Quell'animale
pulcioso detto Sfruscio, saltò giù dalla finestra da
cui oltrepassava la luce mattiniera di quel preannunciato strano
giorno. Guardava ciò che aveva attorno che,comunque era tutto
quello che vedeva ogni santa e medesima mattina.
In una graziosa
stanza prevalentemente rivestita con carta da parati di un delicato
rosa, con oggetti di un certo gusto come peluche e bambole di ogni
tipo,un tappetino con una fantasia a rose rosse di forma circolare,in
perfetto ordine......nemmeno una piega. Vicino alla parete vi era un
letto grande con struttura in legno modellata con grafiche
particolari e complesse e lì, protetta sotto una calda e
morbida trapunta, riposava colei che è la padrona di quella
stanza apparente come quella di una principessa; completamente
l'opposto di quello che dimostrano i suoi gusti d'arredamento :
impulsiva, ribelle, violenta e tremendamente irascibile.....ma anche
altruista e sensibile...coraggiosa e leale.
Eh si...colei che Zick
aveva prediletto come compagna fidata...amica insostituibile che il
più delle volte lo fa uscire fuori dai gangheri.
Il gatto
piuttosto in carne di Elena, si accovacciò sul materasso in
attesa che la padroncina si svegliasse, ma non fece in tempo a
mettersi ben comodo che......
<< Elenaaaaa!!!!!!
>> Un grido dal piano di sotto prese la bestiola di soppiatto
che si mise subito allerta,continuando a scrutare la padrona che non
reagì minimamente all'improvviso urlo. Bene.....dormiva come
un sasso....non aveva sentito niente....anche il gatto l'aveva
capito....non poteva svegliarla niente e nessuno...-.-"
<<
Meow >> I lunghi baffi della bestiola ebbero un impulso e le
sue zampe un fremito.
Sentiva violenti passi da sotto verso la
stanza dove situavano lui e la bambina.
La portà si aprì
di scatto,violentemente :
<< Allora signorina!! Come
devo fare il sabato con te? Per te significa stare a poltrire tutto
il giorno, quando io invece vorrei poter approfittare del fatto che
sei in casa per chiederti aiuto in varie faccende! Non ci si può
aspettare niente da te! >>
Gridava imperterrita
Julie,nonchè madre di Elena,con una dei gemelli in braccio,
Violet.
La donna è alquanto stressata...eh si....marito
sempre fuori,in quanto direttore di un supermercato di Oldmill,una
figlia preadolescente svogliata e disobbediente (soprattutto da
quando ha a che fare con un piccolo e incorregibile cucciolo di Bombo
-.-) e due gemelli neonati ai quali prestare una costante e frenetica
attenzione!
<< Ma mamma,non gridare così, di
prima mattina! (esattemente le 10 e 42 -.-") Hai tutta la
giornata per criticarmi, sgridarmi o esasperarti per le mie
baggianate, ok? >> Risposta sempre pronta, la nostra
Elena.
Povera donna, ha già a che fare con i primi sintomi
d'adolescenza...ahi,ahi che cosa le aspetta con questa figlia!
U_U
<< Ohimè...con te non c'è verso! farò
tutto da sola come sempre! Vai immediatamente a vestirti e almeno
mangia qualcosa,diamine! E' tutto giù in cucina! >>
Sbraidò la povera Julie.
Elena si sentiva in
colpa....sapeva che sua madre aveva ragione ed era sola...ma da
quando era una rifugiatrice aveva davvero troppo da fare....da
fare,da godere e da sognare.
Per lei era un sogno meraviglioso
essere entrata nel meraviglioso dei mostri....quel mondo che la
allontanava dal suo migliore amico....ma adesso ne faceva parte
anche lei.
Ora lei e Zick hanno lo stesso problema : organizzare
la vita di domatore e di rifugiatrice in modo da conciliare tutto con
gli impegni scolastici e il continuo tentativo di non apparire
strambi e non farsi scoprire.....è dura!
<<
Vieni giù Sfruscio? Non mi aspetta una giornata rosa e fiori,
ne sono convinta...per non parlare che devo anche andare da Zick, che
ultimamente ha anche i suoi problemi e....>>
<< Meow
>>
<< Ma perchè racconto queste cose ad un
gatto? >> << Forza, cammina! Andiamo a
mangiare... >>
Elena doveva prima trovare l'umore giusto e
pensieri "Non Stressanti" per poter mettere qualcosa sotto
i denti.
Una volta vestita, scese le scale velocemente seguita
dalla bestiola,andando verso la cucina.
----------------
Davanti
agli scalini d'ingresso di casa Barrymore un uomo alto e longilineo,
con i capelli lunghi, biondi e gli occhi a mandorla neri, era in
procinto di avanzare.
Non era solo....veniva accompagnato da una
donnetta bassa e cicciottella, dai capelli rossi e con le lentiggini,
aveva il viso di una bambina e teneva l'uomo per un braccio.
I due
salirono le scale e arrivati davanti al portone, suonarono il
campanello due volte consecutive...segno di impazienza.
<<
Terrence, Johanna! >> Esclamo' la padrona di casa per la
sorpresa che trovò,aprendo la porta.
<< Greta cara,
siamo in orario, no? >> La rossa aveva un'espressione
sconfortata, ma probabilmente era l'espressione che Dio le aveva dato
dalla nascita come lineamento espressivo di quella faccia
cicciotta..-.-"
<< In orario? In orario per cosa? >>
<<
Zob ha detto di fare il più presto possibile...eccoci quà.
Possiamo entrare o vuoi prolungare le ciancie fino a quando non
arriverà tuo marito a spiegarti che è URGENTE?! >>
Disse acidamente l'uomo con una sfumatura di sarcasmo, guardando la
rifugiatrice con espressione irritata e ansiosa.
<< Terrence
non essere scortese con la povera Greta! Comportati da bravo ospite e
affronta una situazione con cautela e saggezza, per una volta! >>
Lo rimproverò la moglie.
Greta indietreggiò
confusa e scoraggiata da quanto aveva appena sentito dire da
Terrence; ineffetti Zob non le aveva proprio detto niente....e questo
non se l'era mica dimenticato...quindi il domatore dagli occhi a
mandorla aveva proprio toccato un tasto delicato, senza saperlo.
<<
Prego, accomodatevi....Zob è nel salone a bere una tazza di
tè....vado a prepararlo anche a voi... >> La voce della
rifugiatrice era cupa, bassa....triste.
<< Oh,no Greta,non
disturbarti, stiamo bene così. >> La domatrice si
accorse subito che c'era qualcosa che non andava.
<< Aspetta
chi ti ha detto che io non vo.........>> <<
...Ouch!!! >> (esclamazione di Terrence dopo una bellissima
gomitata di Johanna. Finchè continuerà a fare l'idiota
inopportuno, ne riceverà tante! Che stupido!)
<< Non
è un disturbo....vado...se dovete parlare di cose importanti,
un pò di tè ci sta sempre bene >> La donna
accennò un sorriso.
Si sentiva esclusa.....ma non poteva
fare niente se non fidarsi del marito. Temeva una reazione aggressiva
da parte sua, se si fosse impicciata....voleva dire che non era
qualcosa in cui lei avrebbe potuto essere d'aiuto....saggiamente,
avrebbe lasciato stare.
<< Ciao Zob. >> Disse la
donnetta dai capelli rossi, sorridendo timidamente di fronte
all'amico seduto sulla poltrona che leggeva il quotidiano, con
sguardo serio e concentrato.
Voltatosi verso i due domatori,
sorrise anche lui.....è incredibile....potrebbe sembrare una
persona severa e fredda, ma quando lo conosci........^^
<<
Ciao Johanna! Terrence...... >> Eh si....che saluto
distaccato....quella ferita non si chiuderà proprio mai.
I
due domatori si avvicinarono, ma Zob si alzò indicando che
dovevano cambiare stanza.
<< Andiamo nella serra, per
favore... >>
<< Paco e gli altri? >> Domandò
il domatore dagli a mandorla.
<< Arriveranno a momenti...
>>
Greta era lì....ferma....era curiosa e
aveva un sguardo davvero preoccupato, ma non voleva assolutamente
intromettersi....si sentiva terribilmente angosciata...
.....Zob
incontrò quel suo sguardo così tremendamente
triste....non sapeva cosa fare....era in pena per la moglie.....non
le aveva detto niente.....perchè stava facendo questo a lei?
Che senso aveva? Non lo sapeva nemmeno lui.....adesso c'era
qualcosa...qualcosa che non poteva comprendere l'intervento di Greta
in nessun modo......o forse era lui che non voleva convincersi che
lei potesse introdursi in un contesto di una certa
importanza.......forse voleva solo tenerla lontana......ecco perchè
lo stava facendo....sapeva di ferirla....ma l'unica cosa importante
era tenerla lontana, in quel momento.
Lei salì al piano di
sopra, senza guardare ancora il domatore rattristato per tutto quello
che stava accadendo...............a loro......i due mondi si
separavano.
-------------------------
In una camera
disordinata e buia, tappezzata di colori scuri e freddi e di poster
di supereroi dei fumetti..., suonava un cellulare da una trentina di
secondi circa....
Il giovane Zick che, tempo prima era intento a
leggere un libro di fantascienza prestato dall'amica, interruppe
tutto e si avventò a recuperare il cellulare sotterrato chissà
sotto quale cianfrusaglia, immaginando già di chi fosse la
chiamata.
Il suono proveniva dalla scatola in cui Zick metteva le
sue scarpe da ginnastica con la speranza di poterle nascondere
da quell'ingordo di Bombo (che a sua volta era chissà ancora
dove con Jeremy e gli altri......bah! Sono troppo silenziosi!
)....
<< possibile che l'abbia messo qui dentro, per la
fretta?? O.o >> Pensò, scettico.
<< Eh
si......-.-" >> Lo Trovo' Lì..
<< Pronto?
>>
<< Pronto, Zick? Beh....com'è la situazione?
Tutto bene? >>
<< Boh....sono estraenato dal mondo da
dopo mangiato....non so quello che combinano i miei...per certo so
che i Thaur sono qui....e non certo per una visita di cortesìa
o per un pranzetto pre-natalizio.... >>
<< Non è
buon segno....c'è anche quello sbruffone di Teddy? >>
<<
No,no....meglio...ho un pò di pace senza le sue battutine
pesanti! Comunque mio padre tiene anche me fuori....i Thaur
avranno pensato bene di fare lo stesso con Ted... >>
<<
Beh.....poco male....allora mi fiondo a casa tua, ok?? >>
<<
Si, ciao! >>
<< Ciao! >>
Il campanello di
casa Barrymore suonò insistentemente...
<< Vado
io! >> Zick si precipitò alla porta per aprire
all'amica.
<< Eccomi! >>
<< Sono nella
serra...sono arrivati anche Paco Luseney e le Mamery. >>
<<
C'è anche Lay, dunque! -.-" >>
<< No, è
questo che non mi quadra! >>
<< Oh Dio....mi sto
preoccupando sul serio....e che dovremmo fare, noi? >>
<<
Che tu sappia, ho mai lasciato che mio padre mi tenesse fuori dai
suoi "cavoli" ? >> Disse Zick con espressione
furtiva.....stava decisamente macchinando qualcosa.
<<
No....lo so bene...-.-" >>
<< ....Non starò
con le mani in mano come mia madre....io....le voglio bene,
ma....dovrebbe darsi una posizione....senno' non si sentirà
mai abbastanza! Io invece si! io voglio sentirmi qualcosa o meglio,
qualcuno per la mia famiglia e per tutti gli altri! Anche se sono
solo un ragazzino! Mi permetto di dire che sono il FIGLIO DI ZOBEDJA
ZICK! NESSUNO potrà fermarmi! >> Zick parlava serio, ma
sorrideva nello stesso tempo, era deciso a fare grandi cose, come
sempre.
<< Spero che non farai come lui, però..... >>
Elena ribattè l'espressione dell'amico, con la sua alquanto
ironica e seccata.
<< Che vuoi dire? >>
<<
......che non mi escluderai dalla tua battaglia.....in tal caso
scordati che io mi arrenderò come tua madre! >>
<< E' impossibile, bello mio! ;) >>
Il piccolo
domatore sapeva già che Elena sarebbe rimasta al suo fianco,
nel bene o nel male e in mezzo a mille pericoli.
<< Si, lo
so, Elena.... >> Egli non contestò.....e
sorrise.
------------------------------
<< Non
possiamo continuare a stare con le mani in mano! >>
Un
braccio possente di un uomo alquanto arrabbiato, battè contro
il tavolo della serra.
<< Calmo,Paco.....ci siamo ritrovati
milioni di volte in situazioni come queste....ci siamo riuniti per
questo....come al solito, inventeremo qualche strategia... >>
Rispose Zob cupo e severo al Luseney.
<< E infatti amico! E'
proprio per questo motivo che dobbiamo fare sul serio! Ci riuniamo
sempre in questa serra e abbiamo sempre idee sbagliate!
SEMPRE,DIAMINE! Anche i nostri figli hanno saputo fare di meglio! >>
Ribattè Terrence, acidamente....non è nemmeno una
coincidenza...a parte che il domatore biondino è piuttosto
fifone,ogni pretesto è buono per contestare la saggezza di
Zob...ai suoi occhi stupida e inutile. (cretino e invidioso! Nd.Anna
-.-")
<< Tu te ne stai sempre lì calmo a parlare
e a parlare! Datti una mossa e cambia STRA-TE-Gì-A! O vuoi di
nuovo fare compagnìa alle bambole? >>
Continuò.....risposta inopportuna, di nuovo!
<<
Ora senti,brutto sbruffone......meglio che non parliamo ti faccio
passare un brutto quarto d'ora! Potrei anche avere problemi miei e
siccome è proprio così,non sono nel migliore degli
umori e voglio avvisarti che è meglio se non tocchi il tasto
che hai appena toccato,perchè ti ricorderei una spiecavole
vicenda a causa TUA,tralaltro! Quindi se non vuoi finire all'ospedale
prima di vedertela con qualsiasi altro mostro, sta' zitto o sarai in
pessime condizioni GRAZIE A QUESTO MOSTRO CHE HAI QUI,PROPRIO DAVANTI
A TE! IN CASO CONTRARIO,FUORI DA CASA MIA,CHIARO?! >>
Thaur
non potè far altro che tacere e guardare l'amico con timore e
pentimento.
<< Adesso andate via....tutti per favore!
>>
<< Ma Zob....... >>
<< Via...non ho
la mente lucida....farei di peggio.....e domani devo andare a
lavorare presto, AN-DA-TE-VE-NE! >>
<< Come vuoi tu,
Zob.....spero tu sappia quello che stai facendo....>> Paco si
arrese e si avviò verso la cucina per poi andare via da quella
casa.
i Thaur e le Mamery lo seguirono, senza
fiatare.
-------------------
<< Hanno finito?
>>
<< Non sento niente! >> <<
o comunque niente in confronto alle urla di prima... >>
Il
domatore uscì a testa bassa, furioso.....si avviava verso il
salone.
<< Zick.....non so niente neanche io.....ogni
giorno....ogni attimo.....aspettati di tutto....sei un
domatore...questa è la vita che devi fare....sei contento
della tua vita? Eccola qui.....servita su un vassoio
d'argento.....non ho nient'altro da dirti......vai a dormire
adesso....e se vuoi origliare,la prossima volta, fallo con più
furbizia. Buona notte! >> Concluse il domatore,
freddo.....senza rivolgere neanche un'occhiata ai dure ragazzini...si
congedò.
<< M-ma io........>> Zick
esitò....capì subito che non era serata......non
contestò. << 'Notte, papà...>>
<<
Sarà meglio che vada... >> disse comprensiva la giovane
rifugiatrice.
<< Si,Elena......grazie...>>
<<
E di che? A domani....e chiama per qualsiasi cosa! >>
<<
Si....a domani...>>
La ragazza se ne andò...chiuse la
porta.....quando il piccolo domatore era solo,lì......seduto a
terra....non sapeva a cosa pensare.......era ora di dormire.....
<< Greta...? >> Zob era entrato nella
camera da letto dove la donna dormiva serenamente dal tardo
pomeriggio.
<< Oh, sei tu....>> <<
Che c'è? >>
<< Niente....stai bene? >> Le
accarezzò la guancia sinistra.
<< Sì.....ma
anche no... >>
<< ....Domani vengo al negozio con
te.....buona notte....>> Disse piano.
Quelle parole diederò
alla donna sconfortata un pò di consolazione....le davano
l'idea di quotidianità, di normalità.......per un
pò.......lui avrebbe fatto il marito, lei la moglie.
Entrambi
si sorrisero...... << Buona notte >> Rispose.