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Autore: Claa    07/12/2009    4 recensioni
Christmas makes you want to be with people you love.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy Christmas Eve, love.



Era buio, ormai. L'ufficio era deserto.
Tutti i dipendenti se ne erano andati ore prima per raggiugere le proprie famiglie.
Fuori, un'aria festosa invadeva ogni angolo della città. Luci, risate, gioia. I bambini che non aspettavano altro che l'arrivo della notte seguente; la notte che avrebbe portato loro regali, amore, calore. Perché il calore riusciva a scaldare quelle notti così fredde. L'amore riusciva ad insinuarsi nei cuori degli uomini, rendedoli più buoni.
Speranza, solidarietà; parole erranti, giudate da un soffio gelido, imperturbabile. Parole, ma anche propositi. Forse solo per una notte, forse anche per qualcosa di più.
Era la vigilia di Natale.




Quel vento, ora, sbatteva contro la finestra di quello studio quasi completamente abbandonato.
Lei scrutò nel buio, attraverso il vetro, e sorrise.
Sorrise, benché non ne avesse un reale motivo. Sorrise, benché non avesse più una famiglia.
Sorrise perché, malgrado tutto, era la vigilia di Natale anche per lei.

Prese le ultime cose dalla scrivania, pensando a tutta l'allegria di quei giorni magici. Come si poteva essere tristi?
Un rumore attenuato di passi, sempre più vicini, la riscosse da quell'intimo torpore.
Si voltò appena, con tranquillità. Sapeva chi era.

L'uomo, ben coperto, le si avvicinò con calma. "Ecco qui il tuo crapfen delle otto e mezza", disse, porgendole un pacchetto di carta.

Gillian chiuse la borsa, poi l'afferrò: era caldo. "Ripieno di crema?", chiese diffidente.

"Certo", le confermò Cal, con voce bassa e comprensiva, quasi divertita. Con il tempo aveva imparato a convivere con l'insaziabilità della collega.

Gillian sbirciò all'interno della piccola busta, tanto allettata quanto contenta. Cal la guardò e, in un attimo, rimase completamente affascinato. Il viso di quella donna, che solo pochi istanti prima pareva così maturo ed adulto, si era trasformato in quello di una bambina. Il faccino malizioso e così innocente, come davanti al primo dono di Natale dell'anno.
Quell'attimo parve durare un'infinità.
Si rese conto di quanto poco tempo avesse a disposizione. Tempo per dimostrarle quanto fosse importante, per trascorrere con lei una festa tanto bella come quella.

Poi lei lo guardò.
Inarcò le sopracciglia, stupita della sua espressione persa. "Cal?".

Lui sbatté le palpebre più volte, come per tornare con i piedi per terra. "Mh?".

"Tutto bene?".

Scrutò nei suoi occhi a lungo. Infine accennò un sorriso. "Sì, tesoro".

Lei ricambiò, non dubitando. Dopodiché si accinse a recuperare il cappotto nero dall'appendiabiti; lo indossò. Fatto questo, tornò sui suoi passi per afferrare la borsa da terra.
Ma Cal, improvvisamente in vena di scherzi, la precedette. Si chinò con lei, ammiccò e l'afferrò. Non fece in tempo a tirarla via che Gillian l'afferrò a sua volta, non intenzionata a dargliela vinta.
L'uomo, con uno strattone, portò a sé l'oggetto alquanto pesante e, a sua volta, anche la collega. Così, si ritrovarono a meno di qualche centimetro di distanza l'uno dall'altra. Cal, istintivamente, le poggiò la mano libera sul fianco, per assicurarsi che non cadesse.
Gillian incontrò i suoi occhi. Deglutì.
Lui sarebbe stato ore ad osservarla, a studiare ogni più piccolo particolare. Ma non poteva. Quindi sorrise, per allentare la tensione.

Lei ridacchiò, come sollevata. "Dài, Cal. Tua figlia ti sta aspettando", gli ricordò. "E' la sera della vigilia. Non vorrai farla aspettare".

Cal fissò la donna che da anni lo affiancava, giorno per giorno. La donna che non l'avrebbe mai tradito, che lo accettava per quello che era; forse l'unica. A volte si chiedeva come facesse a sopportarlo. Si chiedeva perché quella fortuna fosse spettata proprio a lui.
Lasciò cadere la borsa a terra e, senza rifletterci ancora, l'abbracciò. Gillian all'inizio rimase interdetta. Poi, quasi commossa, ricambiò.
Chiusero gli occhi, assaporando quell'istante fino in fondo.

"Buona vigilia di Natale, tesoro".
  
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