Singhiozzo
“Hic”
Sanji si
fermò e attese qualche minuto.
"Hic”
Posò
i
piatti e sospirò, mentre Chopper lo guardava stranito.
“Ti
è
venuto il singhiozzo” disse risoluto.
Come se
non l’avesse capito da solo.
“Si
infatti, devo aver mangiato troppo in fretta” disse Sanji,
intervallando le sue
parole a qualche ‘hic’.
“Forse
hai
preso freddo!” disse Rufy, cercando di pensarci
più di quanto già facesse.
“No,
deve
aver bevuto una bevanda fredda, è quello che fa venire il
singhiozzo”
“Vi
sbagliate tutti e due, il singhiozzo viene quanto si beve troppo
alcool” disse
Zoro, solo per aggiungere un commento intelligente alla conversazione.
“Io
so che
capita quando si è ansiosi o agitati”
Sanji
sapeva solo che era agitato in quel momento, con gli occhi di tutti i
ragazzi puntati
su di se, che lo scrutavano.
E come
gratificazione, i singhiozzi aumentarono.
“Siediti
un momento, magari ti passa”
“Deve
bere
un cucchiaio di limone”
“Deve
prendersi uno spavento”
"E
chi è che lo spaventa a uno come Sanji?”
“Trattieni
il respiro qualche minuto!”
Sanji
cercò di ascoltare tutti i vaneggiamenti della ciurma, ma
non ci riuscì, perciò
uscì dalla cucina e andò a prendere un
po’ d’aria sul ponte, senza che il
singhiozzo gli passasse.
Qualche
istante dopo sentì la porta aprirsi, cercò di
calmarsi e di rispondere al
compagno che si sentiva già meglio quando, sentendosi
voltare, si trovò di
fronte Zoro.
“Che
hic…
vuoi?!” chiese cercando di sembrare minaccioso.
Ma si
faceva ridere da solo.
Forse
anche a Zoro doveva fare quest’effetto, perché
sorrise.
E senza
riuscire a parlare un’altra volta, sentì le labbra
dello spadaccino premere
sulle sue.
Il respiro
gli si fermò nel petto, gli si aprirono gli occhi in maniera
smisurata, e
subito tentò di allontanarlo da sé, ma la presa
di Zoro sulla sua schiena era
troppo forte per lui.
Subito il
ragazzo gli aprì la bocca con la lingua e si
infiltrò al suo interno,
massaggiandogli una guancia, senza che Sanji opponesse più
resistenza.
Rimasero
così quasi un minuto, per poi staccarsi alla ricerca
d’aria.
Sanji lo
guardò, gli occhi velati da quella nuova sensazione.
Zoro lo
guardò a sua volta, e gli massaggiò la gola.
“Avevo
ragione io…”
Sanji lo
guardò stranito.
“Dovevi
trattenere il respiro qualche minuto”