Con questo scritto premetto che i Cinema Bizarre non mi appartengono e che non voglio offenderli in nessun modo con questo scritto. CAPITOLO 1 La pioggia cadeva a catinelle e il vento soffiava forte,facendo muovere tutte le fronde degli alberi. Era da quasi tutto il giorno che pioveva cosi` forte senza tregua mentre il vento provocava danni ai cittadini. In quella sera di bufera,mentre tutti erano chiusi in casa e la luna nascosta dietro alle nubi nere e cariche di pioggia,un ragazzo solitario stava seduto su un vecchio muretto nella vecchia periferia della citta`. Non si preoccupava minimamente della pioggia che gli si schiantava addosso e al vento che riusciva a scompigliarli i capelli biondo platino. Osservava un punto indefinito davanti a se` con i suoi occhi verde-grigio,contornati da occhiaie nere,pieni di malinconia. Aveva la pelle cosi` chiara che se non fosse stato per il petto che andava su e giu` lentamente poteva essere anche considerato morto. Si strinse piu` forte le ginocchia al petto e appoggio` ad esse la testa. Era stanchissimo,ma non fisicamente,solo psicologicamente. Era passata poco piu` di un ora da quando,davanti agli occhi atterriti dei suoi 4 amici aveva seviziato e poi bevuto il sangue di un Hunter. Il secondo Hunter che uccideva nella sua breve vita da vampiro. Ora che ci pensava bene era diventato una creatura della notte da due anni giusti ed era gia` il piu` forte della sua comunita`. Non volontariamente pero`. Il 99% delle volte era un vampiro normale,giovane e alle prime armi,che ancora aveva bisogno dei consigli dei compagni piu` vecchi. Ma gli bastava una goccia sola di sangue,uscire da qualsiasi persona viva,durante un combattimento per farlo usicire di testa. Sentiva come un bruciore provenire dalla bocca dello stomaco e salire alla gola e da li desiderava solo torturare,vedere la paura e il terrore negli occhi della sua vittima e poi berne il sangue,sentire ogni goccia scivolargli giu` dalla gola fino a sentire quel bruciore di eccitazione svanire cosi` come era venuto. In quei momenti di estrema pazzia,nessuno poteva fermarlo,era capace di uccidere persino i suoi migliori amici. Si ricordava ancora della prima volta che gli era successo. Yu che era il piu` robusto dei suoi amici lo aveva afferrato per le ascelle e allontanato dal corpo ormai martoriato del giovane che giaceva sotto di lui. Ricordava che aveva preso a prenderlo a pugni e che ormai il sangue dell’Hunter gli schizzava il viso,aumentando la sua eccitazione. E dopo essere stato allontanato d’impulso agi`: morse cosi` forte il collo dell’amico che se non fosse stato un vampiro di 300 anni la testa gli sarebbe rotolata sui piedi in un batter d’occhio. Lo aveva mollato solo quando si era reso conto,in un breve istante di lucidita`,che quello che aveva sotto ai denti era uno dei suoi migliori amici. Poi come se niente fosse aveva ucciso il ragazzo semi incosciente sotto lo sguardo di tutti. E cosi` era stato anche quella sera. Strify lo aveva graffiato su una guancia ed era bastata quella singola goccia di sangue a fargli crescere l’adrenalina,accogliendo con una piacere non suo il solito eccitante bruciaore. Aveva allontanato brutalmente Strify e poi spintonato il cacciatore. Per i primi minuti avevano combattuto,o meglio lui schivava e rideva,ma ben presto si era stancato e afferrandolo per un braccio l’aveva gettato a terra. Sapeva che i suoi 3 compagni sarebbero rimasti in silenzio,rassegnati a non far niente. Perche` niente c’era da fare. Prima aveva rotto,con una lentezza disumana,tutte e 5 le dita della mano destra dell’uomo per poi rompergli l’intero braccio,caricandosi delle sue urla di dolore. Poi si era alzato e gli aveva pestato la caviglia cosi` forte che senti` le ossa sbriciolarsi sotto il suo piede e con una risata aveva l’asciato che l’Hunter strisciasse per qualche metro. Gli stava dando false speranze,seguendolo piano a qualche passo di distanza,per poi afferrarlo per la stessa caviglia e alzarlo dal suolo di qualche metro. Gli aveva preso dalla cinta uno dei suoi paletti in legno e lentamente lo aveva infilzato nel suo adome,abbassandosi un po` per leccarne via il sangue che usciva. Rise alle urla di dolore dell’uomo e ripete` l’azione per tre volte. Alla fine quando vide che per l’uomo non c’era piu` scampo lo getto` a terra,come se fosse una pezza vecchia e puzzolente e lo morse bevendone il sangue. Rabbrividi` mentre la mente ripercorreva quell’ora di orrore che lui stesso aveva compiuto. Ma perche` gli succedeva questo?perche` agli altri non capitava? Secondo Alec,il vampiro piu` anziano della comunita`,in lui c’era nascosto un enorme potere che pero` riusciva a tirare fuori solo in alcuni casi. Diceva che era come un fuoco ardente dentro alla sua anima,che durante le battaglie premeva per uscire. Un miagolio gli fece alzare il capo e guardare alla sua destra. Un gatto nero con due enormi occhi gialli lo stava guardando attentamente. Il pelo nero e lucido era tutto bagnato ed era disordinato sul corpo dell’animale. Il ragazzo sorrise facendogli passare una mano sul pelo freddo e bagnato della schiena,mentre il gatto strusciava la testa sulla sua caviglia facendo le fusa. Quell’animale era il piu` strano che avesse visto,al contrario di tanti gatti sembrava vegliasse su di lui,pronto a tirargli su il morale quando era giu`,propio come in quel momento. Lo aveva trovato un anno prima,salvandolo da una macchina. Gli aveva fatto un po` di carezze pero` poi lo aveva lasciato li anche se con un enorme rammarico. Conosceva l’alergia al pelo felino di Romeo e non aveva voglia di sentire storie e prediche al riguardo. Qualche giorno dopo lo aveva ritrovato,anzi per la verita` era stato il gatto a trovare lui. Rientrando in casa dopo la scuola l’aveva trovato acciambellato sulle gambe di Strify che guardando la tv gli accarezzava lentamente la schiena. -Era davanti alla porta...- gli disse, e trovo` strano che l’amico l’avesse accolto in casa cosi` facilmente conoscendo anche lui l’allergia di Romeo. Cosi` mando` a fanculo tutti e decise di tenerlo. Lo chiamo` Blacky per via del colore del pelo. Era un nome pressoche` stupido ma era piacevole da pronunciare. Romeo appena entro` in casa prese subito a starnutire e inizio` a lamentarsi del gatto che gli si strusciava sulla gamba. Yu ridendo gli aveva detto che visto che era un vampiro e non doveva neccessariamente respirare,poteva trattenere il fiato cosi` non avrebbe piu` avuto problemi. E cosi` Romeo fece. Certo ancora oggi malediceva “il gattaccio maledetto” come lo chiamava lui,ma sapeva che il ragazzo moro non sarebbe mai riuscito a cacciarlo di casa,anche per non incrociarsi con le sue ire. Lo prese in braccio e Blacky gli lecco` affettuosamente un dito,per poi mordichiarglielo con un miagolio giocoso. Rise,scendendo dal muretto e prendendo a camminare con il gatto in braccio. Era meglio ritornare a casa prima che gli altri si preocupassero. NOTE:Prima FF!!!! Inizio con il dire che e` stata iniziata molto tempo fa per cui potrebbero esserci delle cose che non coincidono con la realta` di oggi,tipo anni,aspetti fisici ecc... Detto questo spero che l'inizio vi abbia intrigato almeno un pochino,spero in un po` di commenti ;) Ha si e il titolo e` orribile e non so quanto possa rientrare nella storia ma sono una frana XD Alla prossima. Lolle93