Utopia
Perché
non vivo più
Perché mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai.
La
verità: ho bisogno di te.
Le realtà: tu non ci sei.
E muoio di nostalgia, del ricordo del dolce tuo sorriso, del fresco tuo
respiro.
Del tuo corpo nudo accanto al mio, del tuo addome sotto le mie mani.
Del suono della tua risata, la luce dei tuoi occhi chiari, raggi solari
attraverso diamante.
Ho bisogno di te più dell’aria.
Tu non ci sei.
Tu non ci sarai mai più, Rob.
Quando una
storia finisce, nessuno ne esce illeso.
L’amore ti travolge, ti sconvolge, lasciandoti disarmato
quando il sentimento
cessa, o solo viene accantonato in un angolo del cuore.
La vita dopo, appare desertica. Sabbia scura ti circonda nel buio della
notte e
non c’è via d’uscita.
Tutto passa, ti ripeti. Ma il tuo
è
solo un patetico autoconvincimento.
Quello che più ti logora l’anima, ciò
che ti attanaglia il cuore, stringendolo
in una dolorosa morsa, tanto da privarlo di tutta la sua linfa vitale,
è la consapevolezza
che nulla potrà tornare come prima.
Non so nemmeno io perché finita,
Cathy.
Il mondo appare così buio.
Il mio cuscino ha perso il tuo odore, quel dolce profumo di vaniglia e
limone
della tua pelle.
Lo rivoglio. E non posso.
Se chiudo gli occhi sento ancora il tuo tocco delicato, la tua mano che
sfiora
il mio viso con dolcezza.
I tuoi occhi grigi, la tempesta che si abbatteva sul tuo animo, mi ha
scosso
nel profondo.
Quando sei andata mi ha lasciato, lì, disarmato, nudo ed
indifeso davanti all’immensità
del deserto della vita.
Ho perso la mia ancora di salvezza.
Ho perso te, e la mia vita, non ha più molto senso.
Ostinato e dispettoso l’amore ci lega indissolubilmente a
qualcuno, e quando è vero
non può essere spezzato.
Ci fa fare cose che mai faremmo. Ci rende folli, ci rende
irresponsabili, ci
rende consapevoli dell’enormità e della
vastità di un sentimento ignoto a
molti, familiare per alcuni.
E’ crudele, a volte.
E’ dolce più di una miscela di miele a zucchero.
Ci aspettiamo che l’amore vero duri per sempre,
nell’immaginario comune è così.
Ed io… io, che mi limito a narrare futili storie, o reali
storie… io un po' ci credo.
E’
passato un mese, e tu non ci sei.
Mi manchi, e vorrei poter gridare al mondo il mio dolore.
Tu non sei.
Tu non tornerai.
Il tempo si dice sistemi ogni cosa. Forse è vero, forse no.
Sono passati due mesi, Cathy.
Il peso dei ricordi preme sul mio petto, come un macigno.
Non mi lascia respirare.
Non mi lascia vivere.
Il tuo ricordo… mi manchi.
Tempeste, piogge, bufere, slavine si abbattono su di noi, quando
veniamo
privati dell’amore.
Un amore genuino.
Il nostro arido cuore quasi cessa di palpitare.
Fotogrammi di dolci ricordi si susseguono sulle palpebre chiuse dei
nostri
occhi.
Pulsa, il dolore, in ogni parte del nostro corpo, concentrandosi in
quel
muscolo, lì, al centro del nostro petto.
Non ci lascia vivere.
Eppure, loro
sono lì, ora. Dopo tre mesi, loro sono lì e si
amano ancora come il primo giorno.
Loro si amano, perché sono destinati a farlo. Amarsi
l’un l’altra, più della
loro stessa vita, che non può essere definita tale, se i
loro cuori non battono
insieme, se i loro animi non si uniscono… in un bacio.
Non possono vivere senza l’altro. Ecco perché,
sono di nuovo, lì, le mani
protese verso l’amore.
Si dice che l’amore trionfi, se vero. Il loro lo
è.
Tutto ciò è solo un’utopia?
L’aria circola nei miei polmoni e
non c’è
niente di più bello della tua mano premuta sulla mia
guancia.
Non tremo più, al ricordo delle tue labbra calde sulle mie.
Non tremo più per la paura di aprire gli occhi al mattino e
scoprire che non ci
sei.
Sei qui.
Sei qui, per me.
La verità: ti amo.
La realtà: tu ci sei.
Non vi è
forza della natura che ora
possa staccarmi da te, Cathy.
Non vi è calamità che possa portarti via da me.
Ti tengo stretta, fra la mie braccia.
Tu, la cosa più preziosa che ho al momento.
Nessun macigno preme crudele sul mio gracile petto.
Respiro il tuo profumo a pieni polmoni.
L’aria non fa più male.
E perdonami, se arrivo solo adesso.
Mi perdo nei tuoi occhi grigi e l’unica cosa che mi sovvien
è:
Ti amo.
Utopia?
Forse.
Ma loro sono lì, e si amano.
*
Okay, ammetto che
non ha molto senso, ma… ave.
Spero che, in fondo, un po’ sia piaciuta.
Grazie, comunque, a chi leggerà.
Un bacio, Panda.