Ojamajo
doremì
Questo
capitolo è un poì corto, ma vedrete che mi rifarò con gli altri..l'inizio è
solo il preambolo di tutto il resto..
buona
lettura!^^
Erano passati
quattro anni da quando il gruppo si era diviso e Hana era tornata nel modo
delle streghe, oramai tutte le
ragazze
avevano accettato la situazione e vivevano serenamente la loro vita da
studentesse.
Certo, si
vedevano poco ma era meglio di niente..
La sveglia
trillò vivacemente, ci vollero parecchi minuti finchè una mano accorse a spegnerla
buttandola per terra e un gridò
si levò dal
piano di sotto -Doremì svegliati!Ricordati che oggi è il tuo primo giorno di
scuola..- disse la madre mentre Pop
era già
sveglia da un pezzo -Ci penso io..- disse e detto questo salì fino alla camera
della sorella maggiore e le tolse le
coperte di
dosso, la ragazza rabbrividì e si raggomitolò su se stessa ma Pop non perse la
calma e aprì la finestra, improvvisamente
raffiche di
pioggia colpirono la ragazza in pieno volto e così si decise ad alzarsi -Non
potresti essere più delicata?- sgridò
indignata la
sorella che ribattè -Ho solo cercato di svegliarti..anzi dovresti ringraziarmi-
e scese a fare colazione.
Doremì guardò
la porta dove era appesa la sua nuova divisa, un completo di camicia bianca e
gonna blu con la giacca dello
stesso
colore, sospirò -Ah..da oggi vado al liceo- poi guardò l'orologio -AAAhh, se
non mi sbrigo fra un po' non avrò più
nemmeno
questa certezza!!- disse gridando mentre correva giù per le scale e stando
attenta a non ruzzolare, invano, poi prese
un tost tra i
denti e scappò dritta a scuola -Ciaooo..- riuscì a mugugnare prima di andarsene
ma non sentì le voci in risposta, che
le gridavano
qualcosa. Solo dopo parecchi minuti si accorse che pioveva, una pioggia a
catinelle, e lei non aveva neanche
l'ombrello
-Accidenti, forse era quello che mi stavano dicendo!- si diede un pugno sulla
testa, era ancora sbadata come quando
andava alle
elementeri. A parte il suo aspetto fisico, notevolmente cambiato, il resto le
sembrava del tutto uguale se non
peggio..arrivava
tardi a scuola, non ascolatava i consigli della famiglia e poi si ritrovava nei
guai, i voti non erano dei
migliori
perchè preferiva occupare il tempo in altro piuttosto che studiare!Non aveva
imparato niente o forse a solo a
sopportare il
peso della solitudine e a cavarsela da sola, senza andare a frignare ogni
secondo dalle sue amiche o a chiamare
le vecchie
per chiedere aiuto.
Durante il
tragitto si fermò sotto un palazzo, così da potersi riparare, ce la poteva ancora
fare -Mancano ancora sette minuti
all'inizio
delle lezioni e da qui ci metterò circa..10 MINUTI!- non era abituata a fare
quella strada, il liceo si trovava
lontano dalle
scuole elementari e medie, così non aveva calcolato bene il tempo.
Proprio quando
pensava al peggio una bicicletta si fermò davanti a lei, schizzandola un po',
un ragazzo che lei ben conosceva
la stava
fissando con la solita aria beffarda dipinta in volto -Tetsuya!Che ci fai qui?-
disse lei stupita, sapeva che sarebbe
andato ANCHE
allo stesso liceo ma non immaginava di trovarselo davanti così presto -Ehilà
Doremì..scommetto che hai dimenticato
l'ombrello!-
rise, lui si proteggeva con un casco anke se non allacciato -No, non è
vero..ahh- non ce la fece a reggere il
confronto, non
sapeva mentire e questo la rodeva molto ma inaspettatamente -Vuoi un passaggio
a scuola?- il ragazzo dai capelli
blu a punta
le stava porgendo un casco -O-ok..- salì in sella. Non se lo sarebbe mai
aspettato un gesto simile da Tetsuya, una
volta vedendola
in difficoltà l'avrebbe sicuramente presa in giro e shizzata con la bici,
invece adesso si ritrovava appoggiata
alla sua
schiena a pensare a lui..che assurdità!
Ma dopottutto
era contenta che frequentassero la stessa scuola, lui l'aiutava a sentirsi meno
sola e quando era giù di morale
con qualche
scherzo o battuta riusciva sempre a farla ridere! In realtà erano sempre stati
buoni amici anche se litigavano
continuamente,
poi da quando lui aveva detto di volerle bene il giorno dei diploma della scuola
elementare..si era sentita
ancora più
vicina a lui di quanto non lo fosse mai stata prima.
Tetsuya
andava a tutta velocità e non accennava a voler rallentare mentre Doremì si
aggrappava ancor di più cercando di non
far alzare la
gonna -Sei impazzito?!Rallentaaaa..- gridò per farsi sentire
disse lui in
risposta e poco dopo frenò così velocemente e improvvisamente da far cadere
Doremì sul marciapiede del liceo
-Ahia..- la
ragazza si massaggio un ginocchio e guardò torvo Tetsuya
trascinandola
all'interno del maestoso edificio, senza lasciarle il tempo di controbattere.
Era passata
qualche ora ormai, la professoressa non l'aveva punita ma di certo si sarebbe
ricordata il suo nome -Uuff- sospirò
una compagna
di classe vicino a lei la chiamò -Ti senti bene?- era una ragazza molto carina,
aveva i capelli neri e gli occhi
verdi e
grandi, Doremì non perse occasione per stringere subito amicizia -Si, grazie.
Io mi chamo Doremi Harukage e tu?- chiese
sorridendo
-Io sono Meiko Hinadoki, piacere!- le porse la mano, si vedeva che era una
ragazza simpatica ed educata.
Per un certo
verso le ricorò Hazuki, scosse la testa non voleva finire in pensieri malinconici
-Meiko, che ne dici di pranzare
insieme?-
offrì la ragazza dai capelli color magenta -Mi sembra un'ottima idea così ti
presenterò anche una mia amica..-
Doremì era al
settimo cielo, in un solo giorno aveva già trovato due amiche!
Al suono della
campanella si diresse in corridoio a fare una passeggiata e lì, appoggiato a
una finestra, vide Tetsuya che
chiacchierava
con Masaru del più e del meno -Così mi hanno accettato..- disse orgoglioso il
ragazzo dai capelli blu
io volevo
entrare nel club di musica ma non so se lo farò..- aggiunse l'amico, Doremì li
corse incontro -Ragazziii..di che
parlavate?-
disse sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi -Mi sono iscritto al club di
calcio..e tu che farai?- chiese a
Doremì, la
ragazza rimase perplessa, da quando le sue amiche se n'erano andate non aveava
più senso frequentare il club di
musica
-Ancora non lo so..- disse sinceramente e con uno sguardo vago -Ehi,
Doremì..come sta..ecco..Hazuki?- le chiese timidamente
Masaru -Sai
non ci sentiamo da un po'..- ammise -Oh, sta bene. Dice che la scuola è ottima
e che ha conosciuto delle ragazze
che come lei
suonano il violino- concluse non sapendo bene cosa dire -Vedrai che presto si
farà viva..- lo rassicurò dolcemente
anche se l
ragazzo non sembrava pensarla come lei, tant'è che andò via di mal umore.
-Lascia
stare..è cotto!- disse Tetsuya poi il suo sguardo si fermò su di lei, la fissò
intensamente -C'è qualche problema?-
disse lei
stupita -No,no..io vado- certo che era davvero strano quel ragazzo, Doremì
rimase perplessa a guardare la sua sagoma
allontanarsi.
Quella sera avrebbe chiamato Hazuki e le avrebbe parlato di Masaru, poi non si
sentivano da un po'..l'idea la
eccitava e
così fece di tutto per finire la giornata in allegria.
Poco dopo
andò in giardino, dove aveva appuntamento con Meiko e la sua amica Sakura,
corse velocemente e non si accorse di
aver urtato
una ragazza più grande -Ehi tu..- il tono era minaccioso -Scusa mi dispiace,
non vedevo dove andavo..sono di fretta,
mi aspetta
un'amica..-cercò di giustificarsi, perchè quella tipa le incuteva timore, era
molto alta,aveva i capelli biondi e
corti gli
occhi neri e i trucco molto pesante -Doremì!- si sentì chiamare e si voltò, era
Meiko per fortuna -Ciao..- la guardo
intimorita
dalla ragazza che aveva di fronte -Ahh, vedo che vi siete già conosciute!-
sorrise contenta -Vuoi dire che lei
è..è..?-
balbettò la ragazza rossa incredula -si, lei è la mia amica Sakura. Frequenta
il secondo anno. Non mi dire che ti ha
spaventato il
suo modo di vestire e comportarsi?- rise divertita, in effetti la gonna era più
lunga del previsto e solo in
quel momento
notò lo smalto delle unghia nero. -E' sempre la stessa storia con tutti..-
disse Sakura con un ghigno divertito
-Ma no..non
mi sono spaventata!- scoppiarono tutte e tre a ridere e tornarono a casa
insieme come delle vere amiche.