1° Parte
Incomprensioni
Era appena finito uno dei tanti tornei di Bey Blade a cui i campioni del mondo avevano partecipato.
Era giusto finito in tempo per poter festeggiare insieme le feste di natale.
Takao, Max, Rey, Key, Mihracu, il prof Kappa e Hilary si trovavano ancora in Russia, dove era appena finito uno degli incontri più emozionanti della loro vita.
Era ora di pranzo ed erano tutti a tavola, per recuperare energie dopo la sfida.
Mancavano pochi giorni a natale.
Takao:- Non vedevo l’ora che questo torneo finisse! Mi era venuta una fame mentre combattevo!Dev’essere stata l’emozione della sfida!- disse Takao mentre si abbuffava.
Mihracu:- No, tu hai sempre fame! La sfida non centra assolutamente nulla!-
Max:- Mihracu ha perfettamente ragione! Non cambierai mai Takao!-
Risero tutti quanti.
Era bello avere tanti amici con cui condividere quelle emozioni.
Risero tutti, tranne Key.
Non bisogna stupirsi della cosa, era raro che Key ridesse insieme agli altri, è un tipo silenzioso lui.
Key si alzò e uscì dalla stanza.
Mihracu lo seguì con lo sguardo.
Da tempo aveva una cotta per lui.
Era vero a volte era scorbutico, ma con lei era sempre stato molto dolce.
Ma secondo Mihracu per lui lei era come una sorella, e questo la faceva soffrire.
Mihracu:- Scusate, esco un’ attimo.-
Mihracu si affrettò a seguire Key.
Non sapeva se l’avrebbe ascoltata, ma non costava nulla provare.
Uscì dalla porta principale, e alla sua destra appoggiato al muro dell’albergo vide Key, assorto nei suoi pensieri.
Mihracu era indecisa se avvicinarsi, e se poi l’avrebbe cacciata via in malo modo?!
Decise di rischiare, e si avvicinò.
Mihracu:- Disturbo?!-
Key aprì gli occhi e si voltò verso di lei.
Key:- No.-
Mihracu si appoggiò a sua volta al muro, di fianco a lui.
Mihracu:- È da un po’ che ti vedo pensieroso. C’è qualcosa che non va?-
Sapeva cosa le avrebbe risposto, ma sperò almeno che non sarebbe stato sgarbato.
Ma si sbagliò.
Key:- Vuoi saperlo veramente?!-
Mihracu rimase stupita di quella risposta.
Mihracu:- Sì… certo, se ti va…!-
Key:- Ho paura!-
Mihracu non poteva credere alle sue orecchie.
Key che aveva paura di qualcosa; non poteva crederci!
Mihracu:- E perché hai paura! Non sei obbligato a rispondermi se non vuoi!- si affrettò ad aggiungere lei.
Ci fu qualche secondo di silenzio, molto imbarazzante per Mihracu.
Key:- Ho paura che la ragazza di cui sono innamorato non ricambi i miei sentimenti!-
Mihracu ebbe un tuffo al cuore!
Quindi Key era innamorato di qualcun’altra!
Chi era? Come si chiamava?
Mihracu stava male, non sapeva più cosa dire.
Avrebbe voluto confessargli tutto quello che provava per lui, ma a cosa sarebbe servito, visto che lui amava un’altra?!!
Quell’imbarazzante silenzio fu
interrotto dalla voce di Rey che li chiamava.
Rey:- Ehi, voi due,
non vorrete perdervi il dolce!-
E scomparve dalla nostra vista.
Key:- È meglio che
raggiungiamo gli altri.-
Mihracu era in trance,
e non sentì subito le parole di Key.
Key:- Ehi, Mihracu,
tutto bene?!-
Mihracu:- Eh, cosa?! Sì,
sì, tutto bene… Scusa! Sì, è meglio che rientriamo!-
Mangiarono il dolce.
Era davvero delizioso, ma a
Mihracu era passata tutta la fame.
Quello che le aveva appena detto Key l’aveva demoralizzata!
Ora sapeva con certezza di non
avere nessuna possibilità con lui.
Mihracu:- Scusate, io vado
in camera.-
Non le andava proprio di finire il
dolce, e soprattutto di stare insieme agli altri e a
Key.
Takao:- Non finisci la
torta?! Posso finirla io?!!!-
Max:- Takao, fai
schifo! È già il terzo pezzo che ti mangi!-
Takao:- Non è colpa mia
se ho fame!-
Mihracu:- Sì, prendilo
pure.-
Uscì dalla stanza.
Key la guardò preoccupato: cosa le
era successo?!
Mihracu entrò nella sua camera e
si buttò sul letto.
Scoppiò a piangere.
Lei si era illusa di poter avere
qualche possibilità con Key, e aveva fatto male.
Si era detta diverse volte che
doveva smettere di sognare, ma era più forte di lei.
Perché Key non le aveva mai detto di essere innamorato di
qualcuno, perché l’aveva illusa!
Ma cosa stava dicendo!
Lui non aveva fatto nulla, era
tutta colpa sua, era lei che si era illusa.
Bussarono alla porta.
Mihracu:- Chi è?
Hilary:- Mihracu sono io , Hilary. Posso entrare?!-
Mihracu:- Si entra!-
Si asciugò agli occhi.
Hilary:- Volevo vedere se
andava tutto bene… Ma, stai piangendo, che cosa ti è successo!-
Mihracu le butto le bracci al collo e scoppiò di nuovo a piangere.
Poi le raccontò tutto.
Hilary:- Oh, Mihracu! Mi
dispiace! Avanti non fare così! Vedrai! Ne troverai di migliori!-
Qualche giorno dopo tornarono in
Giappone.
Era diverso tempo che Mihracu non
rivolgeva la parola a Key, e lui era molto preoccupato.
Arrivò il natale, e i Blade
Breakers avevano deciso di festeggiarlo a casa di
Takao.
Durante i preparativi, Mihracu
rivolgeva la parola a Key solo per farsi passare qualche addobbo.
Key era preoccupatissimo: perché
non gli rivolgeva la parola?!
Aveva paura di averle
fatto qualcosa senza volerlo, ma non riusciva a capire cosa.
Arrivò il giorno della festa.
Tutto era perfetto!
C’era un grande albero di natale
in salotto, e sotto c’erano già tantissimi regali.
Gli ultimi ad arrivare furono Rey
e Lay ( anche i componenti della squadra della squadra
cinese, Lay, Mao, Gao e Chichi, erano stati invitati alla festa).
Erano tutti elegantissimi,
ma secondo tutti, la più elegante era Mihracu.
Indossava una gonna rosa
abbastanza corta, alti stivali con il tacco, una camicetta bianca e aveva i
capelli sciolti.
Era davvero bella (nda. lo dicevano i ragazzi, non c’è niente di personale!)
Si divertirono un mondo!
Mihracu passò quasi l’intera
serata in compagnia di Rey, Lay e Mao, mentre Key restò quasi tutta sera da
solo, tranne quando, ogni tanto, gli si avvicinava Max.
A Mihracu era venuta, più di una
volta, voglia di raggiungerlo, ma non se la sentiva, dopo quello
che le aveva detto pochi giorni prima in Russia.
Lay:- Ehi, Mihracu, ci
sei?-
Mihracu:- Cosa?!! Oh, sì,
scusa, stavi dicendo?-
Lay:- Stavamo parlando
di quella volta in cui Mao è salita su quell’albero che c’era vicino a casa
nostra e Rey è dovuto salire per riprenderla! Te lo ricordi?!-
Mihracu:- E come potrei
dimenticarmelo! Mao strillava come una pazza, e mentre Rey saliva sull’albero
per riprenderla, io mi sbudellavo dalle risate insieme a
te!- disse Mihracu ridendo.
Lay:- Già, è vero!!!-
Mao:- Sì, e non era
per niente divertente! Mi ero spaventata a morte!-
Lay:- Ma se avevi
fatto tutto da sola!-
Rey:- E poi quando è
riuscita a scendere ha rincorso Lay per tutto il villaggio! Ve lo ricordate?!-
Mihracu:- Gia, dopo
eravamo io e Rey a sbudellarci dalle risate!-
Mao:- E quella volta
che…-
Mihracu perse di nuovo il filo del
discorso, e si voltò verso Key, per vedere cosa stava facendo.
Come aveva fatto
per tutta la sera, era seduto in un angolo, per conto suo.
Proprio mentre lei lo stava
guardando, lui si voltò.
Mihracu si girò in fretta verso
Rey e gli altri, sperando che non l’avesse vista.
E invece l’aveva vista, e si stava anche chiedendo perché
era tutta sera che lo evitava.
Ad un certo punto Takao fece una
“brillante” proposta ( nda. l’ho messo tra virgolette
perché non fu per niente brillante)
Takao:- Ehi, ragazzi!
Cosa ne dite se giochiamo al gioco della bottiglia?!-
Rey:- Ma ci sono solo
tre ragazze!-
Takao:- E allora? Così
si divertono di più!-
Hilary:- Sei sempre il
solito stupido, Takao!-
Max:- Dai ragazzi,
facciamolo felice! In fondo siamo a casa sua!-
Hilary:- Per stavolta ti
è andata bene!-
Così si misero in cerchio.
Giocò anche Key, anche se Takao e
gli altri ci misero un po’ a convincerlo.
Takao girò la bottiglia.
Capitò Key!
Mihracu aveva il cuore in gola!
Sperava con tutto il cuore che capitasse lei, ma contemporaneamente pregò che non toccasse
a lei.
Key girò la bottiglia!
A Mihracu sembrò che passassero
secoli, prima che la bottiglia si fermasse su… Mao!
Mihracu ebbe un tuffo al cuore,
uguale a quello che aveva avuto in Russia quando Key
si era confidato con lei.
Hilary la guardò
preoccupata, e vedendo la sua faccia addolorata, cercò di
tranquillizzarla con lo sguardo.
Mao e Key si avvicinarono.
C’era sempre meno spazio tra le
loro labbra.
Prima di baciare Mao, Key guardò
Mihracu.
Poi si baciarono!
Per Mihracu fu come una pugnalata
al cuore!
Key e Mao si staccarono e
tornarono ai loro posti.
Takao:- Bel bacio!-
disse Takao.
Hilary gli diede
un colpo sulla nuca.
Hilary:- Stupido!-
Takao:- Ma che ho
detto!-
Il turno successivo tocco a Max e
Hilary.
Poi a Rey e Mao.
Takao:- Ma perché io non
capito mai!-
Hilary:- Perché nessuno
ti vuole baciare!-
Mihracu si alzò.
Mihracu:- Scusate, esco
un’ attimo.-
Prese il cappotto e uscì.
Fuori nevicava, e faceva un gran
freddo.
Ma Mihracu preferiva rimanere al freddo piuttosto che vedere
Key baciare le altre, anche se era sicura che se fossa capitata Hilary avrebbe
rifiutato.
Alzò gli occhi al cielo.
Era bello vedere la neve che
scendeva giù a fiocchi piccoli e grandi!
Key:- Fa parecchio
freddo qui fuori!-
Mihracu fece un balzo
all’indietro: non l’aveva sentito arrivare.
Key:- Scusa! Ti ho spaventata?!- le chiese Key sorridendo.
Mihracu:- Sì! Non ti ho
sentito arrivare!-
Key:- Scusami!-
Ci furono alcuni minuti di
silenzio.
Perché quei momenti imbarazzanti
dovevano sempre capitare quando era in presenza di
Key!
Key:- Perché sei
uscita?!-
Mihracu:- Perché avevo
bisogno di fare un giro! E poi quel gioco era noioso!-
Key:- Sì, concordo!-
Mihracu lo guardò con occhi sognanti, mentre anche lui si era messo a guardare i fiocchi di neve che scendevano.
Key:- Adoro quando
nevica! È rilassante vedere la neve che scende! Non credi?!-
Mihracu:- Sì, è vero!-
Altri minuti di imbarazzante
silenzio.
Ma Mihracu cominciava a farci l’abitudine, e le piaceva
restare lì da sola con Key a guardare la neve.
Key:- Sai quella paura
di cui ti parlavo l’altro giorno?! Bè, ho scoperto che c’è solo un modo per
scoprire se avevo ragione!-
Mihracu:- E quale
sarebbe?!-
Key le mise una mano intorno alla
vita, si piegò verso di lei e la baciò delicatamente.
Mihracu rimase scioccata da questo
gesto.
Non poteva crederci!
Se Key l’aveva baciata voleva dire che la ragazza che amava era lei!
Key si allontanò e la guardò.
Mihracu era troppo felice per dire qualsiasi cosa.
Si limitò a
guardarlo, poi si mise a piangere.
Key:- Cosa ti succede?!
Bacio così da schifo?!- chiese Key sorridendo.
Mihracu:- No, no! Tu non
centri! Non so cosa mi sia preso! Scusa, io non volevo piangere! È che quando
mi avevi detto che eri innamorato di qualcuno, pensavo
che…-
Key:- Sssssh!- disse
mettendole un dito sulle labbra.
Poi le si
avvicinò nuovamente, e questa volta la baciò con più passione.
Sentì la sua lingua che pian piano
si faceva strada tra le sue labbra e entrava nella
bocca di lei.
Stettero lì a baciarsi per così tanto tempo, o cosi pareva a Mihracu, che sembrava che
i minuti si fossero fermati.
Mihracu avrebbe voluto che quell’istante non finisse mai.
Si staccarono e si guardarono di
nuovo.
Mihracu:- Sai qual è la
mia paura adesso?!- fece lei.
Key:- Quale?-
Mihracu:- Quella di
svegliarmi e di scoprire che è tutto un sogno!-
Key:- Non succederà!
Te lo prometto!-
E si abbracciarono.
Stettero fuori per parecchio
tempo, tanto che i ragazzi che stavano ancora giocando al gioco della bottiglia
(nda. Takao non aveva ancora baciato nessuno!), si chiesero dove fossero
finiti.
Rientrarono dopo una mezz’ora circa.
Gli altri si erano stufati di
giocare, e tutti quanti stavano chiacchierando con almeno una persona.
Key:- Ehi, vi siete
stancati di giocare al gioco della bottiglia?!- chiese Key.
Takao:- Si, non c’era divertimento!-
Rey:- Già, solo perché
tu non hai mai baciato nessuno!-
Risero tutti,
questa volta Key compreso.
Fu una serata fantastica.
Appena Mihracu riuscì per un
attimo a liberarsi di Key, e a lasciarlo tra le grinfie di Takao e Max, corse
da Hilary per raccontarle quello che era successo.
Hilary:- Quindi la
ragazza di cui era innamorato e che aveva paura non ricambiasse, eri tu?!-
Mihracu:- Proprio così!-
Hilary:- L’ho sempre
detto io che Key è un tipo strano!-
Presto arrivò la mezzanotte, ed erano tutti talmente stanchi che decisero di andare a casa, e che si sarebbero rincontrati il giorno seguente.
Key accompagnò a casa Mihracu, e
appena arrivarono davanti a casa di lei, lui si voltò e la baciò.
Key:- Buona notte!-
Mihracu:- Buona notte!-
Appena arrivò in camera fece i salti mortali dalla gioia!
Non poteva credere che era stata gelosa di se stessa.
I giorni passarono e il rapporto tra Key e Mihracu continuava a gonfie vele.
Poi un giorno, Mihracu andò a casa
di Key.
Volevano incontrarsi loro due soli,
e siccome ultimamente si erano visti sempre con gli altri, la casa di Key era
l’unico posto tranquillo in cui stare soli.
O almeno così credevano loro!
Appena Mihracu arrivò davanti alla
casa di Key rimase a bocca aperta!
Non aveva mai visto una villa così
grande!
Mihracu si chiedeva se il suo
ragazzo era Key o il re d’Inghilterra!
Appena suonò alla porta, apparve un… pinguino!
No, era solo il maggiordomo!
Mihracu:” Però, si
mantiene bene Key” pensò Mihracu.
Maggiordomo:-
Prego signorina! Il signorino Key la sta aspettando!
Mihracu entrò.
Quella casa aveva un’ ingresso immenso.
Sulla destra c’era un quadro di un
uomo abbastanza giovane con i capelli castani, mentre sulla destra c’era il
ritratto di un uomo abbastanza avanti con l’età, con lunghi capelli grigi e una
faccia imbronciata.
Key:- Ciao, Mihracu!
Ti stavo aspettando!-
Key si avvicinò a Mihracu e le
diede un lungo bacio.
Mihracu:- Hai una casa
immensa!-
Key:- Sì, non mi posso
lamentare!- disse ridendo.
Mihracu:- Chi sono quei
due uomini nei ritratti?!-
Key:- Quello a destra
è mio padre, quello a sinistra è mio nonno, ma non ha importanza!-
Stavano per salire le scale,
quando una voce femminile chiamò Key da quella che secondo Mihracu era la
cucina.
Mihracu guardò Key terrorizzata!
Key si vedeva con un’altra?!
Key le guardò sorridendo, vedendo
la sua faccia terrorizzata.
Key:- Non ti
preoccupare, è mia sorella!-
Sorella?!
Key aveva una sorella!
Questa era una novità per Mihracu.
Mihracu:- Tua sorella?!-
Key:- Già, una vera
scocciatura! Cosa vuoi, Keit?!-
Keit:- Puoi venire un’ attimo
qui?!-
Key:- No, vieni qua
te! Sei tu che mi hai chiamato!-
Dalla cucina si vide uscire una
ragazza sui 13 anni.
Era molto carina, e aveva
un’espressione molto simile a quella del fratello.
Keit:- Senti Key,
questa sera…-
Lasciò la frase in sospeso quando si trovò davanti Mihracu.
Key:- Ah, già, è vero!
Voi due non vi conoscete. Mihracu, questa è mia sorella Keit. Keit, questa è
Mihracu, la mia ragazza.-
Keit:- Ah, sei tu la
famosa Mihracu! Key mi ha parlato molto di te! Però non era lei quella che è
venuta l’altra sera!-
Mihracu la guardò con occhi
sgranati, prima lei e poi Key.
Key:- Ma che diavolo
stai dicendo! Senti, dimmi cosa vuoi e poi tornatene de dove sei arrivata! Se
fosse per me ti rispedirei in Russia!-
Keit:- Volevo dirti che
questa sera esco, e quindi di non aspettarmi per la cena!-
Key:- Fai quello che
ti pare! E ora lasciami in pace!-
Keit:- Ok, ok, me ne
vado! Comunque quella ragazza dell’altra sera ha
telefonato! Ha lasciato un messaggio per te in cui diceva
che passava stasera!-
Key:- Vattene!-
Keit fece un sorrisino beffardo a
Mihracu e poi se ne tornò in cucina.
Key:- Non starla a
sentire! Fa sempre così! Credo che sia gelosa!-
Mihracu non sapeva cosa dire.
Salirono in
camera e Key chiuse la porta dietro di sé.
Key:- Scusa il
disordine!-
Mihracu non disse nulla.
Key:- Ehi, tutto
bene?! C’è qualcosa che non va?!-
Mihracu:- No, niente… chi
è quella ragazza di cui parlava tua sorella?!-
Key:- Ma non è
nessuno! È un’invenzione di mia sorella per farti scappare! Non c’è nessun’ altra!… Non mi credi?!- chiese Key serio.
Mihracu non rispose.
Key:- Non ti fidi di
me!-
Mihracu non osò guardarlo in
faccia.
Key la guardò fisso.
Poi le si
avvicinò, l’abbracciò e la guardò negli occhi.
Key:- Mihracu, certe
cose non dovresti neanche pensarle! Non ci potrebbe mai essere nessun altra nella mia vita! Mihracu, io ti amo, e non
potrei mai tradirti!-
Mihracu lo guardò
con le lacrime agli occhi, poi gli buttò le braccia al collo.
Mihracu:- Mi dispiace Key!
Io non volevo!-
Lo guardò in viso.
Mihracu:- Ogni volta che
ti vedo con un’altra, ho sempre una paura matta che ti possa portare via da me!
Non volevo farti pensare che io non mi fidi di te!-
Key:- Tu non devi
avere paura, perché io ti amo!-
Ci fu un momento di silenzio, in
cui Mihracu raccoglieva le forze per dire quello che da tempo voleva dirgli.
Mihracu:- Anche io ti
amo!-
Key si abbassò verso di lei e la
baciò.
Si baciarono appassionatamente, mentre
la lingua di lui si muoveva insinuosa nella bocca di
lei.
Poi Key la fece
sedere sul letto e, pian piano, cominciò a toglierle la maglietta e cosi faceva
lei, con lui.
Erano praticamente
sdraiati, mentre si toglievano i pantaloni a vicenda.
Poi lui slacciò il reggiseno a
Mihracu.
Andarono avanti senza fermarsi,
senza sentire nulla, e senza pensare a nulla.
Entrambi pensavano
solo al fatto che si amavano.
Non dissero
nulla a nessuno, né, per fortuna, sua sorella sospettò mai di niente.
I giorni passavano, e Key e
Mihracu si incontravano sempre più spesso.
Keit diventava sempre più rompiscatole,
e cercava in tutti modi di farli allontanare l’uno dall’altra.
Ma ormai nulla poteva più separarli.( nda. Non so come farla
continuare, quindi per il seguito dovrete aspettare!)
CICCI # 12