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Autore: KikiWhiteFly    24/09/2009    8 recensioni
{Quinta classificata a pari merito con Darkrose86 al "Tears Contest" indetto da Red Diablo. Vincitrice del Premio Originalità e del Premio Emozione}
Diverso? Cos'è diverso? In fondo, se una gitana si chiamasse Sakura, senza distinzioni di sorta, non sarebbe un essere umano, in ogni caso?
Era questo l'eterno mistero che affliggeva il mondo, provocando una baraonda. Tante -assurde e sciocche- polemiche per una razza, un popolo che non aveva nulla da invidiare agli altri. Cosa è diverso?
Sakura rifletté tutta la notte, dopo che l'Uchiha, trasportandosi dietro quel sentimento di rancore che si era annidato negli anni all'interno del suo cuore, aveva lasciato la stanza. Sakura aveva i vestiti sdruciti, l'aspetto probabilmente impresentabile, ciocche di capelli ormai crespe, intoccabili. Occhiaie scavate in profondità, occhi che ormai avevano perso il loro splendore, spenti.
Riuscì a darsi solo una risposta: diverso?
Diverso non significava nulla se non simile.
Ebbene sì, gli uomini avevano paura di scoprire un'altra faccia della medaglia, probabilmente la loro -quella più nascosta-, quell'intoccabile e impronunciabile volto della moneta.
Genere: Triste, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo



~ Cuore di Zingara

 




Sakura canticchiava una canzone, osservando un'alba appena sorta... uno spettacolo a dir poco stupendo. Trovava affascinante studiare le sfumature del sole, dalla più scura alla più chiara, in una scala di colori, uno dopo l'altro; quel momento magico che preannunciava la nascita di una nuova giornata, la sicurezza che era ancora nel mondo.

Ora Sakura era lontana, distante dal luogo dove originariamente era nata e vissuta. Aveva bisogno d'aria, di cambiamento, di sano ossigeno da respirare. Proprio per questo inspirò ed espirò a pieni polmoni, sentendo quell'aria un po' frizzante tipica dei paesi nordici.



Ogni tanto il vento le parlava...

Sussurrava qualcosa: un flebile suono, armonico.

Cosa diceva?

Beh, non l'aveva mai capito.

Sembrava una litania che si ripeteva senza fine, una strofa dopo l'altra... forse solo la sua sciocca immaginazione, chissà.


Non avrebbe più riavuto indietro ciò che le era stato rubato. Poteva cancellare i baci dolenti, le lacrime amare, i momenti di terrore.



Il vento sibilava qualcosa, ancora.




Cercava di afferrare il senso di quelle parole, ma le sfuggiva dalle mani. Poi le parve di sentire una voce familiare, in lontananza; un brivido corse lungo la sua colonna vertebrale. Ora, anche ora che era morto, la tormentava? Giurò di aver appena udito la voce quasi ultraterrena dell'Uchiha. Poteva essere ancora illusione? Il sorriso sfumò sulle sue labbra, mentre un'espressione piuttosto scettica le copriva il volto, sostituendosi a quella sensazione di beatitudine che aveva provato prima.

Si alzò in piedi, cercando di tenersi in equilibrio sul rettangolo in cemento, lungo e stretto. Certo, era un po' scomodo, ma era la visuale più bella di tutte, quella... ecco perché, ormai da anni, ogni mattina si alzava poco prima dell'alba per osservare quel pittoresco quadro di luci e colori che tingevano il cielo.

Uchiha”, le parve di vederlo, doveva essere illusione. Sì, non poteva vedere un defunto, che oltretutto aveva ucciso con le sue stesse mani; aveva sentito il suo battito ormai assente, il suo respiro inesistente, il suo corpo fermo, immobile. Gli rivolse un'occhiata algida, lasciandolo parlare.

Non abbiamo ancora pareggiato i conti”.

Cosa intendeva dire? Sakura arcuò un sopracciglio; poi avvertì qualcosa sgretolarsi sotto i suoi piedi ed ebbe un brutto presentimento.

Si voltò dall'altra parte del muretto, ove c'era un grande fiume. Trasalì, decidendo di scendere... ma qualcosa la frenò. Era il braccio di Sasuke, la sua espressione dura, lo sguardo ostile.

Cosa...”, non finì la frase.

Te l'ho detto, gitana... non abbiamo ancora pareggiato i conti”, e sorrise sghembo, spingendola qualche centimetro più in là. Quella situazione era decisamente surreale, motivo per cui, in un primo momento Sakura, non parve credere a quello spettro.

Cosa stai facendo?”, era al limite del muretto, sarebbe bastata un'altra spinta e sarebbe caduta giù, in un baratro.

E chi lo avrebbe saputo? Nessuno.

Quella era una delle zone più deserte, in assoluto. Respirò a malapena, cercando di spostarsi, di sfuggire dalla presa dell'Uchiha, ma lui sembrava esercitare un potere troppo potente su di lei. Talmente forte che poteva solo soccombere.

Va' all'Inferno!”, gli gridò, con le lacrime agli occhi.

Volentieri”, disse lui, per niente toccato. “... ma non sarò il solo”, e con una leggera spinta Sakura fece un capitombolo, urtando le rocce aguzze che incontrava lungo la discesa... e alla fine cadde nel fiume, ma ormai aveva perso conoscenza.

Ormai aveva perso la vita.


Sasuke la osservava dall'alto. Quella figura galleggiante, sudicia, si muoveva nell'acqua, che la stava trasportando sempre più in là... e una grande chiazza rossa si stava espandendo sempre di più. Probabilmente la punta di una roccia era andata a urtare la sua schiena, poi, con maggior potenza, si era spinta nella debole carne della zingara, aprendole uno squarcio enorme.

 

Ecco, ora abbiamo pareggiato i conti”.

Si voltò, camminò a passi lenti e cadenzati, poi la sua figura si smaterializzò.


 

 

When our actions do not,

Our fears do make us traitors

 

-Quando non sono le nostre azioni, sono le nostre paure

a farci apparire traditori- (**)

 







Fine.















(*)-(**): Macbeth



Finita.

Posso dire, senza alcun dubbio, che questa è la storia in cui ho messo più impegno <3. Non mi sto chiedendo perché nessuno abbia commentato lo scorso capitolo, non ho nemmeno intenzione di supplicare un commento XD.

Mi piace questa fan fiction, l'ho postata e ne sono felice... il resto ha poca importanza <3. Grazie mille delle letture. Grazie a chi mi ha spronato ad andare avanti nei momenti d'abbattimento, a chi mi ha detto che ne valeva la pena, chi ha apprezzato persino il mio modo di disegnare °°. Per questo e per altri motivi...

Grazie Efp <3.



Vostra Kiki.

   
 
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