rispose Hope mentre afferrava entrambi per un braccio.

“Tenetevi forte!” disse ironicamente e si ritrovarono subito alla casa della ragazza dove ad attenderli c'era Castiel.

“Missione compiuta Cas!” disse stancamente Hope. I due ragazzi guardarono Hope esterrefatti.

“Chi diavolo sei tu?” chiesero all' unisono.

“Dean...Sam...lei è Hope...”

Hope, sentendo i nomi dei ragazzi si voltò inviperita verso Castiel “Dean e Sam? Winchester?”

“Si!” disse freddamente l'angelo.

“Tu mi hai fatto rischiare la vita per salvare l'idiota che ha rotto il primo sigillo e il suo fratellino succhia-sangue-di-demone che invece ha rotto l'ultimo sigillo?” urlò Hope a Cas mentre indicava i due fratelli ancora sbalorditi.

Nell'urlare ciò la ragazza svenne e Dean riuscì a prenderla prima che cadesse a terra. La prese in braccio e la posò su un divano.

“Che le è successo?” chiese Dean in tono preoccupato.

“Si riprenderà subito, usando i suoi poteri è diventata un po' debole.”

Dean e Sam guardarono l'angelo con aria interrogativa, poi Dean si voltò verso la ragazza e le scostò i capelli dal viso...non aveva visto mai niente di più bello e non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. In quel momento Hope aprì lentamente gli occhi e vide degli occhi verdi talmente profondi che per un attimo si perse nello sguardo di Dean.

Dean le sorrise “Bentornata tra noi bella addormentata” disse mentre l'aiutava a sedersi.

Lei ricambiò il sorriso “Scusa per averti chiamato 'idiota-che-ha-rotto-il-primo-sigillo', davvero...non...non volevo”

Dean sorrise e lei si voltò verso Sam.

“E mi dispiace anche per quello che ho detto su di te”

Non importa...” disse Sam.

“Allora bellezza...sei anche tu un angelo?” chiese Dean alla ragazza...

“Più o meno” rispose lei sorridendo maliziosamente.

“C-che cosa vuol dire più o meno?” chiese Sam confuso.

“Hope era una cacciatrice come voi. Un demone la uccise e l'Arcangelo Michele, per salvarla le donò parte del suo sangue.”

“Quindi...hai sangue di arcangelo che ti scorre nelle vene...e hai dei poteri...ehm...strani?” chiese Dean alla ragazza.

“Si...ho dei poteri come quelli degli angeli...ma sono mortale...” disse lei sorridendo a Dean.

“Ancora per poco” disse Castiel.

Hope lo guardò triste “Ne abbiamo già parlato Cas...non voglio...”

“Ma devi” ribatté calmo l'angelo.

”Deve che cosa?” chiese Dean.

“Diventare immortale...come un angelo vero e proprio” rispose Hope sull'orlo delle lacrime.

Vederla così fece male a Dean, la conosceva solo da un'ora ma desiderava con tutto il suo cuore proteggerla. “Non puoi obbligarla a fare ciò che non vuole” disse mettendole un braccio attorno alle spalle, lei si sentì confortata da quel gesto e lo guardò grata.

“Non funziona così Dean..e tu più di chiunque altro dovresti saperlo...è la profezia..lei deve diventare un angelo a tutti gli effetti e per farlo avrà bisogno del vostro aiuto. Tornerò quando sarà il momento...voi tre state qui.” Dicendolo sparì.
I tre ragazzi rimasero soli.
“Vi preparo le stanze” disse dolcemente Hope mentre saliva le scale.

I ragazzi la seguirono e l'aiutarono a preparare le stanze, poi andarono a dormire.

La mattina dopo Hope si alzò prima dei ragazzi e cominciò a preparare la colazione. Finalmente anche i ragazzi si svegliarono e Dean appena vide le frittelle si avventò su esse e ingozzandosi disse:
“Era da un'infinità di tempo che non facevo una colazione così...SQUISITA” Sam e Hope si misero a ridere e Dean si unì a loro.

Quando ebbero finito di mangiare Sam decise di fare delle ricerche per vedere se da qualche parte erano presenti presagi demoniaci e Dean si offrì di aiutare Hope a pulire i piatti.

“È stata molto dura laggiù, all'inferno...vero?” disse Hope guardando Dean negli occhi.

“Si,non riesco neanche a spiegarlo, non trovo le parole...o forse...non voglio trovare le parole, non mi va di parlarne.” rispose.

“Scusami...non sei obbligato a farlo, ma forse ti farebbe stare un po' meglio.” Hope fece una pausa, poi aggiunse “Voglio dire, sfogarsi è un piccolo aiuto,non cambierà quello che è successo ma parlarne...bé toglie un peso...ecco...quando ti va,se ti va...con me puoi parlarne.”

Dean cominciò ad innervosirsi “Senti...tu non mi conosci, io non ti conosco e non voglio parlare dell'inferno,chiaro?” disse scontroso e lasciò la cucina.

Hope si morse il labbro rammaricata, non aveva intenzione di ferirlo, avrebbe voluto parlarci ma decise che sarebbe stato meglio far calmare le acque. Finì di lavare i piatti e raggiunse i due fratelli nel soggiorno.

Dean come la vide abbassò lo sguardo, non voleva risponderle in maniera sgarbata, lei era così gentile e in fondo stava solo cercando di aiutarlo, ma non voleva che qualcun altro si facesse carico di quel fardello...averlo detto a Sam era già troppo per lui.

Hope si sedette vicino a Sam “Trovato qualcosa?” chiese.

“Tutto tace!” rispose Sam chiudendo il PC.

Sam si alzò per andare al bagno lasciando Hope e Dean da soli. C'era un evidente imbarazzo tra i due ma poi Hope parlò timidamente:

“Scusami per prima...davvero...non...”

“Non importa” la interruppe Dean “Anzi...sono io che mi devo scusare, non avevo il diritto di risponderti così, anche se non mi va di parlare dell'inferno...per ora almeno”

Sorrise e inarcando un sopracciglio porse la mano a Hope “Pace?” chiese scherzosamente.

“Pace!” affermò lei stringendogli la mano.

Si guardarono intensamente negli occhi ancora stringendosi le mani quando entrò Sam che vedendoli si schiarì la gola. I due, sentendo Sam, si lasciarono le mani e abbassarono la sguardo, Hope arrossì leggermente e Dean, imbarazzato, si accarezzò il collo. Sam sorrise guardando suo fratello.

“Allora...che si fa?” chiese Dean rompendo il silenzio diventato troppo imbarazzante.

Passarono due giorni senza che Cas si facesse vedere. Dean e Hope si trovavano bene insieme a parlavano molto mentre Sam diventava sempre più strano e cupo.

Arrivò la sera, Hope era in camera e stava per coricarsi quando sentì bussare alla porta della camera.

Era Dean.

Lui la guardò intensamente e senza dire nulla la baciò con passione. Hope, in un primo momento, rimase immobile, poi respinse Dean.

“Dean, sei ubriaco?” chiese Hope un po' intontita dal fatto.

“Assolutamente no,baby” rispose lui e la baciò di nuovo.

Lei si scostò “No, Dean...no!” disse.

Il ragazzo la guardò dispiaciuto “Scusami...è che...non lo so...mi sembrava che mi avessi mandato dei segnali...forse ho frainteso. Mi dispiace...” tentò, rammaricato, di spiegarsi.

Lei sorrise dolcemente e gli accarezzò il viso “Dean...sei davvero un bel ragazzo e...bé, onestamente sono attratta da te...ma non mi sembra il caso, non ora...ti conosco solo da tre giorni, non sono quel tipo di ragazza...”

Dean arrossì “Mi dispiace, davvero...è...è che tu mi piaci molto, ma non voglio rovinare quello che si sta creando tra di noi...quindi scusami...” disse timidamente.

“Dean, non ti devi scusare...non è successo nulla...anche tu mi piaci ma, te l'ho già detto...è troppo presto” disse Hope “Chissà...forse fra un po' di tempo” aggiunse con un sorriso malizioso e lo baciò sulla guancia.

“Buonanotte Dean...”.

Dean sorrise “Buonanotte Hope...e grazie” uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro si se.

Raggiunse la sua camera “Sono proprio un idiota!” disse tra se e se.

Intanto Hope si era già coricata e sorrideva...nonostante tutto non poteva fare a meno di pensare a quel bacio e si addormentò pensando a Dean.

Il mattino dopo...

Hope uscì dalla sua stanza ancora assonnata e mentre sbadigliava e si stiracchiava andò a sbattere contro qualcuno...alzò gli occhi, era Dean...con addosso solo dei boxer. Le sue spalle erano larghe, il suo corpo caldo e perfetto...

Hope arrossì e sorrise timidamente “Scusa, ma proprio non ti avevo visto” disse.

'Anche se è praticamente impossibile non vederti' pensò.

Lui sorrise imbarazzato... “Ehm...tranquilla...ehm...andavo al bagno” e si girò andando verso la sua stanza, poi si rivoltò ancora più imbarazzato.

“Di là...” disse Hope indicando il bagno che era dalla parte opposta alla stanza di Dean.

“Già!” disse Dean con un filo di voce.

Appena entrò nel bagno Dean si sbatté la testa contro la porta “Dean...devi togliertela dalla testa” si disse sospirando ma non riusciva a smettere di pensare a lei, a quel corpo sinuoso, a quegli occhi magnetici, a quel sorriso che stava illuminando le sue giornate...tutto di lei lo faceva impazzire.

In quegli stessi attimi Hope era ancora nel corridoio, incapace di fare qualsiasi cosa se non pensare a Dean e si sentiva battere forte il cuore 'Dannazione Hope...piantala...sembri un'adolescente alle prese con la cotta per il proprio idolo' pensò mentre, finalmente, si decise a scendere le scale per andare a preparare la colazione.

Passò una settimana, Hope e Dean si sentivano sempre più vicini ma non successe mai nulla tra loro. Sam era cupo, parlava poco ma gli osservava...non aveva mai visto suo fratello guardare una ragazza come invece guardava Hope.

I tre parlavano attorno al PC di Sam...ancora nessun presagio demoniaco e ciò era molto strano in quel momento apparve Castiel che li fece sobbalzare.

“Cas...hai intenzione di farci venire un infarto?” chiese sarcasticamente Dean.

“Scusate” rispose l'angelo “Ma è giunto il momento...stanno arrivando a prenderti Hope, dovete andare...ora!” concluse.

“Cosa???” urlò Dean “E ce lo dici così? Dannazione Cas...Quanto tempo abbiamo?” chiese arrabbiato.

“Poco” fu la risposta secca di Castiel.

Dean prese per mano Hope e salirono al piano di sopra per preparare in fretta le cose. Mentre Hope gettava alla rinfusa alcuni vestiti nel saccone, visibilmente preoccupata e impaurita, Dean la guardò intensamente e disse:

“Senti Hope...sono qui per proteggerti...non permetterò che ti accada nulla”

Hope si fermò per un istante e guardò Dean con le lacrime agli occhi “Grazie...” sussurrò.

Quando tutti furono pronti Sam chiese a Castiel:

“Cas...Dove dobbiamo andare?”

Castiel si voltò verso Hope che impallidì.

“Da mio padre” balbettò lei sull'orlo delle lacrime.

Dean le strinse un braccio intorno alla spalle e Sam disse:

“Quindi...dove siamo diretti?”

“South Dakota...Lawrence County...” rispose Hope.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: eli the_dreamer