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Autore: Winged Lion    08/12/2009    7 recensioni
Ebbene sì. Quanti di noi han sognato un seguito di Ritorno al Futuro? Eccolo qui bello e pronto.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cross to the future
Prologo

Hill Valley, California
30 Ottobre 2010

Sono John Eastwood ho 25 anni.
Vivo a Hill Valley una cittadina della California, un posto abbastanza tranquillo, anche se non è raccomandabile andare nel quartiere di Hilldale di notte.
Studio in un'università a Los Angeles. Studio Meccanica quantistica: non male vero? Sono in ritado con gli esami perché purtroppo non sono un tipo con molta voglia di studiare.
Ecco che in questo periodo torno a casa...
Stacco un po' per gli studi affinché possa godermi questo evento: il mio compleanno!
Parola grossa "godere"... se siete stati abituati a film come "American Pie", scordatevi subito tutto quello che avete visto in questo genere di film.
Tsè. Nei film sembra che lo sfigato di turno prima o poi scopi. Beh, ho 25 anni e non ho ancora baciato una ragazza.
A volte vorrei poter tornare indietro nel tempo per migliorare i lati del mio carattere... indietro nel tempo... si dice che alterando il tempo si crei una dimensione "alternativa", chissà... magari esiste un mondo alternativo in cui io sono completamente diverso da come mi conosco.
Mio padre è un trovatello: è stato trovato vicino alla stazione che porta il mio cognome e all'orfanotrofio decisero di dargli il cognome "Eastwood".

A proposito, sono qui nel treno mentre mi leggo un manga giapponese, Dragon Ball... anzi lo sto rileggendo. La saga degli androidi è veramente una ficata! Trunks torna indietro nel tempo e crea una dimensione alternativa, in cui il continuum temporale è alterato. Io ho studiato queste cose solo dal punto di vista teorico... infatti sebbene sia quasi certo che gli universi alternativi sono possibili, è più dubbio il viaggio nel tempo. Eppure io essendo uno studioso della materia mi chiedo spesso: chi mi dice che qualcuno in qualche punto della linea del tempo della nostra dimensione non abbia già viaggiato e alterato la storia? Se fosse così, probabilmente noi vivremo già in una dimensione alternativa.
Anni fa vicino a casa mia viveva un certo Emmett Brown, era un tipo stravagante, si dice che chi l'abbia conosciuto lo trovasse il classico scienziato pazzo. Passava intere giornate da solo tra strane macchine e strani intrugli, sua moglie Clara sembrava quasi arcaica... oserei dire che è saltata fuori dal selvaggio West. Erano... infatti sono deceduti qualche anno fa e le circostanze sono ancora da chiarire. A volte però sarei curioso di mettere le mani negli appunti del Dr. Brown, che sono spariti dopo la sua morte. Io ho conosciuto e frequentato il Dr. Brown qualche volta da piccolo, ma devo dire che i ricordi che ho di lui sono molto vaghi.

Il mio vicino, un certo George McFly, un uomo che ebbe successo nel lavoro, ormai avrà 70 anni ma è ancora atletico.

Ecco, sono appena giunto nella stazione ferroviaria che porta il mio cognome... finalmente a casa! Ah, prima di andare a casa mi fermo dal signor McFly.
Col signor McFly ho un buon rapporto... mi sta antipatico però il suo lavamacchine: Biff. È insopportabile! Prima ti parla male alle spalle come se fosse padrone della città per poi fare il leccaculo: mi sta sui coglioni!
Ora che ci penso ricordo che quando il professor Brown era in vita, mi disse che aveva passato un brutto quarto d'ora con Biff, ma che poi lo avrebbe fatto mettere in riga. Gli chiesi cosa intendesse e mi rispose "eh, ragazzo mio, immagina un mondo governato da Biff, e credimi ciò non ti piacerebbe".
Mi sono sempre chiesto cosa intendesse con queste parole... certo credo che se Biff avesse un casino di soldi avrebbe gli schiavi stile antico Egitto, ma da qua a parlare di un mondo governato da lui passano universi paralleli di differenza.

"Hey Clint", oh il signor McFly... sì mi chiamano "Clint", pensate che il mio cognome è Eastwood... potete immaginare il perché di tale soprannome.
"Signor McFLy che piacere vederla, come butta?" Chiedo.
"Eh John, Marty un mio figlio ormai vive male... come saprai ha contratto il morbo di Parkinson ormai 18 anni fa quasi. Ah a proposito questo è per te.". Il signor McFly mi dà un pacco regalo. "Era di quello scienziato pazzo morto qualche anno fa, ricordo che me lo consegnò e mi disse di regalartelo il giorno del tuo compleanno che se non sbaglio è oggi"
E io con gli occhi colmi di gioia non potevo che rispondere "Grazie signor McFly!"
Ci salutiamo e mentre mi dirigo verso casa apro il pacco... strano, un cubo con su un orologio... ah è un cubo con attaccato un orologio ora che guardo meglio. Infatti il Cubo si utilizza per rappresentare ipotetici mondi alternativi... Doc sapeva che mi piacevano molto i mondi alternativi. I mondi paralleli sono sempre stati una mia passione. Non saprei spiegarlo con una motivazione logica. Comunque, quantisticamente il mondo è formato da 4 dimensioni... quelle principali, almeno. La quarta è semplicemente il tempo. Ebbene è possibile che se prendiamo le prime 4 come X, è possibile che nella quinta dimensione esista un insieme di sotto-dimensioni (altezza, lunghezza, larghezza e tempo) X1. Ossia un altro "luogo" in cui ci sono esattamente altezza, larghezza, lunghezza e tempo... con ovviamente altre cose che variano. Sono stato sintetico. Non sto qui a parlarvi in termini più tecnici o i più non capirebbero. In sostanza, penso spesso "come sarei adesso se...?".

Ecco che arrivo a casa... sono ormai le 18:00 di sera, entro a casa e come ogni anno al 30 Ottobre non posso che sentirmi la parola magica di routine.
Ecco appunto che apro la porta con le chiavi e...

"SORPRESA"

Eh già, le solite feste a sorpresa nello stile USA! Io stesso che sono americano non posso che rompermi le scatole della loro banalità...
"Come ci si sente da 25enne?" Chiede mio padre... chiede ogni anno la stessa cosa.
NOn posso che rispondere. "Meravigliosamente..."
Ovviamente non possono mancare i commenti di mamma: "OH John, sei un uomo ormai."
"Certo..." rispondo io.
Lei ovviamente mi fa un regalo: "Eccoti amore... non preoccuparti per il college, prenditi tutto il tempo".
Ad un certo punto comincio a sentire la rabbia che sale... certo vi chiederete tutti i miei parenti sono contenti e mi han pure organizzato una festa a sorpresa. Eppure la cosa mi infastidisce. Sembra infatti che sia d'obbligo fare gli auguri a qualcuno. Ma non è questo il punto! Ciò che mi dà fastidio è che ci siano solo i miei genitori... cazzo, non sono un brutto ragazzo, ok da giovane ero obeso, però ora sono atletico e nessuna ragazza mi cerca? La cosa mi fa star male. Ecco perché sento rabbia. Avrei quasi il desiderio di scomparire talvolta...

...mi chiedo come sarebbe un mondo parallelo in cui io non ci fossi...

La festa è finalmente finita, tra genitori urlanti di gioia e sbraiti. La mia camera... proprio come l'avevo lasciata. Il dormitorio purtroppo non ha quell'aura di protezione che c'è nella mia stanza. Tuttavia è sabato sera e farò un riposino.

Oh suona il cellulare chi sarà?
Nel display compare il numero di Amanda. Una mia amica del college, forse l'unica ragazza che mi tratti in maniera umana.
"Hey Clint!" Mi dice, almeno rispetto al soprannome che mi avevano dato durante l'infanzia questo mi piace. "Passo per Hill Valley a casa di un'amica stasera, ti va se ci troviamo tra mezzora alla torre dell'orologio?"
Io non avendo voglia di rimanere a casa, tanto Lunedì sarei comunque al college rispondo: "Certo, mi preparo e arrivo"
"Cocco, preparati bene che porto anche la mia amica". E ti pareva? Chissà perché quando esco io si portano sempre le amiche...
Beh, è solo un'occasione come un'altra per uscire e divertirsi dopo la cena di compleanno.

Ed eccomi, sono ormai le nove e sono all'appuntamento. Come al solito Amanda è in ritardo.

"Clintuccio!", come non detto è perfettamente in orario.
"Ciao Amanda, come va?". Chiedo
"Ah ma va da Dio, caro!". Mi risponde. "Questa è la mia amica Ashley" Sono un po' timido. "Mi chiamo John... per gli amici Clint".
Ad un certo punto noto che la sua amica, Ashley, ha uno strano oggetto... uno skate un po' singolare.
Ashley così dice: "Certo! È un volopattino!"
E così scherzosoamente io: "Sei sportiva eh?"
Lei mostrandomi la lingua risponde: "Certo".

Discutiamo per qualche minuto di varie cose, ovviamente mi sfottono (come al solito) sulla mia passione dei viaggi in mondi paralleli e andiamo in un bar...
Le ragazze iniziano a bere qualcosa... io mi sono limitato al succo d'ananas, sono astemio. Ashley mi rivolge la parola: "Hey Clint, amore, dicci qualcosa sui mondi paralleli".
Rispondo. "Non ho voglia di parlarne ora"
Ma Amanda, tuttavia mi incita: "Perché no scusa?"
La guardo con uno sguardo imbarazzato, mentre Ashley insiste: "Dai, sono curiosa, qual è la teoria?"
"Intendi il ponte di Einstein-Rosen? Beh, immaginate gli universi possibili come dei vettori, la linea del tempo che facciamo alle elementari per intenderci. Immaginate più linee del tempo. Immaginate ora che io da qui possa spostarmi in un altro presente del medesimo universo. Ricordate le stringhe in informatica? Il principio è lo stesso. Una serie di array."
Ma vengo interrotto da Ashley. "hey hey spiegati meglio bimbo"
"ecco prova ad immaginare che l'universo sia una mela, e che un verme viaggi sulla sua superficie. La distanza tra due punti opposti della mela è pari a metà della sua circonferenza se il verme resta sulla superficie della mela, ma se invece esso si scava un foro direttamente attraverso la mela la distanza che deve percorrere per raggiungere quel determinato punto diventa inferiore. Il foro attraverso la mela rappresenta il cunicolo spazio-temporale. A livello teorico, tuttavia sono possibili due tipi di wormhole: intra universo, e inter universo, che permettono il primo di spostarsi nello stesso universo, il secondo in universi differenti"
Amanda mi sorride. "immagino a te interessi il secondo giusto?" "Beh ecco... tuttavia qualora ciò fosse realizzabile esiste la possibilità che un corpo possa venire disintegrato vista la <> molecolare all'interno dei buchi neri, inosltre è incerto se anche la gravità quantistica possa influire e in che modo".
E Ashley mi interrompe ancora. "Ma scusa come si creerebbe un universo parallelo? Mica ho capito"
"È molto semplice. Immagina semplicemente che qualcuno viaggiando nel tempo abbia alterato la realtà e creato una serie di eventi diversi, noi stessi potremmo vivere in una dimensione spazio-tempo alterata per dire"
Ashely, ormai ubriaca si mette a ridere. Quanto odio ciò.

Beh... pochi minuti dopo usciamo, sono quasi le dieci e Amanda si ricorda "Sai Ashley, oggi il nostro Clintuccio fa la bellezza di 25 anni"
"Davvero?", esclama Ashley, "Ma auguri"
Siamo così seduti su una panchina e io mi metto a guardare il cubo regalatomi al mio compleanno, è in pratica un orologio con un cubo incastonato fatto di quarzo. Amanda prende così un pacco. "Questo è per te".
Guardando la torre dell'orologio all'improvviso sento qualcuno che mi chiama. "John"
"Chi mi ha chiamato?" Chiedo.
Amanda e Ashley si guardano, ma nessuna di loro due a quanto pare. Ma comincio a sentirmi un po' strano, sono le 22.03 stando al mio orologio.
"Ti senti bene?" Chiede Amanda
Ad un certo punto qualcosa di anomalo accade, si alza un vento e sento sotto di me come se mi mancasse la terra sotto i piedi... oh buon dio, è davvero così!
"John, GUARDA SOTTO!" esclama Amanda. Nel frattempo però vedo il buio, le ragazze guardano spaventate e Ashley non apre bocca. Non capisco, è come se fossi risucchiato da qualcosa. "AMANDA!". Urlo. Ma è troppo tardi... e mi prendo una bella botta in testa. Svengo sul colpo.
  
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