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Autore: formerly_known_as_A    20/11/2009    4 recensioni
Il vero significato dei Seed... Qual'è la nostra missione, poi? Forse, tutto il resto del mondo ha ragione e io ho torto. Questi temi sono la prova che cercavo, i Seed non hanno motivo di esistere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quistis Trepe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Due caffè, tre cappuccini.

Chiudo un attimo gli occhi e cerco di riposarli per un attimo. Attraverso le palpebre chiuse vedo ancora la luce dello schermo del computer.

Ma perché continuo a fare l'insegnante? Essere Seed non mi bastava? Ogni settimana mi ritrovo a correggere centinaia di compiti in classe che non destano alcun interesse in me... Non più... Quello che affermano i miei alunni è sempre lo stesso: evviva Squall e company, hanno ucciso la strega!!! La pace regna nel mondo!!!

Alcuni hanno persino abbandonato il Garden, proprio perché la pace regna nel mondo... Ma che cosa vuol dire? C'è sempre la possibilità che succeda qualcosa, che qualche pazzo decida di conquistare il mondo, di nuovo... Il vero significato dei Seed è...

Il vero significato dei Seed... Qual'è la nostra missione, poi? Forse, tutto il resto del mondo ha ragione e io ho torto. Non esistono più i Seed. Sono roba vecchia, come le Streghe.

Probabilmente ho dato questo tema solo perché io non ricordo la missione dei Seed...

Tre caffè, tre cappuccini.

Inizio a tremare, a causa della caffeina... Nonostante tutto, gli occhi mi si chiudono un'altra volta...

Ho deciso, lascio i Seed. Definitivamente.

Ok... Ma io... Cosa sono capace di fare? Sono un'insegnante, un'assassina. So solo fare quello per cui sono stata addestrata.

Non sono stata addestrata per essere normale. Non avrò mai una famiglia, dei figli. Ai Seed è proibito.

Un'altra alunna che afferma che i Seed sono un'istituzione inutile, oggigiorno. I veri problemi da affrontare sono la salvaguardia delle specie di mostri in via d'estinzione proprio a causa dell'azione nociva del passato da parte dei suddetti.

Ma perché tutte queste persone si sono iscritte al Garden?

Ciao, prof,

non ti preoccupare, non intendo scocciarti ulteriormente con le stronzate che i miei cari compagni continuano a ripeterti... T'immagino, ora... Probabilmente con gli occhi arrossati a causa del computer, chiedendoti quale sia il senso della tua esistenza e cose del genere... Quanti caffè, già?

Ti dirò la verità: i Seed esistono solo perché gli esseri umani sono convinti che con la gloria riusciranno a raggiungere l'immortalità. La paura più grande dell'uomo, infatti, è essere dimenticato. L'essere umano si aggrappa alla vita con tutte le sue forze e spera con tutto sé stesso di poter lasciare un segno tangibile del proprio passaggio. Ogni iscritto al Garden non aspetta che la guerra.

Certo, se chiedessi in giro, di sicuro ti risponderebbero che il mantenimento della pace è la cosa più importante.

Questa è la seconda cosa a cui l'umanità tiene e preserva: l'apparenza.

Ma ora, lascia che ti riveli il motivo per cui sono ancora in questo posto di ipocriti senza fegato.

Seifer Almasy

Invano, cerco il resto del tema, poi, mi accorgo che quell'interruzione così brusca è voluta. Del resto, cosa dovevo aspettarmi da quell'individuo sadico e meschino?

Mi alzo di scatto e reprimo l'impulso di prendere il pc e scagliarlo a terra.

-Hai letto il mio tema, prof?-

Mi volto di scatto, con i pugni stretti, affondando le unghie nella carne. La mia impazienza si è trasformata, chissà per quale motivo, in rabbia.

Eccolo lì, nel pieno della sua sfacciataggine, appoggiato allo stipite della porta della cucina, con un sorriso mellifluo stampato sul volto. Come sempre.

-Immagino tu sia curiosa...-

-Almasy, è un tema da due.-

-Non sei neppure un po' curiosa?-

-No.-

Avanti, dimmi perché rimani al garden... Ti prego...

Lui scoppia a ridere: -Che pessima, pessima attrice...-

-Non per niente non lo sono.-

Rimane in silenzio, a fissarmi. La sua espressione rimane immutata. Mi risiedo davanti al computer e segno il suo voto sul registro. 2. Come sempre.

Appoggia la sua testa sulla mia spalla e mi soffia sul collo. Sorrido.

-Ecco... E' per questo che resto. Per il tuo sorriso.-


   
 
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