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Autore: Meggie    01/06/2005    20 recensioni
Sono passati sei anni dalla fine di Hogwarts... Ron e Hermione si sono sposati e sono felici... ma è tutto come sembra? E gli altri, che fine hanno fatto? Dov'è Harry? E che cosa nasconde Ginny? (R/Hr)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OUR LAST TEARS

OUR LAST TEARS

 

Dedicato alle 144 recensioni per 22 capitoli, a tutti coloro che hanno letto questa storia, a Sunny, Twinny e Opy che sono le mie muse, a Ery la mia più grande conquista (ti voglio bene), a Sabry sempre e comunque... a tutti voi, grazie…

Hailie I know you miss your mom, and I know you miss your dad
when I'm gone but I'm tryin to give you the life that I never had
I can see you're sad, even when you smile, even when you laugh
I can see it in your eyes, deep inside you wanna cry
Cause you're scared, I ain't there, daddy's with you in your prayers
No more cryin, wipe them tears, daddy's here no more nightmares
We gon' pull together through it, we gon' do it
Laney, Uncle's crazy ain't he yeah but he loves you girl and you better know it

(Mockingbird – Eminem)

 

******

 

Epilogo: H.R.H. (His Real Home)

 

Undici anni dopo i loro giorni…

 

“Harry! Muoviti e scendi subito!!”

 

Un ragazzino sui 15 anni fece capolino pochi attimi dopo dalla cima della scala. “Arrivo, arrivo…” disse mentre finiva di abbottonarsi la camicia.

 

Alla fine della scala vi era Ginny che, con le mani appoggiate sui fianchi, lo guardava severamente. “Siamo terribilmente in ritardo… perché non ti dai una mossa ogni tanto?”

 

Appoggiò una mano sui capelli del ragazzo e lo spinse dentro la cucina, dove ad attenderlo c’erano Draco e sua cugina che stavano già facendo colazione.

 

“Io lo so perché ci metteva tanto…” disse la bambina “… deve incontrare Michelle…” Ginny e Draco sorrisero, mentre Harry la guardò male.

 

“Sta zitta, impicciona…”

 

“Mamma!”

 

“Harry!” lo rimproverò Ginny.

 

“Ma è vero! Non si fa mai gli affari suoi!” Harry si voltò verso la bambina “e poi non è vero che devo incontrare Michelle…”

 

“Si, invece!”

 

“No”

 

“Si”

“No”

 

“Si”

 

“Ho detto di no!”

 

“E io dico basta!”

 

La voce di Draco risuonò nella cucina. I due cugini si zittirono all’istante. Se c’era una cosa che sapevano molto bene era di non far mai arrabbiare Draco…

 

Ginny si sedette a tavola e continuò a fare colazione. Davanti a lei Harry stava litigando con il burro, cercando malamente di spalmarlo sul pane tostato. Anche in quello le ricordava terribilmente suo fratello.

 

Maldestro e impacciato. Proprio come Ron.

 

In effetti non aveva molto di Hermione, doveva ammetterlo. Da sua madre, l’unica cosa che aveva ereditato era la capacità di capire le persone. Per il resto, era la copia di suo padre.

 

Capelli rossi perennemente spettinati, occhi azzurri, viso cosparso di lentiggini marca Weasley, e un gran senso dell’umorismo.

 

Quello era Harry Weasley. Uno dei bambini più forti che avesse mai conosciuto. Un bambino che ormai era cresciuto… e non poteva non pensare a ciò senza una punta d’orgoglio.

 

Dio solo sapeva quanto amava quel ragazzino. Era come un figlio. Non aveva dubbi su questo.

 

Avrebbe dato tutto ciò che possedeva per non farlo soffrire mai più…

 

E accanto a lui c’era lei. Sua figlia. La sua bellissima bambina. Quella forza della natura. La vivacità in persona.

 

Lei era un perfetto miscuglio di caratteri tipicamente Weasley e tratti di Malfoy.

 

Se i capelli biondi e lisci, gli occhi e la pelle diafana erano caratteristiche che aveva preso da Draco, la forma del naso, della bocca, il modo di sorridere e la vivacità, erano sicuramente un’impronta di Ginny.

 

Solo una cosa era assolutamente priva di riferimenti nelle loro famiglie… quella bambina adorava i libri… nel vero senso della parola…

 

Harry si alzò di scatto. “Io ho finito… torno di sopra a chiudere il baule ok?”

 

“Fai in fretta, dobbiamo andare…”

 

Harry annuì e fece per uscire dalla stanza, quando la voce della bambina lo bloccò… “Tanto è vero che devi vedere la tua fidanzata…”

 

Harry aprì la bocca di scatto per risponderle a tono, ma fu preceduto da Ginny. “Ho detto di finirla, Hermione!”

 

******

 

Harry scese in fretta le scale reggendo il baule in una mano e la gabbia di Spark, il suo gufo, nell’altra.

 

“Harry ci sei?” Draco aveva già aperto la porta di casa e stava aspettando il nipote.

 

“Si, zio, ci sono, ci sono…”

 

Fece per uscire di casa, quando si ricordò di una cosa. Una cosa che doveva assolutamente fare.

 

Abbandonò i bagagli nell’ingresso e corse di nuovo di sopra, nella sua camera. Andò vicino al comodino e prese una vecchia cornice che vi era appoggiata sopra.

 

“Ti voglio bene mamma, ti voglio bene papà…”

 

Rimise giù la foto e uscì dalla stanza, lasciando dietro di sé, solo il ricordo di sua madre e suo padre.

 

Hermione Granger e Ron Weasley. Immortalati per sempre in una vecchia foto risalente al loro primo anniversario di matrimonio…

 

E osservavano, il loro unico figlio, farsi sempre più grande e prepararsi… per un nuovo anno nella nuova scuola di stregoneria di Hogwarts…

 

******

 

Draco caricava i bagagli sull’espresso per Hogwarts. Proprio come una volta, il rosso di quel treno caratterizzava un nuovo viaggio verso un nuovo anno scolastico.

 

Il quinto, per Harry. Il primo, per Hermione.

 

La bambina sembrava piuttosto agitata. Continuava a muoversi da un piede all’altro e a guardarsi intorno.

 

Harry le mise una mano sulla spalla. “Siamo agitati, eh?”

 

La bambina lo guardò, stizzita. “Non è vero…”

 

“E io ci credo… sento uno strano odore, non è che te la stai facendo sotto?”

 

Gli occhi della bambina si riempirono di lacrime e Harry capì di aver esagerato. “Sei uno stupido!” Hermione lo spinse via, ma il ragazzino le afferrò un braccio e la fece voltare nuovamente verso di lui. Si chinò leggermente, per poterla guardare direttamente negli occhi. I loro nasi si potevano quasi sfiorare, da quanto erano vicini. “Stavo scherzando… e poi non c’è proprio niente di cui aver paura… sarà uno sballo… ti piacerà di sicuro!”

 

Si rialzò e le scompigliò affettuosamente i capelli. Intanto Draco aveva appena finito di caricare tutti i loro bagagli e si stava avvicinando a loro, seguito da Ginny.

 

“Tesoro, tutto a posto?” Ginny sembrò preoccupata nel vedere gli occhi lucidi della figlia.

 

Hermione prima di rispondere sollevò lo sguardo verso il cugino, che le fece l’occhiolino. Sorridendo rispose di sì, e Ginny sembrò tranquillizzarsi.

 

“Hey Harry!”

 

Il ragazzo si girò di scatto e vide arrivare i suoi due amici, Mark e Jason.

 

“Ciao ragazzi!”

 

“Ah… se ti interessa” iniziò a parlare Mark con aria di chi la sapeva lunga “ho appena visto Michelle Sprite andare verso quel vagone …”

 

Harry arrossì. “Ma… certo che non m’interessa!” mentre dietro di lui Ginny e Draco tentavano di nascondere il loro sorriso…

 

Una leggera risata però fece voltare il ragazzo, e si ritrovò Hermione con un sorriso a 32 denti.

 

“Non provare a dire niente o me la paghi!” la minacciò.

 

“Del tipo ‘io lo sapevo’?”

 

Scoppiarono tutti a ridere, tranne Harry, naturalmente, che scosse la testa, rassegnato.

 

“Beh noi iniziamo a salire… ti teniamo il posto ok?” disse Jason a Harry, che annuì.

 

Il treno fischiò subito dopo e in molti si affrettarono a salire.

 

Ginny guardò Harry e lo abbracciò. “Mi raccomando…”

 

“Non preoccuparti, zia…”

 

“Ti voglio bene”

 

I due si staccarono. Il ragazzino le sorrise. “Anch’io…” poi voltò il viso verso Draco “Ciao, zio…”

 

“Ciao Harry, fa’ buon viaggio…”

 

Harry annuì e si spostò leggermente, per permettere ai suoi zii di salutare la loro bambina. Ginny l’abbracciò e le sussurrò qualcosa all’orecchio, che la fece ridere. Draco si inginocchio e l’abbracciò a sua volta.

 

Quando si staccarono, Draco la guardò negli occhi sorridendo. “A dispetto di quello che dice mamma, Serpeverde è un’ottima casa… ricordalo… e casomai la vecchia Babbuccia ti inviasse là, devi esserne orgogliosa!”

 

“Ma Grifondoro è mille volte meglio!” si intromise Ginny.

 

La bambina annuì e sorrise.

 

Il treno fischiò di nuovo. Il viaggio stava per partire. Hermione salì velocemente su una carrozza. Harry era già arrivato all’ultimo gradino quando si voltò e guardando Draco negli occhi gridò, sorridendo: “Rosso e oro, Grifondoro!”

 

Le porte del treno si chiusero imprigionando al loro interno tutti gli studenti.

 

Dall’altra parte un Draco particolarmente stupito osservava l’immagine del nipote attraverso i vetri. Non riuscì a non sorridere.

 

“Piccolo bastardo…”

 

“Draco!” lo ammonì subito Ginny.

 

L’uomo si girò e guardò la moglie negli occhi… “Che vuoi farci? Sarà la famiglia da cui viene… sarà il nome…”

 

“Eh già… sarà il nome…” lo canzonò ridendo lei…

 

Scoppiarono a ridere entrambi, mentre la mano di Hermione si era sporta dal finestrino per poterli salutare.

 

E mentre salutavano la loro figlia, non riuscirono a non pensare a quando vi erano loro, su quel treno, a salutare… a quando andavano a Hogwarts, quella vecchia… a quando si odiavano… a quando tutta la guerra non era ancora iniziata…

 

A quando la leggenda del fantastico trio non aveva ancora riempito le pagine di Storia della Magia…

 

Quanto tempo era passato… forse troppo, troppo in fretta…

 

E quante cose erano cambiate… forse non sempre in bene…

 

Ma era la vita. Che nonostante le proteste di tutti gli uomini, seguiva il suo corso e non la si poteva fermare… non la si poteva cambiare…

 

E allora tutto scorreva e andava… e forse un giorno ci sarebbe stato anche bisogno di un po’ di riposo…

 

Ma non ancora.

 

Non ancora.

 

******

 

If you knew how lonely my life has been
And how long I've been so alone
And if you knew how I wanted someone to come along
And change my life the way you've done

It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I come from
It feels like home to me, it feels like home to me
It feels like I'm all the way back where I belong

 

(Feels like home – Chantal Kreviazuk)

 

******

 

 

Harry si sedette al tavolo dei Grifondoro nella Sala Grande, aspettando lo smistamento effettuato dalla vecchia Babbuccia, come la chiamava suo zio Draco.

 

Il vociare si interruppe all’improvviso quando le porte vennero aperte. Una schiera di bambini fece entrò guidata dal professor Andersen. Tutti i nuovi studenti si stavano guardando intorno con aria spaurita, e Harry vide immediatamente la testolina bionda di Hermione fare capolino tra la folla.

 

Fu felice di vederla parlottare con una bambina accanto a lei, probabilmente sua compagna di viaggio in treno. 

 

Si era dispiaciuto doverla lasciare da sola, durante il viaggio, ma non poteva di certo portarla con sé, in uno scompartimento di soli ragazzi quindicenni. Se Ginny e Draco l’avessero scoperto, non l’avrebbe passata liscia di certo.

 

Far deviare la loro unica figlia all’età di undici anni non rientrava nei programmi dei suoi zii…

 

Non badò molto ai vari discorsi, preferendo parlare con Jason e, a tratti, rivolgendo la sua attenzione su una ragazzina a pochi metri di distanza da lui. Michelle.

 

Perché nonostante tutto… quella ragazza non era affatto male… anche se non l’avrebbe mai ammesso davanti agli altri…

 

I suoi pensieri vennero interrotti dall’inizio dello Smistamento. Una serie di bambini iniziarono a essere sottoposti al giudizio del Cappello Parlante.

 

Ti prego, mandala a Grifondoro…

 

Harry non voleva affatto che sua cugina finisse in Serpeverde… ma doveva ammettere che dato il cognome che portava non poteva escludere questa possibilità.

 

“Malfoy, Hermione”

 

La bambina sussultò, nel sentire il suo nome, e fece un passo avanti intimorita. Nella sua testa le parole del padre la tormentavano… e la paura di deluderlo e finire in Grifondoro era tanta… anche se doveva ammettere che non andava matta all’idea di finire in Serpeverde.

 

Con riluttanza si sedette sullo sgabello e attese che il cappello pronunciasse il suo giudizio.

 

Il suo cuore fece un balzo quando, a gran voce, il cappello parlò e le annunciò che per i prossimi sette anni avrebbe vissuto in una torre rossa e oro, e non in un sotterraneo…

 

Felice saltò giù dallo sgabello e corse verso il tavolo dei Grifoni. Mentre correva, vide suo cugino farle un cenno con la mano, così si diresse verso di lui.

 

Era felice.

 

E in fondo sapeva che suo padre non si sarebbe arrabbiato… e che sua madre sarebbe stata felicissima…

 

E poi era con suo cugino… che, nonostante tutti i litigi, adorava…

 

“Grande cugina!” Harry le porse la mano e lei schioccò sorridendo il cinque a suo cugino.

 

Si sedette a tavola e ascoltò il resto dello smistamento.

 

Applaudì tutte le volte che un nuovo bambino entrava a far parte della casa e si sentì elettrizzata.

 

Era a Hogwarts accidenti!

 

Aveva desiderato per così tanto tempo andarci… invidiando Harry  e pregando che la lettera arrivasse il più presto possibile… e adesso che il suo sogno si era finalmente avverato, non riusciva a crederci.

 

Un bambino si sedette davanti a lei, piuttosto goffamente.

 

Hermione lo osservò. Era un bambino come tanti. Capelli castani, occhi castani. Eppure le ispirava simpatia. Voleva conoscerlo…

 

Suo cugino la precedette. “E tu chi sei?”

 

Il bambino lo osservò piuttosto impaurito e non rispose. Harry inarcò un sopracciglio. “Faccio così paura?”

 

Il bambino scosse la testa e si decise a rispondere. “Ronald Phelps…”

 

Harry si bloccò.

 

Ronald…

 

Suo padre.

 

E seduta accanto a lui c’era Hermione.

 

Hermione…

 

Sua madre.

 

Hermione si accorse dell’improvviso cambiamento di Harry. Sua madre le aveva raccontato cos’era successo ai genitori di Harry. Forse non proprio tutto… ma a grandi linee aveva la storia completa.

 

“Come mai ti chiami così?”

 

La bambina sgranò gli occhi e si girò a guardare Harry. Che razza di domanda era? Si chiamava così, perché  i suoi genitori avevano scelto quel nome…

 

Ronald non sembrava però stupito della domanda.

 

“Mia mamma dice che era una persona importante… mi ha dato questo nome in suo onore… credo che facesse l’Auror… si conoscevano a scuola…”

 

Harry serrò la mascella.

 

Non bastava sua zia, che aveva chiamato la sua unica figlia, Hermione… come sua madre… adesso era arrivato anche uno con il nome di suo padre…

 

Ma non potè fare a meno di sorridere tristemente… in fondo il suo stesso nome, Harry, era nato proprio in memoria del grande Harry Potter, il migliore amico dei suoi genitori…

 

“Come si chiama tua mamma?” gli chiese Hermione…

 

“Luna… Luna Lovegood…”

 

“Non l’ho mai sentita… tu, Harry?”

 

Il ragazzo scosse la testa.

 

Era tutto così dannatamente strano. Era lì a parlare con Hermione e Ronald… e gli sembrava così naturale… così famigliare… nonostante quei due avessero quattro anni in meno di lui…

 

Era una sensazione strana.

 

Si sentiva bene e male allo stesso tempo.

 

Male, perché il ricordo dei suoi genitori e di quel padre che non aveva mai conosciuto era tornato prepotentemente in lui…

 

Bene, perché si sentiva come a casa… come se non avesse altro luogo che quello…

 

Harry non poteva sapere che quella strana sensazione di benessere era la stessa che stavano provando sia Hermione, che Ronald…

 

Non potevano sapere…

 

Perché in fondo, quello era solo l’inizio… per loro…

 

Ma si sbagliavano…

 

Quello non era l’inizio. Era solo il proseguimento di una storia ben più lontana nel tempo… una storia che non aveva avuto fine…

 

Tre vite che si erano intrecciate. Tre vite che avevano vissuto. Tre vite che erano state spezzate.

 

Quella era la loro storia. E non aveva avuto fine, come tutti credevano… no… nemmeno la morte era riuscita  a spezzarla…

 

E ora, era il tempo di riprenderla. Era il tempo di viverla. Viverla sul serio. Senza più dolore, senza più sofferenze…

 

Quello era un nuovo inizio… di una storia incompleta…

 

E nuove pagine si sarebbero ancora scritte. Perché non tutto si era concluso con la parola morte.

 

Una seconda possibilità. Tutti la vorrebbero, tutti la desiderano…

 

Ebbene quella era la loro… ed era solo l’inizio…

 

 

 

Hermione portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e osservò Harry e Ronald. Inspirò profondamente e si sentì una stupida per ciò che stava per dire… ma doveva farlo…

 

“Non vi sembra di aver già vissuto tutto questo?”

 

Hermione ancora non sapeva, che anche gli altri due, si erano posti la stessa identica domanda…

 

 

FINE DELL’EPILOGO

 

31 Dicembre 2004 – 1 Giugno 2005

 

******

 

Ed eccoci arrivati alla fine di questa storia… dopo più di cinque mesi di scrittura… tanti capitoli e tante emozioni…

 

Mi viene quasi da piangere… perché questa è stata la prima fiction lunga da me scritta… perché è stata la prima ad essere così amata… perché è stata la prima (e per ora unica) di cui mi ritengo orgogliosa di averla pensata e scritta…

 

Spero che questo epilogo pieno di speranza vi sia piaciuto… il titolo è ovviamente riferito a Harry… e al fatto che solo con i suoi due migliori amici potrà essere veramente a casa…

 

Da notare che le iniziali formano i nomi dei tre^^ Ci ho messo parecchio per trovare una frase, il cui anagramma sarebbe stato HRH… non è mica così semplice!!!

 

Annuncio importante: ho deciso che farò la storia nuova per prima… poi, quando terminerò “Mamma, ho appena ucciso un uomo”, potrò iniziare il prequel di OLT…

 

E visto che non ho più verifiche né interrogazioni, aspettatevi il primo capitolo già settimana prossimo o anche prima… il titolo, come annunciato, sarà “Gli Eletti – Nati per uccidere”… e questo è il riassunto : “Il mondo finì quel giorno, lasciando me soltanto. Guardai verso il cielo nuvoloso e vidi che il colore era svanito. Mi sto ancora chiedendo cosa sia successo a sole che avrebbe dovuto splendere lassù…” (da “Stigmas” di Kazuya Minekura). Ginny. Draco. Mangiamorte per scelta. Ron. Harry. Hermione. Auror per abilità. E ombre che nella notte si muovono veloci… e uccidono… uccidono…

 

Ho suscitato la vostra curiosità? Spero di si…

 

Ma adesso passiamo ai thannks:

 

Ely: ed ecco l’ultimo capitolo… una fine decisamente più allegra e speranzosa del resto della fic… ma ci voleva, no? Dimmi che ne pensi!

Kamomilla: Ciao!! Sigh… l’ultimo capitolo!!… come sono triste!! Comunque… come puoi vedere ho optato per scrivere prima la nuova storia… ma visto che “Mamma” non sarà lunghissima, presto arriverà anche il prequel… Grazie mille per le tue recensioni ad ogni capitolo!! Grazie grazie grazie!!!

Patty: eccola la mia fedele lettrice! Grazie per i complimenti!! Come vedi, la decisione è stata la nuova storia! Spero di ritrovarti anche là^^ dimmi che ne pensi di questo epilogo decisamente più allegro… un bacione e granzie per tutte le tue recensioni e per avermi seguita fino ad adesso!

MM1981: mi rendo perfettamente conto di aver fatto fuori un po’ di persone^^ Ti devo contraddire, la storia nuova è solo in cantiere, non ho iniziato a scriverla… e per far fuori qualcuno… chissà… potrebbe accadere… oppure no! Un bacio!

Opalix: Grazie mille per i complimenti, mi fanno veramente piacere. Come vedi ho optato per la new story… e dire che fino ad una settimana fa volevo scrivere il prequel! Va beh… -_- Sono contenta che i vari funerali ti siano piaciuti… (detta così fa un po’ macabro)… e anche i var momenti di Draco… mi piaceva inserirli in effetti^^ E concordo ampiamente con te, quella canzone è a dir poco stupenda! Un bacione e grazie per aver letto questa storia!

Sunny: O divina! Genietto a me? Mi inchino davanti a tale appellativo, non degno^^ Eh si… Hermione ha raggiunto il suo Ron… ma come vedi qui c’è un capitolo pieno di speranza… e soprattutto c’è la seconda possibilità, a cui Draco alludeva nelle sue parole… perché non posso stare divisi, ma non possono finire così… non trovi? Grazie per aver letto questa storia, non puoi immaginare come sono felice!! Non finirei mai di ringraziarti! Un bacio grandissimo!!! Grazie grazie! (PS: alla fine vai con la nuova storia… dal titolo “accattivante”… ^___-)

JulyChan: ovvio che mi ricordo^^ ehehe… Sono contenta che oltre ai capitoli ti piacciano anche le canzoni, sono tutte scelte con cura, mai a caso… quindi sono felice che vengano apprezzate! Un bacio e grazie per aver apprezzato la fic!

Rachele: “una brava scrittrice”… wow… il mio ego sta prendendo il volo! Come vedi il magico trio non è poi andato così perso come si credeva… e sono ancora insieme, ovvio! La morte di Harry? Verrà raccontata nel prequel! Devi solo pazientare un pochino! Un bacio!

Kaho­_Chan: sono felice che lo scorso capitolo abbia suscitato tutte queste emozioni! ^_^ ne sono veramente felice! E la new story ha vinto^^ grazie per aver seguito sempre con passione questa storia… grazie sul serio! E anche per tutti i complimenti!! Un bacione!

Lady Numb: ma ciao piccola margherita di campo^^ e come puoi vedere la storia nuova ha vinto^^ ma ci sarà anche il prequel, solo un po’ più in là! Sono felice che lo scorso cap ti sia piaciuto… e che mi dici del tanto sospirato ULTIMO capitolo? Io ho la lacrimuccia… un bacio grandissimo e grazie per avermi sempre recensito e sostenuto! E tanto che ci sono: fatti valere agli esami che tanto li stendi!

Weasleyina: grazie mille anche a te per le recensioni! Beh, il prequel arriverà, ma più in là… e poi non devi preoccuparti, appunto perché è un prequel non ha collegamenti con questa… quindi non c’è pericolo che ti dimentichi delle cose importanti… ^___- un bacione!!

 

GRAZIE A TUTTI… Un bacione immenso… e ci rivedremo alla prossima… con un altro titolo e da un’altra parte… ma ci sarò!!!!!!!

 

E che ne dite di recensire questo epilogo?? ^_____- basta cliccare qui sotto!

 

A presto, Meggie

 

   
 
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