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Autore: _Even    04/10/2009    7 recensioni
Io lo sapevo che c'eri, bastardo.
L'ho sempre saputo.
-Sapevo che saresti tornato.-
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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elwf I loved you

Io lo sapevo che c'eri, bastardo. Io lo'ho sempre saputo.
Sono spesso passato in quella fottuta isola, davanti a casa tua.
Ho visto tua madre col pancione. Ho provato a proteggerla da ogni male, anche se lei non lo sapeva.
E poi c'è stata una notte...
Credo l'unica notte (forse l'unico momento) della mia vita in cui io ho sentito veramente qualcosa dentro.
Forse era affetto. Non pretendo che tu capisca, nessuno lo fa. Nessuno può.
Ma tu eri così piccolo...
Tua madre era così sicura a tenere le finestre aperte...
E io sono entrato. Volevo vedere cosa ero riuscito a dare a una donna che ho sempre rispettato.
La sola donna per cui ho sentito un brivido. So che anche lei lo sentiva per me, o tu non saresti qui.
Stando attento a fare silenzio, sono entrato.
Lei dormiva, i capelli sul cuscino le facevano da aureola attorno al viso.
Mi sono avvicinata e l'ho baciata. Era così beata, proprio come me la ricordavo.
Poi ho ascoltato qualcosa. Era un vagito. Il TUO vagito.
Eri in una semplice culla di legno, ti eri svegliato e stavi per piangere.
Ma lei, solo lei, riusciva a rendermi abbastanza umano da desiderare solo che continuasse a riposare.
Così ti ho preso in braccio e ti ho cullato per un pò. Tu hai subito smesso di piangere e ti sei appisolato.
Ti ho dato un bacio sulla fronte e ti ho rimesso nella culla.
Non avrei mai pensato di poter vedere una cosa così fragile o così piccola come te.
Dopodiché, sono uscito. Ma evidentemente non ho fatto molta attenzione.
Mi sono ritrovata proprio lei dietro, che mi chiamava.
-Non te ne andare subito.- mi ha sussurrato.
E poi mi ha abbracciato, dicendo:-Sapevo che saresti tornato.-
Non sapevo cosa fare. L'unica cosa che potevo dire era:-Non sono qui per restare.-
Lei ha sorriso comunque:-Non ti chiedo questo, infatti. Ma sono contenta che tu sia qui. Ora.-
Le ho accarezzato i capelli, raccomandandole:-Parlagli di me un giorno. Prima o poi lo scoprirà.-
-Sai che ti odierà.-
-Sì. E allora?-
Le non ha risposto. Si è limitata ad avviarsi di nuovo verso casa.
-Aspetta.- le ho detto. Cosa potevo fare?
-Questa è di sicuro l'ultima notte che ci vediamo.-le ho detto.
L'ho stretta a me e l'ho baciata. E riusciva ancora a darmi un brivido.
-Ti ricorderò per sempre. Ma ora... addio.- e l'ho lasciata.
Il tempo di fare due passi e mi sono di nuovo voltato.
-Come lo hai chiamato?-
Lei sorrise e mi disse il tuo nome. Era un nome veramente bello.

Ora ci odiamo, ci vogliamo morti a vicenda e non proviamo sensi di colpa per questo. Ma volevo che tu sapessi che ventuno anni fa, andandomente via da un viale che non avrei percorso mai più, ho pensato che non ci fosse nome più bello di Jin.

Fine
  
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