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Autore: tYTy    30/10/2009    3 recensioni
Ecco una song-fic che parla della morte della madre di Ryou. Perchè vediate che non sono partita del tutto vi dico che in questa storia non ci sono pairing.
Song: Canto di Kengah di Ivana Spagna. (Parte della colonna sonora de "La Gabbianella e il Gatto").
Genere: Triste, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ryou canto di Kengah Sotto ispirazione dell'episodio 36 di TMM ho scritto questa song-fic, spero tanto che vi piaccia!
Parla della morte della madre di Ryou (infatti è lei che canta). 
Song: "Canto di Kengah" de "la Gabbianella e il Gatto" cantato da Ivana Spagna.
Potete dire quel che volete sulle parti scritte da me, ma se toccate la canzone...LA MIA IRA SARA' TREMENDA! MWAHAHAH! A parte gli scherzi, la canzone può benissimo non piacervi, ma non offendetela!
Questa storia non ha l'obbiettivo di farvi piangere altrimenti nei generi avrei messo drammatico. Non so bene che c'entra, ma lo volevo dire! XD

Ah, le note vanno lette alla fine. Ora si comincia!
Ps. se qualcuno recensirà gli risponderò modificando il capitolo.

Un volo breve ma bello questa vita mia
Ma nessun rimpianto si porta via


Sto morendo.
So che è strano da dire, soprattutto per una donna di 35 anni.
Ho sempre immaginato la fine come una dolce dipartita tra le braccia dei miei più cari amici, delle persone che amo. Non avrei mai pensato di andarmene così, tra le fiamme di casa mia; urlando, disperandomi.
Anche se ora è tutto finito. Non sento più il dolore, non sento più la paura, la tristezza. Solo una calma assoluta.
La mia vita mi scorre davanti come un vecchio film già visto di cui, purtroppo, conosco il finale.
E, lentamente, me ne vado.

Queste mie ali contro il cielo blu
Oh niente era più bello che volar lassù


Ora che sono morta, che me ne sto qui tra i cieli senza alcuna preoccupazione, non ricordo quasi niente della mia vita terrena. Nella mia memoria rieccheggiano solo poche ombre, che 
iniziano a riaffiorare potenti nei miei pensieri...
Ora tutto è diventato più nitido, nel viaggio tra i ricordi.
La pellicola viene riavvolta, in qualche modo si comincia dalla fine.
Vedo con chiarezza il momento i cui lo spirito abbandonò il corpo, dando inizio a quell'incredibile viaggio celeste. Fu magnifica la sensazione di leggerezza che provai in quei momenti.
Si trattava di una salita straordinaria, soprannaturale. Eterea, in qualche modo. E niente era più bello che volar lassù.
Il film prosegue. All'improvviso un'ondata di volti, suoni e colori m'investe.
Non so a chi appartengano quei visi, ma uno in particolare mi colpisce. Quello di un bambino biondo dagli occhi di ghiaccio. In qualche modo SO di conoscerlo da moltissimo, ma allo stesso tempo non ricordo chi è. E il cuore mio duole. 

Ma sono triste perché
Perché io non ci sarò con te
Tu mi cercherai
E io non ci sarò per te


La scena è cambiata. Questi non sono più i miei ricordi, ne sono certa. Questa è la realtà. Vista da quegl'occhi di ghiaccio che mi hanno trafitto.
Il fuoco divampava alto, su quella che fino a poco tempo prima era stata casa sua. All'interno c'erano i suoi genitori. Non occorreva un grande acume per capirlo. Il bambino era disperato, piangeva, urlava; ma era come se nessuno lo stesse ascoltando.
Non avrebbe mai dimenticato quel giorno. Non avrebbe mai dimenticato il dolore. Ne ero sicura.
Se non fosse stato per un ragazzo alto e moro si sarebbe buttato tra le fiamme, pur di salvarli, pur di provare a riportarli indietro. Pur di non separarsi da loro si sarebbe accontentato anche di morire.
Almeno li avrebbe rivisti.  

<< Mamma, papà! Dove siete?!? >> Gridava il piccolo. Quel grido così straziante, quasi un veleno per i timpani, improvvisamente mi fece recuperare tutte le memorie passate.
Ricordo, finalmente. Ricordo l'amore, la gioia, il dolore, tutti i miei cari, in particolare...Mio figlio.
Avrei tanto voluto rispondergli che io c'ero, ero lì, proprio sopra di lui. Ormai, però, non avevo più bocca per parlare. Non avevo più un corpo. Non potevo fare più niente. Nè per lui, nè per me stessa. Solo ora l'avevo capito.
Avevo sempre creduto che, come madre, sarei stata sempre presente nella vita di mio figlio, vicino a lui. L'avrei visto crescere, diventare un uomo soddisfatto e realizzato. Questo era il mio unico sogno, prima che andassi in fumo. Certo, ora avrò tutto il tempo del mondo per osservarti, figlio mio. Ma tu non lo saprai mai, se non quando anche la tua ora sarà scoccata.

E prego che amici veri ti aiutino
Fino a che sarai un po’ cresciuto tu
(*)
E se io non posso più, volerai tu, volerai tu…
Volerai tu…


L'unica cosa che posso fare ora è pregare. Pregare che tu non ti chiuda nell'isolamento, pregare che il tuo cuore non diventi gelido come i tuoi occhi. Che tu non muoia nell'essenza più profonda: L'Anima. (**)
Non spegnerti con me. So che sarai molto tentato dal farlo, ma se il tuo corpo vive ancora ci sarà un motivo. Hai tutta la vita davanti, se sarà bella o brutta dipende solo da te. Non sprecarla rimpiangendo i tempi passati. Non dico che ti debba dimenticare di me, però sappi che ricordare è sempre una buona cosa, ma non lo è altrettanto rimanere intrappolati nelle memorie del passato.
So che non sopporteresti da solo tutto il dolore, per questo ci sono sempre i tuoi amici pronti ad aiutarti e consolarti. Sì, sono pochi, però ti vogliono tutti molto bene. Sono sicura che Keiichiro si prenderà cura di te in modo sublime. Anche se non potrà certo sosituirci so che sarà un buon tutore, poiché è molto affezionato a te (***). E quando non sarai più oppresso da questo peso spiccherai il volo con le tue ali. Riuscirai certamente a realizzare tutti i tuoi sogni, possiedi la forza di un leone.
Ora devo andare, mi sento tirare verso l'alto. Evidentemente il mio tempo qui è scaduto. 
Infondo si sapeva che alla fine ci saremmo separati.  
Addio, piccolo mio.


NOTE:
(*) So che è cresciutA. Va bene che Ryou non mi è simpatico, ma mica penso che sia donna!

(**) Cercavo un modo per farlo risaltare di più, so che dopo i due punti non ci vuole la maiuscola nella prosa.
(***) Questo non è yaoi, punto.

La fic è corta, ma considerate che la canzone dura poco più di un minuto e mezzo! So che questa non è di sicuro la song-fic più bella del mondo, oltretutto è la prima che scrivo quindi non sapevo bene come fare. Comunque vi assicuro che mi sono impegnata davvero.

Nessun personaggio di quelli che compaiono mi appartiene. Naturalmente non mi appartiene neppure la canzone.
  
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