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Autore: SalemK    16/12/2009    1 recensioni
è una fanfiction tragicomica,lemon yaoi,romantica con un pairing davvero inaspettato:Hisoka e vedrete,con altri parallelismi:KilluaxGon,LeorioxKurapica e altri personaggi. Un piccolo omaggio per le coppiette innamorate *_* sotto il periodo natalizio!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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hisoka2 ho ricevuto una calorosa recensioncina da parte di miroki sen sey:grazie mille cara e scusa il ritardo con cui posto questa. Pertanto proseguo imperterrite nella continuazione della storia che si svolge ai giorni nostri in un ambito differente da quello ripreso dal manga. vi auguro come al solito buona lettura <3!

Ricordi dolorosi:

Sono passati esattamente 7 anni dall'ultima volta che si sono visti. Quegli occhi color onice si fissano in quelli grigi indefiniti del ragazzo dalla capigliatura color rosso fuoco sparata all'insù grazie all'utilizzi di kg e kg di gel.Una maschera di incredulità si palesa sul suo volto, provocando nella mora figura un ghigno di scherno:
- Hisoka...mi deludi davvero, com'è possibile che ti sia scordato di me?...mi deludi davvero- il ragazzo dalle fasciature sulla fronte e dall'aria crucciata, fissa il rossino sporgendo in parte con aria canzonatoria il labbruccio inferiore all'infuori simulando tristezza che non prova affatto.
- che ci fai qui? Che cosa vuoi?- tono di voce troppo alterato, facilmente collocabile in paura, nervosismo. "Dannazione, non è così che mi mostro forte..."ha il cervello in subbuglio, respira quasi a fatica. Cerca di tranquillizzarsi ma vedersi una persona che si riteneva morta in un fatale incidente è peggio di un incubo, perchè il suo è a occhi aperti. Quanti ricordi lo sovrastano, sensazioni che credeva di aver sepolto sotto una scorza dura di menefreghismo in un lampo sono impressi sulla sua pelle, indelebili come le cicatrici e quel dannato tatuaggio di un ragno impresso sulla sua schiena. La brigata dell'illusione, una volta era la sua grande famiglia...
***
Tutto ha avuto inizio  nella notte di Natale di quasi 14 anni prima, all'epoca aveva solo sette anni ma fu l'inizio di un qualcosa che 8 anni dopo avrebbe conseguenze spaventose sul suo destino e sul suo animo...
Ma cominciamo dal principio: Hisoka, nasce da una relazione clandestina, da una ragazza madre benestante disconosciuta dalla famiglia perchè  considerata onta  del prestigio  familiare e da un ragazzo padre inconsapevole delinquente. Abbonato a sè stesso, viene affidato alle cure di  assistenti sociali che lo piazzano in diverse famiglie di affido: ma nessuna pare accettarlo per via dei suoi capelli rossi che  pare lo specchio della sua stessa indole aggressiva e indomabile. All'età di sette anni risulta essere uno dei bambini più scaricati dalle famiglie di affido di tutto il Giappone, record di cui apparentemente per la folla di estranei va fiero ma  sperimentando sin dalla tenera età  il  sentimento  del rifiuto, si  dirige sempre di più  verso la cattiva condotta. Perchè rispettare le regole? Perchè essere carini e  bravi bambini, quando per colpa dei suoi capelli rossi si viene discriminati rispetto ad altri?  Il sospetto, la diffidenza  non sono  delle persone cattive? "Se vengo etichettato in questo modo, vuol dire che sono cattivo...e cattivo sarò fino in fondo!". Questa decisione la prese talmente sul serio, che al compimento del suo settimo anno, coincidente con la festa da lui più odiata, il Natale, fa un incontro che gli cambia la vita.  Riuscito a sfuggire per l'ennesima volta dalle grinfie della pedante assistente sociale, corre e saltella per i vicoli secondari di Tokyo, godendosi appieno la sua libertà in compagnia di un sacchetto ricolmo di leccornie dolci.
Saltella e fischietta, quando il suo passatempo finisce all'improvviso perchè viene circondato da una cerchia di tizi loschi alti e grossi quattro volte più di lui. Tentando di non far emergere la sua evidente paura, aggredisce verbalmente i bestioni ottenendo l'effetto contrario di quello sperato: invece di intimidirli li ha solo fatti più infuriare. Per la prima volta in vita sua ha veramente paura, seppur neghi l'evidenza gli tremano le gambe e quando teme il peggio, strizzando gli occhi per la paura attendendo che quei pugni minacciosi si scaglino contro di lui, sente delle grida strazianti. Rimane tutto il tempo con gli occhi chiusi, sente urla di tutti i generi: da quelli acuti a quelli gravi, forti che si intrecciano fra loro. Ode dei tonfi sordi,  come di corpi caduti e quando cala il silenzio ha ancora più paura. Comprende che qualcosa si è scantenato contro quegli energumeni, ma inizialmente non troverebbe il coraggio di aprire gli occhi per paura di assistere ad uno spettacolo terribile: ma una mano, piccola quanto la sua si appoggia sulla sua spalla esile. Una voce di bambino come la sua gli si rivolge con un tono comprensivo:
- ehi tu tutto bene? Apri gli occhi mica ti mangiamo...- si odono delle risa di bambini, lui rosso in viso arrabbiato direbbe che mentono, non è affatto vero che ha paura di loro. Appena aperti gli occhi si avvede della presenza di vari bambini disposti in cerchio attorno a lui, di varie età ed etnie con tutti una cosa in comune: occhi vispi, vestiti malconci ma sorrisi gentili. Volterebbe poi il capo verso chi gli ha parlato per primo, chi ha osato definirlo fifone, preparerebbe i  pugni per colpirlo ma quando scorge il suo viso pulito, occhi grandi profondi onice enigmatici ora seri ora vivaci, perde la capacità, la voglia di colpirlo. Comprende che quel bambino è il capo di quella piccola banda di monelli. Sorriderebbe timidamente, ma sorpresa delle sorprese  i delinquenti sono stati messi fuori combattimento proprio da quel gruppetto che ora lo circonda. Tuttavia noterebbe di come osservino con bramosia il suo sacchetto colmo di leccornie, senza pensarci due volte li porgerebbe  in avanti:
- volete assaggiare questi nikuman, sono davvero deliziosi...non riesco a mangiarli tutti o mi verrà mal di pancia- sorride ampiamente.
I bambini stupiti dal suo gesto si avvicinerebbero cauti a quel sacchetto e dopo un approcio iniziale un po' diffidente, con quel gesto si è sancito un legame durato per ben otto lunghi anni.  Eppure per qanto si sentisse a suo agio, ne combinarono di marachelle che man mano che passava il tempo divenivano sempre più audaci,pericolose al limite della legalità. Sino a quando successe che in uno dei tanti colpi ad un casinò, sfruttando il talento innato di prestigiatore e contatore delle carte del rossino, presi con le mani nel sacco ci scappa il morto.Anzi per essere precisi due. Uno dei loro e uno degli scagnozzi che inseguivano a più riprese quei ragazzini delinquenti di strada. Da allora lui ha lasciato quella piccola grande famiglia col quale è quasi cresciuto, con la quale ha condiviso diverse esperienze felici e tragiche, ma con lui...con lui ha perso la sua morale, ha ucciso un uomo per proteggerlo quando fu proprio lui a tradirli per riscuotere la ricompensa che pendeva sopra la loro testa.
***
-
ti sei ricordato di Herin, è morta per una giusta causa...e ti sei ricordato dell'atto eroico nei miei cofronti nevvero? Ecco..-sogghigna perchè il ruggito fra i denti del rossino è la conferma che ha azzeccato su cosa effettivamente stava pensando assorto in quella sua aria truce e omicida, torna poi mortalmente serio in volto, perchè lui non è un uomo che spreca aria:
- ho bisogno del tuo talento, della tua devozione ancora un'ultima volta..Hisoka abbiamo bisogno di te, da quando te ne sei andato molti di noi si sono persi per strada...ci manca il nostro compagno più valido...ti prego torna da noi, torna da me...- supplica con voce melodiosa armonica, che scioglierebbe anche il cuore di pietra di un gargoil, ma quello di Hisoka è stretto in una morsa così stretta che non può tutto ad un tratto lasciarsi andare.
Ancora quel nome turbina nella testa ma se lo pronunciasse chissà quali conseguenze comporterebbe...
- taci, sta lontano da me...- altri ricordi dolorsi lo assalgono e si rimescolano amari come il suo sangue in subbuglio per via dei forti battiti cardiaci. Eppure quel nome si ostina a non pronunciarlo e al moretto dallo sguardo onice questo non piace, appare quasi offeso e infastidito.Poi compie il folle gesto:
-Kuroro...te ne prego stai lontano da me, non ho bisogno di rivangare le cose del passato...lo dice la stessa parola: passato. Le cose successe 8 anni fa, non posso cancellarle ma nemmeno cambiarle.Credi sia stato facile, vivere con la consapevolezza che se non fosse stato per me probabilmente tua sorella Mimì sarebbe ancora viva? Vuoi vendicarti? Perchè per tutti questi anni sei rimasto nellìombra e ora ti rifai vivo?- il tono di voce del rossino mano a mano che continua a parlare si alza sempre più,perchè si sente oppresso ma non ha modo di aggiungere altro perchè Kuroro lo interrompe. D'impeto il ragazzo dalla fasciatura perenne sull fronte dalla capigliatura nera e occhi penetranti, abbraccia l'elfo dalla strana ed eccentrica capigliatura rossa. Quel gesto così familiare ma per Hisoka, quasi dimenticato, gli fa riempire il cuore di nostalgia tanto da nascondere il viso nell'incavo della spalla dell'altro, che nel frattempo lo terrebbe fortemente stretto a sè. Il moretto dal petto nudo ora riparato dal corpo del rossino piangente, rimane un po' stordito ma avaro del suo profumo e dell'antico amore ora risvegliato, con una mano gli solleverebbe il mento con delicatezza avvicinandolo al proprio. I loro respiri si intreccerebbero, come anche i loro sguardi si fisserebbero l'uno nell'altro in modo così intenso da non capire chi è quello che osserva e chi l'osservato. Le loro labbra si fanno sempre più vicine, i loro respiri sempre più rarefatti, le palpebre si socchiudono ed infine un bacio. Un bacio casto, pieno di dolcezza e di rimpianti battezzato dalle lacrime di entrambi con sottofondo musicale armonico di un battito cardiaco all'unisono.
Eppure questo momento così edilliaco non può rimanere consacrato per sempre, come accade spesso nei film o nei romanzi,infatti dopo qualche minuto vengono disturbati dall'apparizione di una testa a punta,di un caschetto biondo, di uno grigio e un'altro spilungone dall'aria ebete che si spaccia dottore. Si il quartetto è tornato alla carica e immaginatevi la scena, i due piccioncini in effusione e il quartetto che arriva cogliendoli sul fatto. Poichè tutti sono differenti e unici a questo mondo, non solo come corredo genetico ma anche come carattere i quattro ragazzi avranno un modo tutto loro di reagire dinnanzi a tale visione.
Partendo da sinistra troviamo la piccola figura di Killua,si il coinquilino del rossino ora impegnato in attività più piacevoli figlio di un noto boss yakuza, dinnanzi a questa visione del bacio reagisce in questo modo: sbarramento di occhi completi con successivo guizzo di malizia e infine sfregamento di mani con il dipingersi di un ghigno malefico. Qualcosa bolle in pentola,sicuramente non di buono visto lo sbarlucchio dei suoi occhi blu cobalto maliziosi e furbi. Procedendo verso destra, troviamo la figura tutta compita dell'acculturatissimo e saccente Kurapica che,a differenza del ragazzino, non mostra alcuna reazioni, apre appena un paio di volte la bocca ma rimarrebbe poi spalacanta dallo sconcerto e dallo stupore, quello che parla è lo sguardo: è infatti fisso sui due che proseguono ignari nelle loro attività dette effusioni. Vi si leggerebbe invidia e sconcerto, ma soprattutto invidia, come vorrebbe applicarlo con un certo spilungone idiota di sua conoscenza...ecco ma che ha pensato, diviene completamente paonazzo, gli fuma pure la faccia dinnanzi a quei pensieri peccaminosi.Eppure quei pensieri son condivisi proprio dalla persona che il bel biondino dall'aria felina sta pensando:Leorio.Leorio è un caso a parte, noi tutti lo conosciamo come un donnaiolo incallito e che era in continuo battibecco con Kurapica, i due inizialmente in disaccordo ultimamente si sono scoperti molto simili a tal punto da nutrire dei sentimenti di sincero amore provati l'uno verso l'altro, ma ovviamente cocciuti come sono non se lo hanno confessato a vicenda. Quindi il caro medico dalla faccia da ebete si ritrova a provare le stesse identiche sensazioni del biondino, seppur lo faccia con più eloquenza: occhi sbarrati, espressione schockata, poi bocca spalacata di stupore per la rivelazione di ciò che prova, sbuffo da maniaco dalle narici, arrossamento delle guance e occhi a forma di cuoricino. Un vero deficiente! E per ultimo troviamo il piccolo Gon,  si quello che Hisoka ama definire il tizio dalla paralisi facciale perpetua detta sorriso, che ha un modo tutto suo di reagire: ovvero se gli altri tre a modo loro sono rimasti in silenzio e coi loro pensieri, lui ovviamente demente com'è che fa: si mette a commentare:
- ooooh ma che state facendo??  Aaaah..ma che carini!! Vi state baciando...oh che invidia vorrei farlo anche iooo!!- tutto questo detto ad alta voce tanto che metà del reparto si volta verso di loro curiosi e attirati da ciò che il moccioso ha spifferato ai quattro venti. I poveri piccioncini, rimasti sino ad ora affacendati, si ritrovano con ventimila paia d'occhi incollati sui loro poveri corpicini. Hisoka dopo aver dato un'occhiataccia assassina delle sue, ovvero inietttato di  sangue, a testa a punta dalla parlaisi facciale, Gon, diverrebbe monocromatic red in tinta con il colore dei suoi capelli tentando di staccarsi dal moretto rimasto invece impassibile. Kuroro infatti non solo non reagisce impedendo al rossino di staccarsi ma bensì, lo bacia platealmente, alla francese, dinnanzi all'immenso e improvvisato pubblico destando scandalo ma anche il modo per cui la situazione venga sbloccata. Si perchè dopo un'azione del genere le persone non rimangono fisse a pensare chissà cosa, emetterebbero sentenze sul fatto che i giovani d'oggi non sono quelli di una volta e tornerebbero ai loro affari che poco prima li occupava. Il quartetto sopraffatto da quella bella performance immersi in un iniziale silenzio, osserverebbero i due con un'aria quasi offesa, infatti:
- ehi tu...pel di carota chi è sto tizio?! Eh, non m'avevi detto di avere un amichetto...tsk, non credere di intenerirmi se viene a stare da noi, deve pagare o nada!!Nisba!!- il piccolo ragazzino dai capelli candidi s'è fatto intendere da bravo mafioso e padrone di casa fiscale, ma i due piccioncini rimarrebbero insensibili a tali parole, seppur Hisoka come al suo solito ha dei tick pericolosi all'occhio e emetta strani suoni di rilassamento: "Gustafraaabaaa...".
- ma ma...vi pare il caso di dare spettacolo così...dinnanzi a tutte queste persone. Hisoka come pensi di rispondere dinnanzi a tale comportamento? Eh?! Esigo una spiegazione...-batte il piedino l'ancora sconcertato piccolo so tutto io forever di Kurapika che getta occhiate ansiose verso Leorio per capire come possa reagire dinnanzi alla sua frase e finto sgomento, ma il ragazzo in questione è immerso in sue fantasie ovvio non sul campo medico. Il soggetto avrebbe stranamente l'aria efeba e dal caschetto biondo, non coglie minimamente quell'occhiata di Kurapica. Hisoka dal canto suo sta volta appare seriamente più irritato, da una parte perchè s'è lasciato beccare in flagrante da più chi voleva evitare, dlal'altra è rancoroso verso sè stesso per essersi lasciato trasportare dalla situazione e non di meno da Kuroro che in tutto questo tempo se la ride di gusto sotto i baffi ritenendo che mai prima di ora si è divertito così tanto.
- mmm..bhe, secondo me ha ragione Gon..-stupore generale da parte di tutti e sei i presenti in quel piccolo spazio dinnanzi all'entrata dello spogliatoio che è stato palcoscenico di una serie di situazioni comico-grottesche-romantico-celestiali. Chi ha infranto di nuovo il silenzio è proprio Leorio, che rimasto preso dalle sue fantasie hard, si è destato e ha detto la sua e per una buona volta una cosa sensata. Osserverebbe tutti con aria di chi la sa lunga, o meglio di comprensione verso Hisoka come a dirgli "sei fortunato almeno tu puoi renderlo pubblico e non come me, che sicuramente potrei far fiasco..."sospiro "mondo crudele". Il rossino coglie al volo il suo tormeto e posando gli occhi sul piccolo Kurapica, nota che anche lui possiede la stessa aria: che carini paiono corrispondersi come attenzioni ma non ne sono consapevoli. Sorride compiaciuto, se ne vedranno delle belle questo Natale, poi portando lo sguardo su tutti i presenti partendo da Kuroro con voce ferma,dolce e suadente, così insolita da sentirgli:
- ho un annuncio da fare: lui è Kuroro, il mio ragazzo...verrà a stare da noi a tempo indeterminato-alza il dito come a zittire Killua che stava per battibeccare altro, dopodichè continua- se dovessi sparire assieme a lui non cercatemi...se non dovessi tornare entro due giorni bruciate le mie cose...-
detto ciò si zittisce e assieme a lui cade un silenzio grave di tomba....
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anche questo capitolo è stato finito XD un po' lunghetto, però mi è piaciuto pieno di flash back, humor XD e colpi di scena! spero vi piaccia...see you soon, se non riesco a postarne un terzo prima di Natale auguro a tutti buone feste!!! Attendo come sempre numerose recensioncineee...baciotti a tutti <3
  
  
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