Libri > Perdido Street Station
Ricorda la storia  |       
Autore: Ranessa    11/06/2005    0 recensioni
E' il mio migliore amico... Mi volto a guardare... E' una semplice sconosciuta... Mi volto a guardare... E' la donna che amo... Mi volto a guardare...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[ I - Lublamai ]


[David]

E' il mio migliore amico.
Fin da quando eravamo due giovani e ribelli scienziati che vagavano sperduti per le strade di Palude della Canaglia alla ricerca di un buco non troppo costoso dove poter portare avanti i nostri esperimenti, è sempre stato il mio migliore amico. Ricordo che vestivamo quasi come barboni, che addirittura ci mancava il misero appartamento in uno dei tanti palazzoni dell'Università in cui avevamo vissuto insieme per quattro lunghi anni e che scroccavamo birra ai clienti abituali dei pub più lerci che incontravamo sul nostro cammino in cambio di deliziose disquisizioni sulle "argute e innovative teorie di due dei più promettenti scienziati appena usciti dalle bianche sale della famosissima Università di New Crobuzon"... che ovviamente potevano sempre tornare utili a chiunque, un giorno o l'altro...
Adesso è sdraiato sul letto di Isaac, nel soppalco, a guardare fisso il soffitto con quegli occhi spalancati e vacui che non vogliono saperne di chiudersi e la bava bianchiccia che gli cola lungo il mento e sulla camicia se uno di noi non va a ripulirlo regolarmente. Ogni tanto muove una mano, la sinistra, Isaac dice che è solo un tremito, che non c'è da sperare, che anche se ancora non sappiamo cosa cazzo possa essergli successo dobbiamo convincerci che le probabilità che si riprenda sono molto poche... Ma come diamine si fa a convincersi che il tuo migliore amico resterà un vegetale per il resto della vita quando la colpa è tua?! Anche tua... Siamo stati dei coglioni, io e Isaac, e anche lui...
Cosa cazzo hai fatto Lublamai, cosa?
Cosa ti ha fatto?!
Lub...

Mi si avvicina lentamente camminando esitante sulle sue gambe cefaliche.
In realtà noi abbiamo sempre saputo di loro due, lei ed Isaac, ma nessuno ha mai voluto affrontare l'argomento, o anche solo toccarlo alla lontana... Quando Isaac vorrà, ci ripetevamo, e la cosa in fondo non ci dava fastidio, è adulto, può portarsi a letto chi vuole, pensavamo, ma in effetti non ci aspettavamo qualcosa di simile... nemmeno da Isaac Dan der Grimnebulin, il teoreta rinnegato.
Mi parla nel suo linguaggio dei segni, muovendo le mani lentamente perchè sa che non lo conosco particolarmente bene. Ma non la capisco ugualmente, ho la testa altrove, non riesco nemmeno a pensare e sono stanco... così terribilmente stanco...
"Isaac..." lo chiamo, sperando possa togliermi da questa imbarazzante situazione, perchè nonostante tutto lo vedo quanto sia difficile per lei, che ha rinunciato a segnare con le mani mortificata, le antenne che fremono infelici. E lui arriva, mi spiega che Lin pensa che io sia molto stanco, vuoi che ci stia io questa notte?, forse sarebbe meglio che io riposassi un po', non mi pesa David, davvero...
"No... grazie, preferisco restare io con lui, se non vi spiace..."
Si fa piccola piccola nel suo carapace, Isaac mi squadra con aria sconsolata e insieme si allontanano.
Io mi alzo dalla sedia, attraverso l'ampio spazio in cui io e Lublamai lavoravamo e salgo le scale verso il soppalco. Io devo restare con lui.
Io sono il suo migliore amico.

Mi infastidisce che ci siano anche loro, e mi infastidisce il fatto che mi infastidisca la loro presenza.
La donna insetto di Isaac vaga come un'anima in pena per il laboratorio, senza ben sapere come comportarsi e lui si colpevolizza seduto alla mia scrivania, tentando di capire cosa cazzo possiamo fare. Il garuda sta seduto in terra, ancora non ha detto una parola, il congegno per le pulizie è definitivamente impazzito e Sincerità si è nascosta qui da qualche parte, nel soppalco di Isaac, non riusciamo a trovarla.
Io invece imbocco Lublamai. Gli ho messo un altro paio di cuscini dietro la testa, gli apro la bocca, ci caccio dentro il cucchiaio, richiudo e gli massaggio delicatamente la gola finchè non manda giù tutto. Se fosse vivo, davvero vivo, me la sputerebbe in un occhio questa schifezza. L'ultima cosa di cui avevamo bisogno era che Isaac si mettesse in testa di chiedere aiuto a quella feccia umana di Lemuel Pigeon e alla sua amica, Derkhan Blueday, anche se a quanto pare era già invischiata in questa storia quanto noi per altri motivi... Ma per Jabber, quante altre persone devono ancora vedere Lublamai in questo stato?! E il Parlamento, cazzo, il Parlamento! Possibile che non ce ne sia uno tra loro che non voglia capire che impelagarsi con il Parlamento significa merda e nient'altro?!
Gli ho dato un boccone troppo grande, la gola di Lublamai non riesce ad inghiottire.

Questa mattina gli ho lavato i capelli. Ne avevano proprio bisogno.
Gli ho cambiato i vestiti e la biancheria e ho tentato di fargli mangiare ancora qualcosa.
Mi sono seduto sulla solita sedia sgangherata vicino al letto di Isaac e gli ho letto qualcosa, gli ultimi appunti che aveva scarabocchiato con la sua inconfondibile grafia arrotondata sul suo taccuino arancione, vai a sapere che sentire dei suoi ultimi progetti ed esperimenti non lo aiuta a fargli recuperare il cervello...
Gli ho fatto il bagno ovviamente, prima di cambiarlo, con una bacinella di acqua tiepida, una spugna e un paio di asciugamani. Ho ripulito i suoi escrementi e gli ho fatto la barba.
Gli occhi sono sempre aperti.
Questa notte mi hanno spaventato a morte, quando mi sono svegliato di soprassalto sulla sedia e la prima cosa che ho visto sono stati loro, terribilmente bianchi nel buio del soppalco di Isaac.
Gli ho tagliato le unghie delle mani e dei piedi e ci ho messo veramente molto a scegliere quale camicia fargli indossare.
Alla fine ho optato per la sua preferita.
Quella azzurra con i bottoni bianchi e le righe.
Gliel'avevo regalata io.

Ho paura.
Ho una paura fottuta. Ora che di questa storia ne sappiamo di più sono schifosamente terrorizzato. Ma cosa cazzo dovrei fare? Isaac non capisce... Vuole fare l'eroe della città, vuole che la risolviamo noi 'sta cosa, come se fossimo tanti Jack Mezza-Preghiera e sapessimo anche solo da che parte girarci per cominciare!
Ma ho io la soluzione... La sola idea mi disgusta... Forse dovrei... Non posso aspettare che parlino con Barbile?... Dovrei tornare là... Raccontare tutto a Sally... Non lo faccio perchè ho paura! Lo faccio per tutti quei poveracci che continuano a trovare per le strade, con il cervello in pappa e la bava alla bocca... Come Lublamai... In fondo sono del Governo, cazzo! Se non sanno cosa fare loro dovremmo riuscirci noi?? Magari sanno anche come aiutare le vittime, quel dannatissimo bruco è uscito dai loro laboratori, no? Voglio solo aiutare la gente... per questo lo faccio... Per questo vado nella parte nord di Crogiolo di Saliva, superando Saliva Bazar Station... Ho deciso, ci vado... La periferia più squallida della città delle puttane... Stanza 17... la mia vergogna... Farò la spia, tradirò Isaac che ha fiducia in me... Ma non lo faccio perchè ho paura... Lo faccio per aiutare la gente! Io lo faccio per aiutare Lublamai! In fondo...
Lublamai è il mio migliore amico.

[Lublamai]

Oh cazzo... Oh cazzo! Questa è la volta che sono fottuto... Perchè diamine non riesco a gridare?! Merda divina! Quella è di sicuro la schifezza di Isaac... E si avvicina... Ed è proprio alle mie spalle... Jabber...
Perchè guardare la Morte attraverso i riflessi di uno specchio...?
Vorrei avere le ali come Teafortwo e volare via...
La fisserò negli occhi.
Fanculo...

Mi volto a guardare.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Perdido Street Station / Vai alla pagina dell'autore: Ranessa