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Autore: Rowena    23/11/2009    3 recensioni
Ellie Fredricksen aveva avuto una vita piena e meravigliosa, e aveva un sacco di fotografie per ricordarlo. [UP]
Genere: Introspettivo, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:Personaggi e situazioni di Up non appartengono a me, ma alla Disney/Pixar e a quanti ne detengono i diritti. Non scrivo a scopo di lucro e pertanto nessuna violazione del copyright è intesa.




Ellie Fredricksen aveva avuto una vita piena e meravigliosa.
Questo pensava la donna, mentre sceglieva le foto e i ricordi più adatti a continuare l’album delle grandi avventure, nella casa colorata che lei e suo marito avevano rimesso a nuovo e riempito di amore; era un nido caldo e confortevole, e le piaceva ascoltare i fruscii di quella che con gli anni era diventata una vera e propria amica.
Carl era al lavoro, come sempre: ora che lo zoo gli aveva consigliato di riposarsi e godersi la pensione, era tornato a vendere palloncini, rifiutandosi di fermarsi. Carl era infaticabile, pensò la donna sorridendo da sola come una sciocca, e avrebbe fatto di tutto pur di mettere anche solo qualche centesimo in più nel barattolo delle avventure.
Le Cascate Paradiso, nell’album c’era ancora l’illustrazione che aveva strappato da un libro della biblioteca, quand’era una monellaccia che non aveva problemi ad azzuffarsi con i maschi, anche con i ragazzi più grandi, spesso per difendere proprio Carl. Quanti sogni avevano fatto su quel luogo, sulle meraviglie che vi avrebbero trovato, le bestie esotiche mai incontrate prima da un essere umano, magari anche la strana creatura per cui il loro eroe Charles F. Muntz era stato deriso da tutta la comunità scientifica…
Il barattolo delle avventure si era svuotato molte volte, e mai per realizzare quel grande progetto, portare la sede del club in cima a quelle fantastiche cascate, ma di questo Ellie non si lamentava: lei e il suo amato Carl avevano vissuto tante cose belle, insieme, e l’avventura sospirata in gioventù era corsa da loro, sebbene in forma ben diversa da quella che da bambini avevano immaginato.
L’unica cosa per cui si dispiaceva era la mancanza di bambini nella loro vita: avrebbe voluto dare a Carl dei figli, perché sapeva che sarebbe stato un papà meraviglioso, capace di insegnare come affrontare la timidezza e le paure senza lasciarsi sopraffare, inventando favole sempre diverse, divertenti e colorate come i palloncini che vendeva.
Si portò una mano sul ventre; anche a lei sarebbe piaciuto essere mamma, ma il destino non era stato d’accordo. Pazienza, ormai era troppo vecchia per concedersi al dispiacere e al rimpianto.
Scelse una foto del matrimonio, ancora in bianco e nero perché ai tempi la tecnologia era quella che era, e la incollò sull’album delle avventure, poi una della casa risistemata e tirata a lucido, e poi un’altra, Carl al lavoro e lei che lo prendeva in giro, e così via, fino agli scatti più recenti in cui i soggetti erano un’adorabile coppia di vecchietti.
Sfogliò le pagine appena compilate, commossa dai ricordi. Ancora un momento, la penna e la giusta dedica. Per Carl, per il suo unico grande amore.
Ne avrebbe avuto bisogno, perché lei non sarebbe mai riuscita a dirgli addio, e lui del resto non si sarebbe mai rassegnato. Per questo aveva deciso di aggiornare l’album, era il suo ultimo compito assicurarsi che il suo amato compagno andasse avanti.
Aveva fatto così tanto per lei, in tutti gli anni passati insieme, e ora doveva fare altrettanto. Ellie non aveva detto nulla sulla stanchezza che si sentiva addosso, specialmente a Carl, perché non voleva che si preoccupasse; per ognuno arrivava il momento di andarsene e lasciare posto a una nuova generazione di giovani avventurieri, lei l’aveva sempre saputo, e ora era venuto il suo turno.
Se la donna poteva affrontare l’inevitabile con serenità, tuttavia, doveva pensare al suo uomo; come lui l’aveva consolata quando il loro unico tentativo di diventare genitori era fallito, ora poteva lasciargli qualcosa che lo avrebbe consolato dopo che lei fosse passata oltre, la consapevolezza di aver fatto della vita della sua dolce mogliettina la più incredibile delle avventure. E quelle pagine erano anche un ringraziamento per Carl, erano una testimonianza d’amore.
Aveva lasciato alcuni fogli bianchi tra i ricordi dell’infanzia e le prime foto del matrimonio, così che la sua trovata fosse una sorpresa. Una dolce sorpresa, sperava Ellie.
Riguardò le immagini dei due piccoli avventurieri in missione; non avrebbe mai immaginato, quel giorno, che quel bambino rotondetto e timido come pochi sarebbe stato l’amore della sua vita. Ma l’esistenza di un esploratore era così, tutta una sorpresa, anche Muntz lo diceva spesso.
Eccoli lì, occhialoni, ginocchia sbucciate, la spilla fatta con un tappo di bottiglia che aveva regalato a Carl subito dopo il loro primo incontro. E lui la conservava ancora, anzi, spesso se l’appuntava sul petto come se fosse stato il più importante riconoscimento del mondo!
Ellie sorrise, chiuse l’album e lo ripose sul solito scaffale. La tendenza a ordire piani strampalati non le era passata crescendo, dovette ammetterlo, ma in fondo lei e Carl si erano innamorati per quello che erano, per i loro bizzarri caratteri, per il desiderio comune di viaggiare per il mondo. Poco importava se non c’erano riusciti, Ellie aveva scoperto che vi erano molti più misteri e scoperte in attesa nel giardino di casa che sul resto del pianeta.
Quanto mi mancherai, Carl!
A quel punto, avrebbe voluto aggrapparsi a una manciata di palloncini colorati e lasciarsi portare via dal vento. Sarebbe stata un’uscita di scena molto più nel suo stile, ma pazienza.
Non si poteva avere sempre tutto, dalla vita.




Che dire, il film mi è piaciuto da matti... Ho adorato Ellie, sia nella sequenza in cui compare che in quell'ultimo piccolo gesto d'amore che è l'album. Spero che vi sia piaciuta.
   
 
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