Gossip Konoha



[Prologo]


Quando sei nell’alta società, non puoi fare a meno di sentirti importante. L’importanza porta sempre alla conoscenza. C’è sempre chi si fa i fatti degli altri, è un dato di fatto. Prendi ad esempio noi. Chi non farebbe carte false per il grande scoop? E’ un po’ come chiedere chi non farebbe carte false per andare a letto con Sasuke Uchiha.
La risposta è decisamente scontata.



“Sasuke Uchiha.
Un nome che dice tutto.
Suvvia chi non lo conosce? Gran bel ragazzo, gran bell’intelligenza, gran bei soldoni, gran bel figlio di puttana.
E buona pace alla signora Uchiha che non è sicuramente colpa sua se i figli crescendo si sono distaccati dallo stampo mentale che si era fatta quando erano nati.
Riccastro tra i riccastri. Ma diciamocelo, riccastro per eccellenza. Secondogenito del grande imprenditore Uchiha Fugaku, non è stato a caso se a differenza del fratello maggiore si auto delegato alla vita da figlio di papà che vive di rendita.
Dopo tutto non potrebbe lavorare nemmeno se lo volesse. Ma ve lo immaginate? Cosa potrebbe fare con quelle manine esili da giocatore di poker, e il faccino da bravo ragazzo che si è fatto mezzo mondo già a diciottanni?
Non prendiamoci in giro amiche mie, quei begli occhioni neri non vi guarderanno mai con dolcezza. Al massimo per farvi una radiografia completa prima di spogliarvi veramente sul sedile di qualche macchinona super, per poi ritrovarvi dimenticate il giorno dopo, una delle tante ragazze usa & getta del nostro Uchiha preferito…
[Continua a Pag 3]”


<< Hai capito cosa ti dicevo? >>
Il diciottenne sul divano di pelle accavallò con studiata nonchalance le gambe, prendendosi tutto il tempo per rispondere. Era più che chiaro che si divertisse a vedere l’amico sulle spine. Era raro poterlo prendere per il culo e quando si presentava l’occasione amava gustarsela un poco alla volta, come un Cognac di quelli buoni per intenderci. Da sotto gli occhiali neri da sole rigorosamente D&G, squadrò per l’ultima volta il viso dai tratti fini, resi più duri dall’impazienza, decretando che poteva finalmente toglierlo dalle spine.
Diciamocelo, più che spine da un vero e proprio letto di fachiri. Sembrava proprio che il rampollo di casa Uchiha avesse posato il suo regale fondoschiena su un porcospino vivo.
Neji Hyuga schioccò abilmente le labbra, agitando con aria effeminata la mancina appoggiata contro lo schienale, le labbra sottili piegate in un ghigno sarcastico che a stento riusciva a reprimere.
<< Ho capito… non c’è bisogno che continui a sbattermi in faccia lo schermo >>
Il moro assottigliò gli occhi neri dello stesso colore senza sfumature dei perfetti capelli ingellati che spiccava prepotente sulla pelle innaturalmente pallida, ritirando con aria contrita il portatile blu della Apple che fino a pochi secondi prima era stato a un palmo del naso del ragazzo che lo stava , velatamente è vero ma lo stava chiaramente facendo, prendendo per il culo.
Grugnì, lasciandosi cadere sulla poltrona che l’aveva ospitato fino a qualche minuto prima e che manteneva la forma del suo corpo nella pelle stropicciata nera, affondando con uno scocciato lamento in essa, forse chiedendosi come sarebbe stato sparire dalla faccia della terra.
Oh no, non sarebbe stato affatto divertente… non se si è Sasuke Uchiha.
<< Si vede lontano kilometri che ti stai divertendo Hyuga. Se sei qui per prendermi per il culo gira il tuo buon senso del cazzo e andatevene fuori da casa mia a braccetto >>
L’altro ammirò con sincero rispetto l’erudita esplicazione da Oxford dell’altro, limitandosi a passare una mano fra i capelli castani legati in un severo codino con alcune ciocche sparate sulla fronte, per poi alzare la stessa davanti al viso del giovane e trattenersi dal mostrare il dito medio, limitandosi ad alzare il pollice con aria compunta e un sorrisino serafico.
<< Primo: mi hai chiamato tu, io ero tranquillo in piscina fino a un ora fa >>
Il sonoro “tsk” del moro bastò a farlo continuare, alzando così l’indice con un gesto molto teatrale.
<< Secondo: questa non è casa tua. E’ di tuo fratello, ci sei tu solo per sua gentile concessione e perché è impegnato in un set fotografico a Parì per il resto dell’anno >>
Sta volta l’Uchiha minore sgranò gli occhi neri.
Neji sorrise vittorioso.
Colpito e affondato.
Mai e dico mai parlare a Sasuke Uchiha del celeberrimo famosissimo e amato fratello ( ma non da lui). Itachi Uchiha era ciò che a Tokio si diceva più In.
Il “più” per eccellenza, insomma.
E il fratellino minore detestava arrivare secondo, equivaleva a perdere. E non avrebbe mai accettato una sconfitta contro di lui.
<< Sei un grandissimo bastardo lo sai? >>
I due amici si guardarono per un istante.
Poi il castano si tolse gli occhiali, rivelando glaciali occhi grigi calcolatori.
<< Lo so Sas’ke… ma mai quanto te >>


Angolino di Keli

Che ve ne pare? Questo è solo un prologuccio insignificante per vedere che ne pensate, se vale la pena continuare. Si, ho preso l’idea da Gossip Girl, ma non avendolo quasi mai visto e sconoscendo quasi completamente i personaggi (quanti quasixD) sara “leggermente” diverso dal telefilmxD
Mi raccomando fatemi sapere che ve ne pare!
Kisu