The Sword
- Io sono la sua spada. Il mio compito è spazzare via sia i suoi nemici che le sue debolezze. Ma tu C.C. ... Tu devi essere il suo scudo.
Mentre si allontanava
sentì C.C. ritornare nella stanza ad occuparsi di Lelouch.
Non era preoccupato. Cioè, non più del dovuto. Sapeva che C.C. sarebbe riuscita
a rimettere Lelouch in piedi. Quei due si assomigliavano parecchio in un certo
senso, si capivano a vicenda. Senza contare che i suoi 500 e più anni di
esperienza e il suo.. potere che le permetteva di scavare nella coscienza, nei
ricordi, nei più oscuri pensieri (il ricordo di quando l'aveva fatto con lui era
ancora tanto vivido e sgradevole da causargli scatti nervosi ogni volta che ci
ripensava) la aiutavano molto sotto questo aspetto. Se si sa come distruggere
psicologicamente qualcuno si sa anche come guarirlo, no?
Entrò nella sua stanza.
Sì, ribadì nella sua mente, Lelouch era a posto. Domani sarebbe tornato
in sé e in sesto, e avrebbero proseguito con lo Zero's Requiem.
Domani...
Le ginocchia gli cedettero. Scivolò lungo la parete, mentre la sua mente in
subbuglio continuava a ripetere la stessa frase:
"Nunnaly è viva! Viva!"
Respirò a fondo, diviso tra lo shock e il senso di gioia che non poteva fare
a meno di provare, nonostante sapesse quanto questa scoperta rischiasse di
mandare tutto a monte. E sarebbe stato un disastro, per lui, per Lelouch, per lo
Zero's Requiem e per il mondo intero. Ma...
"Non l'ho uccisa! E' viva!"
Sospirò, appoggiando la nuca contro la parete e rilasciando la tensione accumulata durante lo scontro con i Knight of Rounds. Lo
sforzo psicologico di restare rigido e impassibile fino a quel momento l'aveva
privato di ogni energia.
Sapeva che abbandonarsi a simili momenti di debolezza era inammissibile per lui.
Se la spada va in pezzi cosa ne è del suo padrone?
Se avesse mostrato debolezza di fronte a Lelouch sarebbe stata la fine: almeno
uno dei due doveva mantenersi lucido e razionale, altrimenti sarebbe stato
impossibile portare a termine un piano - una promessa - come quello dello "Zero's
Requiem".
In effetti, da questo punto di vista le cose non erano cambiate molto rispetto a
quando era Knight of Seven. La sua posizione di outsider lo costringeva a
stare sempre all'erta, ben consapevole che praticamente tutti (con l'eccezione
di Gino e Anya) aspettavano solo un passo falso o una manifestazione di
debolezza per farlo fuori in maniera neanche troppo ortodossa (anche se il
Vampiro di Britannia era stato l'unico ad essere esplicito al riguardo).
Non che avesse intenzione di fare la vittima o qualcosa. Insomma, era stata una sua scelta in fondo, e sapeva fin dal principio che percorrendo quella
strada si sarebbe ritrovato tra l'incudine e il martello.
Ma l'aveva fatto lo stesso perché pensava fosse ciò che era GIUSTO. Perché
credeva fermamente nel suo obbiettivo e nel bisogno di conseguirlo.
La determinazione era la sola cosa che non gli mancava...
Però...
C'erano momenti durante i quali sentiva che il ricordo di Euphie non bastava a
rinsaldare quella determinazione.
Questo era uno di quei momenti...
Un miagolio attirò la sua attenzione.
Suzaku alzò la testa e sbatté le palpebre.
Arthur lo fissava con aria perplessa (se un gatto avesse potuto avere un'aria
perplessa, s'intende), il capino inclinato da un lato.
Probabilmente si stava chiedendo che ci facesse spalmato scompostamente contro
la parete, e a terra per di più.
Allungò una mano per accarezzarlo, e Arthur aprì automaticamente la bocca per
morderlo. La mano guantata di Suzaku si fermò a pochi millimetri di distanza dalle fauci
del micio, restando un attimo come in contemplazione, mentre anche il gatto
rimase in uno stato sospeso, con la bocca aperta. I loro occhi si incrociarono e
Arthur lo guardò, i dentini aguzzi pronti ma immobili, come a dire: "Embé?"
Suzaku aggrottò le sopracciglia, sentendo per la prima volta farsi strada in lui
un vago senso di irritazione.
- Ascolta...- disse, seccato, ignorando diplomaticamente il fatto che fosse
ridicolo discutere con un gatto- Ho avuto una giornata pesante. Sono mesi che
preparo lo Zero's Requiem con Lelouch e dormo male. Io e il mio
da-poco-ritrovato-migliore-amico, che è anche l'assassino della mia donna, stiamo andando contro L'INTERO MONDO con il
ruolo di nemici del genere umano. In più devo indossare questa specie di
cappa pesantissima e soffocante, ci inciampo di continuo e mi fa venire un
tremendo dolore alla schiena e quando me la tolgo ho una divisa che sarebbe più
adatta ad una porno star che ad un serio pilota di Knightmare(*). Gran parte
del fandom mi odia e mi da addosso senza esclusione di colpi, compresi quelli del tutto scorretti(**), e poco fa
ho dovuto far saltare per aria i miei ex-colleghi in mondovisione. E adesso ho
scoperto che la mia amica d'infanzia, che mi ero ripromesso di proteggere e
pensavo di aver ucciso, è viva e vegeta, ma armata della stessa arma di
distruzione di massa capace di cancellare intere città che a suo tempo fece
crollare tutte le mie convinzioni, e soprattutto è determinata a farci la pelle.
Ti sarebbe tanto difficile comportarti per una volta come un gatto normale e
dare un po' di conforto al tuo padrone?
Le parole sembrarono galleggiare nel silenzio che seguì con un senso di
aspettativa.
Arthur aveva chiuso la bocca e lo fissava immobile.
Suzaku si sentì di colpo molto stupido. A quanto pareva era più esaurito di
quanto pensasse. Una volta passato tutto quello, se fosse stato ancora vivo,
avrebbe fatto bene a farsi prescrivere qualcosa per i nervi.
Stava per alzarsi con un sospiro, quando Arthur avvicinò il muso alla sua mano e
ci si sfregò contro affettuosamente, facendo le fusa.
Suzaku rimase congelato per lo shock.
Arthur continuò a sfregarsi finché il ragazzo, esitante e ancora incredulo,
passò lentamente la mano lungo il pelo morbido, dalla testa fino alla coda.
Arthur miagolò di nuovo, chiudendo gli occhi in un inconfondibile ammiccamento,
dopodiché girò le zampe e trotterellò via, la coda ritta in aria e
ballonzolante, con l'aria di chi è molto fiero di sé.
Suzaku continuò a fissarlo senza parole finché il gatto non sparì dietro
l'angolo. Se non fosse stato impossibile, avrebbe giurato di averlo sentito
RIDERE.
Note:
(*) Lelouch è un pervertito, c.v.d. ... ù_ù
(**) Non sono riuscita a trattenermi... xDD Chiedo venia, ma ho sentito le accuse e gli insulti più assurdi nei confronti di Suzaku... >_> Tanto per dirne una, dopo questa scena ci fu chi sostenne la teoria che il povero piccolo Lelouch stesse venendo costretto da Suzaku a fare ciò che faceva... ò_ò Cioè, dico... xDD Che poi così insultano anche Lelouch...
Una scusa ufficiale a tutti quelli che pensavano
che questa fic fosse una cosa seria! XD
Dovete sapere che sono una strenua sostenitrice della Suzaku X Arthur.
Contrariamente a quanto sembra, secondo me Arthur adora Suzaku. ù_ù E' vero che
lo morde sempre, ma se lo odiasse farebbe di peggio. E soprattutto si terrebbe
alla larga da lui, invece Arthur gli sta sempre appiccicato. Non è che lo morda
perché lo odia, lo morde perché gli piace morderlo, ha proprio un'espressione di
godimento quando lo fa (è una coppia sadomaso °_°). Insomma, tipico amore
clampico. O la carne di Suzaku ha un ottimo sapore, chi lo sa. Anche se lo morde
pure sulle maniche e sui guanti (questo lo fa anche il mio cane con me però).
Comunque se non gli volesse bene non ce l'avrebbero mostrato mogio mogio sulla
sua tomba alla fine della serie. ù__ù
Non accetterò mai che Arthur sia stato affidato ad Anya dopo che Suzaku è
divenuto Zero (oddio, andarsene in giro con il gatto di Suzaku Kururugi avrebbe
messo a rischio la sua identità segreto, ma chissene)! Posso sopportare quello
che hanno fatto alla Euphie/Suzaku, ma se mi separano la Suzaku/Arthur li
boicotto... ù_ù Voglio credere che il gatto sia ancora con lui...
Arthur X Suzaku ForEver!
ps. Sì, sono leggermente pazza... ^\\^;;;
pps. Non posso credere che nel doppiaggio
italiano abbiano cambiato la parte dove Euphemia, quando Suzaku parlava dei suoi
sentimenti non ricambiati per i gatti, dice: "Essere in grado di amare
incondizionatamente è segno di un animo gentile". ç_ç
Che accidenti vuol dire: "E' un destino comune per le persone gentili (non
vedere i propri sentimenti ricambiati)"?
Perché dovrebbe essere così? Cioè, perché una persona gentile dovrebbe essere destinata a non essere amata? O_ò