Da un giorno
all'altro il freddo invase completamente l'arida Oldmill e
le previsioni meteo preannunciavano lievi nevicate.
In
quel piccolo quartiere così accogliente non c'era
spazio per la malinconia del freddo inverno,eppure era
giunta l'ora che l'atmosfera gelida di tale
stagione,venisse a sostituire l'estate e a portare le sue
monotonie alla natura e agli abitanti di BigBurg.
Questa
stagione era il riflesso della personalità del
piccolo Zick; solitario,misterioso,un po' apatico....
Il
ragazzo guardava fuori dalla finestra di casa
Barrymore,nella quale regnava la tranquillità
totale.
E' uno stato alquanto anomalo in quella casa;
con i mostri in casa e il tutore sempre a dettar legge o a
litigare con Zobedja per la qualsiasi sciochezza, è
davvero difficile poter aver un po' di pace! Ma Zick non
si curava di quell'anomalia...aspettava la
neve,lì....fermo....con sguardo cupo e
intenso,immerso chissà in quale pensiero...
Magari
pensava ai suoi genitori....ultimamente c'è
qualcosa che determina continue liti tra Zob e Greta; Zick
se ne preoccupa...li vuole bene e sa perfettamente quanto
si amano...non puo' vederli così.
Magari pensa
che i rapporti con gli altri piccoli domatori non va
troppo bene; ha sempre avuto difficoltà a
socializzare con gli altri bambini in quanto un ragazzo
"diverso", ma con quelli come lui non dovrebbe
avere alcun problema...l'unica che puo' capirlo è
Elena...la giovane rifugiatrice.
"Eh,si....lo
sappiamo tutti che hanno una particolare intesa; stiamo
parlando della vera amicizia...non posso affermare che
diventerà qualcosa di più,sono ancora
piccoli....non hanno nemmeno affrontato
l'adolescenza....un giorno vedranno cos'è
l'amore....vedranno che gli ostacoli più grandi si
presenteranno solo allora!"
Lo disse una volta
Zobedja....seduto sul divano con la moglie....guardando un
album di fotografie degli anni '80. I ricordi riafforavano
nella mente della rifugiatrice,mentre le lacrime
traboccavano dai suoi grandi e espressivi occhi
castani....anche il domatore si commosse...il suo orgoglio
cedeva davanti alle emozioni che la sua Greta era capace
di trasmettergli....
....E poi....in qualche modo i
due,si rispecchiano sempre nell'intesa del figlio con la
giovane Elena....riaffiorano sempre i ricordi di un dolce
passato....in mezzo ad avventure e follìe. Tutto
coincide..chissà un giorno....
Quando Zick
ricordò questa scena arrossì e si distolse
da quei pensieri quando si accorse che....la neve era già
lì davanti ai suoi occhi....i pensieri l'avevano
accecato,ma quando vide la neve,non si stupì
molto....il fascino di quel fenomeno atmosferico era ormai
l'immagine di tanti ricordi.
<< Zick? >>
Chiamo' la madre con voce bassa e sconfortata.
Per Zick
non era una novità sentire quel tono di voce da
diversi giorni.
<< Che c'è,mamma? >>
<<
Vuoi una cioccolata calda? >>
<< Mi
piacerebbe. >>
<< Ne faccio due tazze per
te e papà.>> la donna non accennò
nemmeno un sorriso al ragazzino.
Non era da lei. Aveva
altri pensieri...
<< Lui dov'è? >>
Chiese il ragazzo, impassibile al comportamento della
madre.
<< Nella serra..riordina qualcosa,pulisce
i microscopi...non lo so...non ci parlo almeno da due ore.
>>
<< Va bene....vado nella serra,allora.
>>
<< Vi chiamo appena è pronta la
cioccolata. >>
<< Grazie. >>
Greta
di diresse verso la cucina con cautela....aveva già
acceso i fornelli.
Theo e Thessa sbucarono in un batter
d'occhio dalle antiche porte che dividevano il salone
dall'entrata e guardarono il nipote con fare pensieroso
senza dir nulla. Il giovane domatore guardo' i nonni con
sguardo fugace e un mezzo sorriso,dirigendosi verso la
cucina che portava alla serra.
Vide il padre seduto con
la testa tra le mani e le braccia appoggiate sul tavolo
con sopra gli attrezzi da giardinaggio e altre cose di
Greta; tra questi una foto di parecchi anni fa...una foto
che ritraeva l'adolescenza del domatore...la sua famiglia
e quella dei Barrymore insieme...
Lui e
Greta,insieme.
<< Papà? >>
L'uomo
si discosse dai suoi pensieri, sorpreso e con fare
allarmante alla vista del figlio.
<<
Oh,Zick...sei tu... >>
<< Qualcosa non va?
>> Il domatore si pentì subito della domanda
che aveva appena posto al padre. Nemmeno a farla! (-_-"
Nd.Anna ) sapeva benissimo che molte cose non andavano.
Non sapeva più cosa dire,arossì di botto e
guardò il padre come per chiedere perdono...
<<
Tranquillo,figliolo... >> Lo rassicurò
Zobedja con un sorriso sereno...ma spento..come non
mai.
<< ...Io e la tua mamma litighiamo
sempre per sciocchezze... >> Continuò
lui,mantenendo quell'espressione.
<< ...Sarà
perchè ci vogliamo bene....lei ci tiene molto ad
essere informata su i miei pensieri e le mie
frustrazioni.. >> si ammutolì di botto.
<<
E quindi? >> Chiese Zick con fare curioso...voleva
capirne di più, anche sapendo di non poter far
molto per loro. D'altronde comprendeva....ha avuto diverse
esperienze di litigio con Elena e non ha mai chiesto
niente a nessuno, se non al suo cuore.
<< E
quindi niente....io non sono un tipo così
emotivo....mi tengo molte cose dentro...e mi rendo conto
che così facendo la ferisco... >>
Rattristandosi, abbassò lo sguardo.
<<
...papà...nonostante questa tua autocritica, stai
esprimendo di fronte a me il tuo stato d'animo... magari
non è come dici....oppure c'è un altro
motivo e potresti anche spiegarmelo...>> rispose il
ragazzo comprensivo, con un accenno di ironia.
<<
...Con questa intuizione, puoi risponderti da solo...vedi
come ci capiamo? Figliolo mi hanno sempre detto che sei
uguale a me....cosa puo' esserci di meglio per poter
esprimere le proprie sensazioni? >>
Zob sorrise
al figlio.
<< ....Tua madre mi capirà...come
sempre....è troppo transigente...non merita che io
sia così misterioso...dovrei essere un pò
più loquace.... >> Continuò.
<<
..E' sempre stato così,vero? >> Chiese
Zick.
<< Cosa? >> Ribattè il
padre.
<< ...Il rapporto tra te e mamma....due
mondi completamente diversi uniti da un solo
sentimento..>>
"Ma cosa sto dicendo??!! O_o
Elena mi ha contagiato con le sue melensaggini!"
-.-"
<< Ehm....si potrebbe dire così...
O.o >> Il domatore fu sorpreso dalla profonda
osservazione del figlio.
<< ...Mi hai spiegato
più volte cosa comporta avere qualcuno che non può
proteggersi come noi, papà... >>
<<
...Non ho mai pensato alle conseguenze..per me non è
un peso.. >>
<< Lo so,papà...me ne
rendo conto.. >> <<
...E' inevitabile il litigio...>>
<<
....Appena andrò in cucina non saprò
trattenermi dall'abbracciarla....è stata una
domenica lugubre da far paura....per non parlare del fatto
che è la prima domenica di inverno! >>
Esclamò il domatore,quasi fremente da un affetto
improvviso....solo al pensiero....gli era già
passato tutto.
<< infatti...>> Confermò
Zick.
<< Zick! Zob! La cioccolata! >>
Gridò
la donna dalla cucina. Nemmeno se Zob avesse previsto la
situazione da lui desiderata.
<< Cioccolata? >>
domandò sorpreso.
<< Oh,sì! Mamma
ha detto che avrebbe fatto una tazza ciascuno. >>
<<
Che aspettiamo,allora? Spero sia senza panna... -.-"
>>
<< E boh! :D >> I sorrisi dei due
domatori coincisero,trasmettendo un pò di
serenità.
Vista la cioccolata, Zick si
precipitò a tavola senza indugi.
Zob restò
sulla soglia della cucina, guardando la moglie con
tenerezza.
Lo sguardo di Greta incrociò quello
del domatore....lei non sapeva cosa dire....mise la
cioccolata calda al posto dove sedeva il marito e lo
invitò ad accomodarsi.
<< Ti sei
imbambolato? Guarda che si raffredda! >> Disse la
donna, acida.
Zob si sedette intimidito,
guardando il figlio, che non sapeva come farlo uscire da
quella situazione.
Non c'era verso....doveva durare un
pò.....Greta si sarebbe addolcita, tornando la
donna solare di sempre.
<< Grazie,Greta....è
buonissima. >> Disse il domatore, sempre con molta
timidezza, per timore di una qualche gesto o risposta
aggressiva da parte della moglie.
Lei sorrise. Lui lo
stesso.
Si sedette e zitta guardava Zob e Zick bere due
tazze di uno dei suoi "capolavori culinari",
come li chiamava Zob; pensando a questa sparata, sorrise
dolcemente....con quella risatina birbantella.
<<
Che c'è? Cos'hai da ridere? >> Chiese il
domatore incuriosito, ma consolato dalla dolce risata di
Greta.
<< Niente, tesoro! >> Continuò
a sorridere, facendo un piccolo gesto con l'indice per poi
toccare il naso corvino del marito. << Ti
piace,dunque? >>
<< E' perfetta! >>
Rispose lui, dolcemente, prendendole la mano.
Zick
sorrise...pensava ad Elena adesso. La pensava
contento....non aveva più incertezze. L'amicizia è
l'amore possono sovrastare le barriere tra due diverse
specie....un mostro...un'umana...insieme.
Ovviamente
sapeva che domani i suoi sarebbero tornati a litigare per
un motivo o per un altro.
Li conosce bene.....sa che
suo padre è un gran testardo ed orgoglioso e sua
madre troppo istintiva...a volte il suo coraggio e la sua
solidarietà diventano pericolose per la sua stessa
incolumità.
Ineffetti vedeva attraverso loro,la
sua situazione con Elena e lo stesso era per Zob e Greta.
E' una cosa straordinaria.
<< Vado in camera mia.
>>
<< Va bene, sistema lo zaino per
domani,mi raccomando. >> Greta era così
serena che Zick non potè evitare di sorridere e
voltarsi verso il padre con sguardo complice.
Salì
le scale lentamente fino ad arrivare nella sua
camera....si buttò letteralmente sul suo
letto.
Fuori continuava a nevicare.....Zick è
cresciuto.
<< Vi voglio bene! >> disse
chiudendo gli occhi.
Quando Greta e Zob salirono al
piano di sopra, Zick stava già dormendo.
Il
domatore rimboccò premurosamente le coperte, la
madre lo baciò sulla fronte e spense le luci.
Non
era cambiato niente. Uscirono dalla camera di Zick,
silenziosamente, avviandosi verso la loro.
<<
C'è freddo, Zob... >>
<<
...L'inverno è lungo, cara...>> Zob aveva
l'aria di uno che voleva scherzare.
<< ...Non
condannarmi! Lo sai che sono freddolina! >>
<<
...Si, lo so. >> Il domatore sorrise teneramente,
abbracciando la rifugiatrice.
<< E allora domani
mi racconti? >> Chiese lei, nascondendo nella
domanda un tono autoritario.
<< Vedremo...non
ricominciamo,per favore! >>
<< No,no....va
bene....>> Greta di scoraggiò.
<<
Non fare quella faccia, Greta! Oggi sono stato malissimo,
per favore! Dammi tempo...io sono fatto così e me
ne rendo conto...ma mi fido di te,lo sai... >>
<<
...lo so....perdonami...sono ossessiva.... >>
<<
No....non sei ossessiva....è solo che.... >>
<<
Che....?>>
<<....E' solo che mi...che mi
ami....ti comporti da moglie...e basta! Non fai niente di
sbagliato. >>
<< ...E quindi? >>
<<
....Sono io che sbaglio....per un verso...per un altro
verso non lo faccio neanche apposta.. >>
<<
...Non ho mai pensato che potessi farlo di proposito, so
come sei... >>
<< ..E allora perchè
oggi siamo stati così male? >> Il domatore
stava cominciando ad agitarsi.
<< ...perchè
ci amiamo... >>
Zob si ammutolì,
arreso, intenerito....abbracciò forte la
donna.
Greta lo guardò intensamente negli
occhi:
<< ...Cosa hai detto a Zick? >>
<<
....voleva solamente darmi qualche consiglio....ma ne sa
quanto te... >>
<< Cioè nulla...
>>
<< ...Esatto.. >>
<<
...Ricorda quante ne abbiamo passate insieme....voglio
continuare ad avere quella forza di non farmi prendere
dalla paura.....hai rischiato troppe volte di
andartene....di lasciare me e Zick, troppe! Forse non
vorrei nemmeno saperlo. >>
<< E' quello che
cerco di farti capire.....forse non vorresti nemmeno
saperlo. >>
<< Sono più forte....la
forza la trovo sempre...>>
<< ....Avessi io
la tua stessa forza....>> <<
...Sono debole per il timore che possa accaderti
qualcosa.. >>
<< Non mi metterò mai
in mezzo a una vita da domatore.. >>
<<
L'hai già fatto anni fa... >> <<
Sei entrata nella mia vita...è da allora che
rischi...ogni singolo giorno.. >>
<<
....Non abbiamo mai pensato alle conseguenze...pensiamo
sempre e solo al presente.. >>
<< ...Il
presente mi mette paura.. >>
<<
....sovrastala...>>
<< Non è un
mostro... >>
<< ....Vorrà dire che
dovrai lottare contro te stesso... >>
<<
....Tu dovrai aiutarmi... >>
<< ...Io ti
aiuterò sempre! >> <<
Adesso andiamo a dormire...c'è veramente freddo!
>>
<< Va bene, piccolo ghiacciolo.. >>
Zob accennò un sorriso e si diressero verso la
camera da letto.
Era una notte fredda.....e sarebbe
stata anche lunga e piena di pensieri.