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Autore: Recchan    22/09/2009    6 recensioni
Ricordate la mia fanfiction "Vita da papà"? Bene... questa volta toccherà al povero Nara vedersela con una piccola peste XD.
Choji gli sorrise avvicinandosi e battendogli una mano sulla schiena, non molto delicatamente.
-Auguri. Da oggi non avrai neanche un attimo di pace, amico- e lui parlava per esperienza.
Shikamaru sospirò rassegnato.
Ne era dannatamente sicuro.
[Per lo White Midnight]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Capitolo 1

Il giorno in cui tutto ebbe inizio

D’ora in poi non ci sarà più un attimo di pace

 

 

Naruto andava avanti e indietro per il corridoio del reparto maternità dell’ospedale di Konoha. Non riusciva proprio a stare fermo, continuando a muoversi nervoso.

Lanciò un’occhiata a Shikamaru che se ne stava seduto da una parte fissando il pavimento.  Sembrava calmissimo a differenza del biondo.

L’Uzumaki si fermò di scatto guardandolo << Insomma io non capisco come diavolo fai ad essere così calmo, Shikamaru!! >> strillò incredulo.

Shikamaru non diede segno di averlo sentito.

<< Calma Naruto. Shikamaru è già nervoso di suo >> intervenne Choji, a bassa voce, puntando con gli occhi le mani del Nara strette tra loro. Le dita si muovevano freneticamente.

Naruto lo guardò per qualche secondo prima di tornare a camminare per il corridoio.

Shikamaru sudava freddo.

Non aveva avuto il coraggio di entrare in sala con Ino. Temeva che avrebbe potuto ucciderlo con gli ormoni sbalzati che si ritrovava. Le ultime settimane erano state le più tremende, aveva rischiato più volte la morte quando era nelle vicinanze della bionda in preda ad uno dei suoi attacchi isterici.

Quella sera, poi, era stato un calvario arrivare fino in ospedale. Ino gli aveva quasi staccato un braccio e ci sarebbe riuscita se non fosse stato per Naruto che l’aveva salvato all’ultimo dalla presa della donna. Se ci pensava ancora faceva male.

Aggrottò la fronte. Ino l’avrebbe ucciso comunque dopo, perché non era entrato con lei.

Da quanto tempo erano là dentro?? E poi, stava andando tutto bene? Di questo passo sarebbe collassato lui.

Spostò lo sguardo su Sasuke appoggiato al muro di fronte.

Perché diavolo era venuto anche lui?

No, un momento. Non era venuto con loro. Era già li con Sakura.

Sasuke alzò gli occhi sul Nara.

Si fissarono.

Che stesse cercando di rassicurarlo in qualche strano modo? In fondo l’Uchiha ci era passato prima di lui, per ben due volte.

Lo ringraziò mentalmente per il pensiero.

Passarono altri minuti, Naruto ancora non si fermava, Choji fissava la porta calmo, Sasuke era ancora lì appiccicato al muro e Shikamaru si tormentava mentalmente.

La porta si aprì e si sentì un pianto di bambino.

Shikamaru scattò in piedi quando Sakura uscì di corsa << Presto vieni Shikamaru! >> lo afferrò per un braccio trascinandolo dentro.

<< Ah!! Voglio venire a vedere anche io!!! >>

Choji afferrò prontamente Naruto per il colletto della maglia costringendolo a restare fuori ad aspettare.

Shikamaru lanciò un’ultima occhiata agli amici prima che la porta si richiudesse alle sue spalle.

<< Di qua >> fece Sakura continuando a trascinarlo per un braccio, decisamente troppo allegra e pimpante per i suoi gusti.

Il letto di Ino era nascosto da un paravento color verdeschifochiaro. Sakura lo scostò.

Ino era seduta al centro del letto con dei cuscini dietro la schiena. L’aria stravolta, la coda sfatta e la frangia gettata all’indietro. Tra le braccia aveva un fagottino e sorrideva.

Quando sembrò accorgersi della presenza di Shikamaru la bionda alzò la testa nella sua direzione facendogli cenno di avvicinarsi.

<< Io vado dagli altri >> dichiarò Sakura allontanandosi e lasciandoli soli.

Shikamaru si avvicinò titubante al letto con gli occhi puntati su quel cosino che teneva lei tra le braccia.

<< E’ femmina >> annunciò la donna che ancora sorrideva.

Sembrava che tutte le intenzioni omicide di Ino fossero sparite dopo il parto.

<< Prendila, forza. So che stai morendo dalla voglia di abbracciarla, papà >>

Aggrottò la fronte guardando prima lei e poi di nuovo la bambina << La farò cadere >> rispose.

<< Ma dai! Sei solo un timidone, Shika! >> rise lei allungando le braccia per fargliela prendere.

Ci volle ancora qualche istante prima che Shikamaru si convincesse a prendere la neonata tra le braccia.

Non pesava per niente e si chiese se fosse normale. Avrebbe potuto tenerla anche solo con una mano, se non avesse avuto una tremenda paura di farla cadere, ovvio.

La osservò.

Era davvero piccolissima. Teneva gli occhietti chiusi e le manine strette a pugno. Gli sembrava dormisse, ma non ne era sicuro.

<< …ehi >> fece, incerto, dondolandola tra le braccia istintivamente.

<< Ha il tuo stesso naso, guarda, guarda! >> rise Ino divertita.

Come facesse a notare simili particolari in un momento del genere era inspiegabile.

<< Speriamo che cresca bene come la madre >>

<< E speriamo che non sia una cervellona come il padre >>

<< Ehi, io ti ho fatto un complimento… >>

<< Lo so >> rise ancora

<< Mendokuze… >>

Shikamaru guardò ancora per un po’ la bambina, poi l’adagiò tra le braccia della madre, che le accarezzò dolce il viso.

Shikamaru sorrise a quella scena. Le donne della sua vita…

<< Hai pensato ad un nome, Shika? >> lo interrogò lei.

L’altro alzò un sopracciglio fissandola << Dovevo pensarci io? >>

<< Ehi, io ho partorito, tu devi solo pensare ad un nome. Tu la mente, io il braccio. Non osare lamentarti che ti è andata pure bene >>

Gli ormoni di Ino tornavano all’attacco. Meglio non ribattere.

Aggrottò la fronte pensando ad un nome adatto a quello scricciolo.

Ah…doveva smetterla di pensare così.

<< Miho >> disse dopo un po’ guardando Ino negli occhi.

<< Miho Nara >> proclamò lei << Suona bene! Ciao Miho-chan, benvenuta >>

Shikamaru sorrise di nuovo e si chinò per dare un bacio sulla fronte della bionda.

<< SHIKAMARU!!! >>

Narutò si precipitò all’interno della sala correndo fino al lettino e fermandosi per miracolo prima di schiantarsi contro il paravento.

<< Sakura ha detto che è una femmina!! Posso vedere?? Posso?? Posso?? >>

<< Sempre il solito esagitato…ecco, ecco >> fece scostandosi per far passare il biondo.

Girò lo sguardo e notò che con lui erano entrati anche Choji, Sasuke e Sakura.

Choji gli sorrise avvicinandosi e battendogli una mano sulla schiena, non molto delicatamente.

 << Auguri. Da oggi non avrai neanche un attimo di pace, amico >> e lui parlava per esperienza.

Shikamaru sospirò rassegnato.

Ne era dannatamente sicuro.

 

 

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Non è un bellissimo regalo di compleanno per Shika?XDD Che cosa potrebbe volere di più dalla vita?? *uccide tutti quelli che hanno risposto “Un Lucano”*. Una donna fantastica, una figlia che sarà altrettanto fantastica e che cercherà di rendergli la vita un inferno, ovvio.

Beh, che dire… auguri Shikamaru!!! *lancia fiori*

E auguri allo ShikaIno *__*, un piccolo pensierino per il White Midnight <3

Ah, il nome della creatura è preso dalla fan fiction “Bloody Midnight” (ma guarda un po’ i casi della vita), scritta a quattro mani con Eleanor. Se avete tempo datele un’occhiata ù_ù *beve thè*.

E si, ci saranno anche gli altri pargoletti più avanti XD.

Al prossimo capitolo!!

   
 
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