TUTTO IL TEMPO CHE CI RESTA
Succede così...succede che una
mattina ti guardi allo specchio e sai, che da adesso in poi, niente
sarà più come prima..Per un attimo vorresti fermare il tempo,
trattenere il respiro, ma non puoi..
C'è un mondo che ti aspetta là
fuori..con i suoi fantasmi, le sue speranze, le sue piccole
preoccupazioni, i nuovi compagni con cui dividere il cammino e quelli
di sempre...che, forse, non cambieranno mai..
Già..Ti guardi allo specchio e ti
rendi conto che senza i tuoi compagni non sei nessuno. Lo sai, come
lo sa ogni poliziotto. Quello che non puoi sapere è, che proprio
oggi, qualcuno, non tornerà più a casa...
<< Anna posso ? >>
<< Veramente no >>
<< Grazie >>
<< No Luca, c'ero prima io.. >>
<< Eh ora ci sono io.. >>
<< No Luca tocca a me fare la
doccia, c'ero prima io >>
<< Va bè >>
<< Oh da quando sei diventato
commissario sei prepotente..>>
<< Si ok, un prepotente che sta
per spogliarsi...Anna uno, due... >>
<< Ma dai! Esco, esco va bene >>
Luca, dopo aver conquistato il bagno,
entrò nella doccia << Mamma mia qui l'acqua è sempre fredda!
>>. Il cellulare che Anna aveva distrattamente lasciato in
bagno, iniziò a squillare: << Anna il telefono! >> urlò
Luca sotto la doccia.
<< Si, lo sento >> rispose
la ragazza entrando di nuovo nel bagno. Lo prese in mano e lesse il
nome lampeggiante sul display. Il suo cuore perse un battito e la sua
espressione cambiò. Lasciò il cellulare vibrare ancora per qualche
secondo, indecisa sul da farsi.
<< Che fai non rispondi ? >>
chiese Luca dalla doccia
<< Si >> rispose uscendo
dalla stanza e premendo il tasto verde del cellulare.
<< Pronto! Ciao come stai? E' una
vita che non ci sentiamo...>> disse a raffica cercando di
celare il più possibile l'imbarazzo nella sua voce << ma come
adesso? Veramente mi sto preparando per andare a lavoro....Ah ok,
allora ci troviamo lì...a dopo >> Anna chiuse la conversazione
visibilmente scossa e si diresse verso Luca.
<< Era Carlo >>
<< Carlo chi ? >> chiese il
ragazzo con la bocca impastata di dentifricio
<< Carlo, Carlo >> affermò
decisa alla domanda ingenua dell'amico.
<< Quel poveretto non si ne è
ancora fatto una ragione >>
<< Ha detto che vuole vedermi,
era tutto agitato.. pensi che stia ancora male ?>>
<< Ma no, l'hai solo lasciato
all'altare...quelle son cose che si supera facilmente no? >>
rispose Luca ironicamente, intento ancora nella pulizia dei denti.
<< Ma che simpatico...Bell'amico
che sei, bell'amico >> disse Anna con aria da finta offesa,
avviandosi verso la sua stanza.
<< Ma stavo a scherza' >>
Nel frattempo
un furgoncino anni '60 guidato da un tipo insolito percorreva la
statale all'altezza del parco. Stereo a palla, andatura tranquilla,
fino a che un uomo spuntato dal bosco non gli tagliò la strada. Era
affannato, visibilmente scosso, aveva paura e chiedeva aiuto. Ma non
fece in tempo, un colpo all'altezza del polmone lo freddò. Due
uomini incappucciati, tra cui anche il tizio che aveva sparato,
trascinarono il corpo nel bosco e da dove erano arrivati se ne
andarono.
Il tizio del
furgoncino iniziò a sudare freddo, e per paura che i due uomini
tornassero, ripartì a tutta velocità verso la città.
All'incrocio
con la via Tuscolana una pattuglia della polizia lo fermò. L'uomo in
preda al panico e visibilmente scioccato iniziò a raccontare
l'omicidio a cui aveva assistito. I due agenti lo fecero scendere e,
mentre uno di loro chiedeva chiarimenti su quello che andava
farneticando, l'altro perquisì il veicolo, trovando, nel cruscotto,
una dose massiccia di fumo.
<< Ecco
dove l'ha visto l'omicidio >> disse ironicamente un agente.
<< No,
ma non ero fatto, ve lo giuro >>
<<
Intanto ci segua in commissariato >>
<< Ve lo
giuro mi dovete credere >> continuava a ripetere l'uomo, mentre
il poliziotto lo faceva accomodare nella macchina.
Giunti di
fronte al commissariato l'uomo continuava ad agitarsi e a ripetere
ciò che aveva visto. La scena catturò l'attenzione di Luca appena
arrivato insieme ad Anna.
<< Che
succede qui ? >> chiese
<<
Buongiorno commissario, niente di rilevante. Questo signore dice di
aver visto uccidere una persona, ma nel suo camioncino abbiamo
trovato questo >> rispose uno dei due, mostrando la busta di
marijuana.
<< Io
non sono fatto, dovete credermi, lasciatemi.. >> urlò l'uomo
dimenandosi.
<< No,
così no però.. >> intervenne Anna esortando il signore alla
calma.
<<
Commissario lei deve credermi! Hanno ucciso un uomo sulla statale che
costeggia il bosco, ve lo giuro, andate a controllare >>.
<< Un
controllo non costa niente >> disse Anna guardando Luca.
<< Ok, a
lui ci pensiamo noi >> affermò il ragazzo.
<< E'
una perdita di tempo commissario >> replicò un agente.
<<
Sempre meglio essere scrupolosi. Ottimo lavoro ragazzi >> li
congedò Benvenuto.
I tre entrano
in commissariato. << Ugo, due caffè ed un bicchiere d'acqua
nel mio ufficio per favore >>
<<
Subito >> rispose.
Anna stava
seguendo il commissario, quando fu fermata da Carlo. << Anna >>
le disse.
Lei si girò a
guardalo, quella voce, quel volto, ancora quella sensazione strana.
Carlo. Un turbinio di emozioni, brutte, belle, non sapeva. <<
Ciao Carlo, sono subito da te. Sistemo una cosa e arrivo >>.
Carlo la guardò e sconsolato si sedette. La preoccupazione gli si
leggeva in viso.
Luca fece
accomodare l'uomo del furgoncino nel suo ufficio. Quest'ultimo iniziò
a raccontare ciò che aveva visto, finalmente a qualcuno disposto ad
ascoltarlo. Ma non poté finire, Ugo entrò nella stanza. Una
chiamata anonima, una bomba nel commissariato. Probabilmente era un
scherzo di cattivo gusto, ma Luca attivò la procedura; furono
avvertiti gli artificieri e fu evacuato l'edificio. Ugo e Giuseppe
diressero il traffico, invitando tutte le persone ad uscire. Luca fu
l'ultimo, insieme all'uomo che stava interrogando. Prima di varcare
la porta, però si guardò intorno, osservando silenziosamente il
distretto. Tutti erano usciti, e così fece anche lui.
In una
frazione di secondo successe l'impensabile. Una moto scura, con a
bordo due uomini sbucò dal niente ed iniziò a sparare. Panico, puro
panico. Non ci fu tempo di reagire, di mettere mano alla pistola,
solo il pensiero di mettersi in salvo. Soltanto Raffaele, dopo aver
spintonato Elena per proteggerla, riuscì a sparare un colpo e ferire
uno dei due aggressori ma fu centrato ad una spalla da un proiettile
e cadde a terra. Purtroppo non fu il solo.
Quando lo
scompiglio generale e lo spavento lasciarono spazio alla realtà, lo
sgomento prese animo. Altri tre uomini erano a terra, gravemente
feriti.
Carlo.
Fu il primo ad essere colpito, due colpi all'addome. Aveva perso
conoscenza. Anna l'aveva visto accasciarsi a terra, era subito corsa
da lui. Con le mani cercava di tamponare la ferita: << Chiamate
un'ambulanza! >> gridò.
L'uomo del
furgoncino. Tre colpi. Uno al cuore. Morto sul colpo, non c'era
più niente da fare. Giornata sbagliata, posto sbagliato, il destino
gli aveva giocato un brutto scherzo.
Un terzo uomo
era a terra. Ferito grave, respirava faticosamente. Due colpi di
pistola, sull'addome. Iniziò a tossire.
Luca.
Vittoria, che le era vicino, lo soccorse all'istante. << Oddio Luca, siamo qui resisti. >> Luca annuì leggermente con la testa ed i suoi occhi verdi guardarono quelli di Vittoria. Era consapevole. << Ugooo chiama i soccorsi, subito!!! >>. Anna alzò lo sguardo all'istante, come freddata da un colpo di pistola. Luca. No, non era vero. Forse si era sbagliata. Invece, quello che i suoi occhi le mostrarono confermarono tutto ciò. Luca era a terra, continuava a tossire, perdeva sangue. Vittoria e Giuseppe chini su di lui. Ebbe l'istinto di alzarsi, andare da lui. Ma poi si bloccò. Stava ancora tamponando la ferita di Carlo, non poteva lasciarlo lì da solo. Luca non avrebbe voluto. I suoi occhi si inumidirono all'istante. << LUCA >> urlò....
Basta un attimo, un battito di ciglia, il nome della persona amata....è tutto qui....è tutto il tempo che ci resta..
FINE
Note:
Ecco qua..una one - shot scritta di pugno, mentre guardavo una puntata di Dott. House...se non vi piace date la colpa a lui ^_^ Chi segue distretto si sarà accorto che la parte iniziale e finale in corsivo sono le parole di Luca dette nel primo episodio dell'ottava serie, mentre gli avvenimenti sono ripresi dalla prima puntata di distretto9....Che dire, grazie a tutti colore che sono passati di qua e che magari hanno deciso di lasciare un commentino....
Un bacio
Tinta87
ps: Alchimista mi ha fatto notare che non riusciva a leggere il testo, io non avevo problemi di visualizzazione cmq nel dubbio ho modificato carattere...